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Che ne pensate?
Per l'Amnistia
Le giornate di commozione seguite alla morte del Santo Padre sono state senza dubbio anche l'occasione per una riflessione sulle parole che Giovanni Paolo II° pronunciò l'11 Novembre del 2002 durante la Sua storica visita a Montecitorio.
In quell'occasione dinnanzi ai Parlamentari il Papa volle farsi promotore di un atto di clemenza, volle chiedere ai governanti un gesto coraggioso quale la concessione di un'amnistia.Gli applausi che seguirono il suo intervento si rivelarono il consueto esercizio di ipocrisia e gli impegni di chi si dichiarò pronto ad operare in quella direzione rimasero purtroppo lettera morta.
Oggi il dibattito si riapre.
Le condizioni sempre più disumane nelle quali sono costretti a vivere i detenuti in carceri sovraffollate, nelle quali è loro negato anche il più elementare diritto ad una esistenza dignitosa, non possono essere tollerate in un Paese che voglia definirsi autenticamente civile.
Ma è in realtà tutto il “sistema giustizia”in Italia ad apparire al collasso, la funzione riqualificante della pena è venuta totalmente meno e veri meccanismi di sostegno al reinserimento nella società degli ex detenuti sono praticamente inesistenti.
Anche per questo appare sempre più evidente la necessità di un gesto di clemenza, come soluzione ai problemi concreti della vivibilità dei penitenziari e come segnale della necessità di ripartire davvero da zero.
Il provvedimento di amnistia, che deve essere approvato da una maggioranza dei due terzi in entrambi i rami del Parlamento, rischia però di venire affossato dalle ottuse posizioni di alcuni partiti. In particolare AN e Lega, in passato indulgenti col Premier e con le sue richieste di leggi ad personam, oggi sembrano decisi ad assumere demagogicamente il ruolo di paladini di una giustizia in realtà soltanto formale e di facciata.
Inutile dire che questo atteggiamento non solo è deprecabile, ma di fatto ostacola la possibilità di formulare un provvedimento completo e in grado di conciliare le esigenze fin qui evidenziate con la comprensibile domanda di sicurezza che giunge dai cittadini Italiani.
Il provvedimento di amnistia dovrebbe infatti avere una portata generale per non diventare assolutamente inutile e ininfluente, ma dovrà essere elaborato in maniera da non recare contraccolpi negativi sul tessuto sociale.Le carceri italiane sono oggi popolate da un numero elevatissimo di stranieri, per lo più immigrati extracomunitari: per costoro l'unica soluzione è un immediato rimpatrio.
Appare inoltre evidente l'opportunità di non spalancare le porte del carcere a chi si è macchiato di reati particolarmente odiosi che testimoniano senza dubbio una elevata pericolosità.
Niente clemenza quindi per i pedofili, o comunque per i colpevoli di reati a sfondo sessuale per i quali si debbono auspicare anzi pene più severe. Anche quelle forme di criminalità organizzata che costituiscono un vero e proprio cancro sociale vanno escluse dal provvedimento, pensiamo al traffico di droga o all'usura.
Un capitolo a parte meritano le considerazioni sull'effetto che un'amnistia avrebbe sui “reduci” degli anni di piombo, coloro i quali pagano col carcere le conseguenze di una stagione che oggi senza dubbio possiamo definire di guerra civile.
I tempi sono maturi per chiudere quella stagione, per consegnarla alla storia.Lo si potrà fare grazie all'amnistia, non certo concedendo la grazia soltanto ad un detenuto eccellente (Sofri), ma restituendo la libertà a tutti, senza distinzioni di colore politico, a chi tra gli anni '70 e '80 fu protagonista in un teatro di guerra i cui veri responsabili, quei poteri occulti che vollero la strategia della tensione e fomentarono lo scontro fra gli opposti estremismi, probabilmente non pagheranno mai.Un atto di coraggio dunque, ma anche e soprattutto di responsabilità è quello cui sono chiamati oggi i rappresentanti istituzionali.Per chi, come noi, si rende perfettamente conto della necessità e dell'urgenza di un'amnistia non resta ora che sperare.Auspicare che quelle parole del Pontefice che oggi riecheggiano non trovino ancora una volta sordi quegli uomini chiamati ad ascoltarle.
Il coordinatore nazionale di Forza Nuova
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Commento di Bruciateli Tutti (non registrato) |
18-04-2005 21:14 |
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Che bisognerebbe chiudere le celle e bruciarli dentro........ |
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Commento di Il duce (non registrato) |
18-04-2005 21:14 |
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riapriamo i campi di concentrantamento....... |
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Commento di REQUIEM |
18-04-2005 21:14 |
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Non sono d'accordo per un cazzo. Amnistia? Ma scherziamo? In Italia se uccidi qualcuno dopo neanche un anno sei già fuori. |
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Commento di REQUIEM |
18-04-2005 21:14 |
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vabbè ma se nessuno risponde... |
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Commento di xtreme82 |
18-04-2005 21:14 |
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qualcuno deve rispondere cazzo... |
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Commento di Simbios |
18-04-2005 21:14 |
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devono pensare a camerà cafè , agli smile e ai giocattoli |
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Commento di xtreme82 |
18-04-2005 21:14 |
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cmq sono daccordo con te requiem soprattutto per gli extracomunitari che quando stuprano e rubano due mesi e sono fuori... |
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Commento di Alf |
18-04-2005 21:14 |
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Bah non sono d'accordo con l'amnistia.
Che trovino un modo migliore per migliorare la vita dei carcerati (ma non credo che vivano tutti male anzi) e renderli produttivi in qualche modo.
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Commento di Flavia |
18-04-2005 21:14 |
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Esatto, tanto dopo due mesi sono già fuori tutti!Con l'amistia li porterebbero in tribunale e li farebbero uscire direttamente dal retro! :twisted: |
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Commento di REQUIEM |
18-04-2005 21:14 |
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Hai capito cos'è l'amnistia. |
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Commento di xtreme82 |
18-04-2005 21:14 |
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con l'amnistia hanno tutti via libera più che farli uscire dal retro.. |
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Commento di Flavia |
18-04-2005 21:14 |
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La mia era una battuta :sbonk:
Vabbeh... |
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