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[NOTIZIE] Sento Profumo di Passera...
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KarmaKOMA
"di ALESSANDRO D’AMATO
Un’assemblea generale in sordina quella di domani. Nella
quale il presidente Corrado Faissola avrà qualche grana dai
suoi associati. Soprattutto per le avance di Montezemolo,
di cui si discuterà a margine, per una grande unione tra Abi
e Confindustria. Senza dimenticare il bilancio di Palazzo Altieri, in
attivo nel 2006 soltanto grazie alle plusvalenze, visto che la gestione
ordinaria ha chiuso l'anno con un disavanzo di 7,7 milioni di euro,
dovuto all’aumento delle spese (+14 per cento), tra cui anche quelle
per le consulenze professionali (4,54) e per i viaggi (+10,8). E il
passivo previsto per l’anno in corso (6,7 milioni di euro) ha spinto il
presidente ad annunciare un piano – ancora sotto embargo – per
riportare in equilibrio costi e contributi. Ma per il bazoliano Faissola
il fronte più caldo è quello delle fusioni con altre realtà associative. Se
la federazione con l’Ania è in parte cosa fatta e l’appuntamento di
settembre certificherà un matrimonio scontato – che verrà messo
definitivamente a punto entro il prossimo aprile – quella con
Confindustria è una offerta di partnership che nasce tenendo conto
delle difficoltà interne all’Abi stessa. Che, non è un segreto, viene vista
oggi come troppo “schiacciata” sulla galassia di SanIntesa. E non
soltanto perché Giovanni Bazoli è stato il “grande elettore” di
Faissola, ma proprio per la gestione di alcune delle partite politiche
più importanti in seno all’associazione degli istituti di credito.
Di fusione tra gli industriali e i banchieri si è cominciato a parlare
subito dopo l’assemblea dello scorso anno, ma le indiscrezioni di
stampa che riportavano le voci vennero bollate come prive di
fondamento. Ma già all’epoca molti avevano interpretato come un
segnale abbastanza indicativo il fatto che tre grandi banche –
Capitalia, Unicredit e Bnl –avessero annunciato quasi in
contemporanea la loro iscrizione all'Unione industriali di Roma. E la
notizia data con grande risalto della “colazione d’affari” tra Luca
Cordero di Montezemolo e Alessandro Profumo a margine
dell’assemblea di Federconfidi – nella quale il presidente degli
industriali è tornato a parlare di “unione” tra le due sigle – non può
che far ritornare d’attualità l’argomento. Anche perché, oltre a
Profumo, storicamente favorevole all’opzione, i supporter della
fusione potrebbero oggi trovare un nuovo, insospettabile sostenitore.
Ovvero Corrado Passera, numero due di Intesa, che potrebbe, sul
tema, avere un’idea diversa dal suo presidente Bazoli. E sostenere la
linea-Profumo dentro l’Abi: come l’amministratore delegato di
Unicapitalia potrebbe cominciare a immaginare, in un futuro
nemmeno troppo lontano, di poter vedere un banchiere a capo degli
industriali. Ipotesi nemmeno troppo remota, se si pensa alla cronica
difficoltà di fondi di viale dell’Astronomia. E al portafoglio generoso
delle grandi banche. Con tanti saluti al rischio di conflitti d’interesse."

(L'Indipendente - 10/07/07)

Alla faccia di Vallettopoli (e della sequela di leggi promesse in sordina: Class Action e Conflitto di Interesse in primis...) quest'anno abbiamo assistito a un riassetto capitalistico Italiano....e la ciliegina? Montezemolo politicante e confindustria che passa in mano a un banchiere, d'altronde siamo l'unico paese imprenditoriale in cui l'imprenditoria è dettata non dal mercato, semmai dalle banche...Evviva la burocrazia, come dire, citando una vecchia vignetta forattiniana in cui risiedeva parte del parlamento all'epoca del pentapartito: "Hic manebimus optime" !!!

Gracie
Daniè... senti, va beh che io sto fuori dal mondo e manco so come è composto il Parlamento Italiano ma tu, dico, un post tipo:"Ma che bella giornata oggi! C'è un sole della madonna" mai, eh? :D

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