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Napolux
Riporto da un forum:
Nella formazione di un fotografo ci sono tre stadi. Alcuni passano gradualmente dal primo al secondo, e quindi al terzo; altri, la maggioranza, non superano il secondo, e talvolta neppure il primo (soprattutto i "digitalizzati"); altri ancora saltano il primo. I "fotografi nati", poi, cominciano addirittura dal terzo.

Primo stadio. In questa fase il fotografo è solo un appassionato di strumenti e di aggeggi, il cui interesse si concentra sugli apparecchi, sugli obiettivi, sulla macchina fotografica. Possiede di solito tra i migliori apparecchi da mostrare ed esaltare in pubblico, i più aggiornati strumenti ed una serie di accessori. Il fotografo che si trova in questa fase costituisce la delizia dei negozianti di articoli fotografici perchè non smette mai di comprare e cambiare pezzi del suo corredo, accessori, non conserva un apparecchio più di un anno. Torna continuamente a cambiarlo con uno più recente, oppure compra prima gli accessori aspettando l'uscita del prossimo modello di macchina fotografica. Cerca instancabilmente le prove di macchine e obiettivi, ma non fa mai una vera fotografia.

Secondo stadio. In questa fase l'interesse del fotografo si rivolge soprattutto alla "qualità" del risultato. Anche questo tipo di fotografo possiede una vasta e ottima attrezzatura: ma a differenza del precedente, se ne serve per fare fotografie. Quando fa fotografie però non presta nessuna attenzione al soggetto. La sua ambizione è quella di ottenere un "negativo perfetto". Controlla appassionatamente la grana della pellicola, la gamma dei colori, il contrasto, la nitidezza. Si precipita ad acquistare l'ultima pellicola uscita a grana fine sperando sempre di imbroccare quella "perfetta" oppure l'ultimo ritrovato tecnologico di obiettivo più luminoso e nitido del suo. A tale fotografo capiterà di fare buone fotografie ma sarà sempre insoddisfatto.

Terzo stadio. In questa fase il fotografo è come un pittore, un romanziere, un romantico animato dall'ispirazione. Non gli importa che tipo di apparecchio usa, ma la fotografia che può ottenere. Potete vedergli tra le mani una Leica del 1950, scrostata e sconquassata, ma le sue fotografie finiscono esposte nelle sale del museo di arte moderna di New York. La sua "Tecnica" può essere talvolta discutibile, la sua sincerità mai. Se un fotografo sa ciò che vuole, anche se non è padrone della tecnica, troverà sempre il modo, con lo studio e con l'invenzione personale, di esprimersi chiaramente sulla pellicola in modo da comunicare agli altri le sue esperienze e le sue sensazioni.

Spesso si cerca di giustificare la mediocrità delle proprie fotografie con frasi come questa: "Se avessi quell'apparecchio o quell'obiettivo, potrei fare fotografie come quelle del tale o del tal altro fotografo." Per chi pensa così può essere una sorpresa sapere che il 90% delle fotografie esposte alle mostre sono fatte con un semplice apparecchio meccanico 24x36. E' quindi ovvio che non all'apparecchio ma al modo di usarlo spetta il merito di una fotografia. Chi pensa che con una attrezzatura formidabile sia possibile per lui fare fotografie infinitamente più belle è destinato a ricevere molte delusioni. Otterrebbe soltanto una fotografia più nitida mentre un fotografo più "ispirato" potrebbe ottenere, con un apparecchio da pochi soldi, una fotografia più bella. Il primo passo per capire cosa realmente sia la fotografia si compie quando ci si rende conto che un apparecchio fotografico è solo uno strumento per fare fotografie. Dimenticate il suo aspetto esterno, la sua tecnologia di precisione, le sue cromature, il suo obiettivo scintillante e consideratelo alla stregua di una macchina da scrivere. La macchina fotografica è per il fotografo quello che la macchina da scrivere è per lo scrittore: uno strumento per esprimere un'idea. A nessuno importa di conoscere la marca della macchina per scrivere di un romanziere. Nello stesso modo, perchè si dovrebbe pretendere di sapere quale apparecchio è usato dal fotografo?
Se farete tale passo non rischierete di passare tutta la vita a rincorrere il miglior obiettivo sul mercato senza mai riuscire a capire l'emozione di vedere la propria umanità e sensibilità espressa attraverso un'immagine.

Alf
Originally posted by Napolux
Riporto da un forum:


Terzo fase.
Mai stato nelle altre 2.

L'apparecchio ha una importanza relativa.
Certo senza avere macro, zoom, o poter impostare alcune priorita' non puoi fare certi tipi di foto.
Ma questo non pregiudica la "bellezza" di uno scatto.

:)

Cmq vorrei avere una fotocamenra un po' piu' carina ... :|

Ah cmq anche i grandi fotografi non fanno 10-15 scatti memorabili :)
Fanno di solito migliaia di scatti e di quelli 10-15 sono gli scatti memorabili :) (ovviamente i restanti non fanno proprio schifo ;) )

Ok basta

Napolux
Io diciamo che sono tra la 2 e la 3.

(Dal lato digitale)

Quindi nel mio caso al posto della pellicola ho il SW :D

fulminato1
nessuna delle tre.

cato
diciamo che sono nella quarta: mi interessa la foto che voglio ottenere e so che strumenti mi servono per avere quel risultato.

Per cui allargo il mio parco macchine/ottiche per avere l'apperecchio giusto per fare quello che voglio.



ps
l'apparecchio e una scatola a tenuta di luce, la foto passa per l'obbiettivo.


pps
e poi bresson aveva una leica, non una canomatica :asd:
http://www.kameramuseum.de/canomatic/index.htm

Napolux
Oh le canomatica...

:D

Ne ho toccata una una volta :D

cato
Originally posted by Napolux
Spesso si cerca di giustificare la mediocrità delle proprie fotografie con frasi come questa: "Se avessi quell'apparecchio o quell'obiettivo, potrei fare fotografie come quelle del tale o del tal altro fotografo." Per chi pensa così può essere una sorpresa sapere che il 90% delle fotografie esposte alle mostre sono fatte con un semplice apparecchio meccanico 24x36.


permettimi di dissentire, non si spiegerebbe perche ansel adams si portava il banco ottico su e giu le montagne rocciose, o perche bresson usava una leica.

il morivo è che se sai che foto vuoi ottenere devi anche conoscere
con che strumento ottenerlo.

Reflex,Digitali,Compatte,Biottiche,Medio Formato,Banchi Ottici hanno pregi e difetti che permettono o impediscono l'uso nelle varie situazioni.

Come un fotografo di guerra non usera' il banco ottico, un paesaggista non usera' una compattina punta e clicca.

Le macchine fotografiche sono come gli strumenti musicali :non si suona alla scala con il flauto di plastica e non si impara a suonare con uno Stradivari in mano.

questo non per dire che per fare belle foto ci vuole l'hassy o la leica o la nikon.
Anche perche c'e' da sparasi in testa, penso che tutta la mia attrezzatura valga si e no il prezzo di un Summicron 50mm.

bisogna essere ben consci di quello che si ha in mano dei pregi e dei loro difetti.
Ormai la reflex la porto in giro solo in gita o vacanza, per il resto
usa la mia digitale, le mie compattine a telemtro o la medio formato.

Napolux
Originally posted by cato
permettimi di dissentire, non si spiegerebbe perche ansel adams si portava il banco ottico su e giu le montagne rocciose, o perche bresson usava una leica.
[...]
questo non per dire che per fare belle foto ci vuole l'hassy o la leica o la nikon.
Anche perche c'e' da sparasi in testa, penso che tutta la mia attrezzatura valga si e no il prezzo di un Summicron 50mm.

bisogna essere ben consci di quello che si ha in mano dei pregi e dei loro difetti.
Ormai la reflex la porto in giro solo in gita o vacanza, per il resto
usa la mia digitale, le mie compattine a telemetro o la medio formato.



Per l'ultima parte ti do' ragione. Per la prima la penso cosi:

Forse chi ha scritto quello da me riportato si riferiva a quei "fotografi della domenica" (me compreso) che giustificano la non riuscita di una foto con la qualità non perfetta delle attrezzature usate.

Ti faccio il mio esempio:

Se a me viene una foto mossa o sfuocata, o semplicemente non viene come la voglio io, dico: "oh che merda" e la butto via. Qualche volta mi capita di fare foto "decenti" e allora me le tengo strette.

Tanti invece (anche per esperienza personale) se viene una foto mossa dicono: "Ah, sta macchinetta del cavolo mi ha fatto venire la foto mossa" non pensano magari che l'errore sia loro, e continuano a maledire la povera compatta che non ha fatto niente di male.

Mi è capitato recentemente ad un matrimonio. La mia ragazza (che digiuna di fotografia non è: si sa anche sviluppare le foto da sola :sbav: ) ha quasi maledetto la sua "vetusta" e "piccola" macchina fotografica digitale perchè le foto venivano tutte mosse :D

Voleva addirittura tornare a casa a prendersi la reflex, sperando in risultati migliori. :look:

webnoise
tra il secondo e il terzo...

Lunik
Originally posted by webnoise
tra il secondo e il terzo...


sborone


:asd:

Gigia
terza fase:cool:

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