.dsy:it. ~ Feranz's journal ~ Borderline |
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Nel tentativo di esplorare più a fondo la tensione dolorosa di Maria tra il voler uscire e la paura di non essere in grado di affrontare il mondo che c'è fuori, faccio riferimento ad un film di cui mi è già capitato di parlare con lei: "La leggenda del pianista sull'oceano". Descrivo la situazione di Novecento, il protagonista del film, nato e sempre vissuto su un grande transatlantico, abilissimo suonatore di pianoforte, mai sceso sulla terra ferma; Novecento è incuriosito dalla vita, dalle atmosfere delle grandi città americane, dai paesaggi che è possibile incontrare nel mondo, lui che ha sempre e soltanto potuto godere della vista di cielo e mare. L'interesse che c'è per tutto quello che i suoi occhi non hanno mai potuto ammirare è evidente nel desiderio di farsi raccontare, dai vari personaggi che incontra, la vita in tutti i suoi particolari e nei più fini dettagli. Novecento vive di questi racconti mentre in lui cresce il desiderio e la curiosità di visitare il mondo; la paura dell'ignoto vince. Novecento non abbandonerà mai nè la nace, nè il pianoforte.
Maria mi ascolta con attenzione poi si limita ad un commento: "Nel film non è il pianista che suona il pianoforte, ma è il pianoforte che suona il pianista..."
da Catania, D., Pontalti, C., "Dalla Sirenetta di Andersen alle lumache del Trentino. Storia di una mancata follia", mai pubblicato. |
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