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[Storia] Revisionismo
Non voglio scatenare una flame, voglio solo sapere cosa ne pensate:
Esistono tre concrete ragioni per cui si dà generalmente credito alla leggenda, ampiamente diffusa, ma erronea, secondo la quale sarebbero stati milioni gli Ebrei uccisi dai Tedeschi durante la II guerra mondiale. Innanzi tutto vi è il rinvenimento, ad opera delle truppe inglesi e americane, di orripilanti pile di cadaveri ammassate all'interno dei campi della Germania occidentale (tra i quali Dachau e Belsen) liberarti nel '45. In secondo luogo si considera che in Polonia non sono più presenti consistenti comunità ebraiche. Il terzo motivo è che la quasi totalità degli storici e degli studiosi considerano verosimile questa leggenda.
Durante le due guerre mondiali, la Germania fu sempre impegnata a fronteggiare le epidemie di tifo che scoppiavano a causa dai pidocchi introdotti nei traffici commerciali con l'oriente. Ciò spiega il fatto che i prigionieri dei campi di concentramento tedeschi raccontino della rasatura dei capelli, delle docce frequenti e di altre procedure d'igiene quali il trattamento dei locali con un insetticida, lo Zyclon. Ciò spiega inoltre l'elevato tasso di mortalità nei campi e la presenza al loro interno dei forni crematori.
Quando, sul finire della guerra, la Germania entrò nel caos, tali misure cessarono e, di conseguenza, il tifo e altre malattie si diffusero rapidamente tanto da ridurre dei tre quarti la popolazione dei campi, per lo più composta da prigionieri politici, criminali comuni, omosessuali, obbiettori di coscienza, ed ebrei, tutti destinati ai lavori forzati. Di qui l'orrido spettacolo offerto ai soldati inglesi e americani, il quale, tuttavia, non aveva nulla a che vedere con lo "sterminio", né con nessun'altra deliberata politica persecutoria. Si consideri, inoltre, che i campi della Germania occidentale non sono additati come "campi di sterminio", definizione che, invece, si vorrebbe attribuire a quelli polacchi (ad es. Auschwitz e Treblinka). Questi ultimi furono tutti sgomberati e chiusi prima dell'arrivo dei Sovietici i quali, pertanto, non si imbatterono in tali drammatiche scene.
La "Soluzione Finale" di cui si parla nei documenti tedeschi era, in realtà, un programma di evacuazione, trasferimento e deportazione degli Ebrei, il cui fine ultimo doveva consistere nella loro espulsione dall'Europa. Durante la guerra, Ebrei di varie nazionalità vennero trasferiti verso est come primo passo di questa Soluzione Finale. La leggenda vorrebbe far credere che il motivo principale di questo trasferimento fosse lo sterminio. La maggioranza delle pretese vittime dell'Olocausto non sarebbero originarie né della Germania, né degli altri stati dell'Europa continentale, ma proverrebbero, invece, dall'Europa dell'est; per questo motivo, una ricostruzione del problema basata sugli studi statistici è da sempre risultata praticamente impossibile. Rimane comunque il fatto che in Polonia non esistono più comunità ebraiche numericamente consistenti. In realtà, i Tedeschi furono solo una delle parti coinvolte nel trasferimento e nello spostamento delle popolazioni ebraiche europee. Nel 1940 i Russi deportarono quasi tutti gli Ebrei della Polonia occidentale in Unione Sovietica. A guerra finita, mentre un gran numero di Ebrei polacchi e di altre nazionalità si muovevano dai paesi dell'est alla Germania occupata, i sionisti si adoperavano per il loro insediamento in Palestina. Molti altri emigrarono in America e in altri stati, in condizioni che, nella maggioranza dei casi, rendevano impossibile un censimento numericamente attendibile. A ciò si aggiunga il fatto che i confini polacchi furono drasticamente modificati: l'intero territorio fu letteralmente spostato ad est.
E' vero che gli storici danno credito alla leggenda, ma esistono numerosi precedenti di incredibile cecità, anche da parte di studiosi illustri. Per esempio, nel medio evo, perfino i nemici politici del Papa avallavano la sua falsa pretesa secondo la quale, il potere di governare l'impero d'occidente gli sarebbe stato conferito, nel quarto secolo, da Costantino; in realtà, tutti sapevano bene che alla morte di Costantino tale potere non era passato al Papa, ma ai suoi successori. La quasi totalità di studiosi, ricercatori e accademici diventa sospetta, soprattutto in presenza di forti pressioni politiche; in alcuni paesi gli storici revisionisti vengono perseguiti dalla legge.
E' semplice dimostrare che la leggenda relativa allo sterminio merita almeno di essere considerata con scetticismo. Anche il lettore occasionale della letteratura sull'Olocausto sa perfettamente che, durante la guerra, tutti risposero con l'indifferenza a ciò che stava accadendo. Di conseguenza, si cerca comunemente di addossare le colpe della generale inattività al Vaticano, alla Croce Rossa e agli alleati (in particolare ai servizi segreti) e di spiegare che gli Ebrei non opposero resistenza alla deportazione poiché non sapevano a cosa andavano incontro. Mettendo insieme tutto ciò, si giunge allo strano paradosso per cui per quasi tre anni i treni tedeschi avrebbero girato l'Europa portando regolarmente e sistematicamente milioni di Ebrei alla morte, senza che nessuno si accorgesse di niente, eccetto, forse, qualche leader ebraico che, all'epoca, parlò pubblicamente di "sterminio".
Ad un'osservazione più attenta, ci si accorge, però, che nemmeno queste poche persone agirono per contrastare ciò che a loro avviso stava accadendo. I normali canali di comunicazione tra paesi occupati e neutrali rimasero sempre aperti, quindi, se la leggenda fosse in qualche modo valida, chi sapeva avrebbe avuto la possibilità di diffondere la notizia.
Tale incredibile ignoranza deve poi essere attribuita anche al reparto di spionaggio militare comandato da Hans Oster, che in una recente pubblicazione è stato definito, a ragione, "la vera opposizione a Hitler all'interno dello stato maggiore".
Gli elementi che oggi sono indicati come prove, in realtà, emersero nei tribunali solo a guerra finita e si riducono, quasi unicamente, a testimonianze orali e "confessioni". Senza i processi, non si avrebbe quindi nessuna prova dello "sterminio". Questo punto va valutato con attenzione. Sono stati necessari i giudici per determinare che la battaglia di Waterloo è stata realmente combattuta? I bombardamenti di Amburgo e Dresda? Hiroshima e Nagasaki? I massacri in Cambogia? Invece, questo programma di genocidio di portata continentale, protrattosi per ben tre anni, che avrebbe provocato milioni di vittime, deve essere dimostrato in un aula di tribunale. Queste premesse non mi conducono a sostenere che i processi furono illeciti o parziali, ma solo a ribadire che una logica come questa, su cui la leggenda si basa, non deve essere favorita o sostenuta in alcun modo. Eventi di questa portata non possono aver luogo senza lasciarsi alle spalle una minima prova della loro esistenza, così come non è credibile che un grosso incendio possa divorare una foresta senza alzare un filo di fumo. Allo stesso modo si dovrebbe credere che New York sia stata rasa al suolo se solo si trovasse qualcuno disposto a confessare il gesto...
Considerazioni specifiche su ciascuna delle prove poste a sostegno della leggenda sono materia per la letteratura revisionista e non possono essere qui singolarmente analizzate, eccetto per un punto. La pretesa della leggenda è che non siano mai esistiti strumenti appositamente dedicati allo sterminio, ma che ve ne fossero altri, originariamente destinati a scopi diversi, che svolsero, per così dire, una doppia funzione. Insomma, gli Ebrei furono gassati con un insetticida, lo Zyclon, e i loro cadaveri vennero fatti sparire, assieme a quelli di persone morte per cause "ordinarie", nei forni crematori (se si desse credito a questa teoria, mancherebbero all'appello i resti o le ceneri di milioni di corpi mai ritrovati).
Senza dubbio, di fronte a quanto qui esposto, qualunque persona dotata di raziocinio deve essere scettica.
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molto interessante...
purtroppo il tempo cancella la memoria e nel futuro è possibile che si darà sempre più credito a ca**ate simili.
per curiosità, qual'è la/e fonte/i da cui hai preso quello che hai scritto?
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Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
~ joker402 ~
Non vedo perchè non debba essere considerata scetticamente tutta la tua riflessione...
Vorrei sapere anch'io da dove hai tratto tutto ciò.
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Off-Topic:
Mi Raccomando ragazzi, mantenete un tono sempre civile.
appena vedo qualcuno che si scalda, locko il thread
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quando ho creato il De Bell non esisteva Facebook.
Sono un Red Nerd.
le leggi razziali e quanto scrtitto nel Mein Kampf dove sono finite??? bha..mi stupisco! questo non è revisionismo ed è per questa me..da che tanta gente considera il revisionismo stupido e falso....
scandaloso degno di un libro di fantascienza
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Sono i soliti scritti neofascisti che negano l'Olocausto. Non parlano nemmeno della liberazione del campo di Auscwhitz dove le ciminiere fumavano ancora...
Ne' si parla del Ghetto di Varsavia, la piu' grande esecuzione di massa della storia (500 mila ebrei uccisi che pure opposero una strenua resistenza).
Ma a parte questo, il testo rispolvera tutto quanto di vecchio e falso dice la solita vecchia propaganda di regime. Alcuni esempi:
Al processo di Norimberga (la citta' dove i tedeschi fecero le leggi razziali) vennero fatte vedere centinaia di fotografie e decine di filmati di campi di concentramento (una cinquantina i maggiori). Venne mostrato il meccanismo delle finte docce, vennero portati a testimoniare detenuti dei campi, venne mostrato l'uso e la natura delle ciminiere, il tipo di lavoro che facevano i "detenuti", la stima delle quantita' di gassati giornalieri, ecc. ecc.. Infine, vennero mostrati i luoghi di vari stermini fuori dai campi (Russia e Polonia in particolare). Le confessioni furono davanti al fatto compiuto ed indubitato. Mentre i padri dei fascisti che hanno scritto il testo qui sopra si nascondevano e cercavano di scappare in qualche luogo sperduto per paura di essere acchiappati da qualcuno non disposto a fare processi.
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Attenzio', concentrazio', ritmo e VITALITÀ
Beh, vi consiglio innanzitutto di provare a cancellare un attimo tutto quello che avete letto sui libri di storia a scuola prima di leggere quanto vi incollo qui. Il problema è che appunto "la storia la scrive chi la vince", quindi è ovvio che in tutte le trattazioni del dopoguerra il nemico nazista sia stato dipinto dalla storiografia israelo-americana come un bruto da cui difendersi a tutti i costi, esagerando anche quelli che sono stati i vei fatti.
Singolare poi che il primo revisionista sia stato un socialista francese, realmente deportato in un "campo di concentramento", e che il cosiddetto negazionismo sia supportato anche da alcune correnti ebraiche.
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si ma sono state scritte delle leggi razziali non delle leggi contro i pidocchi....
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Re: [Storia] Revisionismo
Originally posted by ripe
Durante le due guerre mondiali, la Germania fu sempre impegnata a fronteggiare le epidemie di tifo che scoppiavano a causa dai pidocchi introdotti nei traffici commerciali con l'oriente. Ciò spiega il fatto che i prigionieri dei campi di concentramento tedeschi raccontino della rasatura dei capelli, delle docce frequenti e di altre procedure d'igiene quali il trattamento dei locali con un insetticida, lo Zyclon. Ciò spiega inoltre l'elevato tasso di mortalità nei campi e la presenza al loro interno dei forni crematori.
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La "Soluzione Finale" di cui si parla nei documenti tedeschi era, in realtà, un programma di evacuazione, trasferimento e deportazione degli Ebrei, il cui fine ultimo doveva consistere nella loro espulsione dall'Europa.
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Gli elementi che oggi sono indicati come prove, in realtà, emersero nei tribunali solo a guerra finita e si riducono, quasi unicamente, a testimonianze orali e "confessioni".
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La pretesa della leggenda è che non siano mai esistiti strumenti appositamente dedicati allo sterminio, ma che ve ne fossero altri, originariamente destinati a scopi diversi, che svolsero, per così dire, una doppia funzione. Insomma, gli Ebrei furono gassati con un insetticida, lo Zyclon, e i loro cadaveri vennero fatti sparire, assieme a quelli di persone morte per cause "ordinarie", nei forni crematori (se si desse credito a questa teoria, mancherebbero all'appello i resti o le ceneri di milioni di corpi mai ritrovati).
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Questo è il giardino
Dove il principe muore
Nessun sentiero
Nessun destriero
Soltanto un nome... Eterno...
1. E' provato che i tedeschi abbiano ucciso sei milioni di ebrei ?
Nessuno contesta che tantissimi ebrei siano morti durante la seconda guerra mondiale a causa della loro deportazione nell'Europa dell'Est e delle condizioni inumane che in certi periodi si verificarono nei campi di concentramento. Niente dimostra, tuttavia, che. sia esistito (e sia stato eseguito) un piano per l'uccisione di chicchessia in ragione della sua razza. Né gli ebrei, né gli zingari sono stati sterminati in modo sistematico. Tutti coloro che morirono nei campi di concentramento, dai criminali di diritto comune ai resistenti e partigiani di varie nazionalità, ecc., conobbero lo stesso tragico destino.
2. E' provato che Hitler fosse al corrente dell'Olocausto e che lui o Himmler abbiano dato un ordini, in proposito?
Non esiste alcun ordine scritto esplicito. Tuttavia le autorità naziste si rendevano sicuramente conto che la deportazione degli ebrei all'Est era realizzata in coridizioni tanto dure che gran parte degli ebrei dovevano lasciarvi la pelle.
3. Esistono ordini scritti per lo sterminio degli ebrei?
Neanche uno. E' inimmaginabile che, nella Germania di quest'epoca, rigorosamente burocratica e gerarchizzata, un'azione di tali proporzioni sia stata compiuta senza una catena di ordini espliciti, scritti, chiari e dettagliati. Si pretende che parole come Sonderbehandlung, Umsiedlung, Arbeirseinsatz ed Endlösung equivalessero in codice a "sterminio". A nostro avviso, questa è una speculazione senza fondamento.
4. Un'operazione di tale ampiezza poteva restare segreta?
Impossibile. D'altronde, è chiaro che le pretese camere a gas da esecuzione avrebbero potuto essere notate da qualcuno. Si vedano Air Photo Evidence di John C. Ball e l'Album di Auschwitz di Serge Klarsfeld.
5. Perché gli ebrei non opposero resistenza o quasi?
Perché, apparentemente, nessuno aveva l'intenzione di sterminarli. Per vari motivi (essenzialmente di sicurezza), essi venivano raggruppati e poi deportati verso ghetti o campi dove erano costretti a lavorare in condizioni il più delle volte terribili.
6. E' dimostrato che non sono stati uccisi sei milioni di ebrei?
E' difficile dimostrare che una cosa non si è verificata. Ma i revisionisti hanno presentato, nel corso degli anni, innumerevoli argomenti di natura criminologica, demografica, analitica, logistica, tecnica e comparativa, dai quali scaturisce un'immagine ben diversa della sorte degli ebrei.
7. Che cosa risulta alla Croce rossa internazionale sul preteso genocidio?
Una delegazione della CRI, che visitò Auschwitz nel settembre del 1944, segnalò specificamente nel proprio rapporto che i detenuti potevano ricevere pacchi di generi alimentari e che, dopo aver cercato di verificare le voci sulle pretese camere a gas, non era in grado di confermarle. Inoltre la CRI dispone di un Servizio internazionale di ricerche ad Arolsen, che centralizza tutti i dati a carattere individuale sui detenuti dei campi e che, su richiesta delle famiglie, rilascia informazioni o certificati di morte. Alla data del 31 dicembre 1983 la Croce rossa aveva compilato complessivamente 373.486 certificati relativi a tutti i decessi, di ebrei e non ebrei, nei campi tedeschi. Il numero degli ebrei morti in questi campi e fuori di essi non è ancora stato stabilito.
8. Simon Wiesenthal ha dichiarato che "non ci sono stati campi di sterminio sul territorio tedesco" e che gli ebrei assassinati non sono sei, ma undici milioni?
Sì, nel numero di aprile del 1975 di "Books and Bookmen", ha confermato che le gassazioni ebbero luogo solo in Polonia e, sul settimanale belga-olandese "De Post" del 9 maggio 1982, ha parlato di undici milioni di morti ebrei.
9. Ciò nondimeno, Dachau si trova in Germania e dei veterani americani sostengono che vi era una camera a gas. Ci sono anche delle fotografie di delegati del Congresso americano che visitano questa camera a gas.
Si tratta di propaganda di guerra respinta oggi da tutti gli storici, compresi quelli antirevisionisti.
10. E' provato che ad Auschwitz vi siano state camere a gas da esecuzione?
No. Nel 1976 il professor Faurisson ha scoperto che la pretesa camera a gas del campo principale di Auschwitz, visitata ogni anno da decine di migliaia di turisti, non è che un imbroglio. Nel
1995, lo storico antirevisionista Erie Conan lo ha ammesso: "E' tutto falso" ("L'Express", 19 gennaio, p. 68).
11. Se Auschwitz non era un campo di sterminio, che cosa era?
Questo campo faceva parte di un grande complesso industriale dove si producevano particolarmente caucciù sintetico e benzina a partire dal carbone. Il campo dei detenuti serviva come riserva di manodopera, ma anche come Durchgangslager (campo di transito), dal quale gruppi di lavoro (Kommandos) erano inviati presso altri campi. Sarebbe anche servito da base per il trasferimento degli ebrei in Bielorussia (si veda Die 2. babylonische Gefangenschaft di Steffen Werner, Pfullingen, 1990).
Gli aerei da ricognizione americani fotografarono d'altronde questo importante complesso chimico a partire dal 1943. Sulla base dei loro clichés, John C. Ball, esperto canadese in foto aeree, ha scritto Air Photo Evidence, dal quale le tesi dei revisionisti ricevono una convincente conferma. Auschwitz tutto era fuorché il luogo ideale per commettere un genocidio al riparo da sguardi indiscreti.
12. Perché allora Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, ha confessato che nel campo sarebbero stati gassati due milioni e mezzo di ebrei?
Grazie al revisionista francese Robert Faurisson sappiamo oggi che Höss fece le sue ammissioni sotto tortura. Gli inquirenti britannici riferirono come avevano catturato Höss e lo avevano picchiato per giorni; all'apparenza, essi ne erano fieri. In seguito Höss fu consegnato ai polacchi, che lo impiccarono nel 1947. "Confessioni" ottenute in questo modo erano moneta corrente in Germania all'indomani della guerra.
13. C'è una differenza tra i campi di concentramento tedeschi e i campi di concentramento americani nei quali furono internati, durante la guerra, i cittadini americani di origine giapponese?
In principio, no. Anche i giapponesi furono considerati pericolosi per la sicurezza, come appartenenti ad un popolo contro il quale gli Stati Uniti erano in guerra. Tuttavia gli Stati Uniti erano
lontani dal teatro del conflitto e non si trovavano in una situazione disperata come quella della Germania.
14. Quanti ebrei vivevano nei territori controllati dalla Germania?
Meno di quattro milioni.
15. Numerose fotografie mostrano montagne di scheletri. Anche in questo caso si tratta di una falsificazione?
In sé, i cumuli di cadaveri non dicono niente a proposito della causa delle morti. E' significativo, invece, che la maggior parte di questi cadaveri fossero scarnificati, ciò che suggerisce come causa del decesso il tifo. Le persone colpite da tifo diventano infatti scheletri viventi (si vedano le immagini che giungono dall'Africa). Dei corpi così scarnificati non potevano certamente appartenere a deportati appena arrivati, cioè in condizioni di salute ancora relativamente buone.
Ma è curioso che siano sempre le montagne di cadaveri filmate nel campo di Bergen-Belsen (Germania del Nord), dove nessuno ha mai preteso che esistessero camere a gas, che servano a illustrare le gassazioni... di Auschwitz! Tutti sanno che a Bergen-Belsen vi furono migliaia di morti (tra i quali Anna e Margot Frank) a seguito, agli inizi del 1945, di un'epidemia terribile di tifo che non fu possibile debellare. Dopo la liberazione del campo da parle dei britannici, il 15 aprile 1945, vi morirono ancora numerosissimi deportati, poiché i britannici commisero l'errore di mettere il campo sotto quarantena, cosicché i detenuti indeboliti e affamati ma non ancora colpiti dal morbo si ammalarono anch'essi e morirono nelle settimane successive.
Al momento dell'epidemia di tifo del 1942, Höss, comandante del campo di Auschwitz, aveva commesso lo stesso errore, con le stesse conseguenze.
Un'altra falsificazione ben nota è quella delle fotografie di GI's americani tra centinaia di cadaveri di detenuti disposti su lunghe file di fronte ad una fabbrica di Nordhausen. Questi detenuti non morirono per colpa dei tedeschi, ma sotto un bombardamento americano il 4 aprile del 1945. Un'azione del tutto superflua, per di più, poiché la sconfitta tedesca era sicura.
Anche il celebre film proiettato al processo di Norimberga è un cocktail di immagini e di messe in scena realizzato dall'esperto Alfred Hitchcock.
Non per nulla ancora oggi ci si deve rivolgere a uno Spielberg, maestro nella fantascienza, quando si vuole spacciare la fiction per realtà (si vedano i punti 27 e 28).
16. Quale era le cause principali di decesso?
Seprattutto le epidemie di tifo, rita anche le condizioni di vita terribili e il trattamento spesso barbaro infitto ai detenuti dai Kapo (criminali di diritto comune, comunisti, ebrei).
17. Che cos'è il tifo?
Questa malattia si diffonde soprattutto quando molte persone sone costrette a vivere insieme in condizioni di scarsa igiene. Un esempio: il Ruanda nell'agosto del 1994. La malattia si trasmette attraverso le pulci.
18. Quale metodo di disinfestazione impiegavano i tedeschi?
Lo Zyklon B, marchio commerciale dell'acido cianidrico, era ed è ancora utilizzato per ogni intervento contro i pidocchi. La Germania ne era sprovvista, così come mancava di tante altre materie prime. Paradossalmente, si può affermare che, se i tedeschi avessero avuto a disposizione una quanItà maggiore di Zyklon B, sarebbe sopravvissuto un numero maggiore di detenuti. Inoltre, negli ultimi catastrofici mesi (avvicinamento dei fronti militari, bombardamenti continui, evacuazioni improvvise, milioni di rifugiati dall'Est, carestia), non potevano essere applicati i metodi nonnali di disinfestazione, così che in numerosi campi scoppiarono epidemie di tifo le cui immagini atroci sono note al mondo intero.
19. Lo Zyklon B poteva anche servire alla gassazione in massa di esseri umani?
No. 1 tedeschi avevano inoltre, vicino ad Auschwitz, nel complesso industriale chimico di Monowitz, riserve quasi inesauribili di prodotti più efficaci e meno cari. Negli Stati Uniti le camere a gas da esecuzione sono cabine capaci di contenere una o al massimo due persone; la preparazione, l'introduzione e l'estrazione del gas vi si svolgono in modo completamente diverso da quello delle pretese gassazioni di massa di Auschwitz. Il revisionista oggi più conosciuto, Robert Faurisson, è stato il solo e il primo a interrogarsi sulla possibilità materiale e chimica delle gassazioni. Nei suoi studi, egli è spesso tornato sull'argomento e ha specificamente dedicato al "problema delle camere a gas" una videocassetta nella quale espone il suo punto di vista in modo pacato e convincente. L'esperto americano di camere a gas Fred Leuchter (1988), il chimico tedesco Germar Rudolf (1991), che ha lavorato alla Max Planck Gesellschaft di Stuttgart, organismo di fama internazionale, e l'ingegnere austriaco Walter Lüftl (1992) hanno approfondito questo aspetto.
20. Et vero che lo Zyklon B lascia delle tracce? E' stata mai effettuata una perizia chimica?
Sì, vi sono già state varie perizie chimiche e, tutte, hannò dato direttamente o indirettamente ragione ai revisionisti. Anche la perizia del Museo nazionale di Auschwitz conferma le constatazioni di Fred Leuchter sull'assenza di ferriferrocianuro.
Per anni, il professore francese Robert Faurisson ha svolto ricerche in questo settore. Egli è stato il primo a esaminare in loco come funzioni per esempio una camera a gas americana ed è stato lui a scoprire i progerti dei crematori nel Museo di Auschwitz. Quando il revisionista tedesco-canadese Emst Zündel è stato processato, ha nominato Robert Faurisson come esperto della difesa. Insieme, essi hanno dato mandato allo specialista americano di camere a gas Fred Leuchter Jr. di esaminare i locali reputati camere a gas di Auschwitz, Birkenau e Majdanek e di depositare una perizia. Il 25 febbraio 1988 si è mossa un'équipe che ha effettuato in loco delle constatazioni e delle misure e ha riportato 32 campioni (mattoni, malta, ecc.) per controllarvi la presenza di cianuro.
Il dottor James Roth, direttore degli Alha Analytical Laboratories di Ashland (Massachusetts) ha testimoniato al processo che si sono riscontrati 1050 mg/kg di cianuro nel campione n. 32 (proveniente da una camera a gas per la disinfestazione degli oggetti), ma niente, o tracce insignificanti, negli altri 31 campioni. Ne deriva che gli impianti nei quali, stando a ciò che si è preteso finora, milioni di esseri umani sarebbero stati gassati con l'acido cianidrico, non sono mai stati di fatto in contatto con questo gas! E' stata la fine del mito delle camere a gas.
Nel 1990, dalle lapidi commemorative del Museo di Auschwitz è stato eliminato un testo che affermava che 4 milioni di esseri umani erano morti assassinati in questo campo.
Adesso gli storici tradizionali stanno riducendo questa cifra tutti gli anni; si è già passati da un milione e mezzo a 600.000-800.000 (J.-C. Pressac).
21. Numerosi sopravvissuti affermano che i corpi venivano ammucchiati e bruciati in fossati.
La procedura descritta da questi "testimoni" è tecnicamente impossibile (si veda il punto 25).
22. Perché c'erano forni crematori ad Aurchwitz?
E' sicuro che i crematori II e III servirono principalmente per incenerire dei cadaveri. Furono d'altronde concepiti e costruiti nell'inverno 1942-43 dopo le terribili epidemie dell'estate 1942. La regione era paludosa, con una falda acquifera molto superficiale, cosa che rendeva impossibile la sepoltura di tutti quei corpi.
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I campi esistono ancora oggi. Chiunque puo' visitarli e toccare con mano. Senza nessun intermediario.
O forse dobbiamo cancellarli, perche' qualche fascista o qualche intellettualoide nega A PAROLE lo sterminio piu' grande della storia? Perche' quelle che stai riportando sono solo PAROLE.
E non si porti l'esempio dell'eredita' di Costantino. Ridicolo affermare una cosa del genere. La storiografia moderna nasce dall'analisi di documenti, fatti, elementi concreti e logici di analisi. E' figlia del Rinascimento, ma soprattutto della rivoluzione francese, della liberta' di pensiero, di messa in discussione di qualsiasi ideologia.
Lo storiografo medievale credeva a quel che gli si diceva, al comune pensare. Non aveva dubbi o critiche perche' non erano propri della sua cultura. Se la Chiesa diceva che governava Roma per diritto imperiale, allora era cosi'.
Appena si ebbe la possibilita' di fare una verifica ecco che la cosa venne rapidamente smentita.
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Ripe: vorresti per favore dare delle FONTI di un qualche genere su cui leggere quanto ci hai riportato? O sono tue riflessioni? da cosa derivano? quali dati le supportano?
Visto che i libri di storia storia li scrivono i vincitori da qualche parte in internet c'e' sicuramente qualche sito che supporta le tue affermazioni...
Grazie, Luca
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23. Alcuni testimoni oculari affermano che questi crematori potevano incenerire un corpo in 10 minuti e che, a volte, molti corpi venivano inceneriti nella stessa muffola.
E' tecnicamente impossibile. I crematori sono installazioni tecniche con limiti molto precisi. Sui crematori di Auschwitz e di Birkenau, si dispone di una documentazione praticamente completa, poiché gli archivi della Bauleitung furono sequestrati dai sovietici.
Il revisionista italiano Carlo Mattogno ha studiato questo problema per anni con l'aiuto di due ingegneri e le sue conclusioni sono chiarissime. La capacità massima teorica per l'insieme dei crematori era di 1.248 corpi al giorno. 1 crematori II e III furono
operativi per 971 giorni e i crematori IV e V per 359 giorni. Al massimo avrebbero potuto bruciare 300.000 corpi. Se si tiene conto dei tempi per la sostituzione dei materiali refrattari nei forni, i crematori poterono incenerire al massimo 162.000 corpi e, inoltre, le quantità di coke fornite non permettevano di incenerire se non i detenuti deceduti normalmente registrati (che vengono valutati all'incirca in 150 o 170.000). 1 calcoli sono anche confermati dal tempo necessario per incenerire un corpo, che prende da 60 a 80 minuti.
Nei crematori di oggi, si bruciano in media 3 o 5 corpi al giorno.
Infine, le cifre concordano con i 51 Totenbiicher (registri mortuari tenuti dall'amministrazione del campo), che coprono il periodo dall'agosto del 1941 al 1943 e contengono i dati relativi a 66.000 deceduti.
24. Come si spiega che vi siano state montagne di cadaveri proprio là dove esistevano dei crematori?
Nelle ultime settimane di guerra, questi crematori furono smantellati o non furono utilizzati a causa dell'assenza di parti di ricambio. Non si possono nenimeno escludere atti di sabotaggio. La propaganda di guerra ha approfittato largamente di questa situazione e di queste immagini.
25. Aerei da ricognizione alleati hanno scattato delle fotografie nel periodo in cui questi crematori avrebbero funzionato a pieno ritmo al pari delle camere a gas. Che cosa mostrano queste fotografie?
Non mostrano né pretese aperture attraverso le quali lo Zyklon B sarebbe stato introdotto, né feritoie per la ventilazione del gas letale, né riserve di carbone, né sistemi efficaci per il trasporto del carbone, né fosse nelle quali bruciare i cadaveri, né cumuli di cadaveri, né camini fumanti, né protezioni contro gli sguardi indiscreti, né file di detenuti in movimento verso i crematori o in attesa del loro turno; in realtà, queste fotografie non rivelano niente realtivamente a ciò che i "testimoni oculari" pretendono di aver visto! Di più, da esse scaturisce che non sono mai esistite le fosse gigantesche e profonde nelle quali, secondo numerosi testimoni, i cadaveri venivano bruciati quando i crematori erano fuori uso.
Queste fosse a combustione sono un'invenzione per i seguenti motivi:
-- ad Auschwitz-Birkenau, regione paludosa, la falda acquifera è molto in superficie; ciò rendeva impossibile la combustione in fosse, che si sarebbero immediatamente riempite d'acqua;
-- la cremazione in fosse è tecnicamente impossibile a causa della mancanza di ossigeno, che impedisce di raggiungere la temperatura necessaria, collocata tra 500* e 800*; per contro, sarebbe stata possibile la cremazione su pire, a condizione di disporre di sufficiente combustibile; quasi tutti i testimoni parlano di fosse; non esiste documentazione relativa alla fornitura di combustibile sufficiente;
-- nelle fotografie aeree scattate nel periodo in questione non si vedono né fosse, né cremazioni di corpi (trasporti di combustibile e fumo);
-- l'esame al suolo e la fotografia aerea non rivelano in nessun luogo traccia di tali fosse (modifiche della struttura del suolo). Si vedano Air Photo Evidence e The Ball Report dell'esperto canadese John C. Ball.
26. I revisionisti sono in grado di dare una risposta ragionevole alla domanda: che fine hanno fatto dunque le comunità ebraiche scomparse (costituite o meno che fossero da sei milioni di persone)?
L'autore revisionista americano [in fatto tedesco] Walter Sanning ha svolto uno studio demografico (The Dissolution of Eastern European Jewry, Institute of Historical Review, Newport Beach, 1983; disponibile anche in tedesco presso le edizioni Grabert) affrontando il problema dettagliatamente. In primo luogo, bisogna dire che la cifra di sei milioni è fittizia e simbolica. In secondo luogo, non tutti gli ebrei furono deportati e molti tra loro riuscirono a nascondersi.
Proporzionalmente, furono deportati moltissimi ebrei olandesi, ma pochi ebrei francesi. Inoltre, in Belgio, in Francia e in Italia esitono ancora consistenti comunità ebraiche. Dopo la guerra, molti ebrei lasciarono l'Europa e scelsero Israele e gli Stati Uniti come luogo di destinazione. Gran parte degli ebrei polacchi e russi potè fuggire o fu deportata nella Russia centrale e asiatica.
Il Servizio internazionale di ricerche della Croce rossa ad Arolsen possiede milioni di documenti sui cLeportati, dai quali potrebbe scaturire una notevole chiarificazione su questo aspetto. Sfortunatamente, i suoi archivi sono inaccessibili agli studiosi. Perché? Si teme forse di far apparire un'altra realtà, che faccia crollare la teoria dei sei milioni? I Totenbücher di Auschwitz (si veda il punto 23), nascosti per quarant'anni a Mosca, sono ora depositati anch'essi ad Arolsen nelle casseforti dei Servizio di ricerche della Croce rossa. Così sono stati di nuovo sottratti al pubblico. Nessuno storico riceve il permesso di consultarli.
27. Il film Schindler's List è una storia vera?
Questo film è tratto da un libro con lo stesso titolo di Thomas Keneally. A pagina 3 dell'edizione originale inglese si legge: "Novel. This book is a work of fiction. Names, characters, places and incidents are either products of the author's imagination or are used fictiously. Any resemblance to actual events or locals or persons, living or dead, is entirely coincidential". Sul dorso del libro si legge anche: "Fiction/Judaic".
28. Amon Göth, che nel film di Spielberg comanda il campo di Plaszow, è esistito veramente?
Sì, ma era in realtà molto più vecchio. Spielberg ci presenta un nazista giovane e duro in stile hollywoodiano. Lo mostra al balcone della sua villa, in cima a una collina, mentre spara sui detenuti.
Di fatto, tutta la messa in scena di Spielberg è un imbrogilio, poiché l'abitazione di Göth si trovava ai piedi di una collina e dietro il campo e perciò non disponeva di nessuna vista su quest'ultimo. Su Plaszow la Vrij Historisch Onderzoek ha pubblicato un opuscolo contenente una trentina di fotografie autentiche, che ne danno un'immagine molto diversa e più realistica.
La moglie di Schindler vive ancora in Argentina e, intervistata, ha fornito un ritratto di quest'uomo opposto a quello del film A suo avviso, si trattava di un "folle" che non si curava minimamente dei detenuti (se non per il loro denaro) ed è a lei che questi devono tutto, in quanto era lei ad occuparsi dell'approvvigionamento di generi alimentari, mentre SchindIer era sempre assente. A seguito dell'intervista ci si chiede perfino se gli SchindIer erano veramente tedeschi. Al momento dell'occupazione tedesca della
Cecoslovacchia, essi fuggirono in Polonia. Perché? E quando i tedeschi occuparono la Polonia, SchindIer -- secondo il film di Spielberg -- ricevette una medaglia d'oro dal partito nazista.
29. Si dice che i revisionisti sono antisemiti o neonazisti.
E' solo per diffamarli e intimidirli. Li si vuole anche stigmatizzare, visto che non è possibile confutarli. In ogni modo, 1 + 1 = 2, anche se a dirlo è un nazista. Il revisionismo non vuole negare o minimizzare i veri misfatti del nazionalsocialismo. Il revisionismo vuole separare la verità storica dalla propaganda di guerra.
30. Perché i punti di vista dei revisionisti non traspaiono mai dai media?
Chiedetelo a loro. Il motivo è senza dubbio che con il revisionismo essi perdono del tutto la faccia. Per decenni, senza la minima critica e senza un briciolo di buon senso, i media hanno disinformato l'opinione pubblica ricorrendo alle atrocità della propaganda di guerra. Inoltre, questo argomento è divenuto un dogma e un tabù che si può infrangere solo con uno straordinario coraggio. Nei prossimi decenni, ci si remperà la testa a forza di chiedersi come un numero così vasto di persone abbia potuto unire tanta stupidità a tanta vigliaccheria.
31. Che cosa succede a coloro che negano l'Olocausto?
Sono posti al bando dalla società.
32. Questa discussione è ancora attuale?
Combattere le menzogne è un dovere morale e civico. Un'informazione scorretta (anche in campo storico) porta a decisioni scorrette.
La versione classica dell'Olocausto è ancora utilizzata quotidianamente nel dibattito politico per togliere di mezzo gli avversari o per conservare dei diritti acquisiti. E' chiaro che colpiti sono soprattutto il popolo palestinese e il popolo tedesco. Ma, più in generale, lo sono tutti coloro che, di orientamento nazionale, respingono la società multiculturale come un'utopia perturbatrice dell'ambiente naturale e del biotopo, e che vengono bollati correntemente come affetti da sindrome dell'Olocausto. E' sorprendente che i fautori della società multiculturale tirino fuori costantemente immagini e avvenimenti della seconda guerra mondiale, ma tacciano pudicamente su un fatto attuale come l'espulsione dei palestinesi dalla loro terra.
33. Quali sono gli autori revisionisti più importanti?
Paul Rassinier, Robert Faurisson, Arthur Butz, Thies Christophersen, Wilhelm Stäglich, Carlo Mattogno, Henri Roques, Udo Walendy, Jürgen Graf, Germar Rudolf, Walter Sanning, Mark Weber, John C. Ball, Emst Zündel, David Irving, Ingrid Weckert, Enrique Aynat, Serge Thion, Carlos Porter.
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«And if you ever smell christian blood up in the mountains, then get your axe and chop them down!»
Leggete le domande e risposte che vi ho sistemato, ma SENZA PREGIUDIZI!
Per LazerPhea: No, le ho postate per riflettere.
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«And if you ever smell christian blood up in the mountains, then get your axe and chop them down!»
L'ultima cosa che hai postato ha dell'incredibile.
Puoi citare la fonte?
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Attenzio', concentrazio', ritmo e VITALITÀ
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