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Moto di Sostanza
13-10-2004 12:29
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Copio e incollo questo resoconto vagamente beffardo da una community di cui sono membro....

Inviato: 11 Ott 2004 17:10 Oggetto: Eh, eh, eh; ah, ah, ah.

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Una storia tutta BMW. Una storia che non mancherà di stimolare osservazioni varie, più o meno sarcastiche. Ma, almeno, questa è una storia vera. La storia è di ieri, domenica 10 ottobre. Solita gita in moto, partendo da Milano. Le moto: la mia R1150GS (TS) taroccata, R850R con ampio parabrezza e borsone, R1150RS, Kava Z1000, Triumph SpeedTriple, Yamaha R1 (incontrato dopo). Età comprese tra i 36 anni del conducente dello Z1000 e i miei 47 anni.

Nota: il proprietariuo della più veloce, la R1, a furia di vedere le BMW dello "zoccolo duro" del gruppo, ha deciso di vendere la sua Yama. Dice che alla lunga stufa, che è poco maneggevole sui tornanti stretti, che è scomoda e stancante e che le prestazioni sono poco sfruttabili in condizioni normali. Per la cronaca, è uno che in moto ci sa andare. Vorrebbe comprare una R, ma aspetta il boxer nuovo. Già qui c'è da pensare.

Mangiamo i tartufi ad Alba e facciamo una puntata in Liguria. Al rientro vistiamo Moncalvo. Strade secondarie tra le colline. Tutto molto bello. Sole e caldo, ma, a un certo punto, arriva la perturbazione. Quello della R1 è di Casale Monferrato e ci lascia, provato dalla guida nel vento e preoccupato per le condizioni meteo che si prospettano sulla tratta che a noi resta ancora da coprire.

Il cielo è di pece su una larga fascia dell'orizzonte. La temperatura cala. Sul nero dello sfondo si vedono i primi fulmini. Arrivano le raffiche. Alberi e vegetazione piegata. Turbini di foglie innalzate a colonna. Sacchetti di plastica che svolazzano. Stormi di uccelli che si spostano nervosi. Ma non piove. Si continua, finché si può e il rischio non cresce troppo.

Mi trovo alla testa del gruppo con il mio GS-one, dietro di me i due BMW-isti e, sempre più staccati, lo Z1000 e la Triple. Rallento l'andatura, sebbene non mi sembrasse di tirare più di tanto. Sento le folate, certo, ma mi sento decisamente sicuro. La moto si piega ogni tanto di qualche grado, ma non scarta ed è perfettamente stabile.

A un certo punto, quello della Z1000 lampeggia con insistenza. Vedo negli specchietti che ha messo la freccia e sta accostando in una stazione di servizio, seguito dalla Triumph. Mi fermo e, insieme ai due BMW-isti, faccio inversione a U e raggiungo il distributore. Ci sono altri motociclisti, ma nessuna BMW.

Chiedo se per caso hanno intenzione di mettersi gli indumenti antipioggia. Ma no, mi dicono contratti, è che così non riusciamo a continuare, la moto va da tutte le parti. Sguardo (volutamente) attonito da sotto il casco di noi BMW-isti. Come, chiediamo con una certa ironia, per questo venticello? Pensavamo che aveste ancora un buon margine di sicurezza. Ma quale margine, siamo alla frutta, ribattono; così è pericoloso. Mah, per noi è tutto O.K., concludiamo noi, scambiandoci occhiate sornione.

In effetti, sapevamo di avere mezzi più stabili, ma che il divario fosse così pronunciato non ce lo saremmo proprio aspettato. Quello dello Z1000 era già rimasto impressionato da come il mio GS esce di curva catapultato dalla coppia. Ora osservava la mia moto con un'espressione che sembrava volesse dire: se solo fossi un tantino più alto... Quello della Triple era più estroverso e faceva lo spiritoso, additando alla mancanza di cupolino sul suo mezzo, ma anche lui accusava il colpo. Eh, eh.

Aspettiamo benevolmente che il vento si plachi un po'. Gli altri motociclisti, quasi tutti di brand jap, hanno sentito il discorso. Qualcuno guarda le nostre BMW con aria di sufficienza, ma sono ragazzini. Altri, leggermente più anzianotti, cominciano invece a farci domande sulla stabilità dei nostri bovini. Quello della R850R esagera e dice che noi viaggiavamo su una monorotaia. Però, racconta bene e i jap osservano con tanto d'occhi.


Ciliegina sulla torta. Alcuni dei ragazzini vogliono ripartire. Non sia mai detto che loro non sanno affrontare il vento. Ma ecco che fatti alcuni metri si alza una raffica fortissima. Il primo del gruppo (erano in 3) si era dimenticato di riallacciarsi bene il foulard che vola via decine di metri più in là, verso i campi. Il secondo sbanda. Si fermano. Sembra un'immagine simbolica.

Proprio in quel momento sulla strada passano due in moto: un ADV seguito da un GS1200. Ci vedono, suonano, alzano la mano e poi scompaiono lontano, in tutta scioltezza, fluidi come il vento. Qualche secondo dopo entrano due CBR. Uno si toglie il casco e dice testualmente: put..., non ce la faccio più, ma come facevano quei due col GS? I nostri due compagni ci guardano e ci dicono: voi, se volete andare, andate pure. Bellissimo quel "voi". Ovviamente, li abbiamo aspettati.

Il vento è poi calato ed è subentrato un vero nubifragio. A quel punto eravamo tutti uguali, tutti quelli prudenti almeno. Qualche pirla con gommone posteriore in aquaplaning lo trovi sempre. Mentre le mie Anakee rotolavano sull'asfalto e l'acqua entrava da sotto la visiera sollevata (altrimenti non si vede un tubo), bagnandomi il viso, io già pensavo di dare l'indomani un colpo di telefono a quello della R1 per raccontargli il fatto. Quando poi l'ho sentito, già era stato messo al corrente. Mi ha chiesto: ma la R col boxer nuovo quando esce? E quanto costerà?

Eh, eh, eh, eh, eh.
Eh, eh, eh, eh, eh.
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