.dsy:it. ~ Jorda's journal ~ Il solito insolito film sugli ebrei |
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Ieri sera, non cagando i miei amici , sono andata al cinema con la mia sorelloccia.
L'intento era di vedere "Broken Flowers" di Jarmusch, ma nostro malgrado abbiamo dovuto ripiegare su "Ogni cosa è illuminata" di Liev Schreiber.
Ed è stato certamente un ripiego interessante.
Il film è il solito film sull'Olocausto.
E fa parte di quel sottogenere che con "La vita è bella" e "Train de vie" ha imparato a tradurre la tragedia in commedia agrodolce.
Eppure sono stati minuti di intenso godimento. E la morale non è mai troppo scontata, e ripeterla infinite volte non è che tautologia:
mai dimenticare.
Ma non solo i morti, gli ebrei, i genocidi...: mai dimenticare anche i piccoli dettagli, i singoli momenti, i più fugaci incroci. Perché è il ricordo che ci tiene in piedi in quanto uomini, e quindi sorregge la nostra umanità.
Quando il ricordo si perde, lo spirito si perde. E quando ci si accorge di aver perso lo spirito per una vita intera, quella vita improvvisamente non ha più senso.
Il film è yiddish q.b., si ride e ci si commuove, e non mancano gli scorci su un Est europeo che non finisce di sorprendermi. E che vede le nostre debolezze occidentali con occhi puri quanto disincantati.
4 stelline, 4 paperelle e buona visione a tutti. |
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