 | |
Il progetto dsy.it è l'unofficial support site dei corsi di laurea del Dipartimento di Scienze dell'Informazione e del Dipartimento di Informatica e Comunicazione della Statale di Milano. E' un servizio degli studenti per gli studenti, curato in modo no-profit da un gruppo di essi. I nostri servizi comprendono aree di discussione per ogni Corso di Laurea, un'area download per lo scambio file, una raccolta di link e un motore di ricerca, il supporto agli studenti lavoratori, il forum hosting per Professori e studenti, i blog, e molto altro...
In questa sezione è indicizzato in textonly il contenuto del nostro forum |
Diritti D'autore Sui Sorgenti Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
rogergiu |
Voglio mettere sul tavolo della discussione un tema particolarmente delicato che potrà interessare tutti coloro che, nell'ambito della propria esperienza universitaria, abbia realizzato software superiore alle specifiche e alle aspettative di uno studente.
Mi trovo a dover consegnare un applicativo di E-Learning per il corso di IUM.
La tecnologia utilizzata e ASP.NET e MSSQL SERVER 2005.
Tra le funzionalità dell'applicativo abbiamo:
- lettura ed exportazione delle informazioni sullo schema relazionale del database
-generazione dinamica- a partire da tali informazioni- dei form di gestione dati comprese le query di inserzione, aggiornamento, cancellazione e selezione.
-Generazione di un file XML dalla cui struttura viene popolato il menu ad albero rappresentante la gerarchia di oggetti.
Insomma, è sufficiente progettare la base dati è l'applicativo individua le relazioni uno a molti o molti a molti e genera dinamicamente l'interfaccia utente necessaria per la navigazione delle entità in gioco.
Il progetto conta di più di 15000 righe di codice VB e forse e meglio che non dica il tempo che ho perso e le notti passate sullo schermo.
Il punto è il seguente: non ho assolutamente intenzione di consegnare i sorgenti, o quanto meno renderli publici presso il dipartimento perchè ritendo la cosa essere una forma di svilimento del mio lavoro.
Pertanto mi chiede se davvero nessuno si sia mai trovato nella mia stessa situazione!!!!!
PS: la prossima volta produrrò semplici pagine statiche HTML magari in Frontpage......... e viva il codice di publico dominio allora. |
SIMBIOS |
spunto interessante questo qua dei sorgenti.... |
Renaulto |
Originally posted by rogergiu
Il punto è il seguente: non ho assolutamente intenzione di consegnare i sorgenti, o quanto meno renderli publici presso il dipartimento perchè ritendo la cosa essere una forma di svilimento del mio lavoro.
Mi chiedo piuttosto perchè ti dovrebbero concedere una dispensa dalla consegna del codice (scelta che discriminerebbe gli altri studenti) quando le modalità d'esame le conoscevi prima. |
SIMBIOS |
per alcuni progetti la consegna dei sorgenti non mi sembra una cosa corretta. |
DeepBlue |
Originally posted by SIMBIOS
per alcuni progetti la consegna dei sorgenti non mi sembra una cosa corretta.
Sono d'accordo ( :shock: ) |
Alberto |
Originally posted by rogergiu
Il progetto conta di più di 15000 righe di codice VB e forse e meglio che non dica il tempo che ho perso e le notti passate sullo schermo.
Il punto è il seguente: non ho assolutamente intenzione di consegnare i sorgenti, o quanto meno renderli publici presso il dipartimento perchè ritendo la cosa essere una forma di svilimento del mio lavoro.
Pertanto mi chiede se davvero nessuno si sia mai trovato nella mia stessa situazione!!!!!
[/B]
Non capisco dove si situi lo 'svilimento'. O si tratta di una questione economica (cioé avresti la mezza idea di vendere il prodotto) oppure esiste una pletora di licenze in circolazione dalla GPL alle CC, che da un lato salvagurdano la circolazione delle idee e dei saperi e dall'altro salvaguardano la 'paternità' del codice.
Se è svilente che qualcuno possa copiare in generale il tuo lavoro per guadagnarsi un bel voto, io ad esempio non capisco dove stia l'aspetto negativo. Non raramente copiando si capisce di più che dovendo reinventarsi tutto da capo. Inoltre con licenze apposite... la paternità del codice dovrebbe esserti riconosciuta e quindi i tuoi sorgenti sarebbero poco appetibili.
Se invece la questione è che con i sorgenti non divulgati, nessuno potrebbe nemmeno prendere spunto dal tuo lavoro, lo trovo un po' come dire... billgatesiano (nell'accezione più deteriore del termine).
Ognuno di noi deve alla collettività una quota (e non irrilevante) di sapere che ci è stato trasmesso (la lingua, le conoscenze, pensa solo a quanto denaro pubblico proveniente dal contribuente e non solo da te paga la tua permanenza in università). Perché non restituire alla collettività un po' di sapere in cambio?
Metti che il tuo applicativo possa essere usato (con mera copia) da una onlus, o da un ospedale, ecc. ecc. Cosa sarebbe svilente? |
DeepBlue |
Originally posted by Alberto
Non capisco dove si situi lo 'svilimento'. O si tratta di una questione economica (cioé avresti la mezza idea di vendere il prodotto) oppure esiste una pletora di licenze in circolazione dalla GPL alle CC, che da un lato salvagurdano la circolazione delle idee e dei saperi e dall'altro salvaguardano la 'paternità' del codice.
Magari non è il suo caso, ma so che alcuni professioni riciclano il codice degli studenti in progetti esterni (e pagati). Con questo non sto necessariamente dicendo che ciò avviene nel nostro dipartimento, ma nemmeno lo nego e nemmeno dico che non potrebbe succedere.
Se è svilente che qualcuno possa copiare in generale il tuo lavoro per guadagnarsi un bel voto, io ad esempio non capisco dove stia l'aspetto negativo. Non raramente copiando si capisce di più che dovendo reinventarsi tutto da capo.
Ottima logica open source, ma che all'interno di progetti con valutazione finale non funziona granché: se uno copiasse il mio lavoro di mesi solo per passare l'esame, mi darebbe parecchio fastidio.
Se invece la questione è che con i sorgenti non divulgati, nessuno potrebbe nemmeno prendere spunto dal tuo lavoro, lo trovo un po' come dire... billgatesiano (nell'accezione più deteriore del termine).
L'informatica è fatta anche di closed source :) |
Alberto |
Originally posted by DeepBlue
Magari non è il suo caso, ma so che alcuni professioni riciclano il codice degli studenti in progetti esterni (e pagati). Con questo non sto necessariamente dicendo che ciò avviene nel nostro dipartimento, ma nemmeno lo nego e nemmeno dico che non potrebbe succedere.
Ah guarda questo è vecchio come il cucco. Per non parlare delle tesi che copiaincolla di qua e scopiazza di là diventano ponderosi saggi con cui accedono ai concorsi per ordinari o altre amenità. Proprio per questo l'imposizione di un licenza (pensa alla GPL) non impedirebbe la copia, ma ne impedirebbe un utilizzo di tal fatta... perché in base alla GPL tu il codice lo puoi ridistribuire ma... deve licenziarlo sotto GPL (scomemtto che questo non interessa ad un eventuale utilizzatore fraudolento). Ovvi che resta il problema di sorveglianza della cosa.
Ottima logica open source, ma che all'interno di progetti con valutazione finale non funziona granché: se uno copiasse il mio lavoro di mesi solo per passare l'esame, mi darebbe parecchio fastidio.
E perché? Lasciamo stare il fatto che il più delle volte a duro lavoro non corrisponde ricompensa necessariamente (l'università è un sistema tutt'altro che meritocratico). Ma anche fosse? Se si diffonde la pratica del 'mutuo sostegno', domani tu avrai bisogno e potrai attingere da altri.
L'informatica è fatta anche di closed source :)
Vero, e pessimo. L'esempio è dei più tristi. Io pago un prodotto e mi viene impedito anche solo di sapere cosa fa questo prodotto. Mi si impedisce di emendarlo laddove sia bacato. La stessa logica vale sui farmaci: brevetti coprono farmaci anti-hiv che salverebbero la vita a milioni di persone e il produttore ha gli strumenti legali (nonché la stazza economica) per fare causa ad uno stato intero. Capisco la logica dei produttori. Ma è quella della privatizzazione del profitto e della socializzazione delle perdite. A me dà un leggerissimo fastidio. Al di là del dibattito ideologico (io sono contro la proprietà privata come si evince dalla firma), lo stato attuale dell'informatica dimostra come la socializzazione sia più EFFICIENTE della protezione della proprietà intellettuale. |
ripe |
Originally posted by Alberto
Vero, e pessimo. L'esempio è dei più tristi. Io pago un prodotto e mi viene impedito anche solo di sapere cosa fa questo prodotto. Mi si impedisce di emendarlo laddove sia bacato. La stessa logica vale sui farmaci: brevetti coprono farmaci anti-hiv che salverebbero la vita a milioni di persone e il produttore ha gli strumenti legali (nonché la stazza economica) per fare causa ad uno stato intero. Capisco la logica dei produttori. Ma è quella della privatizzazione del profitto e della socializzazione delle perdite. A me dà un leggerissimo fastidio. Al di là del dibattito ideologico (io sono contro la proprietà privata come si evince dalla firma), lo stato attuale dell'informatica dimostra come la socializzazione sia più EFFICIENTE della protezione della proprietà intellettuale.
Concordo, ma in una logica di mercato il closed source è ancora un alternativa valida in molti settori.
E poi, scusa, ma è una scelta personale quella di aderire a una di queste 'filosofie'... |
Alberto |
Originally posted by ripe
E poi, scusa, ma è una scelta personale quella di aderire a una di queste 'filosofie'...
Vero, io cerco però di convincere a sceglierne una in particolare... :o) |
SIMBIOS |
Originally posted by Alberto
Vero, io cerco però di convincere a sceglierne una in particolare... :o)
tu non devi convincere nessuno...non hai la verità in bocca e non sei nemmeno Dio ;););) |
Terrytop |
Originally posted by SIMBIOS
tu non devi convincere nessuno...non hai la verità in bocca e non sei nemmeno Dio ;););)
beh e' normale sostenere le proprie idee e diffonderle, no ?
questo anche senza voler ambire al rango di divinita' :D |
SIMBIOS |
Originally posted by Terrytop
beh e' normale sostenere le proprie idee e diffonderle, no ?
questo anche senza voler ambire al rango di divinita' :D vero ma cè modo e modo.
da uno che fuma in uni incurante dei divieti,si capisce perfettamente il modo... |
Alberto |
Originally posted by SIMBIOS
vero ma cè modo e modo.
da uno che fuma in uni incurante dei divieti,si capisce perfettamente il modo...
Anche la logica ha un minimo di regole, non diciamo divieti. Nel contesto cosa c'entra?
Sarebbe un po' come opporre a Berlusconi che cerca di spiegarci la figata dell'aliquota unica il fatto che ha un trapianto sulla pelata o che ha le scarpe col rialzo. |
lughes |
magari qualcuno può essere più preciso ma se non sbaglio tutto il materiale che si produce per attività universitarie diventa di proprietà dell'università stessa...quindi una volta che lo consegni non è più tuo...
per quanto riguarda il discorso di non consegnare i sorgenti mi sembra assurdo...come fa un professore a correggere, interrogare, verificare se l'hai fatto tu? non mi sembra una richiesta plausibile... |
quakkaro |
Originally posted by rogergiu
Voglio mettere sul tavolo della discussione un tema particolarmente delicato che potrà interessare tutti coloro che, nell'ambito della propria esperienza universitaria, abbia realizzato software superiore alle specifiche e alle aspettative di uno studente.
Mi trovo a dover consegnare un applicativo di E-Learning per il corso di IUM.
La tecnologia utilizzata e ASP.NET e MSSQL SERVER 2005.
Tra le funzionalità dell'applicativo abbiamo:
- lettura ed exportazione delle informazioni sullo schema relazionale del database
-generazione dinamica- a partire da tali informazioni- dei form di gestione dati comprese le query di inserzione, aggiornamento, cancellazione e selezione.
-Generazione di un file XML dalla cui struttura viene popolato il menu ad albero rappresentante la gerarchia di oggetti.
Insomma, è sufficiente progettare la base dati è l'applicativo individua le relazioni uno a molti o molti a molti e genera dinamicamente l'interfaccia utente necessaria per la navigazione delle entità in gioco.
Il progetto conta di più di 15000 righe di codice VB e forse e meglio che non dica il tempo che ho perso e le notti passate sullo schermo.
Il punto è il seguente: non ho assolutamente intenzione di consegnare i sorgenti, o quanto meno renderli publici presso il dipartimento perchè ritendo la cosa essere una forma di svilimento del mio lavoro.
Pertanto mi chiede se davvero nessuno si sia mai trovato nella mia stessa situazione!!!!!
PS: la prossima volta produrrò semplici pagine statiche HTML magari in Frontpage......... e viva il codice di publico dominio allora.
non so come aiutarti.... ma so cosa puoi fare la prossima volta..
limitati di eseguire il minimo indispensabile per quello che ti viene richiesto, e per "hobby" sviluppati tutto quello che vuoi e tieniti il codice.
stai sicuro che trovare un docente che aprezzi il lavoro fatto in piu è troppo raro e nn ne vale la pena.
esperieza personale. |
KarmaKOMA |
Originally posted by rogergiu
Voglio mettere sul tavolo della discussione un tema particolarmente delicato che potrà interessare tutti coloro che, nell'ambito della propria esperienza universitaria, abbia realizzato software superiore alle specifiche e alle aspettative di uno studente.
Mi trovo a dover consegnare un applicativo di E-Learning per il corso di IUM.
La tecnologia utilizzata e ASP.NET e MSSQL SERVER 2005.
Tra le funzionalità dell'applicativo abbiamo:
- lettura ed exportazione delle informazioni sullo schema relazionale del database
-generazione dinamica- a partire da tali informazioni- dei form di gestione dati comprese le query di inserzione, aggiornamento, cancellazione e selezione.
-Generazione di un file XML dalla cui struttura viene popolato il menu ad albero rappresentante la gerarchia di oggetti.
Insomma, è sufficiente progettare la base dati è l'applicativo individua le relazioni uno a molti o molti a molti e genera dinamicamente l'interfaccia utente necessaria per la navigazione delle entità in gioco.
Il progetto conta di più di 15000 righe di codice VB e forse e meglio che non dica il tempo che ho perso e le notti passate sullo schermo.
Il punto è il seguente: non ho assolutamente intenzione di consegnare i sorgenti, o quanto meno renderli publici presso il dipartimento perchè ritendo la cosa essere una forma di svilimento del mio lavoro.
Pertanto mi chiede se davvero nessuno si sia mai trovato nella mia stessa situazione!!!!!
PS: la prossima volta produrrò semplici pagine statiche HTML magari in Frontpage......... e viva il codice di publico dominio allora.
Non puoi presentare i sorgenti durante l'orale e poi consegni solo il compilato?? Con asp.net e c# di solito rilascio solo gli *.aspx, *.dll e *ascx....ma da questi risulta alquanto difficile fare un rev eng. del lavoro... Non so se la cosa funziona allo stesso modo in vb.NET... |
Alberto |
Originally posted by lughes
magari qualcuno può essere più preciso ma se non sbaglio tutto il materiale che si produce per attività universitarie diventa di proprietà dell'università stessa...quindi una volta che lo consegni non è più tuo...[B/]
Non lo dico con matematica certezza ma non mi risulta. Quel che dici tu al limite si applica ai diritti di sfruttamento economico della produzione intellettuale ma vale solo per i dipendenti: per me o per un docente. Non credo valga per gli studenti, e tenderei ad escluderlo. In ogni caso, la paternità intellettuale dell'opera restano alla persona. esempio: scrivo un applicativo in C per il Dipartimento, o un saggio di studi sui flussi demografici in Unimi (ripeto, parlo di me in quanto dipendnete dell'Università): l'università ne può (può, non è automatico) avere i frutti economici, ma resto 'l'autore' dell'opera dell'ingegno.
Il lavoro da presentare ad un esame vale come la tesi: non a caso chiedono allo studente se rrenderla disponibile in consultazione o riproduzione, on non renderla disponibile.
[B]per quanto riguarda il discorso di non consegnare i sorgenti mi sembra assurdo...come fa un professore a correggere, interrogare, verificare se l'hai fatto tu? non mi sembra una richiesta plausibile...
Potrebbe fornire una stampa, firmata che il docente dovrebbe restituirgli (nulla impedisce materialemente la fotocopia eccetera) a fine esame.
Continuo a pensare che il rilascio sotto licenza ad hoc potrebbe essere la soluzione... sempre che il docente accetti... cosa che spesso non avviene. |
Terrytop |
Originally posted by lughes
magari qualcuno può essere più preciso ma se non sbaglio tutto il materiale che si produce per attività universitarie diventa di proprietà dell'università stessa...quindi una volta che lo consegni non è più tuo...
so che al poli nel testo del progetto da svolgere di solito e' anche chiesta una liberatoria in merito agli utilizzi del progetto prodotto
che io sappia qui da noi si fa alla cazzo, piu' o meno come al solito :asd: |
rogergiu |
E' proprio per questo motivo che ho deciso di riscriverlo:
Codice semplice, lineare, statico e tranquillamente utilizzabile da chi vuole.
Dalla soluzione generale al caso particolare: che problema c'e?
:) |
korn |
Io per i progetti universitari ho sempre portato i sorgenti da visionare in sede di presentazione del progetto, ma non ho mai consegnato un kaiser. |
|
|
|
|