Giorno decimosesto del quarto mese dell'anno millesimoquarto,
bando pubblicato dalla Gilda dei Bardi.

Per volere di Frater Sefiro da Asenec, si rende noto alla popolazione elaviana
tutta che Zefiro Sylianel Rhei è stato processato dai Cavalieri dell'alba
e giustiziato tramite impiccagione, al pari di un brigante e di un assassino.
La confessione post mortem, testimoniata da Sephiro stesso ha poi portato
alla scoperta di numerosi crimini e delitti, di cui si porta notizia.
L'anima di Zefiro ha ammesso di essersi resa colpevole di plurimi omicidi
a scopo di rapina, di avere attentato alla vita di eminenti personalità
elaviane, di aver tentato di eliminare Shard Ironhand per impadronirsi del
potere. Si è altresì reso responsabile di empietà, offrendo sacrifici umani,
alla sua divinità che NON era Karmisia come pubblicamente dichiarava, bensì
un celestiale di Roun decaduto.
Ha ammesso di mirare alla distruzione di Federazione. Ha ammesso inoltre
che i suoi alleati, pienamente consapevoli delle sue atrocità, sono Lame
del Nord, Rouniti, Pugno di Rahs e, anche se è fatto da verificare, Jorg
Ulf e Milizie Longobarde.