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Jorda's
26-01-2004 22:14
»
Ieri ho letto una pagina del blog di Jorda interessantissima nel quale lei si chiedeva per quale motivo il mondo virtuale abbia un fascino particolare che permette alle persone di trovare un dialogo che invece nel mondo reale tende a scarseggiare.
Se qualcuno si sta chiedendo come faccio a saperlo, lo ammetto, io leggo quasi tutti i blog ma io sono l’eccezione che conferma la regola che non si possa essere timidi on-line e quindi fatico un sacco a commentare i blog degli altri, a meno che non abbia qualcosa di importante da dire.
Vorrei risponderle qui, a casa mia, dove mi sento più sicuro quale sia la risposta che oggi mi sono dato a quel suo interessante quesito.
Insomma, perché molti di noi trovano più facile conoscersi on-line che non dal panettiere?
Oggi sulla metro ci pensavo e volevo troppo avere un posto dove scrivere i pensieri che ruzzolavano nella mente così liberi ed incontrollati, ma il trucco di utilizzare i messaggini sul cellulare per fissare le idee non è attuabile per pensieri strutturati ed ho dovuto affidarmi alla mia debole e inaffidabile memoria celebrale ReW.
Vediamo se mi ricordo ancora:
Penso che sia più facile fare amicizia (o per lo meno conoscenza[e comunque comunicare]) on-line perché qui siamo tutti uguali, non esiste il bello, il brutto, quello vestito bene, il grande, il giovane, il biondo, il ricco, quello con la Ferrari e quello che fuma. Essendo tutti uguali è molto più difficile nascondersi dietro ad un personaggio da recitare. Nella mia esperienza oramai lunga fra le comunità virtuali, ho notato che le persone che recitano spesso si stufano del gioco e tendono a sentirsi schiacciati… come Jorda ha detto in un blog successivo il gioco regge fino a quando c’è una resa per chi scrive e per chi legge. Se io non provassi un grande piacere a leggere i blog altrui (non tutti però ;)) ed a scrivere il mio… non lo farei!
Inoltre, on-line è possibile comprendere un numero incredibilmente superiore di aspetti della persona che ti trovi metaforicamente “di fronte” di quelle che normalmente capisci o meglio pensi di capire quando te la trovi davanti di persona quando sei obbligatoriamente condizionato dall’aspetto esteriore. Nella realtà di tutti i giorni è terribilmente faticoso astrarre il proprio giudizio solo basandosi su ciò che veramente “è” e non lasciarsi confondere da tutte quei trucchi di ciò che sembra.
Inoltre è incredibile come on-line persone come me, solitamente incredibilmente timide nei confronti delle persone sconosciute, riescano a superare le paure e “volare” con le parole, aprirsi e raccontarsi agli altri ed a se stesso.
Preferisco sensibilmente poter giudicare i miei intermediari mettendoli inizialmente tutti sulla stessa linea di partenza senza che alcuni più timidi vengano messi in ombra dai più esuberanti, perché non è detto che gli esuberanti e confusionari siano sempre i migliori.

Mi sono dimenticato un sacco di concetti che in metropolitana oggi avevo ben chiari in mente ma il grosso spero di averlo espresso e spero soprattutto di averlo fatto comprensibilmente.

Concludendo vorrei ricordare un concetto importante: Non bisogna mai pensare che gli esseri umani facciano qualcosa semplicemente perché non sanno che altro fare o solo ed esclusivamente perché non hanno altre opzioni, insomma, se tante persone sono felici di vivere questo mondo on-line vuol dire che questo mondo on-line ha obiettivamente alcuni vantaggi che quello reale non ha.
Sfruttiamoli!
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Commento di korn
26-01-2004 22:14
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Il mondo on-line avrà anche dei vantaggi, come giustamente l'uguaglianza di cui parli, ma senza il caro vecchio contatto umano secondo me vale poco. Ovviamente sono opinioni, ma io personalmente da un bel pezzo frequento solo "mondi on-line" che hanno un corrispettivo nella realtà, come il DSY e un paio di chat. Per un certo periodo anche a me piacevano chat e affini, però dopo queste esperienze sono tornato ad amare ancor più di prima i metodi "tradizionali" di aggregazione :) Mi è stato utile vedere cos'è successo ad alcune persone che conoscevo che si sono lasciate trascinare un pò troppo (non che sia stato solo a guardare, ma tutto quello che ho fatto non è servito purtroppo) per "svegliarmi" e capire che c'è davvero il rischio di "annullarsi" dietro ad uno schermo.

Commento di luckyz
26-01-2004 22:14
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certo... il troppo stroppia sempre!

Commento di Terrytop
26-01-2004 22:14
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a me piacerebbe moltissimo portare una tesi sociologica su argomenti simili a questo ... insomma qualcosa riguardo la sociologia in rete, il simulacro e quant'altro ... pero' a parte ke non avrei la minima idea di chi potrebbe fare da relatore per una cosa del genere, dovrei in pratica lanciarmi in quest'ambito come cavia immagino, visto ke non credo sia pratica molto diffusa tra noi nerd ... :D

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