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.dsy:it. ~ fdecollibus's journal ~ Presentazione del Battle Mecha MOLTEN CORE 252 |
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Presentazione del Battle Mecha MOLTEN CORE 252
Dal discorso introduttivo di Ernie Bloomberg, CEO del Molten Core Consortium.
Amici, fratelli del potere terreno. Venendo qui questa mattina alcuni di voi si aspettavano di assistere alla semplice presentazione di un nuovo, banale Mech militare. Quante ne avete viste fino ad adesso, eh signori generali, eh, signori presidenti? Sempre più enormi, robusti, e mortali? Oggi no, oggi non vedrete l’evoluzione di un prodotto, oggi assisterete allo svelamento di un’epoca nuova!
Amici, fratelli. Abbiamo soldati fedeli che ci donano le loro vite per trenta denari, ogni giorno. Abbiamo schiavi alla catena di montaggio che lavorano per niente e per meno di niente. Abbiamo servi, prostitute e spie ovunque, dagli attici di New York e Shangai alle catacombe di Calcutta e San Paolo. Abbiamo fabbriche, corridoi, scrivanie che senza riposo progettano per noi armi e tormenti sempre più micidiali.
Eppure ci è bastato solo il silenzio di chi non parlava come noi. Ah, di quanto poco di siamo accontentati!!!!
Ma amici, adesso non ci basta più spaventare i popoli perchè non parlino contro di noi: noi dobbiamo terrorizzarli perchè non pensino contro di noi!
Per questo abbiamo creato l’ultima maschera del terrore : il Molten Core 252.
Tutte le armi prodotte fino ad adesso seguivano fino in fondo i tranelli della logica booleana. Se sai come pensa, se intuisci il suo programma, puoi comprenderlo, evitarlo. Il Molten Core non può essere compreso. Il Molten Core 252 è puro terrore!
La filosofia costruttiva è quella dell’indefinizione. La struttura meccanica e molecolare del Molten Core 252 permette una autorinconfigurazione assolutamente random. Non si può neanche più parlare di pattern: non c’è struttura, c’è solo incubo.
Il Molten Core 252, come ogni vero robot, non ha nessun bisogno di pilota: il suo software di controllo è autoricostituente. Il suo core è una nuvola di sinapsi elettroniche basata su computazione quantistica e logica fuzzy. Quello che il Molten Core 252 farà è assolutamente imprevedibile, ma sempre terrificante.
Immaginate di scatenarlo contro i vostri nemici! Il Molten Core 252 potrebbe convincerli tutti quanti della bontà delle vostre opinioni, oppure bruciare vivi tutti i bambini dei vostri nemici ,e divorare le palle degli occhi delle loro mogli. Potrebbe cantare per loro o calcificarli tutti quanti come a Pompei. Il Molten Core è potere brutale! Egli è l’essenza della paura perchè non può essere razionalizzato nè previsto! Nessuno è più al sicuro con lui!
Ma già sento la domanda tra di voi: una volta azionato questo potere assoluto, come posso fermarlo prima che leda i miei stessi interessi?? Ovviamente, prima di imbarcarci in un progetto del genere ci abbiamo pensato bene e quindi abbiamo sviluppato questo telecomando satellitare che una volta attivato spegnerà immediatamente il robot.
Ma basta con le parole, è tempo di presentarvi il nuovo strumento di potere del secolo futuro: che cali il sipario
Ernie Bloomberg fece un cenno alla sala di controllo e il sipario si aprì lentissimamente, come un’agonia.
Nessuno riusciva più a credere ai suoi occhi: c’era una luce, una luce accecante, fortissima. I pochi che riuscirono a fissarla notarono come delle comete rosse e azzurre che ruotavano velocissime, e al centro una cosa, una cosa che sembrava un occhio, ma un occhio immenso e gelido. Poi si udì un rumore terrificante come se salisse dal centro della terra, un muggito profondo. Molti si spaventarono e gridarono. Dal soffitto vennero giù dei calcinacci. Ernie Bloomberg si aggrappò al microfono giurando che era tutto regolare, e che quella era la normale dimostrazione del prodotto. Il muggito si fece ancora più forte, e si alzò un vento fortissimo. Chi si era alzato dalla sedia fu trascinato per aria. A malapena si sentiva più la voce di Ernie Bloomberg che ripeteva “ state seduti, è tutto a posto, è tutto a posto”. Di colpo l’occhio si spalancò, e non si udì più niente: un silenzio assoluto.
L’ultima cosa che il pubblico vide prima di essere disintegrato fu la sagoma di Ernie Bloomberg che tentava di spegnere il robot.
Di Francesco De Collibus
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mood:
(none) | now playing: (none) |
| Commento di cato |
23-11-2005 14:58 |
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mi ricorda molto la racccolta di Sf "L'ora di fantascienza"
"la domanda" di Fredric Brown
La domanda.
Con gesti lenti e solenni Dwar Ev procedette alla saldatura - in oro - degli
ultimi due fili. Gli occhi di venti telecamere erano fissi su di lui e le
onde subeteriche portarono da un angolo all'altro dell'universo venti
diverse immagini della cerimonia.
Si rialzò, con un cenno del capo a Dwar Reyn, e s'accostò alla leva
dell'interruttore generale: la leva che avrebbe collegato, in un colpo solo,
tutte le gigantesche calcolatrici elettroniche di tutti pianeti abitati
dell'universo - novantasei miliardi di pianeti - formando il supercircuito
da cui sarebbe uscita la supercalcolatrice, un'unica macchina cibernetica
racchiudente tutto il sapere di tutte le galassie.
Dwar Reyn rivolse un breve discorso agli innumerevoli miliardi di
spettatori. Poi, dopo un attimo di silenzio, disse: - Tutte è pronto, Dwar
Ev.
Dwar Ev abbassò la leva. Si udì un formidabile ronzio che concentrava tutta
la potenza, tutta l'energia di novantasei miliardi pianeti. Grappoli di luci
multicolori lampeggiarono sull'imenso quadro, poi, una dopo l'altra, si
attenuarono.
Dwar Ev fece un passo indietro e trasse un profondo respiro
- L'onore di porre la prima domanda spetta a te, Dwar Rein
- Grazie, - disse Dwar Reyn. - Sarà una domanda cui nessuna macchina
cibernetica ha potuto, da sola, rispondere.
Tornò a voltarsi verso la macchina.
- C'è, Dio?
L'immensa voce rispose senza esitazione , senza il minimo crepitio di
valvole o condensatori.
- Si: adesso, Dio c'è.
Il terrore sconvolse la faccia ai Dwar Ev, che si slanciò verso il quadro di
comando.
Un fulmine sceso dal cielo senza nubi lo Incenerì, e fuse la leva
inchiodandola per sempre al suo posto.
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| Commento di fdecollibus |
23-11-2005 14:58 |
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Bellooooooooo
ma a te il mio racconto è piaciuto? |
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| Commento di cato |
23-11-2005 14:58 |
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si |
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| Commento di Alf |
23-11-2005 14:58 |
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Cato .. mi era venuta in mente la stessa cosa :D
Grandissimo quel racconto ...
fdecollibus ... davvero carino :)
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| Commento di cato |
23-11-2005 14:58 |
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Brown è un *genio*:
io adoro questo racconto:
LA SENTINELLA
di Fredrick Brown
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d'ogni movimento un'agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d'anni, quest'angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della galassia... crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.
Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame...
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| Commento di cato |
23-11-2005 14:58 |
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fdecollibus manda il racconto a delos che te lo pubblicano :D
http://www.fantascienza.com/magazine/home/ |
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| Commento di fdecollibus |
23-11-2005 14:58 |
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Cato: sarebbe una grandissima idea.... ma come faccio a mandarglielo esattamente? Non vedo link nel sito fantascienza.com |
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| Commento di cato |
23-11-2005 14:58 |
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prova qui:
http://www.fantascienza.com/magazine/info/5172/
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| Commento di mutations (non registrato) |
23-11-2005 14:58 |
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Ciao Francé,
è da un po' che non ci si risente.
Ho scoperto da 46 o 47 ore l'esistenza del tuo blog; e, va da sé, l'ho apprezzato.
Quando ricapiti nella nostra dannunziana terra, nel senso che vi si esperiscono clandestinamente pratiche sessuali le più devianti e solipsistiche e oscene, ricordati del tuo vecchio compagno d'armi e di disoccupazione cognitaria di provincia.
Personalmente, sto per trasferirmi, giovin 31enne, per ragioni venali e ipoteticamente intellettuali, nella devitalizzante roma.
Vedi quanto l'incedere dannunziano si sia oramai impadronito persino di me.
a presto,
con stima,
maurizio (di fazio) |
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| Commento di fdecollibus |
23-11-2005 14:58 |
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MAURIZIO CARISSIMO! Muoio dalla voglia di risentirti! E' un botto che non ci sentiamo! scrivimi a fdecollibus chiocciola yahoo.it a giorni scendo a Pescara trangugiamo un aperitivo al caffè Venezia sehr gern? |
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| Commento di Alf |
23-11-2005 14:58 |
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@cato
Cavolo .. anche io adoro la sentinella ...
Un sacco di tempo fa mi ero messo a cercare un libro con i racconti di Brown ...
Cercavo anche ... mhh Armageddon se non mi ricordo male il titolo ... :) |
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| Commento di uidty (non registrato) |
23-11-2005 14:58 |
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uyiiui |
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