.dsy:it. ~ fdecollibus's journal ~ Descrizione formale di una festa universitaria |
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Gli occhi sono lucidi, per il caldo e il fumo, e i contatti sono rapidi e sporadici, solo per ribadire l'appartenenza al gruppo che fa la festa .
La musica è veloce e frenetica. Pompa il sangue più forte nelle vene, ma tutto precipita quando pensi che
1) Sono sempre quelle 40 fottute canzoni che senti dai quindici anni in poi a tutte le feste. Sempre e solo quelle. Ora ci sarà Basket Case dei Green Day, e ci si urterà ridendo, come i babbuini nella Savana. Poi ci sarà la Carrà, che fare l'amore dal Friuli in giù sarà pure bello , bellissimo, ma con Japino, santo iddio con Japino proprio no. Y M C A , e le minigonne voleranno in avanti, e partirà il trenino, e vedrai che i tuoi compagni sono ancora più sudati di quello che sembrano. Infine Goldrake, per ricordarti di quando eravamo bambini, ma non ce n'è bisogno: lo siamo tutt'oggi.
2) Guardi il computer, osservi la forma d'onda della musica, e pensi che sono tutti 0 e 1 che passano a 7000 giri al minuto dall'hard disk alla cpu, dalle cpu alle casse. E la voce del nero nel pezzo del Gorillaz è stata registrata due, tre anni fa, e forse fuori faceva freddo, e lui comunque non immaginava che noi, cone queste mani e queste facce, ce la saremo ballata oggi, senza un motivo particolare,il 9 giugno di un anno qualsiasi, vicino Famagosta. E poi pensi che anche tu, come quel file .mp3 sei uno 0 e 1 che entra in un processore e viene decodificato e riconvertito, e il pensiero in qualche modo ti eccita, perchè forse hai capito qualcosa.
Questa sera non sono abbastanza ubriaco per divertirmi a comando, no. |
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