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[Tecnologie future] Cosa dopo il silicio? Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
holylaw |
Secondo voi l'odierna tecnologia che si basa sul silicio puo' avere ancora notevoli margini di sviluppo o si sta raschiando il fondo del barile??
Sapete qualcosa di sviluppi su ricerche di tecnologie alternative??
sono domande da perfetto ignorante in materia, ma vorrei saperne di piu' al riguardo |
recoil |
argomento interessante :)
ho l'impressione che a livello di frequenza ci si stia avvicinando al limite, per me il futuro è nel mettere più cpu all'interno dello stesso chip e avere sistemi multiprocessore. questo se si rimane con il silicio.
le altre tecnologie non le conosco ma credo che ne esistano, al momento opportuno salteranno fuori sicuramente |
Bloody |
al momento non penso ci siano processori costruiti con materiali diversi dal silicio
Ci sono ricerche sullo "strained silicon" ("silicio stirato"): uno strato di lattice di silicio spalmato sul silicio germanio, che permette agli elettroni di allinearsi aumentando del 35% la loro capacità di correre nel semiconduttore e portando a una a un risparmio energetico del 50%. Questa tecnica consente di dissipare meno potenza, generare meno calore e aumentare le prestazioni.
Al momento xò trovo + accessibili al "grande pubblico" miglioramenti a livello software, tipo hyperthreading e multithreading |
khelidan |
Originally posted by holylaw
Secondo voi l'odierna tecnologia che si basa sul silicio puo' avere ancora notevoli margini di sviluppo o si sta raschiando il fondo del barile??
Be credo che il passaggio al dual core e ai 64 bit sia gia sintomo che piu in la in frequenza non ci si possa poi spingere molto!
Avevo letto che,proprio all'universita di pavia c'e in corso un progetto per sviluppare un computer "biologico",ovvero fatto riproducendo i collegamenti neurali come in un cervello umano,ma qui si tratta proprio di FUTURO,infatti il tipo diceva che protrebbe entrare in produzione fra 30/50 anni,pero il progetto c'e ed e l'unica cosa di veramente alternativa al silicio di cui abbia sentito parlare! |
dan |
Il futuro è nella luce e nei materiali genetici applicati alla tecnologia. |
yeah |
Sui limiti della frequenza sono un pò scettico. Gli ultimi processori Intel sono prodotti a 90 nanometri (mi sfugge il senso della misura, forse indica la dimensione di un transistor). Gli AMD sono ancora a 130 nanometri e non ci sono grossi problemi nel passare a 60 nanometri, credo sia una questione di investimenti.
Come ho letto da qualche parte, il punto è che ci si accorge che la frequenza non è tutto: due processori che vanno a 1Ghz sono meglio di uno a 2.2Ghz nelle applicazioni quotidiane.
Sono prevalentemente le applicazioni 3D a richiedere sempre maggiore potenza di calcolo, ma escludendo i giochi, qualsiasi software 3D beneficierebbe dal poter utilizzare due processori contemporaneamente, è una questione di struttura dell'applicazione stessa.
[edit] aggiunto '3D' nella frase precedente [/edit]
Ancora, non serve a niente un processore capace di elaborare miliardi di istruzioni al secondo se la memoria può passargliene solo alcuni milioni (sono numeri indicativi).
Inoltre, se trascuriamo l'applicazione specifica, in generale nessun computer viene usato con una sola applicazione alla volta e molte applicazioni beneficierebbero notevolmente dalla disponibilità di più di un processore.
L'HT di Intel (per quanto non due cpu fisicamente distinte) dimostra l'utilità di questa soluzione.
Oltretutto produrre due unità di calcolo sul medesimo processore costa sicuramente meno che convertire le fabbriche a tecnologie di miniaturizzazione superiore.
Altro esempio sono i 64bit. Sono convinto che sia un gran passo avanti (e che l'AMD ci abbia visto giusto costruendo un processore 32bit-compatibile).
Certo, al momento permette solo di superare il limite di indirizzamento, ma in futuro si potranno sviluppare applicazioni realmente a 64bit, un pò come avvenne nel passaggio dai 16bit ai 32bit.
Naturalmente, le possibilità di ricerca sono infinite: computer biologici, a dna, baasti sui quark, il loro limite è la fantasia.
Bisognerà vedere se si adatteranno all'uso che se ne fa dei pc oggi o se richiederanno un completo stravolgimento delle abitudini. |
AlphaGamma |
Credo che si stia raschiando il fondo del barile. Negli ultimi due anni non sono uscite più cpu oltre i 3 ghz, e come già spiegato qua, in termini strettamente prestazionali si sta andando verso soluzioni più dedicate: per il videogioco la scheda grafica, per i server le architetture multiprocessore e distribuite.
Peraltro direi anche che le prestazioni non sono l'unica grandezza da prendere in considerazione: vi è anche la produttività reale del sistema (la dimensione delle cache, la velocità dei bus, il Dma e le sue evoluzioni), la robustezza, la resistenza allo stress, e non ultima l'efficienza (l'esistenza di compilatori in grado di usare al 100% la macchina).
Quel che è un fatto è che con un processore da 1,4 ghz è possibile fare pressochè tutto (in ambito desktop) senza soffrire particolarmente, quindi ha anche poco senso spingere economicamente per un aumento delle prestazioni, quando è solo una ristretta fascia di mercato ad avere l'esigenza di maggiore potenza di calcolo. |
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