Le aziende a caccia di laureati ICT secondo mensile "Campus"
Posted by HatTrick86 on 11-02-2009 14:47
Ieri, 10 Febbraio 2009, fuori dall'uscita della metro di Piola, distribuivano dei giornali molto interessanti, ossia il mensile "Campus" che nel numero di gennaio/febbraio, si occupa di un argomento a noi molto caro, ossia le opportunità di lavoro degli ingegneri informatici e dei neo-laureati in lauree riguardanti l'ICT:
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LAUREE: CACCIA ALL'INGEGNERE INFORMATICO. TROPPO POCHI IN ITALIA I GIOVANI CHE SCELGONO L'ICT. E LE AZIENDE SE LI CONTENDONO A SUON DI BENEFIT. CRONACA DI UN PARADOSSO.
L'articolo si riferisce alla scarsità di nuovi giovani neo laureati in ingegneria o in scienze informatiche e tecnologiche (anche 'solo' triennali) e vengono intervistati alcuni personaggi di spicco nell'imprenditoria italiana dell'ICT.
Nell'articolo si legge di come molti giovani ancora scelgano le lauree in scienze della comunicazione, oppure corsi di laurea per diventare avvocati e economisti, "affascinati dal mondo della TV, dove queste professioni sono esaltate a dispetto della figura dell'informatico, che è acora considerato soltanto un hacker brutto e cattivo".
Per questi esperti manca in Italia il 'laureato medio' da formare poi in azienda, e viene detto che, spesso, la preparazione delle lauree triennali non è sufficiente, perchè le aspettative di questo genere di laureati sono le stesse dei colleghi con un master o una specialistica.
Ci sono quindi solo laureati eccellenti e quelli di bassissimo livello.
Per esempio, in Cisqo System Italia, sono stati attivati dei corsi di fomrazione interna, che ogni anno sfornano 2000 studenti certificati per intraprendere la via lavorativa con competenze immediatamente disponibili per l'azienda.
Ennio Lucarelli, presidente di AssInform, ambito di confindustria che si occupa di IT, dice: "Stupefacente questa carenza di giovani, visto che il lavoro è lì che li aspetta; laureiamo 250 triennalisti e 220 specialisti all'anno e al massimo ci metterebbero 2 mesi a trovare lavoro".
Paolo Camurati, preside della facoltà di IT al politecnico di Torino aggiunge: "Le aziende fanno pressing per avere in tirocinio i laureandi per poi assumerli".
Per il consorzio 'Almalaurea', che da oltre 14 anni monitora i dati sui laureati italiani anche nella fase di collocamento, i laureati ogni anno, tra ingegneria e scienze informatiche e tecnologiche, si aggirano tra gli 8000 e i 9000. mentre per le lauree triennali, siamo sui 4500 ingegneri triennali e 1900 laureati in scienze informatiche, si laureano in media a 24 anni gli ingegneri e a 25 anni quelli di scienze informatiche, ma comunque resta il fatto che I GIOVANI LAUREATI TRIENNALI DISPONIBILI PER IL LAVORO SONO UN'ESIGUITA'.
Problema occupazionale e reddito: per 'Almalaurea', i laureati, a un anno dal conseguimento del titolo di studio hanno un salario mensile netto di 1300 €, 1350 a tre anni e 1400 a 5 anni dal conseguimento del titolo.
In conclusione, per il consorzio che monitora i laureati e la loro conseguente occupazione, le aziende sotto-utilizzano i dottori e ingegneri in ICT: "Il prodotto finito è buono, giovani che si laureano più in fretta di altri, soddisfatti degli studi compiuti, che poi, in 36 casi su 100, a 5 anni dal titolo guadagnano 'appena' 1400 €.
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In sostanza sembra che le aziende cercano moltissimo laureati in ICT, ma che poi le retribuzioni non siano così all'altezza delle aspettative...
Spero che leggiate, e che diciate la vostra, e spero che leggano anche i neolaureati o i laureandi che stanno per entrare nel mondo post- laurea... Bye!
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