.dsy:it. ~ fdecollibus's journal ~ il 25 aprile |
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E' il venticinque aprile.
Il giorno della libertà,dicono.
Come se la libertà fosse una cosa che acquisisci una volta per sempre. Come se la liberazione non fosse una lotta continua contro coloro che ti vogliono schiavo. Dove sono questi nemici? Dappertutto.
Se portavano la camicia nera, almeno potevi riconoscerli. Oggi sono ovunque. Sono a destra a sinistra, al centro.
Non fanno rastrellamenti da cui puoi fuggire. Non viaggiano in autocolonne che puoi attaccare. Non hanno comandi che puoi conquistare. Le armi serviranno solo a farne dei santi.
Sono vestiti come te. Non hanno nè i gradi della RSI nè quelli delle SS. Non gridano ordini in tedesco: hanno tutto l'interesse a mostrarsi suadenti e a farsi capire. Non sono invasori: sono nati affianco a te. Sono cresciuti con te. Non sono tuoi amici, ma fingono bene di esserlo.
E questa volta, stai attento, non hai neppure gli alleati che arrivano da sud. Dovrai vedertela da solo.
Buon 25 aprile.
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Commento di Bea (non registrato) |
26-04-2006 16:48 |
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L'altro giorno guardavo Biagi da Fazio. Gli hanno chiesto se c'era ancora qualcosa che lo stupiva nlla politica di oggi dopo tutti gli sconvolgimenti storici che ha vissuto nella sua luuunga vita. Lui ha risposto che dopo aver passato Fascismo & Co. si è vaccinati contro tutto.
Non credo che si possano esprimere pareri così assoluti sui contemporanei e parlare così alla leggera delle camicie nere.
Non credo che possiamo davvero avere idea di cosa fosse e permetterci di sminuire i problemi quotidiani che si dovevano affrontrare allora, confrontandoli con i nostri quattro pagliacci. |
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Commento di fdecollibus |
26-04-2006 16:48 |
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era solo un parallelo. Per fortuna non è il 1945. Io probabilmente sarei in russia o morto, tu saresti dovuta fuggire, e le nostre case sarebbero un cumulo di macerie. Però dobbiamo stare in guardia, sempre. I nemici hanno smesso di portare la camicia nera, ma non sono certo scomparsi. |
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Commento di Bea (non registrato) |
26-04-2006 16:48 |
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Hai ragione. Era solo che dalla tua frase sembrava che fossero di gran lunga più fortunati LORO. |
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Commento di fdecollibus |
26-04-2006 16:48 |
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E' una bella domanda chiedersi se quella generazione sia stata o no fortunata. Sicuramente è stata sfortunatissima a vivere quel periodo orrendo...però ha anche avuto la possibilità di ricostruire il paese, di vivere il suo boom culturale ed economico.....il giudizio sulla "fortuna" della generazione di Biagi è molto complesso... |
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Commento di Bea (non registrato) |
26-04-2006 16:48 |
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Non ho espresso un giudizio così profodo come stabilire se la generazione Biagi sia o no stata fortunata (profondo quanto sterile). Di sicuro quelli che ci sono arrivati vivi, al dopoguerra, hanno potuto vivere un momento unico... |
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