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.dsy:it. .dsy:it. ~ fdecollibus's journal ~ Per non svanire ancora....
 
Per non svanire ancora....
10-08-2004 16:50
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Libri e film presi in biblioteca di cui parlo per ricordarmi un giorno che li ho letti.


Francesca Sanvitale: verso Paola, Einaudi, 80 pagine. Un professore universitario con buona parte del cervello tra le gambe si fa un sacco di pippe (mentali) durante un lungo viaggio in treno. Riflessioni del tipo ah, la mia generazione, avevamo sogni noi, occupavamo la facoltà di Architettura nel sessantotto e patapim e patapom. Alla fine, per chi ce l’ha, sembra di sentire la ramanzina di un padre.

Douglas Coupland: La Sacra Famiglia, Frassinelli. Questo tipo qui è un mito, anche se preferivo il suo “Microservi”. Coupland ci butta giù una famiglia di improbabili che avrebbe moltissimo da insegnare alle nostre oleografie familiari. In fondo al libro, un autorevole commento del Times Literary Supplement dimostra di non averci capito una beata fava, però loro sono il Times, io un blogger del DSY, per cui immagino che una situazione del tipo “la mia parola contro la tua” non mi vedrebbe vincitore.

Giuseppe Culicchia, Tutti giù per terra, Garzanti (???) un ragazzo a cui va tutto talmente storto che alla fine sembra il negativo dei prototipi pubblicitari. Il romanzo vorrebbe sembrare autobiografico, ma troppi toni da caricatura. Sebbene Culicchia lo abbia pubblicato a trentun’anni, le certezze che esprime sono davvero monolitiche ( i personaggi fanno tutti una cosa sola, non si muovono. Sono parodie. Tutti quelli che studiano legge/informatica/economia o che non stanno ai margini della vita come il protagonista sono degli squali di merda che ingollano bamba. I rivoluzionari dopo poche pagine esibiscono Ralph Lauren su pose berlusconiane). Io vorrei davvero averle ancora quelle certezze, e vorrei che il mondo non fosse invece il casino che è.

Joseph Roth: La leggenda del santo bevitore, La cripta dei cappuccini e (in lettura) la Marcia di Radetzky, Adelphi. Non mi ero reso conto subito di quanto cribbio fosse bravo quest’uomo qua. Tolto il fatto che Roth era un ubriacone, o forse proprio per questo, resta lui la vera leggenda.

+ 2 film, Essere John Malkovich e Ecce Bombo. Assurdo- affascinante il primo, quanta amarezza il secondo.

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Commento di sharunas marchulonis (non registrato)
10-08-2004 16:50
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"tutti giù per terra" non l'ho letto, ma credo che il film di Ferrario tratto dal romanzo sia una delle cose più interessanti che il cinema italiano degli anni 90 abbia prodotto. "Essere John Malkovich" è stupendo per il solo fatto che c'è malkovich, anche se la sensazione è di un bello incompiuto, cioè buona l'idea, ma debole il "dunque". E Moretti ha segnato la mia generazione, ovvio che rivederlo oggi possa non significare nulla...

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