 | |
Il progetto dsy.it è l'unofficial support site dei corsi di laurea del Dipartimento di Scienze dell'Informazione e del Dipartimento di Informatica e Comunicazione della Statale di Milano. E' un servizio degli studenti per gli studenti, curato in modo no-profit da un gruppo di essi. I nostri servizi comprendono aree di discussione per ogni Corso di Laurea, un'area download per lo scambio file, una raccolta di link e un motore di ricerca, il supporto agli studenti lavoratori, il forum hosting per Professori e studenti, i blog, e molto altro...
In questa sezione è indicizzato in textonly il contenuto del nostro forum |
[Pirateria] MPAA ha ucciso il cinema? Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
drakend |
Questa l'accusa di due critici cinematografici canadesi: una serata al cinema diventa un percorso ad ostacoli tra metal detector, perquisizioni e l'occhio vigile degli scanner ad infrarossi. In nome dell'antipirateria
Toronto (Canada) - Grande schermo? Meglio i miseri 14 pollici di un monitor domestico. È questa la conclusione di una coppia di critici cinematografici di Toronto, metropoli nordamericana situata al confine tra Stati Uniti e Canada. I giorni felici a base di popcorn, bibite gassate e spensieratezza sarebbero definitivamente finiti: è tutta colpa dell'MPAA e dell'inaudito giro di vite antipirateria che sta attraversando le maggiori sale cinematografiche affiliate alle grandi case di produzione hollywoodiane.
La lotta alla contraffazione multimediale ha trasformato i grandi muliplex in grottesche "balere cyberpunk dove gli spettatori vengono perquisiti prima dell'entrata", sostiene James Reid in una lettera inviata a Declan McCullagh, noto giornalista che si occupa di nuove tecnologie.
James Reid e compagna, cinefili per professione, sono rimasti sconvolti dalla paranoia antipirateria che ormai attanaglia molti cinema: una sera come un'altra, all'entrata di un multisala locale, "la coda per entrare scorreva in modo insolitamente lento, e questo perchè tutta la gente veniva sottoposta ad un controllo approfondito con metal detector e perquisizioni di borse e zaini".
Sembra qualcosa di assurdo: "Non siamo a New York, o Tel Aviv, o Londra", continua Reid, "ma a Toronto, in Canada". "Le perquisizioni erano ovviamente opzionali e volontarie, ma la mia ragazza ha acconsentito", incalza il racconto della più classica delle serate al cinema, "e prima di entrare per prendere il proprio posto ha dovuto far sigillare il cellulare dentro una apposita bustina in plastica".
Come se non bastasse, le misure di sicurezza all'interno delle sale hanno rievocato in Reid "scene inquietanti degne di pellicole surreali come Arancia Meccanica, Brazil o Videodrome". Un tripudio di "led, gente in uniforme che osserva e guardiani": una schiera di telecamere notturne, accompagnate da minacciosi cartelli che intimano a "non intraprendere comportamenti vietati", pena "l'uso delle immagini registrate per condurre azioni di tipo legale".
Controllati, setacciati, registrati: i cinema moderni sembrano destinati a trasformarsi in campi d'antipirateria pratica, ideati per punire tutti i malfattori occasionali o perfettamente organizzati. Niente scampo per bootlegger armati di telecamera o doppiatori all'arrembaggio con registratori MP3: disturbatori elettronici e videocamere all'infrarosso possono sulla carta sventare ed identificare qualsiasi ipotetico "reato contro la creatività".
Gli autori della missiva si chiedono se, alla fine della fiera, non sia forse meglio "passare il proprio tempo di fronte ad un piccolo schermo", dove privacy e tranquillità non possono essere minate da esose richieste degne d'un posto di blocco alla frontiera. "Non c'è poi da meravigliarsi", conclude Reid, "se sempre meno gente va a vedere film, tra l'altro di dubbia qualità, nelle grandi sale".
La spensieratezza, si sa, non è un valore aggiunto trascurabile: le aziende di Hollywood l'hanno forse dimenticato?
Tommaso Lombardi
Preso da qua
Completo con questo spassoso filmato da vedere con Videolan
Non credo ci sia molto da aggiungere: penso solo che se mi volessero perquisire per entrare in uno stupido cinema il vaffanculo sarebbe assicurato. |
JaM |
Originally posted by drakend
penso solo che se mi volessero perquisire per entrare in uno stupido cinema il vaffanculo sarebbe assicurato. [/B]
concordo al 100%
gia' ci vado poco ed esclusivamente nelle giornate in cui costa meno... se cominciano a fare cosi' anche da noi smetto del tutto |
korn |
Per me possono anche perquisirmi, non ho nulla da nascondere, ma di certo non gli permetterei MAI di chiudere qualsiasi oggetto personale in una busta di plastica, piuttosto gliela infilo in testa e li soffoco. |
korn |
Originally posted by drakend
Completo con questo spassoso filmato da vedere con Videolan
Old ma ROTFL |
JaM |
Originally posted by korn
Per me possono anche perquisirmi, non ho nulla da nascondere, ma di certo non gli permetterei MAI di chiudere qualsiasi oggetto personale in una busta di plastica, piuttosto gliela infilo in testa e li soffoco.
non e' il non aver nulla da nascondere, ma l'essere trattato alla stregua di terroristi rasenta il ridicolo.... |
korn |
Originally posted by JaM
non e' il non aver nulla da nascondere, ma l'essere trattato alla stregua di terroristi rasenta il ridicolo....
Hai ragione.
All'ingresso dei concerti grossi lo fanno già, ma se non altro in tal caso esiste una motivazione concreta (il solito gruppetto di babbei che bottiglia i gruppi spalla et amenità simili). |
Terrytop |
Originally posted by korn
All'ingresso dei concerti grossi lo fanno già, ma se non altro in tal caso esiste una motivazione concreta (il solito gruppetto di babbei che bottiglia i gruppi spalla et amenità simili).
guarda che per i concerti il motivo concreto e' evitare di farti portare roba da bere da fuori per fartela comprare dentro a prezzi assurdi ;) |
DeepBlue |
Comunque in Italia una persona qualsiasi non ti può perquisire: AFAIK deve essere un pubblico ufficiale o un addetto alla sicurezza (tipo IVRI e simili). |
korn |
Originally posted by Terrytop
guarda che per i concerti il motivo concreto e' evitare di farti portare roba da bere da fuori per fartela comprare dentro a prezzi assurdi ;)
Forse vivo su un altro pianeta, ma di str***i che lanciavano oggetti contundenti ne ho visti, specialmente ai maxi-concerti.
Inoltre il divieto non si applica *solo* alle bottiglie. |
Terrytop |
Originally posted by korn
Forse vivo su un altro pianeta, ma di str***i che lanciavano oggetti contundenti ne ho visti, specialmente ai maxi-concerti.
Inoltre il divieto non si applica *solo* alle bottiglie.
vero, effettivamente non sequestrano solo quello
pero' in merito alle bottiglie, le stesse che vengono sequestrate all'ingresso vengono normalmente vendute all'interno, per cui ... |
|
|
|
|