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Lunik |
ciao e benvenuti a tutti voi! :)
Io sono un caso un po' particolare in questa università xè ci sono finita x caso e non per una scelta... Ho cmq dato quasi tutti gli esami, me ne mancano 2 e mezzo (notare il mio profilo :D ).
Ho trovato poco interesse in quanto ho fatto finora... beh forse l'unica cosa che mi ha intrigato un po' è stato SQL..... figuriamoci! :roll: :look:
Tra poco mi laureerò e mi chiedo "Quando uscirò di qua...che cosa saprò fare???"... i corsi sono stati una catastrofe e ho imparato a fare quasi niente (beh ho imparato a usare Power point :lol: ).
Non sapendo far molto, mi chiedo come potrò trovar lavoro in ambito informatico/comDig....
Volevo capire se sono l'unica che si fa problemi simili... se le aziende/società prendono neo laureati e al loro interno fanno dei corsi di formazione che magari riusciranno a rendermi indipendente al lavoro (nei progetti)...
Avrò speranza?? :please: |
Rocco.Li |
Valgono anke le risposte dei NON SOCI ?
cioe', vi interessano anke le opinioni dei non soci che lavorano nel settore ? |
perry00 |
Originally posted by Rocco.Li
(...)vi interessano anke le opinioni dei non soci che lavorano nel settore ?
Sì, nel frattempo è stato inserito anche nel regolamento. Il forum vuole porsi come strumento di supporto su questo tema, per questo sarebbe utile se le ulteriori opinioni provengono da chi ha esperienza lavorativa (preferibilmente post laurea). |
perry00 |
Originally posted by Lunik
... beh forse l'unica cosa che mi ha intrigato un po' è stato SQL..... figuriamoci! :roll: :look:
Tra poco mi laureerò e mi chiedo "Quando uscirò di qua...che cosa saprò fare???"... i corsi sono stati una catastrofe e ho imparato a fare quasi niente (beh ho imparato a usare Power point :lol: ).
Non sapendo far molto, mi chiedo come potrò trovar lavoro in ambito informatico/comDig....
Volevo capire se sono l'unica che si fa problemi simili... se le aziende/società prendono neo laureati e al loro interno fanno dei corsi di formazione che magari riusciranno a rendermi indipendente al lavoro (nei progetti)...
Avrò speranza?? :please:
Rispondo partendo dalla tua ultima domanda e facendo una riflessione necessariamente parziale: mi focalizzo sulle aziende medio-grandi, altrimenti il post diventa lunghissimo.
Le aziende medio-grandi che assumono neo laureati solitamente lo fanno nell'ottica di portarsi in casa persone con potenziale.
Pertanto sono disposte ad investire in corsi di formazione specifici, anche perché nel nostro settore la specializzazione si fa sempre più spinta.
Come neo laureato che è in fase di selezione presso una società medio-grande è pertanto necessario mettere in evidenza, oltre al bagaglio tecnico, le proprie attitudini lavorative e relazionali. So che ha poco a che vedere con l'informatica in sé, ma è un dato di fatto.
Inoltre tieni presente che le carriere professionali portano necessariamente ad una specializzazione diversa. L'expertise in campo applicativo differisce molto da quella in ambito sistemistico. Un informatico ha però come vantaggio (almeno in teoria? :? ) di avere come base una formazione, generale se vuoi, ma a 360°, cosa che rappresenta un valore aggiunto rispetto a chi dell'informatica conosce solo un pezzo (magari avendo imparato a programmare seguendo un corso ad-hoc). Questo fatto però non va preso come assodato, bensì deve essere dimostrato sul campo. Tieni presente che sul mercato di lavoro a volte c'è concorrenza fra "informatico laureato nella disciplina oppure diplomato nella materia" e "informatico che ha imparato un pò del mestiere perché ha fatto qualche corso".
Per quanto riguarda il tuo interesse specifico su SQL ti posso dire in linea generale che molti applicativi in uso nelle aziende (se con questo intendiamo gli applicativi di tipo "gestionale") fanno ampio uso di tecnologia DB relazionale e relativi linguaggi di manipolazione dati.
In quest'ambito è pertanto gradita conoscenza sui DB relazionali e di SQL.
Si potrebbero fare dei distinguo per settore merceologico-industriale. Ad esempio nel settore bancario è piuttosto diffuso l'ambiente mainframe (database "relazionale" IBM DB/2), nel settore piccola-media impresa AS/400 (database "relazionale" DB2/400). In altri ambienti sono diffusi i DB Oracle e Microsoft SQL Server. Queste sono considerazioni generali, non tengono pertanto conto di singole realtà che possono benissimo essere organizzate in modo diverso.
Si tratta comunque di ambienti e tecnologie relazionali. Chi dunque ha voglia di lavorare nel settore applicativo dell'informatica, deve farsi una buona base sul tema db relazionali. Deve inoltre apprendere l'arte del tradurre le esigenze utente in disegno di data base e funzionalità che un applicativo deve offrire per rispondere ai desiderata. Ad oggi quest'ultimo punto lo si impara solo con la pratica lavorativa.
Powerpoint... comunicazione e capacità di convincimento sono un elemento molto importante nel lavoro. Certo PowerPoint non può essere citato come "competenza tecnica" sul curriculum. :D
Spero con questa risposta di non avere confuso ulteriormente le idee.
Ciao,
Alberto. |
Lunik |
l'ambiente mainframe (database "relazionale" IBM DB/2), nel settore piccola-media impresa AS/400 (database "relazionale" DB2/400). In altri ambienti sono diffusi i DB Oracle e Microsoft SQL Server
mai usati questi tipi di db e spero che facciano dei corsi... :shock:
Grazie mille per la risposta... mi hai chiarito un po' le idee su come funziona "là fuori" ;)
:lode: |
Rocco.Li |
Concordo con quanto scritto da perry00.
Aggiungendo qualcosa:
Originally posted by perry00
.. nel nostro settore la specializzazione si fa sempre più spinta.
...
... Un informatico ha però come vantaggio (almeno in teoria? :? ) di avere come base una formazione, generale se vuoi, ma a 360°, cosa che rappresenta un valore aggiunto rispetto a chi dell'informatica conosce solo un pezzo (magari avendo imparato a programmare seguendo un corso ad-hoc). Questo fatto però non va preso come assodato, bensì deve essere dimostrato sul campo. Tieni presente che sul mercato di lavoro a volte c'è concorrenza fra "informatico laureato nella disciplina oppure diplomato nella materia" e "informatico che ha imparato un pò del mestiere perché ha fatto qualche corso".
...
La differenza non e' poi cosi marcata, tra diplomati (scuole superiori ad indirizzo informatico/elettronico) e laureati, anzi...
a favore dei primi c'e' un "time to market" molto ridotto, che gli consente almeno 3 anni di vantaggio sulla laurea di primo livello, fatti di esperienza e corsi di specializzazione pagati dalle aziende.
Oltretutto l'estrema specializzazione che sta' vivendo il settore ha ridotto ulteriormente (se non addirittura azzerato) il divario tra laureato e non, a parita' di esperienza.
Per quanto riguarda il tuo interesse specifico su SQL ti posso dire in linea generale che molti applicativi in uso nelle aziende (se con questo intendiamo gli applicativi di tipo "gestionale") fanno ampio uso di tecnologia DB relazionale e relativi linguaggi di manipolazione dati.
In quest'ambito è pertanto gradita conoscenza sui DB relazionali e di SQL.
Si potrebbero fare dei distinguo per settore merceologico-industriale. Ad esempio nel settore bancario è piuttosto diffuso l'ambiente mainframe (database "relazionale" IBM DB/2), nel settore piccola-media impresa AS/400 (database "relazionale" DB2/400). In altri ambienti sono diffusi i DB Oracle e Microsoft SQL Server. Queste sono considerazioni generali, non tengono pertanto conto di singole realtà che possono benissimo essere organizzate in modo diverso.
Si tratta comunque di ambienti e tecnologie relazionali. Chi dunque ha voglia di lavorare nel settore applicativo dell'informatica, deve farsi una buona base sul tema db relazionali. Deve inoltre apprendere l'arte del tradurre le esigenze utente in disegno di data base e funzionalità che un applicativo deve offrire per rispondere ai desiderata. Ad oggi quest'ultimo punto lo si impara solo con la pratica lavorativa.
...
Per i DB ti consiglio di puntare su ORACLE, il piu' diffuso su ambienti non mainframe (varianti UNIX).
Per quanto riguarda "analisi ed architettura delle soluzioni" (ergo, tradurre in SW le richieste utenti) si tratta di acquisire "arte" ed "esperienza". La prima per capire le reali esigenze del "cliente" , il proprio modello di business, e saper mescolare bene conoscenze "sistemistiche" e di "sviluppo SW" (avendo una buona panoramica di cio' che offre il mercato in quanto a tecnologie). La seconda per affinare le proprie idee/tecniche (anche se nessuna sara' mai perfetta).
In quanto a me, non sono laureato, sono iscritto al primo anno, e sono 9 anni che lavoro nel settore ("ho visto cose che voi Uomini, nemmeno immaginate..." :D) |
perry00 |
Originally posted by Rocco.Li
(...) La differenza non e' poi cosi marcata, tra diplomati (scuole superiori ad indirizzo informatico/elettronico) e laureati, anzi...
a favore dei primi c'e' un "time to market" molto ridotto, che gli consente almeno 3 anni di vantaggio sulla laurea di primo livello, fatti di esperienza e corsi di specializzazione pagati dalle aziende.
Oltretutto l'estrema specializzazione che sta' vivendo il settore ha ridotto ulteriormente (se non addirittura azzerato) il divario tra laureato e non, a parita' di esperienza.
In effetti quanto accennavo va nella direzione che espliciti, con però un distinguo fra chi ha un curriculum informatico (diploma o laurea) e chi non avendo in origine background informatico ha acquisito alcune conoscenze settoriali (ad esempio tramite corso di programmazione).
Su quest'argomento si potrebbe aprire un dibattito a parte, sul riconoscimento e la tutela della professione dell'informatico. Non escludiamo infatti un forum su questo tema in un secondo momento. In ALSI si è lavorato parecchio su questo versante (c'è del materiale pubblicato sul nostro sito).
Ciao,
Alberto. |
e.cuoco |
Credo che la tua sensazione di "bassa preparazione" al mondo del lavoro sia stata di tutti noi quando dai banchi dell'università guardavamo chi già da anni era impegnato nel settore dell'IT.
Il consiglio che mi sento di darti è quello di entrare all'interno di una realtà produttiva con una tesi che ti consenta di applicare nella pratica le tue conoscenze che, fino ad oggi, hanno avuto una impronta più teorica che pratica (mi permetto di dire come è giusto che sia).
Non per consolarti ma nel 99, quando mi laureai, ricevetti oltre 100 offerte di lavoro da aziende di varia natura e dimensione (si trattava di un mercato "pompato" da una serie di eventi quali new economy, millenium bug, ecc.). Ti posso garantire che a pochissime di queste interessavano realmente le mie conoscenze pratiche ... a loro, in quel momento, serviva un Dottore in Scienze dell'Informazione. Le aziende conoscono molto bene il potenziale di queste figure professionali.
Ciao, a presto.
Enrico |
elio.gagliardi |
Ciao Lunik,
non ti preoccupare di sentirti particolare e, forse, estranea.
Molti di noi sono entrati in questo "tunnel" chiamato SdI (Scienze dell'Informazione) o Inf (Informatica) o quant'altro, ma senza una coscenza pulita e determinata.
Praticamente tutti si son trovati a fine studi col dilemma:"E mmo'?".
La mia esperienza (consulenza aziendale) mi ha portato a vivere per anni al fianco di gente che l'informatica la vendeva, ma mancava di elementi veramente basilari.
Eppure anch'io ho imparato qualcosa da costoro. Molte volte quello che io chiamo "nozionismo" è qualcosa che può essere imparato con qualche corso (fidati, l'azienda interessata a te ti fa fare questi corsi!); la "forma-mentis" è invece quello che distingue un laureato in queste materie da un autodidatta.
In sintesi, ci sono tante caratteristiche che contanto nella carriera lavorativa che sicuramente tu hai in te e che potrai attivare a scapito magari di qualche corso noioso che hai seguito e di cui probabilmente non ricordi neanche più il nome.
Chiaramente, è l'equilibrio in te che deve darti la forza di trovare la tua strada.
A disposizione, quando vuoi.
Elio |
Lunik |
:lode: :lode: :lode: :lode:
grazie a tutti!! :smack:
mi sento moooooooooolto ma moooooooooolto sollevata!!! :girl: |
empirico |
Ciao a Tutti,
Ottima idea aprire questo forum!
Io mi sono laureato a febbraio, ma da novembre ho iniziato a lavorare per l'università tramite concorso statale a tempo determinato.
Faccio il sistemista junior nonchè tutor di corsi online.
Presumo che questo lavoro l'avrei potuto trovare anche senza laurea..e devo dire che sto imparando molte cose che non ho imparato durante gli anni di studio...
Comunque credo che allo scadere del mio contratto, sarò nelle stesse condizioni di uno studente che si laurea e che dice: emmò.
Mi è venuta in mente di creare una società di consulenza e progettazione per studi di registrazione, con un mio amico che si sta laureando in Ingegneria delle Telecomunicazioni.
Il mio problema è che non mi ci vedo tutta la vita a fare 8 ore di lavoro timbrando il cartellino..
secondo voi sono solo fantasie?
Ciao
Dany |
perry00 |
Originally posted by empirico
Mi è venuta in mente di creare una società di consulenza e progettazione per studi di registrazione, con un mio amico che si sta laureando in Ingegneria delle Telecomunicazioni.
Ciao Dany,
mi puoi dire qual'è il tuo diploma di laurea:
- Scienze dell'Informazione
- Informatica quinquennale
- Informatica/tecnologie informatiche/ecc. nuovo ordinamento triennale
- 23/S ?
Ciao,
Alberto. |
empirico |
Informatica Triennale |
perry00 |
Originally posted by empirico
Mi è venuta in mente di creare una società di consulenza e progettazione per studi di registrazione, con un mio amico che si sta laureando in Ingegneria delle Telecomunicazioni.
Il mio problema è che non mi ci vedo tutta la vita a fare 8 ore di lavoro timbrando il cartellino..
secondo voi sono solo fantasie?
Ciao
Dany
Ciao Dany,
rispondo al tuo quesito con due considerazioni.
1) Se c'è la voglia di fare, allora sicuramente non si tratta di pura fantasia. Non conosco il settore che citi (studi di registrazione) a sufficienza per poterti dare un'indicazione sulle opportunità di mercato. Però vi consiglierei di fare un'indagine di mercato (per piccola e casareccia che sia) per capire se c'è "terreno fertile".
2) Ti rimando ai seguenti link:
http://www.alsi.it
http://www.alsi.it/infor_italia.html
per documentarti su una diatriba purtroppo non ancora risolta che riguarda chi si mette a lavorare in proprio. Si tratta di un problema nato da quando è stato rivisto l'Ordine degli ingegneri. Con questa revisione è stato di fatto istituito un albo degli "informatici" (chiamato settore dell'informazione) all'interno dell'ordine degli ingegneri.
In questo settore dell'informazione sono state introdotte delle esclusive su una serie di attività informatiche. In altre parole pare che (sottolineo il "pare che"!) se lavori in proprio come informatico da libero professionista e non sei iscritto all'albo rischi la denuncia per esercizio abusivo della professione. Se invece costituisci una ditta il problema non dovrebbe porsi. Se lavori per la pubblica amministrazione e non sei iscritto all'albo sei penalizzato nella carriera professionale.
La situazione è molto confusa e noi dell'ALSI stiamo tentando di fare chiarezza.
A quest'albo paradossalmente non possono accedere alcune categorie di laureati in informatica. Per la laurea 23/S attualmente non ci sono problemi, perché permette di sostenere l'esame di stato per accedere all'albo. Per le lauree di vecchio ordinamento (SdI e I) ciò non è possibile. Non ti so dire in questo momento se con la laurea triennale in informatica puoi accedere, diventando "ingegnere iunior".
Penso che nel vostro caso il problema sia comunque risolvibile se costituite una ditta oppure se il tuo amico s'iscrive all'albo e firma i progetti.
Se t'iscrivi all'ALSI :D puoi avere aggiornamenti continui sulla materia.
Ciao,
Alberto. |
10t8or |
Originally posted by perry00
In altre parole pare che (sottolineo il "pare che"!) se lavori in proprio come informatico da libero professionista e non sei iscritto all'albo rischi la denuncia per esercizio abusivo della professione.
!!!!
urca! questa non la sapevo!
altro che "mi apro la partita iva e via!".. ma quand'e' che si decideranno di mettere un po' di chiarezza al Ministero, chiarendoci una volta per tutte a cosa serve essere o no nell'albo??
tent:wq |
neo |
Beh ma se crei un srl è la stessa cosa?!... Cioè io creo una sicietà, che ne so, la "i-Neo"... E la formo con 3 persone... Niente dipendenti... La cosa cambia o no?!... A quel punto uno si occupa di HW, uno di SW e uno di reti.. e si lavora a destra e a sinistra...
Mi chiedo, se quel che ho scritto sopra è vero, che senso abbia la regolamentazione che Perry ha indicato!
(attenzione non ce l'ho con Perry, ma con la regolamentazione ;) )!! |
ildix |
Originally posted by perry00
In altre parole pare che (sottolineo il "pare che"!) se lavori in proprio come informatico da libero professionista e non sei iscritto all'albo rischi la denuncia per esercizio abusivo della professione.
Uhm... e pensare che di recente sono aumentate le aziende che chiedono alle persone, che prima lavoravano per loro con il co.co.co, di aprirsi la partita IVA. Si sa cmq molto poco in giro di questi nuovi sviluppi, imho.
ildix |
andreamoz |
Originally posted by neo
Cioè io creo una sicietà, che ne so, la "i-Neo"... E la formo con 3 persone... Niente dipendenti... La cosa cambia o no?!... A quel punto uno si occupa di HW, uno di SW e uno di reti.. e si lavora a destra e a sinistra...
Purtroppo non è così semplice... diciamo che "hai le compentenze necessarie per lavorare a destra e sinistra", che tradotto significa che devi trovarti un mercato, PRIMA di aprire.
Aprire una società significa dovere affrontare dei costi, ed è bene tenerlo presente. Non voglio essere disfattista, anzi, ma solo ricordare che è necessario un po' di lavoro preparatorio. Non è sufficiente essere dei bravi informatici per vendere servizi informatici (vedi il famoso discorso della miglior trappola per topi).
Comunque l'imprenditorialità è possibile, anzi negli ultimi anni ci sono stati numerose spin-off che hanno avuto una discreta fortuna. Ovviamente ti auguro di andare ad incrementare questo numero... :) |
neo |
Beh si, io mi riferivo alla parte burocratica... Cioè se legalmente si poteva fare... Poi a livello pratico il rischio e la "difficolta" di centrare e portare avantiuna tua società, sono d'accordo con te! |
perry00 |
Originally posted by neo
Beh ma se crei un srl è la stessa cosa?
Per ora una risposta sintetica. Cercherò di essere più preciso fra alcuni giorni, quando il tempo me lo permetterà.
Il discorso si applica all'esercizio della libera professione, che è cosa diversa della costituzione di una ditta.
Inoltre rispetto ad un iscritto ad un albo ci sono penalizzazioni per chi, lavorando nel pubblico impiego, vuole accedere a posizioni dirigenziali.
Se in un futuro si dovesse chiedere che i progetti informatici (di pubblico interesse) vengano firmati da abilitati all'esercizio della professione, chi non è nell'albo pertinente sarebbe escluso.
Maggiori dettagli più in là.
Ciao,
Alberto. |
elio.gagliardi |
Ti confermo ci sono molti rischi a rimanere a guardare cosa decideranno gli altri per noi.
Aggiungi che la UE sta andando verso l'eliminazione degli ordini; tuttavia, non è facile rinunciare alla potenza che essi hanno.
Non voglio dire se sia giusto o meno e neanche elencare i motivi dell'esistenza di un ordine. Anche perché qualcuno dovrebbe spiegarmi la differenza dei vantaggi tra ordine, albo, registro, ...
Certo è che se mettono delle privative (vale a dire dicono che solo loro possono firmare i progetti o accedere a dei concorsi) e noi informatici non siamo "dentro", la vita sarà molto dura.
Poi c'è che trova strade alternative e riesce ad andare avanti, ma significa ignorare il problema... finché non ci sbatte il grugno.
Verifica tra i tuoi colleghi di studio la conoscenza di questi temi ed eventualmente fai un giro sul sito dell'ALSI: www.alsi.it
Saluti,
Elio |
Lunik |
riuppo il topic x dire che Accenture mi ha chiamata x un colloquio "di gruppo", più che un colloquio sarà una presentazione di Accenture etc etc...
hanno visto il mio curriculum sul db dell'univ e mi han detto che "sono interessati". :)
Non conosco molto bene l'azienda, so poche cose solo x sentito dire e mi han detto che fanno due mesi di corso di formazione. Chiarirò alcuni miei dubbi all'incontro xò magari qualcosina la sapete già voi: questi corsi sono approfondimenti su qualche cose che abbiamo visto in univ o sono corsi su prodotti-linguaggi creati dall'azienda? (la domanda vale anche in generale sui corsi di formazione ;) )
la tipa al tel mi ha parlato di programmazione e mi chiedo se mi faranno un corso su Java (o altro linguaggio) ripetendo cose che già so o no?
grazie!
:) |
perry00 |
Ciao Lunik,
innanzitutto chiedo scusa se rispondo con parecchio ritardo, ma causa impegni lavorativi ho dovuto disertare.
Dunque:
Non ho esperienza personale di lavoro in Accenture, li ho avuti come miei fornitori in alcuni progetti. Chiedero' a Elio Gagliardi (moderatore anche lui) di postare qualcosa, perche' se ben ricordo lui ha lavorato in Accenture.
L'unica "regola" che potrai riscontrare è che i corsi fatti da queste aziende sono solitamente su prodotti/linguaggi che propongono nei progetti ai loro clienti. Possono benissimo essere prodotti standardi di mercato, oppure verticalizzazioni/customizzazioni basate su di essi.
Ti faccio un esempio:
nella ditta in cui ho iniziato da neo laureato mi hanno fatto fare circa un mese e mezzo di corsi su AS/400 - un sistema che allora era molto diffuso (corsi su sistema operativo, db, linguaggio di progr. gestionale, configurazione di reti sna/ibm e sviluppo di sw di rete, ecc.).
In un'altra ditta proponevano tre mesi di corso Cobol su mainframe.
Facci sapere com'e' andata e che impressione ti sei fatta!
Ciao,
Alberto. |
Lunik |
ciao!
ehm purtroppo ho preso tutt'altra strada :P
non sono andata al colloquio di Accenture xè ho ottenuto un altro lavoro (tenere dei corsi) che mi interessava di più... :)
:P |
elio.gagliardi |
Ciao Lunik, ciao a tutti,
rieccomi dopo un po'.
Se hai trovato un lavoro che ti interessa molto (e di più), meglio.
Su Accenture posso dirti che non ne ho fatto parte, ma li conosco abbastanza.
Effettivamente è molto attraente come società; sicuramente ha un respiro internazionale ed ha ottime possibilità per fare le esperienze.
L'approccio è da carro armato: grossi progetti, devi smazzare tanto, ma con buone possibilità anche di carriera.
Sulla formazione, confermo che ti fanno fare settimane di formazione, generalmente su applicativi e/o linguaggi diffusi.
Questo per uniformare le conoscenze, visto che vi arrivano persone da più parti.
In sostanza, è un'ottima scuola, un'ottima vetrina e trampolino di lancio. Altre società di consulenza hanno un approccio più morbido, ma poi è tutto relativo.
Sono a disposizione di chiunque per altre info sul mondo della consulenza.
A presto,
Elio |
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