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.dsy:it. .dsy:it. ~ Alf's journal ~ V E R D E
 
V E R D E
24-08-2004 15:25
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Voglio una coppa piena sino all'orlo
E dentro annegarci l'anima:
Riempitela d'una droga capace
Di bandire la Donna dalla mente.
E non voglio dell'acqua poetica, che scaldi
I sensi al desiderio lussurioso,
Ma una sorsata profonda
Tracannata dalle onde del Lete,
Per liberare con un incanto il mio
Petto disperato dall'immagine
Più bella che gli occhi miei festanti
Videro, intossicandone la mente.

È inutile - mi perseguita struggente
La dolcezza di quel viso.
Lo sfavillio del suo sguardo splendente -
E quel seno, terrestre paradiso.

Mai più felice sarà la vista mia,
Ché ha perso il visibile ogni sapore:
Perduto è il piacere della poesia,
L'ammirazione per il classico nitore.

Sapesse lei come batte il mio cuore,
Con un sorriso ne lenirebbe la pena,
E sollevato ne sentirei la dolcezza,
La gioia, mescolata col dolore.
Come un toscano perduto in Lapponia,
Tra le nevi, pensa al suo dolce Arno,
Così sarà lei per me in eterno
L'aura della mia memoria.


J. Keats


Ehhhh

Mi ha preso troppo Hyperion :-D
Mi sono messo a fare ricerche su John Keats :lol:
Lo conoscevo poco prima ...
Cmq bella questa poesia mi piace :sbonk:
User Mood mood: Cervello in ferie ...:-D | Now Playing now playing: "click clack click clack" l'omino nel cervello che scrive a macchina


Commento di angelko
24-08-2004 15:25
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di keats è bella la poesia sull'anfora greca... a meno che non sia frutto della mia testa... :roll:

Commento di Alf
24-08-2004 15:25
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ODE SU UN’URNA GRECA Titolo originale Ode on a Grecian Urn John Keats I. Tu ancora intatta sposa della quiete, Tu figlia adottiva del silenzio e del tempo lento, Narratrice silvestre, che puoi così esprimere Un racconto fiorito più dolce della nostra rima: Quale leggenda ornata di foglie sovrasta la tua forma, Di divinità o di mortali, o di entrambi, A Tempe o sulle vallette dell'Arcadia? Quali uomini o dèi sono questi? Quali vergini restìe? Quale folle inseguimento? Quale lotta per fuggire? Quali flauti e tamburelli? Quali estasi selvagge? II. Le melodie udite sono dolci, ma quelle non udite Sono più dolci: dunque, voi, flauti lievi suonate ancora: Non per l’orecchio sensuale, ma, più preziosi Suonate canti senza toni allo spirito: Bel giovane, sotto gli alberi, tu non puoi abbandonare La tua canzone, né mai possono quegli alberi esser spogli; Sfrontato amante, mai, mai puoi tu baciare, Benché vincente, quasi alla mèta - ma, non affliggerti; Lei non può svanire, pur non avendo tu la tua beatitudine, Per sempre l’amerai e lei sarà bella! III. Ah felici, felici rami! incapaci di perdere Le vostre foglie, né mai di dire addio alla Primavera; E, felice musico, instancabile, Che suoni per sempre canzoni eternamente nuove; Amore più felice! più felice, felice amore! Per sempre ardente e ancora da godere, Per sempre ansante e per sempre giovane; Ad ogni passione umana che respira superiore, Che lascia un cuore afflitto e saziato, Una fronte in fiamme, e una lingua inaridita. IV. Chi sono questi che vengono al sacrificio? A quale verde altare, o sacerdote misterioso, Tu conduci quella giovenca mugghiante verso il cielo, E tutti i suoi fiocchi di seta coperti di ghirlande? Quale piccola città sul fiume o sulla spiaggia, Quale monte eretto con serena cittadella, È pieno di questa gente questo mattino devoto? E, piccola città, le tue strade per sempre Saranno silenziose; e nessun'anima a dirti Perché tu sei deserta, può mai tornare. V. O forma Attica! Bella attitudine! con fregio Di marmo uomini e vergini adornati Con rami di foresta e l'erba calpestata; Tu forma silenziosa! Ci induci a pensare Come fa l'eternità. Freddo pastorale! Quando la vecchiaia sperpererà questa generazione, Tu rimarrai, in mezzo ad altro dolore Che il nostro, un amico all'uomo, al quale tu dici, "bellezza è verità, verità bellezza", è tutto ciò che Tu sai, è tutto quello che ti basta sapere. Un pezzetto se non mi sbaglio e' citato in "Hyperion" di Dan Simmons (o forse nel "La caduta di Hyperion")

Commento di angelko
24-08-2004 15:25
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si intendevo proprio questa :D

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