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Feranz's blog

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URGENTE - chi sa fare questo esercizio di ARCHITETTURA DI RETI?
17-02-2009 12:11
»
AIUTO! chi è in grado di RISOLVERE questo esercizio può farmi avere la soluzione (CON TANTO DI SVOLGIMENTO PASSO PASSO).

[12] Data la CPU con pipeline rappresentata in uno dei fogli allegati al compito:
a) Definire da quali fasi è costituito il ciclo di esecuzione di un’istruzione e quando la CPU “capisce” di che
istruzione si tratta. In quale fase termina l’esecuzione di un’istruzione? [2].
b) Discutere le differenza tra la CPU singolo ciclo, multi-ciclo e con pipe-line. [2]
c) Dato il seguente segmento di codice:
or $s0, $t1, $t2
lw $s1, 16($t2)
sub $t2, $t2, $t3
addi $t3, $s1, 64
and $s1, $s5, $s6
Scrivere qual è il contenuto di tutti i registri di pipe-line (lo stato) quando l’istruzione and $s1, $s5, $s6 si trova
nella fase di fetch [5]. Non tenere conto degli hazard.
d) Definire cos’è un hazard e cos’è uno stallo. Identificare se nel frammento di codice di cui sopra ci sono
hazard. Eventualmente modificare la CPU in modo tale che riesca a gestire al meglio questi hazard [4].

riferimento: http://marchi.usr.dsi.unimi.it/Teaching/Architetture07/

grazie :-)
#433 | modifica | elimina
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!!!
22-07-2008 12:15
»

#432 | modifica | elimina
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piccolo stacco
03-07-2008 09:57
»
domani parto e vado al mare: tre giorni di fila in terronia.
speriamo serva a farmi passare il mal di testa...

#431 | modifica | elimina
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chicca
03-07-2008 09:55
»
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ma pensa.
19-06-2008 18:12
»
chi l'avrebbe mai detto che qui dentro ci avrei rimesso il muso.
sarà stata l'altra sera da jd, o l'ultimo aperitivo con la jorda, vacci a capire, ma oggi - in mezzo al delirio del lavoro - mi sono stesa ben bene le gambe sulla sedia e me lo sono spiluccato tutto, il mio blog.

in fondo, sono una persona malinconica.

#429 | modifica | elimina
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casina
31-10-2007 19:27
»
sveglia alle 6. loro arrivano per le 7.15 anzichè per le 7.30 come concordato. ma va bene.
l'ing si precipita - io arranco fra coperte caffè ciabatte cassetti per casa sedia aspirapolvere polvere, "arrivo dopo amò..." - in tasca un assegno consistente, firmato dalla sottoscritta.
giunge a destinazione, consegna il dinèr, quelli cominciano a scaricare dal camiòn.
la mia cucina. la nostra cucina.


alle 9 in punto sono lì anch'io, hanno montato un pezzettino. un paio d'ore e siamo lì a discutere sui mensoloni della sala, mettiamoli qua no qua.

sono le 12 e lei è lì, meravigliosa.
penso mezzora e si va tutti a fare pappa.

invece no. perchè casca l'occhio sul bancone con il lavabo. che sta sotto la finestra. che è un po' rientrata. e quindi avevamo chiesto di tagliare il bancone di modo che coprisse il buco, che sennò lavi una tazzina e rischi di innaffiare dietro. e invece cazzo la rientranza per fargli coprire il buco non c'è. e ma come non c'è?
non c'è. telefonano. la venditrice dice "è un errore". dice anche portatelo indietro, fra dieci giorni consegnamo quello nuovo e ben fatto.

quindi smonta, e togli il bancone, e togli il lavello, e sgarrupa a destra, e sgarrupa a sinistra.

e che cazzo.
#428 | modifica | elimina
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oggi
19-10-2007 16:00
»
è una giornata stravagante.

perchè mi sento niente per quanto conta.
perchè mi sento tutto per quanto è niente.

#427 | modifica | elimina
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Il bar delle grandi speranze
13-10-2007 11:04
»
Cresce catturato da una voce, J.R. La voce di suo padre, un disc jockey di New York, che ha preso il volo quando lui non aveva ancora detto la sua prima parola. Seduto sul portico della vecchia casa dei nonni, con l'orecchio schiacciato contro la radio, vorrebbe spremere da quel timbro caldo e baritonale i segreti dell'identità e del mondo degli uomini. Sua madre è il suo mondo, è la sua roccia, ma lui cerca, desidera ardentemente anche qualcosa di più, qualcosa che riesce, debolmente ma ossessivamente, ad avvertire solo in quella voce. A otto anni, quando anche la voce alla radio scompare, J.R. scappa disperato fino al bar all'angolo, e lì scopre un nuovo mondo, e un coro turbolento di nuove voci. Sono poliziotti e poeti, allibratori e soldati, star del cinema e pugili suonati, la varia umanità che si rifugia al "Dickens" per raccontare le proprie storie o scordare i propri guai. Saranno quelle "mosche da bar", uomini come suo zio Charlie, che si atteggia un po' a Bogart, come Colt, con il suo timbro da orso Yogi, come Joey D, un attaccabrighe dal cuore tenero, sarà anche quel mondo di uomini divertito o dolente a crescere J.R., a prendersi cura di lui, a farne un uomo, come una specie di paternità su commissione. Appassionata e malinconicamente divertente, una grande storia di formazione e riscatto, di turbolento amore tra una madre e il suo unico figlio, ma anche l'avvincente racconto della lotta di un ragazzo per diventare uomo e un indimenticabile ritratto di come gli uomini rimangano, nel fondo del loro cuore, dei ragazzi perduti.
Edizioni PIEMME.

Scrittura eccellente. 500 pagine che si divorano in un soffio.
#426 | modifica | elimina
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radio dimensione sonno
13-10-2007 08:27
»
ricevo un'email: una personcina a modino, che non vedo da tempo e che mi spiacerebbe perdere. butta un amo, per la serie dai che chiacchieriamo, riesco a risponderle con mezza riga che sto presissima, alla fine le dico ciao, ci si risente.

non ci si è risentite, che sto presissima ancora adesso per cui tanto vale.

sto presissima per via del lavoro (tanto, e bello :) . non l'avrei mai detto); per via della casa nuova (fra capocantiere, banca, omino della cucina, omino della scala, omino degli scatoloni, sto rincoglionendo come mai prima d'ora); per via del tirocinio (la profa mi piace, quanto faremo mi piace, ma è un casino prima ancora di cominciare: fra noi due non è ben chiaro chi sia più incasinata e chi debba mettere in riga chi).

ovviamente, è un periodo, non durerà per sempre.
ma minchia che sonno.
stasera pizza con una coppia di amici: so già che alle 23 crollerò davanti a una media.

minchia.
e non ho ancora 30 anni.
#425 | modifica | elimina
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parere
21-07-2007 17:34
»
pranzetto con:

- il padre dell'ing
- la madre dell'ing
- l'ing
- la sorella dell'ing
- il fidanzato della sorella dell'ing

nella casa nuova in cui gli ultimi due decisero di porre definitiva dimora.

qualche giorno prima, "facciamo il pranzo di inaugurazione?", la sorella dell'ing.
"e famo 'sto pranzo. sì, ok, al dolce penso io", la sottoscritta.

famo 'sto pranzo, e i padroni di casa, lucciconi a gogò, se ne escono con: "a marzo dell'anno prossimo abbiamo deciso di sposarci".

ma cin cin, come no cin cin, plinc plinc, cin cin, auguri, cin cin :birrozza:

"abbiamo già abbozzato una lista di invitati!!!"
e leggiamola, va.
la sorella dell'ing comincia con l'appello.
la madre dell'ing interrompe, facendo notare che non ha ancora nominato i miei genitori.
e quella, facendole cucù con la mano: "mamma, invitare loro... a me proprio... che poi mica verranno su apposta... no?" rivolta a me.

che sedevo di fronte a lei. e che me la sono sempre dovuta sopportare, a tutte le cene e i pranzi fra consuoceri, perchè secondo loro lei con la mia famiglia era giusto che c'entrasse. e adesso, quella mi sputtana in faccia che i miei cosa c'entrano.

boh. sono rimasta basita. e per una questione di buona educazione. se non ti va di invitarli, non farlo. non è questo il punto. ma il cucù vedi bene di filartelo su per il culo, brutta troietta cresciuta sul pisellino comodo.

ma che le venga un'ulcera.

o no?
#424 | modifica | elimina
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minchia...
19-07-2007 15:59
»
che giornata, oggi...


#423 | modifica | elimina
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pillola
13-07-2007 12:53
»
ieri incontro un cliente.
sta preparando la tesi di laurea, una spataffiata sull'immigrazione, con tanto di ricerchina sperimentale.

lo incontro con una collega.
sorriso. sorriso. sorriso.
bene, accomodiamoci.

ci accomodiamo. non lo si vede da un pezzo, spiega che è perchè gli è appena nata la figlia, prematura e col piede strano, infatti gliel'hanno ingessato.
vabbè. povera figlia.
ma che bello, però, diciamo, deve essere contento.
sì, come no, però ha il piede ingessato.
vabbè, se ce l'ha storto...

ma come si chiama, chiedo.
ginevra, dice.
silenzio. la collega sorride. carino, dice.
io: beh, è bellissimo. così quando la chiamate potete chiamarla gin.
ride cauto, rido sguaiata, la collega sorride e tace.

due stronzate e ci si saluta.
ma no, la accompagnamo. e lo accompagnamo.
in corridoio, mi giro e gli faccio: dai, quando poi fate i brindisi dite "gin-gin"!







ma perchè non me le tengo????
#422 | modifica | elimina
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Comme d'habitude...
04-04-2007 09:24
»
BUONA PASQUA A TUTTI!!!

:girl:

#421 | modifica | elimina
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...
15-03-2007 13:04
»
Eminenza, mi manca moltissimo. Mi manca quella sua vocina che dice no, no, no... Mi manca quella sua vocina che dice no ai Dico, no alle staminali. Un professionista del senso di colpa. E fortuna che aveva detto che la Chiesa non faceva politica.

Luciana Littizzetto a "Che tempo che fa", puntata dell'11 marzo
#420 | modifica | elimina
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...
06-03-2007 07:43
»
#419 | modifica | elimina
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MA CAZZOOOOOOOOOO
23-02-2007 14:47
»
chi cazzo sono quelle emerite teste di minchia che m'hanno commentato a ripetizione gli auguri di buon natale inserendo quei link su viagra e chissà che altro??????


la merda tenetevela dentro il vostro cucchiaio.

grazie.
#418 | modifica | elimina
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Andata
22-02-2007 15:17
»





C'era una volta, Ciccio si volta. Passa una capra, Ciccio si caca.


:ciaoo:
#417 | modifica | elimina
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aò, consiglioooooooooo
26-01-2007 07:29
»
mi consigliate un libro che valga la pena, che sono a corto?

"che valga la pena" significa che: comincio a leggerlo, è scritto bene, la storia non è banale, a pagina 10 non ho già capito come andrà a finire, indi lo leggo tutto d'un fiato.

quando finisco in libreria, di 'sti tempi (rarissimamente, dunque, ma a volte capita), mi sembra che non ci sia molto di buono :(

grazie assa'.
:smack:


:ciaoo:
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stress, stress delle mie brame...
23-01-2007 13:57
»
chi è la più stanca del reame?????

ghe mi :D

venerdì notte. è da mezzora che sto sotto le coperte, mi tiro su di colpo, vado al cesso, chiamo l'ing.
l'ing arriva, svengo.

apro gli occhi, sono stesa sul pavimento, "cosa ci facciamo qui?" dico. "cazzo", fa l'ing.

mi tira su, svengo.

apro gli occhi, sono stesa sul letto, "sento formiche dappertutto", dico. "ti porto in ospedale", l'ing. "no, chiama l'ambulanza, che non ce la faccio", io.

arriva l'ambulanza. in ospedale, mi fanno tutti i controlli del caso. il cuore è a posto, il sangue pure.
"signorina, due giorni di assoluto riposo. come minimo.", dice il medico.


c'est la vie, messieurs.
se morire è come svenire, però, va bene. :birrozza:
#415 | modifica | elimina
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AUGURI ALFIDEEEEEEEEEE
19-01-2007 07:22
»
oggi è il suo compleanno.
quanti sono, gli anni, si sa che son tanti. po'ro vichiarell.

ma nel suo esserci, almeno per quel che mi riguarda, l'alfidun resta sempre supergiovane.

indi, di cuore: auguroni, alf.
e che gli anni che corrono in avanti ti portino dove speri.

:girl:



ps: e comunque non finisce qui. :D a settimana prossima, il festone :birrozza:



#414 | modifica | elimina
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La valigia
12-01-2007 14:07
»
chi l'avrebbe mai detto.
dopo un anno, ESATTAMENTE un anno, telefonata:

Salve, chiamo dall'aeroporto di Orio al Serio. Lei è la Signora tal de' tali?
Come no.
E' arrivata una valigia da Dusserdolf a suo nome.
Scusi?
E' arrivata una valigia da Dusserdolf a suo nome.
...
Signora?
Sì... è una Samsonite blu... con combinazione...?
Esattamente. Può venire a ritirarla quando vuole.
...
Signora?
Sì, ci sono. E' solo che non me l'aspettavo proprio.
Beh, son passati i due giorni canonici... sa, in questo periodo capita spesso che ci siano disguidi con i bagagli.
Come no. Peccato che il 5 gennaio in cui il mio bagaglio è stato perso non è del 2007, ma del 2006...
...
Pronto?
Cioè, lei l'ha persa un anno fa?
Esattamente.
Già... c'è scritto 2006... una cosa più unica che rara, mi creda...


THE END

:birrozza:
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Buon Natale!
21-12-2006 15:12
»





#412 | modifica | elimina
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Rivolto ai fruitori d'arte
08-12-2006 22:45
»
quesito:

le opere d'arte sono stimoli ambigui o stimoli chiarissimi?


chi avesse voglia di dare una risposta, è pregato di fornire una spiegazione del perchè e percome.

grazie assa'.


:girl:
#411 | modifica | elimina
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a quanto pare...
08-12-2006 22:42
»
... le stelle stanno in cielo, i sogni fra le fogne, e la gente tira fuori le zammmmmbbbbbogggggne.

in soldoni, sulla tesi:
1. dopo la batosta della correlatrice superfiga che mi pacca all'ultimo minuto, pronta a salire su un'aereo per londra, me ne resto crollata per due settimane buone.
2. finchè, vuoi e non vuoi, mi dico che dal grande boss ci devo andare, non ce n'è.
3. ci vado, e...

il grande boss mi dice "entri", io entro e mi siedo. tira su il muso e mi chiede "a che punto è?".
dico, "scusi?"
tace.
dico, "sono al punto che è da due settimane che aspetto che la sciura mi dica qualcosa in merito al pacco di tesi che le ho inviato, ma ancora niente. e aspetterei un suo feedback prima di scrivere introduzione e conclusioni."
dice, "mi spiace per quello che è successo"
dico, "d'accordo. ma io adesso cosa faccio?"
tace.
dico, "anche perchè io di scrivere scrivo, ma ci sono molte cose sulle quali non condivido la visione della sciura. e per quanto io ci abbia provato, la visione della sciura non è sostenibile scientificamente..."
tace.
dico, "la sciura mi è utile, visto che ne capisce di neurobiologia, però avrei bisogno che la mia tesi fosse letta anche da qualcuno con una visione un po' più ampia. io sono una clinica, non una neurobiologa. vorrei che la mia tesi fosse letta da qualcuno che è in grado di capire e apprezzare la clinica, e non solo la scarica di una popolazione di neuroni"
balza sulla sedia, "la leggo io."
strizzo gli occhi.
ripete, "la leggo io."
dico, "beh, le farò un monumento..."
dice, "beh, certo che la leggo io... mi sembra il minimo..."
dico, "ok, grazie. però c'è un'altra questione... la sciura dice che non ha intenzione di ficcare il suo nome, anche di traverso, in una faccenda che non condivide in tutto e per tutto. e io per tanti versi ho una visione diversa se non opposta sul fenomeno rispetto alla sua..."
dice, "questo non è un problema... la sciura è stata sollevata dall'incarico. sarò io a leggere la sua tesi, il suo correlatore sarà pinco pallo, e non la sciura."


THE END :birrozza:

mah.
#410 | modifica | elimina
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che poi...
24-11-2006 15:14
»
saranno pure baggianate, ma proprio ieri leggevo l'oroscopo su metro, e: gli astri cominciano ad abbandonarti...

questo diceva. minchia, alla faccia del "cominciano".
so' stati svelti, altrochè. :(
#409 | modifica | elimina
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La novità
24-11-2006 15:12
»
mi laureo a febbraio.
notiziona di stamattina.

perchè la mia correlatrice non riesce a leggere la mia tesi entro la scadenza di consegna. e se nessuno ha letto la mia tesi per intero, non posso darla alle stampe. e se non posso darla alle stampe non rispettando i tempi, non posso chiedere proroghe.
e se non posso chiedere proroghe non posso laurearmi.

a saperlo prima:

1. mi sarei risparmiata 'sta corsa del gongo, inseguendo le righe
2. avrei dormito di più
3. avrei mangiato meglio
4. avrei preso meno vitamine e ginseng
5. avrei letto almeno due dei bei libri che mi aspettano
6. avrei fatto un girettino per le case editrici
7. avrei rinvigorito il mio guardaroba invernale (che ancora piange la tanto amata valigia)

... e avrei visto amici che non vedo ormai da troppo tempo.


a quanto pare, però, così è la vita.
#408 | modifica | elimina
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stanca...
11-10-2006 15:02
»






:|
#407 | modifica | elimina
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Beeeeeeeeeella!!!!
29-09-2006 21:06
»
Colonnello: "La tua ferita?"
Rambo: "Lei ci ha insegnato ad ignorare il dolore"
Colonnello: "E funziona?"
Rambo: "Non proprio, non se la prenda"


Rambo 3


#406 | modifica | elimina
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L'altra
29-09-2006 20:46
»
che poi quando una del gruppo arriva al traguardo e capisci che certi privilegi - lavorare insieme, ad esempio. oppure scornarsi per definire una delle tante siglature di un test psicodiagnostico- si ripeteranno difficilmente, ti fermi e fai il punto.
soprattutto se nelle ore prima del traguardo - stamattina, cioè - di riffa e di raffa ci stavamo tutte: io, sara, monica, e l'altra.

l'altra che l'altr'anno faceva sì parte del gruppo, ma quanti casini.
non stava benissimo. se avessi avuto addosso l'etichetta giusta, l'avrei impasticcata ben bene, e per il suo, di bene. ma avendoci l'etichetta di me e basta, nuda e cruda, le ho solo potuto far qualche sparecchiata di faccia, quando me ne ha dato l'opportunità. niente di più.
forse adesso sta meglio. forse no. chi può dirlo, ormai.

perchè chiedere "come stai?" e ricevere risposta non è come vivere con l'altro dentro qualcosa da gestire insieme. le parole a puntino non ti dicono dell'altro come si muove, ogni giorno, almeno non in cinque minuti. chi può dirlo, quindi, come sta VERAMENTE adesso.

si può dire come stava, e gli effetti che questo ha provocato.
stava come una a cui si è inceppato il cervello, fisso sullo stesso cerchiolino di merda, "il mondo ce l'ha con me, voi ce l'avete con me", "io sono ok, voi siete fuori di testa, non capite".
e giù ad innaffiare di merda, un po' l'una un po' l'altra, spesso a gratis, spesso incollando i fatti in modo rovinoso, seminando zizzania, riuscendoci mai.

nella sua visione della faccenda, eravamo un gruppo in combutta, perchè l'una era per l'altra un'imbecille, l'altra era per l'una un'ipocrita, e sa dio cos'altro.
chi ha ricevuto gli insulti più pesanti (non io, stranamente... :| chissà come mai, prepotente come sono... :asd: ), pur con tutta la comprensione del mondo l'ha mandata sonoramente a cagare. chi li ha ricevuti light (io, stranamente... :| e chi l'avrebbe mai detto... :asd: ), ha assunto posizione chiara e decisa, da debita distanza. e intanto son volati i mesi.

oggi eravamo lì tutte e quattro. in due a tremare per la terza. lei, l'altra, era solo di passaggio.
la sara mi ha detto che alla fine, quando eravamo tutti lì a festeggiare la supergnocca dott., l'altra era con un'amica, in disparte, a guardarci. io non me ne sono neanche accorta, stavo tutta impegnata a fare la cogliona, volevo che la supergnocca dott. assumesse il ruolo di "reverenziale scalza" sul prato... :asd:

ma adesso ci penso. a noi tre insieme, ai piedi del traguardo di una, entusiaste e unite, con un futuro davanti che abbiamo voglia di condividere per quanto la vita ce lo consentirà (e se fa la puttana pure qui, la vita, che mi venga a cercare e le faccio il culo... :twisted: ). e a lei, fuori.

niente. adesso per l'altra provo pena.
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finalmente
29-09-2006 20:19
»
e inzomma, una delle amiche new-entry-liturgica si laureò. :D
dopo tanto penare, sviolinò con tanta eloquienzia la filippica illustre sulla cotanta depressione che affligge l'adolescienzia, al cospetto di un pugno di togati descrivili come segue:

1. una supergnocca nella parte superiore del corpo, ma cosciotta di porco (dicono :| ) nella parte inferiore: tacque tutto il tempo, alla fine proferì complimenti e sorrisi :girl:
2. un fighino occhialuto, che prima scrisse sa lui cosa, poi pigliò parola complicatissima, riassunse l'intero discorso dell'amica new-entry e biascicò una domanda che fu l'unico a capire, tant'è che se la rimangiò.
3. il presidente, ciuffo bianco a carciofino, che alla fine proferì motto recuperando la domanda del fighino e azzardandone una seconda: "ma se una mamma le dice che ha il figlio adolescente depresso, lei che fa?"

la feranza da dietro le quinte sospirò: "cara mamma, mandalo dallo psicologo". ma la sarazza la zittì, manazza violenta sul muso.

4. una cessa rossastra. sorrideva. sbadigliava. niente mano davanti la bocca.
5. un non meglio identificato omino bianco scompigliato. tacque.


'nzomma, il traguardo arrivò. :D
pfiu. adesso tocca a me, poi alla sara.
che dio, o chi per lui, ce la mandi buona.






ps: la laurea di oggi ha sortito un'ennesima new entry liturgica, mi sa... al più presto, sul solito divano? :asd:
#404 | modifica | elimina
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Tornai!!!
06-09-2006 09:20
»




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...
04-08-2006 08:45
»
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L'Angolo del Libro-Chicca #1
03-08-2006 13:20
»
Molto forte, incredibilmente vicino, di Jonathan Safran Foer

Oskar è un bambino newyorkese di nove anni che ama viaggiare con la fantasia. Un piccolo inventore di mondi magici: come il suo progetto di tubazioni collegate ai cuscini di tutti i letti di New York per raccogliere le lacrime di chi piange prima di dormire, riversale nel laghetto di Central Park per mostrare ogni giorno il livello di sofferenza della sua città.
Anche a Oskar capita di piangere sul cuscino: da quando suo padre è morto nell’attacco alle Torri Gemelle. La sua salvezza è dentro di lui: l’immaginazione.
Da qui parte Jonathan Safran Foer, già autore di Ogni cosa è illuminata, per imbastire un romanzo singolare: più che letto, va vissuto. Immergersi in queste pagine, infatti, è un’esperienza emozionale che capita raramente nel nostro mondo di carta: è l’esplosione di un autore pirotecnico, dirompente, capace di commuovere e di far sorridere. Perché tutto ciò che (de)scrive Foer è Molto forte, incredibilmente vicino: è un catapultarsi in una realtà che, troppo spesso, abbiamo vissuto da spettatori senza renderci conto che la guerra è ogni giorno: invisibile, ma altrettanto letale. Dalle ceneri della devastazione Foer è capace di renderci i fiori del bello, dell’umano, in un rinascimento di carta che – pagina dopo pagina- ci riconcilia con l’esistenza. Quella più vera, quella che sprechiamo nell’attesa di un tram o di un desiderio.
Ciò che più conta, però, è che Foer ci dimostra come “l’immaginazione è lo strumento della compassione”. Un concetto che si respira in tutto il romanzo e che si disvela nelle ultime, geniali, pagine del libro.



Bellissimo, da leggere tutto d'un fiato, divertente e straziante al contempo. Con illustrazioni. Belle pure quelle. :girl:
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ebbene...
02-08-2006 15:05
»
da settembre riprendo a lavorare.
in merito taccio, che qui finchè non tocco con mano non do per certo nulla, e tutto mi ci vuole fuorchè gufarmi l'ennesima delusione.
perchè in fondo, a dispetto di ogni mia prefigurazione, il lavoro in questione cascherebbe a fagiolo. e non solo per il soldino.

poco più di un mese fa, ho mandato due cv e fatto due colloqui. fuori dal primo, la disperazione più nera: io un lavoro come dico io non lo troverò mai.
e invece, al secondo colloquio, me ne esco dicendomi: cazzo, detta così sembra il lavoro come dico io.
stiamo a vedere. a metà settembre dovrei già essere in grado di capire se è l'ennesima ciofeca ben vestita dalla quale è meglio svincolarsi o se c'è veramente del buono.

intanto, la mia criatura biddissima, debitamente depositata in Olaf, è sulla scrivania di 4 case editrici. ai primi di ottobre, se non sono state promesse balle, dovrebbero giungermi i primi responsi. la mia seconda criatura biddissima, invece, è per il momento depositata nella mia materia grigia, che al primo respiro la sottoscritta si augura riesca a conferirle una forma fonemica onesta.

sempre intanto, da domani comincio a scrivere la tesi. il suo titolo è bellissimo. come no. fa molto caldo, 'sti giorni. e il melone m'ha fatto la muffa. riuscirò a buttar giù una trentina di paginette prima della partenza per il mare?

e, indovinate quando?, intanto ho deciso che mi metterò a dipingere i mobili. l'ing si dice preoccupato. propone che io cominci a testare le mie capacità con l'umidificatore del calorifero. io intanto mi fermo alle vetrine dei colorifici, alla ricerca di un manuale a-prova-di-scemo qualunque da prendere.

'nzomma, una cerca di andare avanti in qualche modo, dopo la triste notizia di un rimborso di 120,00 euro per la perdita della valigia biddissima, valore stimato in 2.200 euro... sgrunt. :sighsob:
#400 | modifica | elimina
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Api
31-07-2006 09:19
»
ieri, lago d'orta.
io e l'ing storico, una coppia di amici. arranca che ti arranca, visto il caldo che fa, decidiamo di andarci a stendere sul cocuzzolo del monticello.

arriviamo in alto ed è una meraviglia. il sole picchia, ma c'è un venticello fresco-fresco, e la vista lago è meravigliosa.

peccato che i nostri amici siano al primo sole dell'anno... e che essendo a 1400 metri rischino una scottatura mica da ridere... e che essendo svegli si siano portati dietro la protezione e il dopo sole... che debitamente spalmano e spalmano...

peccato perchè nel giro di un nanosecondo orde di api e vespe cominciano a gironzolarci intorno.
sarà sicuramente il panino, fa lei.
no, saranno le albicocche, fa lui.
fatto sta che io comincio a balzare da un punto all'altro del telo mare, afferro il giornale e caccio aria come una forsennata, infine balzo in piedi, albicocca in pugno.

no, qui mi sa che è la crema solare..., la sentenza definitiva.
sorrido, addento, con gli occhi supplico, vi prego vi prego andiamocene, vi prego.

e mentre ci dirigiamo verso il baretto - a un tavolo c'è pure una sciura solitaria con un cane bellissimo :D - penso intenzamente che nella vita, per stare al mondo, ci vogliono un sacco di cose, chiaro, ma soprattutto due di fronte alla paura: 1. il coraggio di affrontarla, 2. le gambe per scappare.

io per il momento scappo, e che provino a prendermi, 'ste apine di merda :D



Per chi mi vuole male: se volete vedermi tremare, ne basta una di gomma piazzata davanti al mio naso, di apina. Non avete idea del male che potreste farmi... :asd:


#399 | modifica | elimina
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Le avventure di Salgari?
27-07-2006 12:40
»
Dicembre 2005: la sottoscritta inoltra alla compagnia telefonica X la richiesta di declassazione della linea da Bisinès a Residenziale.
la compagnia telefonica X risponde Ma scertamente!!!

Gennaio 2006: la sottoscritta sottoscrive un contratto di preselezione con la compagnia telefonica Y, di modo che tutte le chiamate vengano effettuate con Y, costando circa il 40% in meno.

Giugno 2006: dopo mesi di contatti con la compagnia telefonica X in merito alla famosissima declassazione richiesta, la sottoscritta scopre che la pratica è bloccata, a causa del contratto di preselezione con la compagnia Y.
"Lei deve annullare l'accordo con Y per poter avere la declassazione" - dicono.
"Scusi tanto, ma la mia richiesta è stata inoltrata e accettata a dicembre 2005 e l'accordo con Y fatto a Gennaio 2006..." - dico.
"Sì, ma sa, qui ci sono stati ritardi..." - dicono.
"Ho capito - dico - ma a me annullare il contratto con Y costa 20 euro..."
"Beh, ci faccio un reclamo."
"Lo sto facendo, il reclamo, dicendole che no, non rinuncio al contratto di preselezione, e che sarebbe il caso che ve la sbrogliaste voi, la faccenda, visto che il ritardo non è mio".

Luglio 2006: skazzi da morire con la compagnia telefonica X, un continuo tira e molla.
finchè...

... mi viene inviata una nota di credito di non pochi spiccioli. penso: finalmente.
poi guardo bene: primo foglio, "pagina 1 di 3"
secondo foglio, "pagina 2 di 3"
e basta.

Telefonata alla compagnia telefonica X: bla bla, ma scusi, la pagina 3 di 3 che fine ha fatto?" - chiedo.
"Uh, guardi, si saranno dimenticati, o magari è andata persa, ma comunque aspetti, inoltro la richiesta che le venga rimandato tutto..."


:saw:

#398 | modifica | elimina
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A volte ritornano...
27-07-2006 07:31
»






:asd:
#397 | modifica | elimina
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:BANANISSIMA:
14-07-2006 13:06
»
ho sostenuto l'ultimo esame.
30/30

fra un paio di giorni, credo, riuscirò a realizzare cosa significa.


:D
#396 | modifica | elimina
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zzzzzzzzzzob
06-07-2006 13:26
»
certo che sono proprio una donna complicata.
e già.
uff.
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Rotonda
05-07-2006 11:47
»
non che l'avessi scordata. però ritrovarmela davanti al naso, per l'ennesima volta, sapeste che ridere.

perchè il paesello in cui ebbi i primi 18 anni della mia turbolenta vita, è un paesello come pochi.
la politica locale, si sa (e se non si sa, imparatavill), è sempre una bella magnata - tavolate su tavolate con intorno i sorrisi migliori, un boccone a te e cinque a me -, soprattutto nel mezzogiorno, dove, e pure questo si sa (e se non si sa, again, imparatavill), la convivialità è un valore, anzi di più, una virtù conclamata.

ebbene, in un contesto locale in cui la disoccupazione perfora pure i sassi, l'attività commerciale primaria è fondata sui mobilifici in perenne fase di "rinnovo attività" (e quante case deve arredarsi, un povero cristo qualunque, per dargli da mangiare a questi) e su compravendita di auto usate (e quante auto deve comprare, un povero cristo qualunque, per dargli da mangiare a questi), e i giovani la sera espatriano verso i paesi limitrofi che a giocare in casa trovano poca fantasia e spazio, l'ammistrazione comunale attualmente al potere ha avuto la brillante idea di stanziare soldoni su soldoni per... - e no, qui vi sbagliate. ma quale rilancio commerciale, e quale attenzione e interesse per i giovani - ... buttare un po' di asfalto qua e là, cagare rotonde a destra e a manca. e basta.
questo ieri.

oggi, invece, i soldi vengono stanziati per buttare un po' d'asfalto nel "qua e là" di ieri, che con le quasi-alluvioni invernali quello se n'è venuto su lasciando buche dai contorni frizzantini, e per aggiungere un paio di cartelli stradali in culo alle rotonde, che da ieri a oggi ormai s'è capito che forse più che facilitare il traffico chiamano il morto.

e che ridere. in culo a una rotonda, cartello con su scritto 20 all'ora come limite di velocità, e segnalazioni di curva pericolosissima. e certo, per farla, 'sta rotonda, han litigato in venti, perchè si sa, nei paeselli l'amministrazione comunale non può costringere un privato a vendere i metri quadri di terreno necessari per costruire una rotonda come si deve. no. col privato deve discutere, e discutere, perchè se anzichè 10 mq me ne vuoi dare 5, io rilancio e propongo 8, finchè con la pace nell'animo ci accordiamo su un 6,5 poco tondo. e idem col privato dei mq più in là, e con quello dei mq ancora più in là.

finchè la rotonda, di essere tonda è tonda, ma uno a entrarci deve stare attento a non osare una terza, che il rischio è quello di ritrovarsi col muso in mezzo ai pomodori.

capite, è un paesello singolare, il mio, come pochi.
e meno male.
#394 | modifica | elimina
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anche io lo fa :-D
29-06-2006 11:32
»
Extroverted (E) 57.14% Introverted (I) 42.86%
Intuitive (N) 57.14% Sensing (S) 42.86%
Feeling (F) 54.05% Thinking (T) 45.95%
Perceiving (P) 50% Judging (J) 50%


Your type is: ENFJ
Accuracy: - 5 high 4 3 2 1 low


ENFJ - "Persuader". Outstanding leader of groups. Can be aggressive at helping others to be the best that they can be. 2.5% of total population.


più unica che rara, o più rara che unica :?


:asd:
#393 | modifica | elimina
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partenza :-D
21-06-2006 08:30
»
domani mattina, ore 11, linate.
col trauma-valigia in pancia. se mi perdono pure questa, di valigia, prossimo giro salgo in aereo con un pacco bomba :twisted:

sarà una vacanza, ma di quelle produttive, almeno negli intenti.
mi porterò dietro i libri di testo per l'ultimo esame, che sosterrò a luglio, al mio ritorno nella famigerata city.
poi "cavie", del buon chuck. lo leggerò in spiaggia.
poi il notebook. mi rimetto a scrivere, ho un'idea di base.

sono contenta di andare in terronia. al di là del pregio di "staccare", cambiando ambiente e quotidianità, rivedrò amici che non vedo da natale. ho già comunicato il mio arrivo, mi aspettano. non vedo l'ora.

anche se sono di uno stanco che vabbè. e l'afa milanese non è che aiuti molto. giù dicono ci sia un gran bel sole e un gran bel venticello. olè.

quindi ciao :ciaoo:
e baci numerosi :D
#392 | modifica | elimina
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Tanti auguri alla coppia più bella del mondo
20-06-2006 13:09
»





...e figli assai! :birrozza:
#391 | modifica | elimina
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Bellissima!!!!!!!!
20-06-2006 08:13
»
http://www.lozoodiverona.it/images/vignetta%2520-%2520fat%2520woman.jpg



#390 | modifica | elimina
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Cit. #3
20-06-2006 08:02
»
"Il titolo del libro è Addio alle armi e, eccettuati tre anni da quando è stato scritto, c'è stata quasi continuamente una guerra di qualche genere. C'era qualcuno che diceva sempre, perché questo tale è così preoccupato e ossessionato dalla guerra, e ora dal 1933 forse è chiaro perché uno scrittore debba interessarsi al continuo, prepotente, criminale, sporco delitto che è la guerra. Siccome di guerre ne ho fatte troppe, sono certo di avere dei pregiudizi, e spero di avere molti pregiudizi. Ma è persuasione ponderata dello scrittore di questo libro che le guerre sono combattute dalla più bella gente che c'è, o diciamo pure soltanto dalla gente, per quanto, quanto più ci si avvicina a dove si combatte e tanto più bella è la gente che si incontra; ma sono fatte, provocate e iniziate da precise rivalità economiche e da maiali che sorgono a profittarne. Sono persuaso che tutta la gente che sorge a profittare della guerra e aiuta a provocarla dovrebbe essere fucilata il giorno stesso che incominciano a farlo da rappresentanti accreditati dei leali cittadini che la combatteranno.
L'autore di questo libro sarebbe molto lieto di incaricarsi di questa fucilazione, se fosse legalmente delegato da coloro che combatteranno, e di badare a che venga eseguita con tutta l'umanità e la correttezza possibile e badare che a tutti i corpi venga data degna sepoltura. potremmo perfino riuscire a farli seppellire nel cellophane o in qualcuno dei più moderni materiali plastici. Alla fine della giornata se vi fosse qualche prova che sono stato io a provocare in qualche modo la nuova guerra o non ho eseguito debitamente i doveri a me conferiti, sarei disposto, se non lieto, a farmi fucilare dallo stesso plotone di esecuzione e farmi seppellire con o senza cellophane o esser lasciato nudo su una collina."


Ernest Hemingway, Prefazione di Addio alle armi
#389 | modifica | elimina
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Cit. #2
14-06-2006 10:32
»
"La mamma è una cosa seria. Essa si sacrifica da quando noi nasciamo. Essa produce il latte per noi.
Quando siamo piccoli produce il latte, perché è un mammifero: per ciò si chiama mamma."

Marcello d'Orta, Io speriamo che me la cavo


:lol:
#388 | modifica | elimina
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Cit.
14-06-2006 10:29
»
"Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci, non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso, e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso, ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu."

Alessandro Baricco, Oceano Mare
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c'è chi dice no
13-06-2006 15:17
»
stamattina, università cattolica, terzultimo esame.
appello: presente, sono non frequentante.
docente: lei farà l'esame con me.
vabbè, e chissenefut.

esame:
- prima domanda --> bla bla bla; docente: :-o
- seconda domanda --> bla bla bla; docente: :-o
- terza domanda --> bla bla bla; docente: :-o
e così fino all'ultima.

tempo totale: tre quarti d'ora abbondanti.

commento finale del :-o:
guardi, si vede che lei è preparata. ma si vede anche che lei non ha frequentato. vede, alla domanda X mi aspettavo che lei mi ripetesse lo schemino Y - e io, "sì, che io non le ho raccontato mnemonicamente ma gliel'ho costruito con l'argomentazione e la contestualizzazione della faccenda", e lui, "certo, certo" - però si vede proprio che lei non ha frequentato... anche perchè frequentando si è in grado di rispondere alle domande beccando immediatamente il centro della risposta, invece dal suo modo di rispondere mi sono reso conto che il suo apprendimento è stato, come fire, - e io, "fai da te?", e lui, "ecco, fai da te, perchè ha organizzato le informazioni e gli argomenti dentro cornici sue... poi, tutto giusto, per carità..." - " insomma, visto che lei non ha frequentato, più di 27 no... ma lei, PERCHE' NON HA FREQUENTATO IL MIO CORSO???????"

ho riso. mi son presa il 27. ho spiegato che non ho frequentato per questioni di lavoro (che non è vero, visto che ho smesso di lavorare da un anno e mezzo circa. non ho frequentato perchè il valore aggiunto di una frequenza - tolti i favori sul voto finale - avrebbe fatto ridere i polli.), e che il mio lavoro è la ricerca, qualitativa, e che io sono un ricercatore senior. il tutto spiegato a un docente di... metodi e tecniche di ricerca qualitativa.

ma che soddisfazione.

preparo la polenta, va.
dovrò sedermi altre due volte, poi fine :banana:

:ciaoo:
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L'Angolo dell'ospite #2
13-06-2006 12:44
»
In stato di pax animi, Sarignaccola :banana: wrote:

Cibo e sesso sono due sanissimi e reverentissimi piaceri della vita. Indipercui, già che il sesso si fa in coperta...


Sarocchia formaggiara:

Ingredienti:
- pasta brisèe
- 250 gr di formaggio camembert
- erba cipollina
- 150 gr di prosciutto cotto in una fetta
- 100 gr. di panna
- 100 gr di latte
- 3 uova
- sale e pepe

Modalità di preparazione:
- con cauta diligenza, stendere la pasta brisèe sull'apposito cazzillo.
- scaldare il furnelin a 180°.
- tagliare formaggio e prosciutto, l'uno a fette sottili, l'altro a cubetti.
- in un piatto fondo, amalgamare latte, panna, uova, sale e pepe.
distribuire le fette di formaggio e i cubetti di prosciut sulla pasta, cospargerli di erba cipollin, versare la sbobba sopra. cospargere altra erba cipollin.
- infornare. dopo 45 minuti, sfornare.
- mangiare.



Ringrazio la Feranz per la collaborazione

:ciaoo:
#385 | modifica | elimina
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test
06-06-2006 09:49
»
1. TI MANGI LE UNGHIE?
sì.
2. QUANTI SMS SPEDISCI AL GIORNO?
pochi.
3. COSA NON DEVE MANCARE NEL FRIGORIFERO O NELLA DISPENSA DI CASA TUA?
la coca light.
4. PREFERISCI IL DOLCE O IL SALATO?
il salato.
5. PORTI ANELLI? SE SI' IN QUALE DITO? HA UN SIGNIFICATO PER TE QUELL'ANELLO?
uno, al dito giusto.
6. LA COSA PIU' IMBARAZZANTE CHE TI E' SUCCESSA? (RACCONTA CHE SIAMO CURIOSI!!)
bah. una volta ho riso in faccia a uno che si chiamava Tazio. non riuscivo a fermarmi. poverino. ma non mi sentivo imbarazzata, direi...
7. LO SCHERZO PIU' TERRIFICANTE CHE HAI FATTO?
:pensa:
8. HAI MAI VOMITATO ADDOSSO A QUALCUNO?
sì, a mia madre. avrò avuto otto-nove anni.
9. TI PIACE PIU' LA CARNE O IL PESCE?
tutti e due.
10. A CHE ETA' TI HANNO PRESO IL CELLULARE?
20 anni?
11. QUAL E' IL TUO NUMERO DI CELL?
:|
12. VORRESTI SPOSARTI O CONVIVERE?
convivo già, e mi basta.
13. COME DEVE ESSERE LA PERSONA CHE AMI?
così com'è.
14. HAI MAI MANDATO A QUEL PAESE QUALCUNO?
come no.
15. TI E' MAI CAPITATO DI FARE DA "GANCIO" PER AIUTARE UN AMICO A METTERSI
INSIEME A QUALCUNO?
no. i miei amici certe faccende se le sbrigano da soli.
16. IL TUO ANIMALE PREFERITO?
cane.
17. ATTORI PREFERITI?
laura morante. russel crowe. carlo verdone.
18. QUALE PERSONAGGIO TELEVISIVO NON SOPPORTI?
bruno vespa. emilio fede.
19. COSA FAI QUANDO SEI TRISTE?
bevo una coca cola light. e spengo i telefoni. ;)
20. E QUANDO SEI FELICE?
accendo i telefoni ;)
21. BIN LADEN E' VIVO O MORTO?
spero sia affanculo.
22. QUANTE LINGUE SAI PARLARE?
4, e tutte malissimo.
23. IL TUO PROFESSORE PREFERITO?
scusa?
24.PROFESSORI STRANI?
scusa?
25. A UN TUO PROF NON E' MAI SUCCESSO NULLA DI BUFFO?
a uno, di diritto pubblico: ciecato come una talpa, ha riempito di insulti i cappotti appesi in fondo all'aula. chissà che fine ha fatto.
26. HAI AMICI PERVERTITI?
molti, grazie a dio ;)
27. LA GITA PIU' BELLA?
tutte.
28. GIRO LA RUOTA
e chi ci crede.
29. LA FOTO PIU' BELLA CHE HAI?
ce l'ho davanti agli occhi.
30. COSA HAI MANGIATO OGGI?
un cazzo.
31. HAI MAI TRADITO?
no.
32. IL REGALO PIU' BELLO CHE HAI RICEVUTO?
carver, libri su libri.
33. SAI CAVALCARE?
come no.
34. DI' LE PRIME 3 PAROLE CHE TI VENGONO IN MENTE.
ma che cazz...
35. IL PEGGIOR VOTO CHE HAI PRESO?
26/30
36. TI PIACE FARE LE SORPRESE?
come no.
37. LA TELEFONATA PIU' LUNGA CHE HAI FATTO?
due ore o mezza?
38. QUANTI CUGINI HAI?
una, e la cederei volentieri.
39. QUAL E' IL SOGNO CHE FAI PIU' SPESSO?
sssssssssssst.
40. DA PICCOLO/A, QUAL ERA IL TUO CARTONE PREFERITO?
lady oscar. candy. gli snorky.
41. L'ULTIMO FILM VISTO AL CINEMA?
inside man
42. USI LA PENNA A SFERA O A INCHIOSTRO LIQUIDO?
a sfera.
43. HAI MAI FATTO PAZZIE PER AMORE?
ovvio.
44. DICI SPESSO LE PAROLACCE?
ma che straminchia di domanda è?
45. COME PRENDI LA PIZZA DI SOLITO?
quattro formaggi rossa.
46. TI PIACE ANDARE IN DISCOTECA?
piac-eva. ormai mi rompo.
47. I TUOI GENITORI SONO ALL'ANTICA?
non direi.
48. LA COSA CHE TI ATTIRA PIU' IN UN/A RAGAZZO/A?
il fatto che abbia voglia di attirare me.
49. TI SEI MAI INNAMORATO/A DI UNA PERSONA BASTARDA DENTRO?
no.
50. CONDIVIDI LA TUA CAMERA CON QUALCUNO?
sì.
51. COSA HAI FATTO OGGI?
una ricerca sul web. e mica ho finito.
52. COSA TI PIACE FARE D'ESTATE?
mare, nuoto, sabbia, pesci, libri.
53. E D'INVERNO?
mare, montagna, casa, libri.
54. "CARPE DIEM", COSA TI DICE?
brucia, bambin.
55. MEGLIO FARE LA DOCCIA O IL BAGNO?
bagno.
56. CHE FAI SABATO SERA?
dipende. in genere esco con amici. o vado via per l'intero we.
57. PREFERISCI RICORDARE O ESSERE RICORDATO?
ricordare, ahimè, mi riesce pure quando non voglio. essere ricordata è carino.
58. COLLEZIONI QUALCOSA?
carta.
59. COSA HAI FATTO A CAPODANNO?
cenone con amici, poi cantatina con chitarra all'anno nuovo. gran bel calore.
60. MANGI A BOCCA APERTA?
no.
61. QUAL E' IL TUO CANTANTE ITALIANO PREFERITO?
:?
62. SEI SUPERSTIZIOSO?
no. ma se trovo una monetina mi aspetto il meglio (che in genere non arriva...)
63. A CHE ORA ESCI DA SCUOLA?
e chi ci va, a scuola?
64. A CHE ORA ENTRI?
dove, nel regno dei cieli?
65. IL TUO DOLCE PREFERITO?
tiramisù
66. COSA STAVI FACENDO UN ANNO FA IN QUESTO PERIODO?
scrivevo. studiavo.
67. 3 AGGETTIVI PER DESCRIVERTI:
----
68. SI E' MAI REALIZZATO UN TUO SOGNO?
se è successo, ero distratta.
69. HAI SORELLE E/O FRATELLI?
no.
70. C'E' UNA CANZONE CHE ESPRIME IL TUO STATO D'ANIMO IN QUESTO MOMENTO?
no.
71. COM'E' IL TUO COSTUME PREFERITO?
bikini striminzito.
72. HAI MAI ODIATO QUALCUNO?
no.
73. STAI ASPETTANDO QUALCUNO?
no.
74. SE QUALCUNO PARLA MALE DI TE INGIUSTAMENTE, CHE FAI?
cambio canale.
75. CHE MUTANDE INDOSSI OGGI?
bianche, da due soldi.
76. CAMBIERESTI QUALCOSA DEL TUO PASSATO?
da dove comincio?
77. HAI QUALCHE SPASIMANTE?
qualche?
78. COME DEVONO ESSERE GLI OCCHI DELLA PERSONA CHE TI PIACE?
aperti.
79. PREFERISCI I JEANS O PANTALONI DA TUTA?
tutti e due.
80. CHE DENTIFRICIO USI?
e chi si ricorda?
81. E QUALE BAGNOSCHIUMA?
a mo'?
82. TI PIACE MARYLIN MANSON?
no.
83. SAI SUONARE QUALCHE STRUMENTO?
piano e chitarra.
84. TI HANNO MAI DEDICATO UNA CANZONE?
sì, ma sorvolerei.
85. QUAL E' IL TUO FRUTTO PREFERITO?
fragola
86. TI METTI IL BURROCACAO? SE Sì ,QUALE?
sì, ma non ricordo. cmq, ai frutti di bosco o qualcosa del genere.
87. TANGA O SLIP? BOXER O SLIP?
tanga.
88. PORTI GLI OCCHIALI DA VISTA?

89. PREFERISCI IL GIORNO O LA NOTTE?
la notte.
90. SAI NUOTARE?
da dio.
91. HAI PARENTI ALL'ESTERO,DOVE?
no.
92. PREFERISCI LE STORIE SERIE O DELLE "AVVENTURE"?
serie. serissime.
93. PROGETTI X IL FUTURO?
ma magari...
94. SAI SCIARE?
guarda, a spazzaneve vado che sembro un gioiellino...
95. COME LO PRENDI DI SOLITO IL GELATO?
caffè.
96. UN MITO?
per farci cosa?
97. HAI MAI PROVATO A GUIDARE?
mi chiamano barrichella.
98. TI PIACE IL GORGONZOLA?
da morire
99. HAI MAI FATTO SCHERZI TELEFONICI?
no.
100. QUAL'E' IL TUO FIORE PREFERITO?
papavero.
101. HAI MAI VIAGGIATO IN AEREO?
spessissimo.
102. COM'E' STATO IL PRIMO BACIO?
inaspettato.
103. TI SONO MAI ARRIVATI SMS SCONCI?
sì.
104. COSA HAI SOGNATO STANOTTE?
nulla.
105. LE TUE MISURE?
8 chili di cervello, - 3 metri di cellulite, un paio di cucchiaiate di spine trifolate...
106. E' TROPPO LUNGO QUESTO QUESTIONARIO?
a me lo chiedi?
107. UN MESSAGGIO?
dai, spiegami dove ti portano 'ste domande...



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lkhkksjhdjkfosij
05-06-2006 15:57
»
niente da dire.
solo m'è presa voglia di sporcare.
servono a questo i blog, no?


:boni:
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Ma per favore.
25-05-2006 14:19
»
stamattina. come al solito in bici.
il Bersaglio m'aspetta. di 'sto periodo, con tutti gli esami/esamini/esamoni che corrono, scambiamo più libri che parole.

il semaforo è sul rosso. mi fermo (no, non è che la vita sia un dono. è che le abitudini sono un pacco :asd: ).
in strada, mi passa davanti agli occhi un Atm. sulla carrozzeria, la campagna pubblicitaria Honda. leggo:

La felicità è scontata!

il visual: due moto, l'indicazione del prezzo ribassato.

:|

quando leggo messaggi del genere, mi si apre il sorriso, proprio.
rassicurante, un messaggio del genere.
in fondo, ti dà un sacco di istruzioni: sei triste? e comprati una moto, va! sei ancora triste? dai, che ne dici di uno stereo, un'auto, un jeans, una qualunque minchiata luccicante...?
ma per favore. un modo come un altro per rincoglionirti il cervello e fartela cercare dove non c'è, la felicità: nel mercato, negli oggetti.
ma per favore.

dove stiamo andando?

cari pubblicitari, :birrozza: va.
voi sì che ne avete bisogno, mi sa.


#382 | modifica | elimina
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AIUTO!!!!
24-05-2006 07:13
»
con ad-aware sono riuscita a scacciar via una paccata di virus.
però il sistema si rifiuta di cancellare il file:

C:\WINDOWS\system32\1624lgfq162e.dll

perchè dice che "non può venir cancellato". il file è infetto da adware sarcazzo. dopo, però, ad-aware mi chiede se voglio che lo cancelli dopo il reboot successivo.

che faccio? posso far cancellare 'sto cazzo di file?


AIUTOOOOOOOOO. :(
#381 | modifica | elimina
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'nzomma...
17-05-2006 12:29
»
...è finita che fra un mesetto mi faccio due settimane di mare.
col caldo che fa!
se non avessi troppe minchiate fra i piedi, partirei ieri.

l'operazione levigation continua, e in effetti ho due cosciotti ben levigati, adesso. e poi scrivo da dio, me lo dicono tutti. continuano a dirmelo, pure chi conta (fino a dieci e ritorno, e che avevate capito? :asd:)

poi il lazzero, strano ma vero, mi vuole ancora bene, nonostante sia diventato un fotobidello con la stamparella in tasca. e la jorda s'è rimessa in sesto (o settimo :?), due scorregge sonore e via.

il mio pc è un coacervo di virus, covo di vipere, ma ce la mette tutta, ciccin. vinceremo, compagno. vinceremo. :D

e basta.
#380 | modifica | elimina
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pazientate, gente...
11-05-2006 15:48
»
ritornerò a breve sui consueti teleschermi...



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pillola
04-05-2006 17:13
»
ci vuol tantissima fatica per mettere insieme i cocci di un motivo che sia uno, e poi vestirlo con carattere, con tanto di bottoni nelle asole e cravattino.

ma basta un soffio di vento per spogliarlo del tutto e farlo franare.
#378 | modifica | elimina
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L'angolo dell'ospite #1
03-05-2006 16:41
»
Jorda wrote:

A me non piace fare l'ospite. Io sto bene solo da protagonista.
Psicologia è:

un divano (quello non può mai mancare), 1/2 kilo di gelato a testa, con tanto di sciroppo al cioccolato (e alla facciazza dei tozzi di pane) e ovviamente la pissicologa meno pissicologa del secolo.

Confuse e felici?


:ciaoo:
#377 | modifica | elimina
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oplà.
14-04-2006 12:42
»




Augurissimi, gente.





:ciaoo:
#376 | modifica | elimina
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prima o poi
12-04-2006 14:05
»
ho la vaga sensazione che distruggerò.
non so bene cosa, se grande o piccola, se matura o neonata, se oggetto o carne umana.
cazzo ne so.

ma prima o poi, distruggerò.
#375 | modifica | elimina
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la politica e i giovani
12-04-2006 13:52
»
non ho molto da dire. o meglio: me ne manca la voglia.

però l'ho trovato buffo.
il fatto che, considerati i voti degli italiani in italia, la cdl abbia grattato una maggioranza al senato, viceversa l'unione alla camera.
mi vien da dire: il peso dei giovani. che in teoria, dovrebbe significare "futuro".

e adesso taccio.
è faticosissimo, per una persona politicamente schizofrenica come vommia, mettere una X sapendo che il gesto non può che essere sostenuto da una convinzione scarsa. e infatti tutta affaticata, sto.
ma l'ho trovato buffo lo stesso.
robe da sorriderci sopra.
#374 | modifica | elimina
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A-aaaaaaaaaaaaaaalf #2
03-04-2006 09:33
»
guarda un po' che immagine mi dà Google se scrivo "alf" :asd:






#373 | modifica | elimina
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Un, due, tre... Lancio
03-04-2006 07:55
»
e oplà, dritta al Bersaglio :asd:

un Bersaglio che, per quanto possa patire, solo non è.
che, per quanto possa ciondolare, la terra sotto i piedi non scappa.

un Bersaglio che, comprata la bici, godrà di un personal trainer invidiabile, ovverosia io me medesima, e op op, dove altro vuoi andare se non avanti, op op.

un Bersaglio che ha già imparato a non rispondere al telefono, se a rompere i coglioni è un flagello universale, piaga della psiche cosmica, zecca di mucca, lagnusìa inconcludente, visto e considerato che ciascuno ha il sacrosanto diritto di difendere e reclamare i propri spazi, e di gestire le proprie cose - telefono casa, e.t. :asd: - come meglio crede.

perchè aria c'è se aria si fa.
o meglio, vento c'è se vento si fa, come direbbe qualcuno.





:bubble:
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A-aaaaaaaaaaaaaaaaaaalf...?
31-03-2006 16:29
»





tie'. :|
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Paure
31-03-2006 16:27
»
chi non ne ha, scagli la prima pietra.
e dopo il gesto, che non osi definirsi pacifista :lol:

ci sono paure e paure, fra l'altro.
quella peggiore, a mio avviso, quella che ti paralizza, che ti risucchia il sangue nelle vene e ti atrofizza le ossa, è la paura di sentirsi scavalcati.
così, senza manco averci il tempo di capire se, ma, però, come, orsù, bu. niente. oplà, e ti trovi indietro.
ed è ancor peggio, per giunta, la paura di temere l'oplà sapendo di non averci manco la possibilità di difendersi.
la paura di veder vacillate le proprie difese, poi.

una brutta bestia. :|
#370 | modifica | elimina
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e che cazzo.
31-03-2006 15:11
»
come volevasi dimostrare.
vero è che la terza non ha fatto di me il suo bersaglio, volgendosi per questo altrove.
ma è me che ha chiamato, stamattina. piantandomi al telefono per un'oretta circa.

che poi, oggi è proprio la giornata adatta, per me, per sostenere una robaccia del genere.
ma comunque. come sostiene il lazer, dio o non esiste o se esiste è 'nu pocu distratto.

no, perchè quella ci ha provato eccome, con la giaculatoria del oddio come sono sfortunata, me tapina, mentre le altre invece sì... ci avranno i loro cazzi, ma mai come me.
è durata poco, devo dire. anche perchè essere comprensivi non significa stare a bocca aperta mentre una ci ha voglia di cagarti dentro.

il mio messaggio, succo di un'oretta di chiacchierata?
questo: tesoro mio, ti voglio bene (ed è vero), ma:
1. io, e le altre, ci siamo rotte il cazzo di pagare per i tuoi casini
2. io, e le altre, capiamo, e come no, ma non siamo coglione
3. io, e le altre, abbiamo i nostri, di casini, ma abbiamo il buon cuore e il sacrosanto rispetto per noi stesse e per gli altri di non usare i nostri casini per grattare comprensione e favori e presenze e corse e quant'altro.
4. fa' la tua parte, falla al meglio. da' il tuo contributo, come ciascuno dà il suo, e piantala di sparare merda - mentre parli con me - sulle altre (e, immagino, viceversa, anche se ancora 'sta cosa non mi è arrivata).

e che cazzo.
cristo santo, se c'è una categoria umana che sopprimerei al volo è proprio questa. quella fatta di persone che mettono in piazza la propria merda credendo di avere un credito da riscuotere.
che poi, ce l'avranno pure il credito da riscuotere dalla vita.
ma io, noi, chiunque... che cazzo c'entriamo?

adesso sono contenta. pronta a tutto (svarionate, pianti, cattiverie, ricattini...), ma contenta. perchè finalmente ho avuto la possibilità di chiarire la mia posizione, che sarebbe quella di una che esige rispetto e che si auspica di essere circondata da gente che in primo luogo ha rispetto per sè.
e chi mette in piazza casini e sofferenza, così su due piedi, come fossero alberi di natale nel mese di pasqua, con la pretesa che uno si commuova e acconsenta a pigliarsela nel culo e a fare l'assistente sociale, di rispetto per sè ne ha poco.

aria, quindi.

e minchia. non le sopporto, 'ste cose.
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Soffocare
31-03-2006 08:27
»
l'ho letto.
è un capolavoro.

grazie a Lazer per avermene parlato. grazie ad Alf per avermelo regalato.

non so chi di voi l'ha letto.
giunta alla fine - andavo ancora in giallo :asd: - mi sono venuta in mente io, e m'è venuta in mente la Jorda.
in fondo, noi due non è che si sia ben capito dov'è che stiamo andando.

un capolavoro, sul serio. scrittura impeccabile. plot avvincente.
lo consiglio vivamente.
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MPP
31-03-2006 08:16
»
certo, certe cose sono cose che capitano.
e non è che una abbia sempre la possibilità di prevedere.
solo che, di fronte a certe robacce, pure se a pagarle in pieno è qualcun altro, vien su il sangue alla testa comunque.

siamo in quattro, colleghe universitarie. un gruppo di lavoro, diciamo. nel senso che per gli elaborati/esami di due corsi, lavoriamo insieme.
di queste quattro, una è un angelo. le voglio un bene dell'anima, con lei mi trovo da dio. l'unica, in cinque anni di studi e frequentazioni con colleghi, con cui riesco seriamente a confrontarmi sulla psicologia senza che si debba scadere in quisquilie alla volemose bene, che con la psicologia seria hanno ben poco a che vedere. ci sto bene, con lei.
e le voglio un bene dell'anima, ormai, l'ho già detto.
anche perchè fa di quei risottini... :asd:
un'altra, un amore. la conosco pochetto, però. sta un po' sulle sue, timidona, ci si vede poco. ma di certo non è una che si tira indietro, se c'è da lavorare.

la terza, invece.

la terza rientra nel gruppo di persone che, a pigliarci un caffè, ti fai due risate e dici uh, simpatica, che figata.
a doverci lavorare, però, ti chiedi se hai scritto in fronte sede distaccata dell'asilo mariuccia.
non sa scrivere. nel senso, di scrivere scrive. ma poi bisogna che ci sia un altro - finora io - che rifaccia tutto da capo.
è una rompicoglioni.
è una che non ha capito che ciascuno può star male quanto vuole, ma non è che sia molto elegante scriverselo sulla maglietta e usarlo, 'sto male, per manipolare gli altri così che facciano al suo posto e, capendo la sua situazione - perchè siamo psicologhe, noi NON possiamo NON capire... - si sorbiscano tutta la sua merda - che in alcuni casi si traduce in offese e mancanze di rispetto direttissime in particolare su una di noi (che non sono io, stranamente).

ieri, mezzora al telefono con la collega Bersaglio. che non ne può più. anche io non ne posso più.
di sentir dire che:
1. io devo lavorare per campare, non ho tempo
2. sapete la situazione che ho in casa...
3. sapete quanto lui m'ha rovinato la vita...

perchè di capire, per carità, tutte capiamo.
anche perchè nessuna di noi naviga nell'oro, e i conti con gli spiccioli fanno parte dell'ordine del giorno di ogni giorno.
tutte, ciascuna con peculiarità sue proprie, abbiamo pesi familiari da sostenere.
tutte, ciascuna con e nella sua storia, conosciamo la sofferenza.
ma non chiediamo venia, nè favori. che, dovessero gratuitamente arrivare, siamo ben capaci di accogliere con gratitudine, e non come se fossero un pacco-regalo dovuto.

Ma Porca Puttana, dico.
ieri il Bersaglio mi dice ho voglia di averci attorno gente normale, con cui posso essere me stessa senza dovermi preoccupare di pesare parole e modi che sennò vacci a capire, t'arriva addosso una valanga di merda che manco te n'accorgi.
mi dice pure tu tanto normale non sei :asd:. ma sei quella più normale di tutte. erano anni che non mi capitava un'amicizia "sana". ti sento, ti vedo, e mi riposo.

mo' stiamo a vedere, con 'sta terza.
ma certo che la mamma delle piattole è sempre incinta.


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Operazione "Levigation"
31-03-2006 07:42
»
perchè io ce l'ho, la bici.
utilmente brutta (nessuno mai oserebbe rubarla), serenamente essenziale (a parte pedali, ruote e carcassa, niente).
l'ho comprata alcuni anni fa, da un piscione vecchio e puzzolente. chissà lui dove l'aveva presa :alsono: :asd:
poche lire, ai tempi. ovviamente dopo serio tira e molla sugli spiccioli.

ieri ci monto su. l'ing aveva gonfiato le ruote la sera prima.
ci monto su e vado in cattolica. poi in casa di un'amica con un'altra amica. che convinco a non prendere i mezzi, e su, sono solo 5 fermate. andiamo a piedi, tu davanti e io dietro in bici... un quarto d'ora e siamo arrivate.
una meraviglia: ho la vocazione del trainer, mi sa. è divertentissimo tampinare un'anima dolce e tenera con su, op, op, op. accelera il passo. muovi bene il culo che ti rassodi le chiappe....
una meraviglia.

per pranzo torno a casa.
l'ing mi aspetta, gli butto le braccia al collo, dico ahio che male alle gambe, rido.
penso se fuori c'è il sole, io mi muovo in bici.

che poi è proprio un affare: risparmi i soldi del tram (io ieri ho risparmiato 3 euro), bruci calorie (e non perchè opti per un regime pane e acqua, che oltre a farti crollare l'umore ti fa pure crollare la massa muscolare facendoti sembrare una pera bollita), schizzi sotto il sole, ti permetti sanissimi sfoghi di aggressività mandando serenamente a cagare gli automobilisti e i semafori rossi.

una meraviglia.
chi di voi ha una bici, che la tiri fuori, ammesso che ne abbia voglia. io penso che la userò pure per andare alle liturgiche (mini o maxi) da jd. organizzare biciclettate di gruppo sarebbe divertentissimo.
se qualcuno ne ha voglia, che me lo dica. io ci sono.


:ciaoo:
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come intuibile...
30-03-2006 13:53
»
passata a me, l'influenza è venuta all'ing.
senza cagarella, però :banana:

risultato: quando torno a casa c'è sempre qualcuno che mi aspetta, 'sti giorni :D

e inoltre, a furia di fermenti lattici, la mia merda è tornata ai normali cromatismi :D

cheddire.
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Febbre intestinale
27-03-2006 16:27
»
una non è che pensa il peggio, solo perchè se ne esce al cesso con un paio di spruzzi equivoci.
solo, si mette d'impegno e mangia in bianco.
questo era giovedì scorso.

se poi lo squaraus non passa, e in più insorge un vago e quanto mai pressante senso di nausea, una ancora al peggio non ci pensa, però qualche madonna a parole la provoca.
questo era venerdì scorso. in giornata.

perchè la notte, cari miei.

mezzanotte, circa. tremo come una foglia. mi stringo all'ing, lo sveglio. dico ho freddo.
lui dormicchia, dice sì, dormi. mi carezza. tipo coi cani.
io continuo a picchiargli addosso, mi ficco con la testa sotto le coperte, ho freddo.

si sveglia. ma tu scotti, fa.
balza in piedi, recupera il termometro, recupera coperte.
ho la febbre alta. piglio la tachipirina.

dopo non so quanto, sotto quella montagna di pail, brucio.

sabato mattina, niente febbre. dico olè.
mi sento rincoglionitissima, resto in casa tutto il giorno, più che altro dormo.
e salta il pomeriggio in fiera con gli amici, e salta la cena con una coppia di amici al ristorante spagnolo.
dico che palle.
dico, ok, sono malata, però ce la prendiamo la pizza?

e la notte, cari miei.
nausea. mi si gonfia il pancino che sembro una mongolfiera. mi vengono dei crampi che neanche ma neanche. piscio col culo. penso muoio.
l'ing corre in farmacia, torna coi farmaci. li piglio.
penso muoio.

domanica mattina. niente febbre. però nausea, squaraus, male alle ossa. nel pomeriggio, dico basta, che palle. facciamo un giro?
usciamo. c'è il sole. dico camminiamo, anche se non andiamo in nessun posto.
dopo dieci minuti mi sento mancare.
facciamo dietrofront.
stanotte a stento chiudo occhio.

oggi, mattina. sveglia prestissimo, che l'ing deve andare al lavoro. due stronzatine, poi crollo. riemergo all'una, circa.

fame, tanta fame. e male alle ossa. più qualche surrogato di malessere maleodorante.
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Oggi
24-03-2006 12:39
»




Sperém... :sighsob:
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Sull'identità... :asd:
24-03-2006 12:33
»
Mila e Shiro giocano a pallavolo.
A un certo punto il pallone finisce sulle rose e si buca.
Shiro, che l'è nu bravo uaglione, decide di comprarne uno nuovo.
Arriva al negozio. Sceglie un pallone e chiede al negoziante: "Quanto costa?"
Il negoziante: "Seimila".
Shiro: "No, sono Shiro."


:boni:
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Pelle
24-03-2006 12:27
»
è lì che mi picchia addosso, l'invadenza.
sarà l'atmosfera maleodorante in cui mi crogiuolo da ieri, ma mi salta in mente, 'sta cosa. la metto a fuoco.

che poi, picchia sulla pelle, ma mica finisce lì.
no. come fosse corrente e io un filo, me la sento scorrere nel corpo per giorni, la stronza.

respirare. respirare. respirare.
dacci dentro di naso, mi dico.
respirare. respirare. respirare.

è un'arte, il rispetto degli spazi vitali altrui.
io non li invado, gli spazi altrui, m'è stato detto.
lo spero bene.
dio quanto lo spero.
e se non fosse così, dio sa quanto mi ci metterò per imparare.

respirare. respirare. respirare.

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Madri
23-03-2006 15:30
»
Certe madri hanno bisogno di figli felici onorati; altre di figli infelici: altrimenti la loro bontà materna non può manifestarsi.

Umano, troppo umano - F. Nietszche


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Sulla cagarella...
23-03-2006 10:59
»
...io trionferò!



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Cit.
23-03-2006 09:08
»
Colonnello: "La tua ferita?"
Rambo: "Lei ci ha insegnato ad ignorare il dolore"
Colonnello: "E funziona?"
Rambo: "Non proprio, non se la prenda"

Rambo 3





#358 | modifica | elimina
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Animals
22-03-2006 08:44
»
The house of the rising sun - The Animals

There is a house in New Orleans
They call the Rising Sun
And it's been the ruin of many a poor boy
And God I know I'm one

My mother was a tailor
She sewed my new bluejeans
My father was a gamblin' man
Down in New Orleans

Now the only thing a gambler needs
Is a suitcase and trunk
And the only time he's satisfied
Is when he's on a drunk

Oh mother tell your children
Not to do what I have done
Spend your lives in sin and misery
In the House of the Rising Sun

Well, I got one foot on the platform
The other foot on the train
I'm goin' back to New Orleans
To wear that ball and chain

Well, there is a house in New Orleans
They call the Rising Sun
And it's been the ruin of many a poor boy
And God I know I'm one


Cerco questa canzone. Se qualcuno dovesse avercela, che mi faccia un fischio.
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Barza
22-03-2006 07:31
»
Due ricche signore si vedono dopo anni.

- "Come hai fatto a fare i soldi?"
- "Avevo mandarini e aranci, e ho fatto i mandaranci! E tu?"
- "Avevo pompelmi e pini... Un successo mondiale!"



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Cit.
22-03-2006 07:17
»
"E' solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa."

Fight club




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temporeggiare
21-03-2006 11:17
»
la cosa buffa di 'sti giorni è che mi capita sempre più spesso di sentirmi affiorare dentro, in genere in modo insolente, decisioni forti.
ci penso su, le maneggio cercando di farle sbollire.
aspetta domani, mi dico.
se domani affiora di nuovo, agisci.
se domani non affiora di nuovo, cestini.

e in genere cestino.
fondamentalmente parti di me, mica altro.
caccio indietro, come dire. dicendomi no, no, no.
sapendo che torneranno a farsi sentire, le parti sommerse.
chiedendomi chissà fra quanto.
dicendomi per adesso godiamocela.

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vi sono mancata?
20-03-2006 18:37
»
oggi ho cominciato la giornata dicendomi: "la vita è una truffa."
poi mi sono sbafata due vasetti di crema di riso (una al cioccolato, l'altra al caramello). con un occhio, scorrevo pagine su pagine, nero su bianco di discorsi serissimi e ben ingiacchettati.
dovrò pure laurearmi.

m'ero pure detta: "in buonarroti, per il pomeriggio, ci vado in bici."
alle 13 smadonnavo aspettando il 5 sotto casa, che ero in ritardo.
alle 13.50 - venti minuti dopo l'inizio del laboratorio "corpo, identità, comunicazione" - entro, siedo, mi scappotto.
ciao, ciao, ciao, mi fanno i colleghi da una punta all'altra dell'aula.
ciao, faccio io.
dagli sguardi, capisco che mi aspetta il piombo.

e in effetti.

niente metafora.
minchia, come niente metafora?
niente. quella nè la chiede, nè la cita.
come non avesse chiesto niente, la volta prima.

in compenso, "scrivete dieci titoli di paragrafi. i paragrafi riguardano la vostra esistenza. mettete un titolo, che dovrebbe rappresentare il titolo della vostra autobiografia. poi scrivete dieci righe. ovverosia l'incipit del vostro libro".

mi ci metto d'impegno. prima di entrare in aula mi ero ripromessa di non fare casino, di non provocare, di non.
quindi mi ci metto, giuro, d'impegno.
cinque minuti e butto giù.

ma la cosa carina è che, sotto sforzo, mi ricordo di una cosa: a me, quando ero piccola così, piaceva da matti la pasta col burro. dio quanto mi piaceva. avrei mangiato sempre e solo quella, pranzo e cena uguale.

stasera faccio l'uovo à la coque.
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Nesuuuuuuuuno...
17-03-2006 10:25
»



Nesuuuno ha dato i soldi a Vana Marchi... Nesuuuuuuno... :sighsob:




Mo' va caghè.

:sbocco:
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Atto di dolore
16-03-2006 16:53
»
Mio Blog, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore della mia perseveranza,
perché perseverando ho meritato i tuoi castighi, ovverosia l'ira funesta dei colleghi blogghisti,
e molto più perché ho offeso te, di pirsona pirsonalmente,
infinitamente cono e degno di essere pulito sotto ogni cosa.

Propongo col tuo profano aiuto di non offenderti mai più, ma proprio più più (se non un'ultima volta, pochi gradini prima di alfidino, ma ancora è presto, pfiu...) e di fuggire le occasioni prossime del peccato (fi fi, dopo alfidino non lo faccio più più più).

Blog, amarcordati, perdonami.



:lode:
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...
16-03-2006 14:39
»






Ciao, Bimbamel!


:ciaoo:
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Alf...
16-03-2006 14:23
»
...questa, invece, è per te. Con tutto l'ammmmmore che posso.

Frank: "Tony non mi ammazzare ti prego!"
Tony Montana: "Io non ti ammazzo."
Frank: "Grazie."
Tony Montana: "Manny spara tu a quel pezzo di merda."


Scarface




:sedere:
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Ricettina #2
16-03-2006 14:03
»
Torta "Fai da Loro":

Ingredienti:
- preparato per torta al cioccolato Buitoni (versa e inforna)
- panna fresca Centrale del Latte
- barretta di cioccolato fondente
- una bustina di panna-fix paneangeli
- meringhine a forma di goccioline (le vendono in un confezione piccola così)
- zucchero


Modalità di preparazione:
- portate il forno a 200°, versate il preparato per la torta in una teglia tonda con carta da forno, la infilate in forno, la sfornate dopo venti minuti circa.
- in un contenitore con sponde alte versate la panna fresca più una fraccata di zucchero (bbbbbono, jd, boooooooono), date una giratina di frustino elettrico, aggiungete la bustina di panna-fix e continuate a frustare finchè quella non se ne sta tutta montata.
- sciogliete a bagnomaria la barretta di cioccolato fondente, tutta tranne due o tre quadrozzi.
- i due o tre quadrozzi di cui sopra li riducete a scagliette.
- schiaffate le scagliette nella ciotola con la panna montata, e gira che ti gira fate un tutt'uno.

Poi:
- 'na volta che la torta s'è raffreddata, la mettete in un piatto gigante. la tagliate a metà (in orizzontale :teach:)
- in mezzo ci spalmate la sbobba di panna+scagliette di cioccolato e le rimettete il cappello.
- sopra spalmate il cioccolato fuso.
- sopra il cioccolato fuso mettete le goccioline di meringhette. potete farci delle scritte (chessò, "alf è cattivo", "gracie mi ignora"... o qualunque cosa la vostra fantasia, o la vostra realtà, riesce a suggerirvi al momento).
- infrigate. e poi ve la magnate.


:boni:
#348 | modifica | elimina
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Ricettina
16-03-2006 13:23
»
Spaghi al tonno psicotico: :D

Ingredienti:
- spaghetti
- tonno
- cipolla
- limone
- pepe nero
- pan grattato
- acqua e sale (mi fai beeeeeeeeere...)


Modalità di preparazione:
1. portate l'acqua ad ebollizione, metteteci il sale, gli spaghetti. quando sono cotti li scolate. prima di scolarli, però, 2. 3. 4. devono essere fatti ben bene. e va beh.
2. nel zenzo che appena mettete su l'acqua per gli spaghi, in un padellozzo largo fate soffriggere una cipolla tutta tagliuzzata fiiiiiiiiiine, ma fiiiiiiiiiiiiine.
3. 'na volta che la cipolla è ben soffritta, nel zenzo che è diventata come una crema color cacca, ci zampate dentro il tonno e lo fate rosolare.
4. appena il tonno da pallido diventa marrone, cacca come la cipolla, che a guardare non capite cosa è cipolla e cosa è tonno, aggiungete una spolverata di pepe nero e una spruzzata di limone.
5. adesso, miei cari, potete scolare gli spaghi e li zampate in padella e li condite con il pastrugno di cipolla tonno pepe e limone.
6. infine, cospargete il tutto con una spolverata di pan grattato. e gira che ti gira, gli spaghi al tonno psicotico son pronti.



:boni:
#347 | modifica | elimina
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Jorda...
16-03-2006 12:44
»
...questa è per te!



- Non la dimenticherò mai sergente!
- Lo so.
- Non ce l'avrei mai fatta senza di lei.
- Levati dalle palle.
- Grazie sergente!

Ufficiale e Gentiluomo


:ciaoo:
#346 | modifica | elimina
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Con furore
16-03-2006 12:28
»
http://www.akkuaria.com/lunatiche/imm/f0.jpg
--> questa ve l'andate a vedere da soli...


--> invece questa la metto qui :D



Vero che mi volete bene lo stesso?
#345 | modifica | elimina
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5. Gli psicognekologi
16-03-2006 12:13
»
Tze. Questi sì che sono psicologi, ragassi.
Sono quelli che quando ascoltano il paziente, lo fanno cercando nelle parole il mondo intero che questi si porta dentro e fuori.
Quelli che quando ti ascoltano ti guardano negli occhi.
Quelli che in seduta spengono il cellulare.
Quelli che ti interrompono mentre parli, perché vogliono capire, e per capirti hanno bisogno di parlarci, anche, con te, e di rendersi presenti con la loro capacità di comprensione.
Quelli che sanno ridere con te.
Quelli che sanno piangere con te.
Quelli che sanno tacere.
Quelli che sanno dirti di no, pure rischiando di non vederti tornare, forti della convinzione che quel no sia l’unica cosa che ti serve in quel momento.
Quelli che fanno fattura.
Quelli che sanno dire “non lo so”.
Quelli che sanno dire “mi creda, lei è in errore”.


Feranz’s original thought: :banana:
#344 | modifica | elimina
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4. Gli psicosarcazzologi
16-03-2006 12:11
»
Si collocano agli antipodi rispetto ai logopsichici. Loro non solo tengono il “logo” alla fine, ma hanno pure da portare il peso di un “sarcazzo”.
Qualunque sia il problema lamentato dal paziente, la loro risposta è un “non saprei cosa dirle, la prossima volta riprendiamo da dove abbiamo lasciato, vediamo di capire…”
E la volta dopo, magari il paziente esordisce con un “sa, ci ho pensato, a come poter risolvere il mio problema… pensavo di fare così e cosà”.
Non è inusuale che rispondano, gli psicosarcazzologi, con un “bene, sono proprio d’accordo con lei, farei proprio così.”


Feranz’s original thought: io a te non ti pago manco morta.
#343 | modifica | elimina
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3. I logopsichici
16-03-2006 12:08
»
Poche parole su di loro. Anche perché in genere di se stessi parlano a sufficienza da soli.
Perché – chissà come fanno – sanno tutto di tutto, loro. Non solo come è cominciato, quello di cui ti lamenti, ma pure come andrà a finire. La psiche è un libro aperto.
Decisamente rassicuranti per chi gode di un’ingenuità disperata, amano accogliere e circondare il paziente con un “tranquillo, ci penso io” reiterato, con andata e ritorno per giunta (“tranquillo ci penso io” – “ci penso io tranquillo”).
Seguono con convinzione l’orientamento del “dove tutti hanno fallito, io trionferò”.


Feranz’s original thought: scendi la pasta, straniero.
#342 | modifica | elimina
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2. Gli psicoansiologi
16-03-2006 12:07
»
Ecco, questi sono decisamente esilaranti.
Scena tipo, seduta qualunque:
Paziente, faccina vuota, disperata: “Dottore, io mi voglio suicidare.”
Psicoansiologo, facciona lampeggiante, :bubble: sulla sedia: “In che senso?”
Paz: “Eh, mi voglio suicidare.”
Psic: “Ma nel senso che pensa di volerlo o che lo vuole veramente? Cioè…- arg, strunch, posss – ha già in mente un piano preciso?”
Paz.: “Eh sì. Mi butto giù dalla finestra. Sto al quarto piano…”
Psic.: :boing: :bubble: :boing: “Conosce il Dott. Pincopallo? No? Beh, la mando da lui così ne parlate, eh? E’ bravo, glielo assicuro…”


Feranz’s original thought: ciccio, curati che poi mi curi.
#341 | modifica | elimina
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1. Gli psicomummiologi
16-03-2006 12:05
»
Laureatesi quando il ’68 era ancora un’opinione, prevalentemente medici, nel corso delle sedute propongono ai propri pazienti l’eloquenza di un’espressione facciale che pare fresca-fresca di sei ore di make-up. Questa: :|
Gli viene da fare una scorreggia? Gli prude una tetta? Gli brontola il pancino? Esplode il Pirellone?
Il paziente piange? Uno scarafaggio gironzola per lo studio? Un ragno si sgranchisce le zampette? Il paziente soffre? Casca il quadro dal muro? Il paziente interroga?
Niente paura.
La risposta è decisa: :|

Codesti praticano la tanto conosciuta, diffusa, superata (uh! E perché?) tecnica freudiana della neutralità e dell’astinenza terapeutica. La convinzione di fondo è questa: un terapeuta che non manifesta emozioni, pensieri, mal di pancia, consente all’altro – il paziente - la libertà di dire qualunque cosa, cioè di esplorarsi e manifestarsi senza remore.


Feranz’s original thought: con quella faccia da culo, tu mi fai sentire sola. Da te non ci vengo manco morta. Piuttosto i miei soldi li do ai preti (o ai comunisti).
#340 | modifica | elimina
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Tipi psicoprofessionistologi - Introduzione
16-03-2006 12:02
»
Carissimi,

con questa succinta mia, anticipo la pubblicazione imminente, su questi schermi, della sempre succinta descrizione di alcuni tipi psicoprofessionistologi. Cinque – numero imperfetto - per l’esattezza.
L’obiettivo, come di consueto serissimo, è Bimbamel.
Che l’è ‘na brava figliuola, codella.
Ma merita - come chiunque a questo mondo, ma capite, ciascuno salva le vite alla sua portata, mica ci si può far carico della specie tutta quanta, uff – di una lezione di vita. Oggi, la provvidenza mi chiama come umile strumento al servizio suo per infondere saggezza e forza a codella. E io, umile strumento, cordialmente mi presto.

[Anche perché, diciamocelo. Codella pacca i liturgici da tempo immemore, e il mio blog lo caga a palline, sì e no una volta ogni mai :sighsob: . ‘nzomma, Bimba, io ti supero nella superclassifica, ma tu cagami, perzio! :evil: ]

:prr:

Supponentemente vostra,

F.

:ciaoo:
#339 | modifica | elimina
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L'angolo del poeta #2
16-03-2006 10:35
»
Blop, Blop
La mia pancia fa blop, blop
Ma Alfidino fa no, no
E la torta è un sob, sob.

Gnèk gnèk
La mia testa fa gnèk, gnèk
Ma Graciena c'è, c'è
E il salato fa zèc, zèc..

Donghi, donghi
Il mio fegato fa donghi, donghi
Ma Jdino rispondi, rispondi
E l'appetito fa bombi, bombi.

Bondeghedeghezumpappà, bondeghedeghezumpappà
Il piedino fa bondeghedeghezumpappà (2 volte)
Ma Lazerino fa cià, cià
E la Graciena ullallà.


:bubble:

#338 | modifica | elimina
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provo a scrivere colorato :D
16-03-2006 10:00
»
GIALLO

BLU

ROSSO

CACCA

PEPERONE


Funzia... :banana:
#337 | modifica | elimina
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E mi viene in mente Fde...
16-03-2006 08:06
»
- Vada a studiare all'estero: vada a Londra, Parigi, in America, ma lasci l'Italia. L'Italia è un paese da distruggere, un posto bello, ma inutile, destinato a morire.
- Cioè secondo lei fra poco ci sarà un'apocalisse?
- Magari ci fosse un'apocalisse, saremmo tutti costretti a ricostruire, invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri.
- E lei professore perchè rimane?
- Come perchè? Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere.

La meglio gioventù
#336 | modifica | elimina
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e già.
16-03-2006 07:59
»
"La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti... Fare i lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono.
Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo nè uno scopo nè un posto, non abbiamo la grande guerra nè la grande depressione.
La nostra grande guerra è quella spirituale! La nostra grande depressione è la nostra vita.
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, divi del cinema, rock star... ma non è così!
E lentamente lo stiamo imparando e ne abbiamo veramente le palle piene."

Fight club
#335 | modifica | elimina
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Cit.
14-03-2006 18:01
»
Col. Pogue: "Tu scrivi Nato per uccidere sull'elmetto e porti un distintivo di pace. Che cosa credi di fare, umorismo malsano?"
Joker: "Signor no."
C.P.: "E allora dimmi che cosa significa."
J.: "Non saprei signore."
C.P.: "Non sai un sacco di cose mi pare."
J.: "Signor no."
C.P.: "Cerca di stabilire un contatto tra la testa e il culo altrimenti sono cazzi enormi."
J.: "Signor si."
C.P.: "Rispondi alla mia domanda se no ti mando dritto dritto alla disciplinare."
J.: "Io volevo soltanto fare riferimento alla dualità dell'essere umano, Signore."
C.P.: "A cosa?"
J.: "L'ambiguità dell'uomo. Una teoria Junghiana."


S. Kubrick, Full metal jacket
#334 | modifica | elimina
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vicinanze
14-03-2006 10:37
»
si avvicinano, le elezioni.
ripenso alla chiacchierata con la Jorda, giorni addietro, fra un hot dog e una mimosa. ripenso allo scetticismo, agli interrogativi, ai nonsense, al profondo senso di sfiducia, alla cacca al peperone.

l'altro giorno, l'ing porta a casa un pacchettino. dentro, fra le altre cose, un cdrom con una fraccata di suonerie per cellulare.
trovo la musica di twin peaks, la scarico sul cell.
ieri la faccio partire più e più volte, a tratti sorrido.

e immagino una scena.
io che, il giorno delle elezioni, vado a votare, consegno il documento d'identità, vado nello sgabuzzo e faccio partire la musica nel cell.
e mentre quello canta, scrivo "chi ha ucciso laura palmer?", segnando nomi e cognomi accanto ai loghini politici, ficcandoci infine un sano punto interrogativo.

non la farei, una rivoluzione, materassi e bombarole in strada.
perchè non sopporto il fracasso.
ma si potesse abolire l'audio, in piazza scenderei, dicendomi serenamente apolitica, e dicendomi apolitica perchè di gente che si occupi onestamente della polis è troppo povero il mondo.

#333 | modifica | elimina
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stacchetto pubblicitario
14-03-2006 07:08
»
Se acqua e fibre non fanno effetto
prendi Falqui e il suo confetto.



l'ho sentita ieri in radio.
non è geniale? :D




:boni:
#332 | modifica | elimina
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Io ci ho l'amico fotobidello
10-03-2006 16:48
»
io ci ho l'amico fotobidello.
lui tutte le mattine si lava i denti, e dopo ogni cacca si spazza il culetto ben bene.
infatti, se non c'è il bidet, lui la cacca non la fa.
non s'azzarda. lui la cacca la trattiene, se non c'è il bidet.


il mio amico fotobidello m'ha promesso che non appena si fa una fraccata di soldi mi compra l'autobùs. così lui la patente non se la piglia, e io divento ufficialmente il Servizio Taxi Liturgi&Co, del tipo che ognuno che sale deve pagarmi il biglietto.
alf che ci ha i soldi paga pure per la jorda che è povera.
gracie che ci ha i soldi, lascia il portafogli e ci segue in macchina.
jd pure, con le patate.
il fusillo sale pagando in buoni pasto, bat-erika in biglietti myair.
gli altri, pagano 20 euro cad.
sull'autobùs mi ci porto la mia mucca-salvadanaio, di modo che soldi&co finiscono tutti lì dentro.
la mucca non dà resto.


il mio amico fotobidello si lava pure i capelli.
perchè siccome una volta ci ho trovato in mezzo un sacco di corpi bianchicci ed estranei, e siccome quella volta mi sono presa uno spavento, lui s'è tutto contrito e m'ha detto va bene, i capelli me li lavo.


a me averci l'amico fotobidello mi piace.
un po' per la storia dell'autobùs, lo ammetto, ma anche perchè col fatto che si lava denti culo e capelli, mi pare proprio che è un amico fotobidello luccicante, certo non di seconda mano.


e poi, io all'amico fotobidello dentro di me gli ho trovato un posto speciale, e i posti speciali vanno tenuti puliti e in ordine, e già che lui sta tutto luccicante mi pare che un poco mi posso fidare.
è che ormai gli voglio bene, 'nzomma, all'amico fotobidello.


ma non è che io gli voglio bene perchè ce l'ha lungo... certe cose ormai non mi impressionano più. a me l'amico fotobidello andrebbe bene pure se ce l'avesse corto e insignificante, con gli anni la lezione l'ho imparata, non si vede bene che col cuore, e io col cuore sto oltre il lungo e il corto.
io col cuore vado dritta nel blu, e il blu del mio amico fotobidello è profondo assai.

se ce l'ha lungo, il capello, cosa volete che mi importi, 'nzomma.

#331 | modifica | elimina
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Raffica di cit.
10-03-2006 12:57
»
"Io non sono cattiva: è che mi disegnano così." :asd:

da Chi ha incastrato Roger Rabbit?



"I pesci non sono fatti per vivere rinchiusi... L'acquario ti cambia dentro." :roargh:

da Alla ricerca di Nemo



"Di qualsiasi cosa tu sia fatto puoi brillare." :smokin:

da Robots



"Perchè vuoi essere tu se puoi essere new?" :lol: :lol: :lol:

da Robots



:boni:
#330 | modifica | elimina
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Caro 0m4r ti scrivo...
10-03-2006 11:07
»
Carillimo,

in codesta succinta mia, esprimo empaticamente il mio cordoglio per il patè d'animo che immagino ti travolga, a seguito e a causa di lei medesima [la codesta succinta mia, ndr].

Ma vedi, capita a tutti, prima o poi - e tutti sperano poi, ma a volte capita pure prima, e che ci vuoi fare - di doversi far da parte :alsono: , di dover cedere il proprio posto a chi, seminando leggerezza e leggiadria, dimostra tenecemente di meritare quell'avanzamento in superclassifica :teach: che ti scavalca e che tanta sofferenza ti arreca. :petting:

Ma la vita continua, 0m4r, ricordalo sempre. E quando la salita diventa dura, se sei duro continui :| (se sei buono, cedi, però :girl: . Fossi in te rifletterei, la bontà è una bellissssssssima qualità :D ).

Convinta di essere stata, in tal modo, umile strumento nelle mani della provvidenza che di tale lezione di vita volle farti pregio, caldamente ti saluto.

:prr:

Ti ho superato, gnè gnè... :bubble:

F.

#329 | modifica | elimina
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Il pizzo dell'indovinello #3
10-03-2006 10:37
»
Più si tira e più s'accorcia. Cos'è?



:bubble:


#328 | modifica | elimina
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Il pizzo dell'indovinello #2
10-03-2006 10:32
»
Cos'è quella cosa che si fa in dieci minuti e ti frega per nove mesi?



:lol:
#327 | modifica | elimina
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Il pizzo dell'indovinello #1
10-03-2006 10:25
»
Chi diventa incinta senza concepire, e grassa senza mangiare?


:asd:
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L'angolo del Poeta #1
10-03-2006 07:05
»
E quando comincia la salita
pensi un salto ed è finita.

E se il salto porta indietro
capisci cazzo son di vetro.



:bubble:
#325 | modifica | elimina
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Quisquilie elettorali
10-03-2006 07:03
»
Divano in Feranz's home. La Jorda giace sorridente, col rosa bidongo in fase di rilassamento. La Feranz, splendida come sempre, dona di sè l'espressione più acuta che mai essere umano abbia messo in scena.

J.: Ma che poi, parliamo pure di politica e prendiamo pure parte, ma io alle prossime elezioni non so proprio chi votare...
F.: E te credo... sono tutti una manica di venduti. Aspettiamo che venga fuori qualche gabola su Bertinotti e non ne manca più nessuno... E' un po' troppo surreale la favoletta del partito mantenuto dalla vendita di salamelle alla festa dell'unità...
J.: :|
F.: Stiamo messi così male in Italia che votare pesa come una minaccia, più che come un diritto.
J.: Sì, però mi piacerebbe evitare di consegnare scheda bianca...
F.: :|
J.: :|
F.: :idea: E se facessimo... 'scolta a me, quale scheda bianca. Ci mettiamo in metto una fetta di mortadella!!!!! :D
J.: E già, così lo pigliano come un voto per Prodi... :|
F.: :lol:

#324 | modifica | elimina
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Limone
10-03-2006 06:55
»




...il limonazzo finale. Quello sì che ha provocato il brividone ormonale... :asd:
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Ma quanto è vero...
07-03-2006 14:57
»




:|
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Sono di sinistra (i bambini)
07-03-2006 13:06
»
"I bambini sono di sinistra. Di sinistra, sì, nessun dubbio. Non soltanto per i pugnetti stretti in segno di protesta.

I bambini sono di sinistra perché amano senza preconcetti, senza distinzioni.
I bambini sono di sinistra perché si fanno fregare quasi sempre. Ti guardano, cacci delle balle vergognose e loro le bevono, tutti contenti. Sorridono, si fidano. Bicamerale! Sì, dai!
I bambini sono di sinistra perché stanno insieme, fanno insieme, litigano insieme. Insieme, però.

I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos'è la destra piangono.
I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos'è la sinistra piangono lo stesso, ma un po' meno.

I bambini sono di sinistra perché a loro non serve il superfluo.
Sono di sinistra perché le scarpe sono scarpe, anche se prima o poi delle belle Nike o Adidas o Puma, o Reebok, o Superga gliele compreremo. Noi siamo No-Logo, ma di marca!

I bambini sono di sinistra malgrado l'ora di religione obbligatoria.
I bambini sono di sinistra grazie all'ora di religione obbligatoria.
I bambini sono di sinistra perché comunque, qualsiasi cosa tu gli dica che assomigli vagamente a un ordine, fanno resistenza. Ora e sempre.
I bambini sono di sinistra perché occupano tutti gli spazi della nostra vita.
I bambini sono di sinistra perché fanno i girotondi da tempi non sospetti.
I bambini sono di sinistra perché vanno all'asilo con bambini africani, cinesi o boliviani, e quando il papà gli dice "vedi, quello lì è africano", loro lo guardano come si guarda una notizia senza significato.

I bambini sono di sinistra perché quando si commuovono piangono, mentre noi adulti teniamo duro, non si sa bene perché.
I bambini sono di sinistra perché se li critichiamo si offendono. Ma se li giudichiamo non invocano il legittimo sospetto, e se li condanniamo aspettano sereni l'indulto che prima o poi arriva: la mamma, Ciampi, il Papa.

I bambini sono di sinistra perché si fanno un'idea del mondo che nulla ha a che fare con le regole del mondo.
I bambini sono di sinistra perché se gli metti lì un maglioncino rosso e un maglioncino nero scelgono il rosso, salvo turbe gravi - daltonismo o suggerimento di chi fa il sondaggio.

I bambini sono di sinistra perché Babbo Natale somiglia a Karl Marx. Perché Cenerentola è di sinistra, perché Pocahontas è di sinistra. Perché Robin Hood è di Avanguardia Operaia e fa gli espropri proprietari.

I bambini sono di sinistra perché hanno orrore dell'orrore. Perché di fronte alla povertà, alla violenza, alla sofferenza, soffrono.
I bambini sono di sinistra perché il casino è un bel casino e perché l'ordine non si sa cos'è.
I bambini sono di sinistra perché crescono e cambiano.
I bambini sono di sinistra perché tra Peter Pan e Che Guevara prima o poi troveranno il nesso.
I bambini sono di sinistra perché, se ce la fanno, conservano qualcosa per dopo. Per quanto diventa più difficile, difficilissimo, ricordare di essere stati bambini.

Di sinistra, poi."


di Claudio Bisio



E' carino, 'sto pezzo. Pure per chi, come me, è politicamente schizofrenico.
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corpo e identità
07-03-2006 12:43
»
laboratorio con frequenza obbligatoria.
siamo una trentina o poco più, del I e del II anno della specialistica in clinica.
alle 13.30 ci siamo tutti, col consueto quarto d'ora accademico di ritardo giunge pure illa.

che, giusto il tempo di sedersi, ci fa pregio di una succinta presentazione di sè medesima: so' psicologa, so' psicoterapeuta. facciamo che collaborate?
ma come vuole iddio, cherie.

e si comincia. bla bla, e bla bla, perchè il corpo e l'identità pare che so' separati e invece, indovinate un po', noooooooo, so' uno dentro l'altra e l'altra dentro l'uno, perchè, indovinate un po', dipende dalla prospettiva di sguardo, e bla bla, bla bla, e 'sto corpo, e 'st'identità, etciù, indovinate un po', chiudete la porta per favore?, noi ci occuperemo proprio di questo, e bla bla.

intanto però faccio l'appello.
grazie a dio, quelli che ci siamo ci siamo tutti.
ma ne mancano due. e perchè ne mancano due?
--- silenzio---
--- vocina--- forse perchè hanno cambiato laboratorio?
--- silenzio---
--- vocina---o forse perchè oggi c'è lo sciopero atm...

lei: Uh, c'è lo sciopero? Ma da che ora a che ora?
Uh, dalle 18? E noi dovremmo finire alle 18.30?
No, no, qui per le 17 finiamo...

ma come vuole iddio, cherie. :D


Un'ora dopo:

bene, adesso spostate le sedie e disponetevi tutti in cerchio... ecco, bbbbbbbravi.
e bene, questo centro diciamo che è una piazza... una piazza dove si cammina, ci si incontra... e facciamo che ogni volta che incontrate qualcuno, vi fermate e vi presentate dicendo "io sono..." e qualcosa che vi caratterizza, la prima cosa che vi viene in mente... vabbbbbbbene?

:|

scusi... - faccio io, e lei si gira a guardarmi - 'sta piazza, che non ce li ha i tavolini a lato, che una se ne resta seduta a pigliarsi un caffè?

risate.
lei: :shock:


ma te possino... altre tre, me ne restano da frequentare, di lezioni così... :evil:




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se fossi...
06-03-2006 10:25
»
1. un gelato, sarei pannosa?
2. un arredo, sarei minimale?
3. un pranzo, sarei completa?
4. un'amica, sarei presente?
5. un astronave, avrei l'apostrofo?
6. uno scherzo, farei ridere?
7. un botolo, sarei di carne?
8. una scarpa, sarei nera?
9. un ciondolo, sarei coccodrillino?
10. un libro, sarei concluso?




:?

:bubble:
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L'angolo dell'amico immaginario #2
03-03-2006 07:32
»
F.: Ma tu stai nei sogni?
AI.: Sto dove mi metti.

Ciondola di gambe, culo sul tavolo. A guardarlo, più che perplesso sembra desideroso. Di dire, di chiedere, di fare. Penso ma se tu sei come ti faccio, dire chiedere e fare sono scarpe mie o tue?

F.: Allora sai che facciamo?
AI.: Che facciamo?
F.: 'scolta.

E m'avvicino. A fissarlo da un tiro di schioppo mi accorgo che ha la faccia quadrata. Scavata, anche.

F.: Facciamo che il 1 aprile ti ficchi nell'uovo dell'Alfide nazionale, spacchi tutto ed esci dal guscio. Portati un cartello gigante. Scrivici sopra "Stronzo è chi lo stronzo fa".
AI.: Caffè?

#318 | modifica | elimina
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Un finto sogno
02-03-2006 14:35
»
un prisma, un raggio di sole, i sette colori.
questi:

1. violetto -> già che per/con/sotto sfiga persi il valigiozzo... -> che col suo secondo stipendio la gracie compri una samsonite rigida ultimo modello per la buttigghiazza sua. ovviamente riempiendola di vestiario supergriffato. ah, gracie, ricordati di metterci pure il cappellino di lana col buco in alto... :D

2. indaco -> già che ci ho gli amici coi soldi... -> che, per puro caso o sbaglio, jdino mi faccia un giroconto sostanzioso. jd, se preferisci puoi intestarmi un monolocale... per me fa uguale. :D

3. blu -> già che ci ho pure gli amici poveri... -> che lazzero, pure col catarro, continui a venire a fare le puzzine sul mio divano. stella, quando riuscirai a fare la popò nel mio cesso andiamo a comprare i palloncini e facciamo una festa! :D

4. verde -> già che, come se non bastasse, tengo pure gli amici col culo in moto... -> che la bat-erika, pure col muso, riesca a stare di qua e di là, come promesso, cogliendo di spagna e italia il meglio, soldi e calore cioè. vita mia, la contabilità facciamo che te la tengo io... mi basta una piccola percentuale di compenso... :D

5. giallo -> già che certuni s'affezionano alle uova... -> che l'alfide nazionale, pure se zoppato, porti una torta pannosissima alla prossima liturgica. alfidun, basta con l'arancia carbonata, su... :D

6. arancione ->già che c'è chi fa economia pure con le righe... -> che la jorda, pure se stordita, pure se paccara, pure se panziana... giunga fino al traguardo, il nostro, chè soli va bene, ma inzzzzzieme è meglio. A lavurà, jamò... a lavurà... :D

7. rosso -> già che ci stanno pure i rompicojoni... -> che la sottoscritta, pure se incazzosa, a tratti spinosa, ma sempre jkijhjhkmnkjnknfknosa... giunga fino al traguardo, con chi ha voglia di arrivarci e starci, chè soli va bene, ma inzzzzzzieme è meglio. A lavurà, fe'... a lavurà... :evil:


:birrozza:
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Cit. #3
02-03-2006 09:27
»
"Voglio che la scrittura mostri come sono complicate le cose e sorprendenti. Voglio emozionare i lettori, ma senza trucchi. Voglio che pensino sì, quella è vita. Perché è la reazione che ho io di fronte alla scrittura che ammiro di più. Una sorta di meraviglioso sbalordimento.

[...] Non riuscivo a introdurre dei personaggi in una stanza senza descrivere tutti i mobili. Lei mi dice che Hemingway insegnava a non descrivere mai i personaggi. So tutto di quella regola.
Ma tiro dritto."

A. Munro


:bubble:
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Scrivere
01-03-2006 16:08
»



Ce la farò! :evil:


Ciao, Flavia :ciaoo:
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Delusione
01-03-2006 13:22
»
fa rima con illusione.
ma anche con termosifone.
e tifone.

ad accostarli, un cazzo ci vuole per metterli in riga logica dentro una storia.

del tipo:
un gruppo di amici, o una coppia, o una famiglia.
lì dentro, a starci, - e son cose che capitano - si sta bene.
talmente bene che gira calore. inverno o estate è uguale, lì sembra sempre di averci il termosifone a manetta. e oggi, domani, domani l'altro... a furia di sentir calore sulla pelle, pensi che tu e lui, tu e quel calore, siete infiniti. che niente può sminuire, ridurre, scacciare, cambiare.
ma è un attimo, poi, l'attimo del pfsssssf di un fiammifero acceso, e viene il freddo, un tifone inaudito che spazza via quanto di più incollato tu abbia mai pensato di averci addosso. un tifone freddo che sembra più freddo di quant'è, pensato rispetto a quel calore che era fuoco.

ti scuote dentro come un terremoto. ti dici che quel calore, se è andato, non poteva che essere finto. o almeno meno vero, molto meno vero di quanto hai creduto. un'illusione, lui.

e la delusione che sopraggiunge è il peggior cancro ai sentimenti che mente umana possa concepire. perchè si muove a raggio di sole, minipimer sulla merda.
e colpisce il gruppo, la coppia, la famiglia, ma anche e soprattutto te, spenta come spesso ma ogni volta, uh, più della precedente, e che freddo che fa.

#314 | modifica | elimina
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Bellissima!!!
01-03-2006 08:34
»
"- Io non capisco che razza di arte è la tua: astrattista, futurista, esistenzialista?
- La mia arte è assenteista, cioè vale a dire: nelle mie opere manca sempre qualche cosa... Vedi questa?
- Cos'è? Un cippo funerario?
- Profano! Questa è una "Madre con il bambino che piange".
- E dov'è la madre?
- La madre è uscita: ecco perché il bambino piange.
- Sì, va beh, ma io non vedo neanche il bambino.
- Ma il bambino è sciocco: è corso dietro alla madre."

Totò cerca moglie


:bubble:
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Cit. #2
28-02-2006 16:41
»
- Malvivente: "Perchè mi corri dietro?"
- Agente: "E tu perchè scappi?"
- Malvivente: "Perchè mi corri dietro."

Vivere e morire a Los Angeles


M'ha fatto sorridere, 'sta citazione. In fondo, caccia e fuga si rincorrono spesso, nelle relazioni. Causa ed effetto l'una per l'altra, il più delle volte, e insieme concause d'altro. Timori e ansia per i più, dispetti e sermoni per i meno, perdite di tempo per tutti.
#312 | modifica | elimina
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Cit.
28-02-2006 16:18
»
"In questa città di lebbrosi, io sono quello con le piaghe più belle."

Il grande inganno (1990)
#311 | modifica | elimina
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Maniglie
28-02-2006 16:03
»
se ha le maniglie, non mi spiace.
e non perchè mi ci appendo e strattono e chissà, ma perchè fanno morbido, umano, a tratti intimo.

una volta sono stata con uno che, a furia di sbeverazzare tutte le sere (e dio solo sa quante tequila mi sono fatta in quel periodo, e bum bum, e bum bum, che alla fine stavo sempre tutta suonata) s'era visto spuntare la panza etilica.
che va bene, mica no.
ma lui se ne vergognava.
alle donne, diceva, l'uomo piace piatto. con la panza, non posso piacerti.

mah. non ho avuto molto tempo per convincerlo del contrario, che dopo tre o quattro mesi m'ero già rotta e ciao.
ma comunque, sulla faccenda, sono una donna strana, allora, io.
perchè a me l'uomo piace morbido, intimo, unico.
e se ha le maniglie, non mi spiace.


#310 | modifica | elimina
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BUAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH
27-02-2006 15:31
»



#309 | modifica | elimina
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Post-lecosechenonsopporto
27-02-2006 13:21
»
tesoro, se ti telefono dopo tuo lungo tempestare, tu chiarisci che la ragione era una cazzata, io chiarisco che il tampinamento non è stato apprezzato e che ha provocato apprensione, tu mi dici "sì sì, mai più farò"...

DOPO

evita per favore di ripensarci e di mandarmi sms pseudominatori e pseudovittimistici, "non credevo che tu e invece".

ti fanno così schifo le persone che parlano chiaro?
allora hai sbagliato pollaio.


serial killer on :evil: :asd:
#308 | modifica | elimina
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mmmmmmmmmah...
27-02-2006 10:15
»
Oroscopo di Horus

Oroscopo dell'anno

Avete di certo percepito che l’atmosfera generale sta cambiando in meglio, e per voi l’autunno sarà il periodo magico in cui cogliere tutti i benefici di Giove, sostenuti da Mercurio, Venere e Marte che daranno un insolito tocco di perfezione a quello che avrete saputo impostare nei mesi precedenti: l’amore va già bene, ma può arricchirsi di nuove esperienze, sia all’interno della coppia che all’esterno, come piace a voi che amate tanto la trasgressione. Che potrete comunque evitare di reclamizzare se non volete arrivare ad una rottura, forse inconsciamente desiderata.
Nelle questioni di soldi, se avete dei crediti, preparatevi a recuperarli verso la fine dell’anno, mentre se volete incrementare la vostre entrate conviene iniziare subito a pensarci, per poterne cogliere gli effetti in autunno.

Settimana dal 24 febbraio al 2 marzo

Potete finalmente sfruttare la presenza positiva di Giove, che vi consente di affermarvi quando e come volete. I piccoli ostacoli che vi hanno finora infastidito sono superati, e forse non sono stati inutili perché vi hanno consentito di prendere coscienza di alcuni particolari che vi erano sfuggiti.


'nzomma, fino a ottobre nun se magna. però sarebbe il caso di darsi 'na mossa, che sennò poi che colgo? mmmmmah. già sto stanca... :( ho bisogno di belle notizie...
#307 | modifica | elimina
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Le cose che non sopporto
27-02-2006 09:59
»
Vado con ordine?
Vado con ordine.


1. il telefono.
2. il portinaio.
3. le certezze.


Ovvero:

1. quello che non sopporto è la gente che prova a chiamarmi, prima a casa e poi sul cell o viceversa. magari trova l'uno o l'altro occupati, capisce che sono lì, comincia a tempestarmi di telefonate, per la serie "o rispondi o rispondi". nel fisso, c'è la segreteria, ma niente, non lasciano un messaggio manco a piangere. solo, continuano a chiamare, prima qui e poi lì.
ma porca puttana, se sono lì e non rispondo, nè al fisso nè al cell, MAGARI è perchè a. mi sto facendo i cazzi miei, b. sono nella giornata relazioni col mondo OFF, c. ho lasciato il cell a casa e il fisso staccato (nel senso che, come stamattina prima di uscire, mi sono connessa e ho dimenticato di riattaccare il cavetto al telefono).
ma minchia. trovarmi duecento chiamate sul cell, sempre dalla stessa persona, fino all'esasperazione, pure se non c'ero quando suonava, mi fa venire il sangue alla testa. poi chiamo, preoccupata (se ti si fanno duecento chiamate, pensi che era importante) e la ragione di tanto tampinamento era un'emerita cazzata.
ma 'fanculo.

2. il portinaio. cesso universalmente riconosciuto, guardone, onnipresente non appena fai un passo fuori di casa. e che cazzo, lasciatemi l'aria.

3. le certezze, quando non lasciano spiragli, quando sono bruttine.

#306 | modifica | elimina
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Domanda
27-02-2006 09:50
»
m'è spuntata una sezione con su scritto "abilita" e sotto "commenti anonimi" e "notifiche email" con accanto i quadratini.

se clicco su "commenti anonimi" che succede?????


aaaaaaaaaaaaaaalf??????
#305 | modifica | elimina
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come inizio, c'è male?
24-02-2006 09:07
»




Carissimi,

con questa mia, comunico in via del tutto inficiosa la teporosa scelta di riprendere a lavorare. Dopo un anno e più di fermo professionale - tutto tempestato di intemperie, riflessioni, scoraggiamenti, incoraggiamenti, snasate a destra e a manca, sospiri lacrimosi, pianti asciutti, risate malcelate, affetti invidiabili, scornate... - la sottoscritta apre la finestra.
Minchia che freddo.

Cordiali saluti.
#304 | modifica | elimina
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Per Joda :-)
23-02-2006 14:36
»
Pre-psicologia seria:




Pre-psicologia fuffa e ciccia:




E' più chiaro, adesso...?
#303 | modifica | elimina
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...
23-02-2006 13:40
»




ebbene, ho aspettato a far capriole per non ripetere il bad event di ieri. ma oggi sto proprio bene :D
#302 | modifica | elimina
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lettere
23-02-2006 11:53
»
non ne scrivo da una vita.
io che ne scrivevo a gogò. e ne ricevevo, anche.
tantissime.
e non ne buttavo neanche una, mai.
adesso stanno in casa dei miei, dentro un bidone in latta.
l'ultima volta che gli ho tirato via il coperchio, al bidone, è stato quest'estate. le ho fissate dall'alto. le ho lasciate lì.

vabbè che adesso c'è l'email.
vabbè che adesso ci sono i pm.

ma non è la stessa cosa. neanche ma neanche.

il buffo della faccenda è che, a riscorrerle in mente, tutte quelle lettere (e sia chiaro, senza ricordarne una, nè nei contenuti nè nella forma. e sono pochi i mittenti che ricordo, perchè erano tanti), mi sembra di recuperare adolescenza, sole, rumori, odori, sentire.

sono una bella cosa, le lettere, mi vien da dire.
segnare d'inchiostro è un modo per trattenere.
cose che vanno, chiaro.
ma dentro quei segni sono tutte un presente intatto.


#301 | modifica | elimina
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Aforisma #2
23-02-2006 10:04
»
"L'egoismo non consiste nel vivere secondo i propri desideri, ma nel pretendere che gli altri vivano a quel modo che noi vogliamo.
L'altruismo consiste nel vivere e lasciar vivere."

Oscar Wilde
#300 | modifica | elimina
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...
22-02-2006 09:41
»



:asd:
#299 | modifica | elimina
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L'angolo dell'amico immaginario #1
22-02-2006 09:24
»
Siede a gambe incrociate, culo sul tavolo. Ha appena scostato il vaso di fiori finti, soffiando sul margheritone. Fa svolazzare polvere, nuvole si sciolgono e spariscono.
Sorride, non fiata, mi guarda, non fa cenni.
Gli scruto le gambe, penso ecco perchè, sei un nanerottolo, a stare in piedi arriveresti alle mie ginocchia, sai che imbarazzo.


F.: embè?
A.I.: hai le occhiaie.
F.: e tu sei senza domande.
A.I.: potrei farti la peggiore.

Rido fra me. In fondo ha le palle, lui. Ma quanto è brutto, povera stella.

F.: caffè?
A.I.: per me sì. tu è meglio se lasci perdere. sarebbe il terzo, esagerare perchè?
F.: perchè? piacere, no?

Ride fra sè. In fondo ho le palle, io. Ma quanto sono tenera, in fondo.

A.I.: fuori piove che dio la manda. la gente sfreccia sotto ombrelli alla meno peggio colorati e ampi. altra gente si nasconde al riparo, gli ombrelli cerca di venderli, adesso è il momento giusto, quello del bisogno. perchè ne basta uno, di bisogno, e la gente si acconcia come può, dentro il suo posto, testa o croce e te ne trovi uno, testa o croce e ci rimani, dentro il tuo posto, fino al successivo lancio di moneta.
F.: brioche?

Ridiamo fra noi. In fondo abbiamo le palle, entrambi. Ma quanto siamo belli a vederci, nel centro.



#298 | modifica | elimina
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Il mondo
22-02-2006 08:55
»
Il mondo - Jimmy Fontana--> o Rubinetto? :? :asd:

No, stanotte amore
Non ho più pensato ha te
Ho aperto gli occhi
Per guardare intorno a me
E intorno ha me
Girava il mondo come sempre

Gira, il mondo gira
Nello spazio senza fine
Con gli amori appena nati
Con gli amori già finiti
Con la gioia e col dolore
Della gente come me

Un mondo
Soltanto adesso, io ti guardo
Nel tuo silenzio io mi perdo
E sono niente accanto a te

Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà

Gira, il mondo gira
Nello spazio senza fine
Con gli amori appena nati
Con gli amori già finiti
Con la gioia e col dolore
Della gente come me

Un mondo
Soltanto adesso, io ti guardo
Nel tuo silenzio io mi perdo
E sono niente accanto a te

Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà

Oh Il mondo

Il mondo
Non si é fermato mai un momento
La notte insegue sempre il giorno
Ed il giorno verrà

Stanotte amore non ho più pensato ha te
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Stanotte amore non ho più pensato ha te
Pensato ha te


regredire a se stessi, tornare a casa, suonare il campanello, sfondare la porta, entrare, sedersi su un divano non più tuo... mmmmmmmah...


#297 | modifica | elimina
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Febbre
22-02-2006 08:34
»
non ce l'ho.
il termometro si ferma sui 37 gradi tondi.
in compenso, sento un caldo della madonna, sudo come un cammello, mi sento come col cervello a mollo nella cagarella e passo da uno starnuto all'altro.

luna, te ti sei ripresa?su, dimmi di no...

come se non bastasse, l'ennesimo cornettino di uno dei miei cazzutissimi denti del giudizio pare volersene uscire. mi sa che questa è la volta buona che vado dal dentista, la possibilità di averci la dentatura accavallata e stortignaccola di sicuro non mi solletica l'epiglottide. in fondo, l'unico mio obiettivo esistenziale è diventare una gnocca da copertina, che sorride con la bocca laaaaaaaarga... :asd:

quando sto fisicamente malaccio, a tratti però sorrido.
è come se il corpo dicesse "basta", senza chiederti consensi.
perchè avrei una caterva di cose da fare. una marea di gente che vorrei vedere, lazer in testa. una vasca di progetti da portare avanti. un lavoro da cercare, trovare e fare. un conto in banca di rinfocillare. una zeppa di pensieri da condividere. un cordone di domande da fare.

e invece niente. a casa, finestre chiuse, frigo vuoto, bocca dolorante e occhi lucidi.

mah. servirà a qualcosa, la stasi.
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Frasetta
21-02-2006 09:43
»
"Non chiederti perchè mi stai leggendo.
Chiediti cosa speravi di leggere e sentire tuo."

:girl:
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...
21-02-2006 09:24
»




oggi, invece, sto così. ma porca puttana... :(
#294 | modifica | elimina
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aforisma
20-02-2006 16:01
»
"Io se fossi Dio, non avrei fatto gli errori di mio figlio, e sull'amore e sulla carità mi sarei spiegato un po' meglio."

Giorgio Gaber
#293 | modifica | elimina
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...
20-02-2006 14:41
»




ecco... dopo tanto arzigogolare, questa è l'immagine che volevo postare. perchè così mi sento mo'. devastata :ueee:
#292 | modifica | elimina
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accettazione
20-02-2006 14:17
»
come quando ti guardi e non ti sai.
ti scruti e non ti vedi.
ti vedi e non ti scruti.
alla meno peggio ti acconci.
sniffi e ti cerchi nel puzzo se puzzo è.
sniffi, e se puzzo non è, non ci credi e ignori.
inspiri e inghiotti l'intorno.
ti fermi per non crollare in corsa.
ti fermi per non andar di corsa nel crollo.

pensi ma cazzo. cristo santo, che schifo.
e uno dice, vabbuò, 10 righe ed è chiaro, il concetto.
invece no. è l'undicesima riga, il concetto. il concetto sta sul bilico della cifra tonda, dove altro volete che stia.


se sei fortunata, trovi uno sguardo di accettazione chè schifo non fai, e lì dentro ti scopri migliore.
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neuroni e clinica
20-02-2006 13:58
»
il fatto che l'alcool, a lungo andare, possa agire sulle sinapsi; che le sigarette abbiano un'influenza sulla pressione sanguigna, dunque sul cuore, dunque sui suoi barorecettori, infine sul funzionamento del sistema simpatico e parasimpatico; che fare sport abbia effetti benefici sulla psiche... ma che scoperte.
che banalità.
robe che gli psicologi sanno, risanno, dicono, ridicono, confondendosi col senso comune e col comune senso del poi.
sono bella gente, gli psicologi, a tirarci una riga... :asd:

quello che gli psicologi non dicono, e se lo dicono, quei pochi vengono presi per matti e capiti a stento manco parlassero in lingua farfallina, è che cazzo c'entrano i neuroni con mamma e papà, coi papaveri di van gogh e coi cocacolalight-givers, coi sogni e coi bisogni.

e allora, già che sto diventando grande, decido che ci voglio scrivere una tesi di laurea, sui suddetti inghippi.
detto fatto, metti insieme tre fogli, mi bracco il chiarissimo di psicopatologia, li legga per favore, ma certo come no, e me ne vado.

per tornare una settimana dopo, chiedergli allora?, sentirmi dire non ci ho capito molto, vedergli prendere il telefono, sentirgli parlare di me come di una che non sa se definire molto creativa o molto confusa - ai miei orecchi, "molto creativa o molto delirante" -, vedergli metter giù la cornetta, bene adesso vada dalla dott. xyz, ma professore volevo chiederle solo un'altra cosa..., signorina non mi faccia innervosire.

esco.
mattina dopo, dalla dott.xyz - neurobiologa, 5 anni a londra a far ricerca. non stai delirando, mi fa. ma devi andartene, in italia troverai solo porte chiuse.

stamattina, postesame: in metropolitana, incrocio il chiarissimo. mi vede, fa finta di niente, tira dritto.
io sorrido. sbadiglio. arriverà 'sta cazzo di metro.


vuoi un'italia così o pomì? moratti for president?
#290 | modifica | elimina
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perchè sono una brava ragassssssa
20-02-2006 13:32
»
stanotte: ore 1.00 circa, rientro a casa dopo una giornata di super-bleahhh-studio con una mia amica. :cool:
giornata conclusa con lei che fa "domani alle 7 ti telefono e ti butto giù dal letto"- tranki, ci pensa l'ing -"tu ti alzi, ti prepari una quartara di caffè e, armata di santa pazienza, ti sfogli tutti e 4 i libri, i lucidi, gli schemi e l'elaborato"- 'sti cazzi... - "poi ti vesti e ti metti una vasca di fondotinta" - lavarmi no? - "esci e vieni in cattolica per le 10 puntuale, cazzo non fare come al solito, è un esame, non venire mezzora dopo" - ma tu me la porti la coca light? - "vabbene, ma tu vieni puntuale, io sarò già lì" - :girl: - "entriamo, con caaaaalma, capiamo quanto cazzo ci ha dato all'elaborato, poi tu fai l'esame e io no".

:muhehe:
ehhhhhhhhhhhhhhhhhh? 'fanculo, sola mi lasci, dopo che siamo state qua a tirare le notti, e ripeto io e ripeti tu e 'n'ata vota che ci abbiamo capito 'na soca...

stamattina: ore 7:00, suona la sveglia. l'ing ci prova, ma io resto con gli occhi incatramati sotto le coperte fino alle 7.45. mi alzo, mi preparo la quartara di caffè, spolvero libri e lucidi ed elaborato, mi vesto e mi scazzuolo in faccia una vasca di fondotinta, esco, alle 10.20 arrivo in cattolica.
incontro lei, mi piglio la coca light e mi ci appizzo con fare da muratore rustico, con nonchalance entriamo in aula.
ce l'abbiamo fatta ad arrivare, eh?, la prof.

il dispiegarsi degli eventi: elaborato -> 26/30, da ampliare e, in alcune parti, da specificare alcuni processi, così da consegnare il lavoro all'Ong coinvolta.
e - noi - ma allora se dobbiamo ancora smenarci, l'esame lo facciamo a giugno...


MORALE:
libri o non libri, voti o non voti, se studiare ti dà un'amica come mancia, diventa decisamente una cosa per la quale.

:banana:
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Juventi'...
15-02-2006 13:18
»
G-R-A-Z-I-E !!!!!!!!


:bubble:
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Mi piace :-)
14-02-2006 07:28
»
Goodbye My Lover - James Blunt

Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
'Cause I saw the end before we'd begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.
So I took what's mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won't stop there,
I am here for you if you'd only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I've kissed your lips and held your head.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I've been addicted to you.

Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.

I am a dreamer but when I wake,
You can't break my spirit - it's my dreams you take.
And as you move on, remember me,
Remember us and all we used to be
I've seen you cry, I've seen you smile.
I've watched you sleeping for a while.
I'd be the father of your child.
I'd spend a lifetime with you.
I know your fears and you know mine.
We've had our doubts but now we're fine,
And I love you, I swear that's true.
I cannot live without you.

Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.

And I still hold your hand in mine.
In mine when I'm asleep.
And I will bear my soul in time,
When I'm kneeling at your feet.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
I'm so hollow, baby, I'm so hollow.
I'm so, I'm so, I'm so hollow.


Non è che qualcuno ce l'ha e può passarmela, 'sta canzone?
#287 | modifica | elimina
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In questo momento...
10-02-2006 15:44
»
vorrei tanto che fosse lunedì.
meglio se già mezzogiorno.

in fondo, sono mica vasco rossi, io... :asd:
#286 | modifica | elimina
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Perchè l'amore non finisce?
09-02-2006 15:32
»
gnek...
#285 | modifica | elimina
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BELLISSIMA!!!!!
09-02-2006 08:03
»
http://www.uomoallafinestra.it/index.php?act=vignette&random=1

#284 | modifica | elimina
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futuro?
08-02-2006 12:54
»



:lol:
#283 | modifica | elimina
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bisogni
07-02-2006 16:33
»
'fanculo, merda, minchia, cazzo.

sento il bisogno di scrivere.
significa che in pancia, in mezzo ai tre litri di coca ligth che ho bevuto oggi, mi sento una palla che preme.
'sta cazzo di palla, brutta puttana, sbatte da tutte le parti.
non è di gomma, piuttosto sembra fatta di formichine cazzute e incastrate una all'altra che sbatti 'na volta, sbatti 'n'altra volta, finisce che svolazzano qua e là manco fossero sull'otto volante senza cintura, e s'aggrappano alle pareti dello stomaco, formicolando allegramente e facendomi sentire nel bel mezzo di un'implosione atomica.

ma che cazzo, sentirò pure il bisogno di scrivere ma non riesco a farlo.

'fanculo, merda, minchia, cazzo.

a che serve un bisogno se non riesci neanche a imboccare la direzione per scioglierlo?
niente di niente, manco 'ste formichine cazzute m'avessero pisciato acido nei visceri risucchiandosi i pensieri.

'fanculo, merda, minchia, cazzo.
manco 'na parola. se non queste.


#282 | modifica | elimina
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sgrunt 2
07-02-2006 16:19
»



... questa è per Jd. Ma solo perchè mi fa le piadine se glielo chiedo. Mica perchè gli voglio bene... E poi io e Jd ridiamo un sacco. E facciamo le scivolate da sorella-povera-di-formula-uno, 'na volta che c'è la neve... :asd:
#281 | modifica | elimina
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oibo'
07-02-2006 13:35
»
esco in mattinata, mi piglio una gelata, aspetto il tram che non arriva, mi incammino per piola, scendo in metro, scopro che i signori sono in sciopero, risalgo, mi incammino per casa, già che ci sono vado alla asl a ritirare alcuni esami, esco dalla asl, mi incammino per casa, salgo le scale, entro.

ho ancora gli occhiali da sole, crollo sul divano.
bevo una coca. accendo il notebook, entro in rete, scrivo una mail, del tipo gentile prof, il suo elaborato che gliene pare se glielo faccio avere in ritardo e lei però mi fa fare lo stesso l'esame?

aspettiamo. di 'sti giorni, con me stessa sono ai ferri corti.
ma meno male che non esiste ferro che non si pieghi.
speranza o sortilegio?
#280 | modifica | elimina
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oggi
06-02-2006 16:05
»
spaccherei il mondo.
e farei saltare il culo di tanti culopiantato.

insomma, è una di quelle giornate in cui tiri una riga e fai il conto. poi cancelli, ritiri una riga e rifai il conto.
poi ricancelli, ritiri una riga e rifai il conto.
poi fai la prova del nove.
cestini e ti dici: esco e ammazzo qualcuno.

indossi le pantofole, ti svacchi sul divano, aspetti.
#279 | modifica | elimina
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Ieri
06-02-2006 09:10
»
Brescia, Museo Santa Giulia.
Mostra di Van Gogh e Gauguin.



Van Gogh, Il seminatore

...per la serie, chi non semina disperde.




Gauguin, Pescatore

...per la serie, prima di buttar la lenza, medita sul lancio e sulla presa.



#278 | modifica | elimina
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per alf
03-02-2006 12:44
»
ti faccio contento, va... :asd:



#277 | modifica | elimina
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l'ultima
03-02-2006 09:39
»
due operai.

uno: "quando andiamo noi operai in tv cala l'ascolto."
l'altro: "manca la sùspens. lo sanno tutti che alla fine lo prendiamo nel didietro."


:asd:
:(
:ueee:
#276 | modifica | elimina
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bisogni esistenziali
03-02-2006 09:38
»
padre e figlio.

il figlio: "voglio un indirizzo, un obiettivo, una meta!"
il padre: "cosa sei, un taxi?"


:lol:
#275 | modifica | elimina
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campagna elettorale
03-02-2006 09:36
»
due individui, uno di fronte all'altro.

"perchè dovrei votarla? me lo dica lei." - fa il primo.
"cazzo: tutto io devo fare?" - l'altro.



da una vignetta di Altan. mi riapproprio delle vecchie care abitudini... :asd:
#274 | modifica | elimina
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Sgrunt
03-02-2006 09:31
»
che dovessi pagarlo, e - come di consueto - tutto in un botto, non avevo molti dubbi: lo stress è peggio di 'na cambiale.

#273 | modifica | elimina
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Il solletico perianale...
01-02-2006 09:18
»
... gli era sfuggito, dice lui :asd:

arch, 'sti uomini.

:bubble:
#272 | modifica | elimina
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Tasse
31-01-2006 07:55
»
universitarie che sto per andare a pagare.
II rata, a cui ne seguirà una terza.
II rata decisamente salata (e infatti m'ha portato la pressione alle stelle :asd: ).

e meno male che abbiamo il "diritto" allo studio.
su come cazzo si fa a permetterselo, 'sto diritto, però, non ti danno 'na dritta manco per sfizio.

vabbè. mi vado a bere 'na spremuta.
'na pompata di vitamine e fuori, che la neve se n'è quasi scomparsa.


#271 | modifica | elimina
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Lutto
30-01-2006 09:30
»
Venerdì 27, alle ore 00:00, è venuta a mancare all'affetto dei suoi cari la tanto amata Samsonite Blu con combinazione supersegreta.

Con sommo dolore e spasmi laringoidei, ne dà il triste annuncio Feranz, che tanto bene le volle.

La cerimonia per l'estremo saluto non si fa, causa esami universitari.



--- Non fiori e manco opere di bene, ma offerte in denaro generose ---


:ueee:

#270 | modifica | elimina
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8 tipi umani - postfazione dell'ideatore
26-01-2006 10:52
»
carissimi,

giunti alla fine di cotanto percorso psicoculturogeno, tiro con somma modestia e leggiadra ironia, le somme.

gli 8 tipi, per par condicio e come anticipato, prevedono 4 belli e 4 brutti.

i 4 belli hanno goduto di ampia elucubrazione mentale da parte di chi ci ha fatto dentro un giro. una pompatina d'autostima quotidiana è come la mela: una al giorno, toglie lo psicologo di torno. :lol:

i 4 brutti, e in quei post tutti quelli che hanno letto i "belli" - e sfido chiunque a negarlo - hanno ugualmente fatto un giro, invece, niente. manco un commento. figuriamoci se morsiani e co. rientrano nel giro :shock:

siamo tutti belli, 'nzomma.
onorata di aver facilitato la consapevolezza di quanto sopra, rimando il pubblico dei lettori alla prossima minchiata.

e prego, non c'è di che.

:ciaoo:
gnek gnek :D



#269 | modifica | elimina
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Ma uffa...
25-01-2006 16:13
»
bloody,

FUORI!!!!!

:muhehe:


:ciaoo:
#268 | modifica | elimina
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Eccomi qua :-)
25-01-2006 16:09
»




:bubble:
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8 – I Frigniani
25-01-2006 16:06
»
Praticanti appassionati di sport, ne prediligono uno: gorgheggiare, nella vita e con la vita, il lamento di Geremia in tutte le tonalità.

Di fronte a un regalo: “non me lo merito”.
Di fronte a un complimento: “tu non mi conosci, è per questo che pensi questo di me”
Di fronte a uno sgarbo: “ma quanto sono sfortunato”
Di fronte a un’accusa: “ce l’hanno tutti con me”
Di fronte alla partita di calcio della squadra del cuore: “tanto lo so che perde”
Di fronte a un cane: “bella vita che fai tu. Io invece…”
Di fronte a un gatto: “gironzoli libero sui tetti e se caschi, caschi sempre in piedi. Io invece…”
Di fronte a una minestra: “come vorrei annegarci”
Di fronte a una donna, se uomini: “sappi che non ti merito”
Di fronte a un uomo, se donna: “sappi che non ti merito”


Come per i Turdiani, facile intuire le reazioni di chi ha a che fare con loro, e cosa ne resta dopo cinque minuti di dialogo (soprattutto se sulla fame nel mondo).

#266 | modifica | elimina
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7 – I Turdiani
25-01-2006 16:05
»
Così denominati poiché abitanti del Turdistan, a Sud-Ovest del Q.I della popolazione media.

In genere, i Turdiani mangiano tonno perché il pesce fa diventare intelligenti, se donne indossano le calze a rete perché senza non si tromba, se uomini si sciacquano i denti con la citrosodina perché le bollicine sbiancano, quando fanno la cacca spingono solo una volta perché sennò gli vengono le emorroidi, se ordinano un cocktail alcolico chiedono senza tabasco confondendolo col succo di pomodoro, se si fanno un taglietto ci spruzzano sopra il deodorante perché rinfresca.

Facile intuire le reazioni di chi ha a che fare con loro, e cosa ne resta dopo cinque minuti di dialogo (soprattutto se interreligioso).
#265 | modifica | elimina
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6 – I Veneziani
25-01-2006 16:04
»
Così denominati non perché abitanti della città lagunare che tanto pregio ci fece nel mondo, ma perché se ne stanno tutti chiusi come una veneziana.

Fisicamente belli o brutti non importa, i Veneziani si contraddistinguono per la tendenza a rifiutare qualsivoglia scambio che vada anche poco oltre il tanto comune “Che mi presti una penna?”.

Imperscrutabili, celano lacrime e vuoti spesso dietro scorze di vitalianismo nichilista e “va tutto bene” reiterato. Compagnoni se in piena crisi etilica, generalmente spiazzano chi ha a che fare con loro a causa della difficoltà di decifrarne piaceri e noie, voleri e doveri. E questo è il “brutto”.

Ma come i Morsiani, anche loro, una volta conquistata la fiducia (impresa più ardua che con i morsiani, però) difficilmente deludono negli affetti (in fondo, non hanno bisogno d’altro). E questo è il “bello”.

Piuttosto possono spiazzare per la goffaggine relazionale. Uno che se ne sta chiuso come una veneziana ha in genere bisogno di una mano per imparare a starci “veramente”, con gli altri.
#264 | modifica | elimina
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5 – I Morsiani
25-01-2006 16:03
»
Così denominati non perché comunichino con l’alfabeto morse, ma perché mordono.

Fisicamente belli o brutti non importa, i Morsiani si contraddistinguono per la tendenza a reagire con aggressività tanto alle offese quanto ai complimenti, che solitamente “scrutano” con fare inquisitorio alla ricerca della fregatura e del tentativo recondito presunto di manipolazione.

Ciò non toglie che siano decisamente aperti nei confronti del mondo e degli altri. Il “brutto”, però, è che ‘na volta che uno entra rischia di pigliarsi una mazzata preventiva: i Morsiani attaccano spesso prima di subire.

Probabilmente, le mazzate sono stati i primi a subirle, indipercui ritengono di avere un credito consistente da spendere.

Chi ha a che fare con loro tende a stufarsi e a indispettirsi dopo poco. Ma se chi ha a che fare con loro resiste e riesce a conquistarne la fiducia, accede spesso a un mondo-persona sensibilissimo e generoso. E questo è il “bello”.

Senza escludere però l’eventualità (rara) di non trovare nulla di tutto questo, né sensibilità né generosità. E questo è il “brutto” che si aggiunge al “brutto”.


#263 | modifica | elimina
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4 – I Panziani
25-01-2006 15:12
»
Teneri e morbidi come una Camilla, ricordano al mondo quanto sia possibile amare un frigorifero proprio come fosse una persona. Tanto, dunque.

Simpatici come un solletico perianale, condividono con gli Gnekiani la solidità delle spine dei ficodindia e la morbidezza della crema, coi Vitaliani il volemose bene ridendo” ma senza brindisi particolari.

Colti, digeriscono cultura con la facilità di un ipertiroideo, senza perder nulla però (men che meno peso).

Incapaci di fare discriminazioni fra gli amici del cuore, coinvolgono in spartizioni di beni (e righe) suddetti amici con fare incantevole.

Generalmente ritardatari (la panza pesa…), una volta arrivati ovunque li porta il cuore, chi ha il pregio di conoscerli cerca un dio per poter ringraziare della loro presenza.
#262 | modifica | elimina
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3 – Gli Gnekiani
25-01-2006 15:11
»
Capostipiti dei belli.

Gnek gnek è il loro saluto al mondo. Originali, belli dentro e fuori, creativi, intelligentissimi, morbidi come la crema e al contempo solidi come le spine del ficodindia, gli Gnekiani sono il regalo di dio al mondo (e se non è stato dio, è stato un terremoto).

In virtù di ciò, non se la tirano, e se donne, la f**a non la danno al primo venuto.

Non credono nell’amore per sempre, non credono in un unico dio, non credono nella divinità dell’uomo. Aberrano la politica, le droghe, le bugie. Ignorano le teste di cazzo, non porgono l’altra guancia, se maltrattati porgono l’altro piede (per il secondo calcio in culo, che uno ritengono sia troppo poca cosa).

Amano di un amore sincero i Pioliani, coi Vitaliani ci vanno a nozze per le serate migliori, e non disdegnano la solitudine.

Del fatto che il mondo non sia il migliore dei possibili se ne sbattono. Il loro se lo costruiscono da sé, e quando si stufano lo mandano in pezzi senza troppi rimpianti, che re-inventarsene un altro ad hoc è il loro sport preferito.
#261 | modifica | elimina
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2 – I Vitaliani
25-01-2006 15:10
»
Condividono parecchie peculiarità con i Pioliani, seppur con alcune varianti e aggiunte/delezioni non indifferenti.

In genere, infatti, la bellezza dei vitaliani è più interiore che esteriore. Non sono affatto inusuali i Vitaliani cessi, per intenderci.

Ma la forza e la profondità interiori conferiscono loro un fascino travolgente e coinvolgente. Non necessariamente dotati in un’intelligenza al di sopra della media (ma non certo al di sotto), i Vitaliani prediligono il cazzeggio poetico, nutrono significativi sentimenti di solidarietà ed empatia, e amano vivere una vita vispa e accesa, in armonia col mondo che hanno scarsa pretesa di rompere e cambiare.

E questo, a differenza dei pioliani, non per eccelsa intelligenza, ma per fancazzismo.

In soldoni, nei giorni seguono la regola del “volemose bene e brindiamoci sopra ridendo”. Compagnoni.

#260 | modifica | elimina
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1 – I Pioliani
25-01-2006 15:09
»
Si presentano con un fisico longilineo e con un viso dai lineamenti delicati e femminei.
Principalmente uomini (ma anche donne, seppur rare, e in questo caso il viso presenta lineamenti delicati sì, ma con tratti di decisione mascolina), i pioliani mirano a vivere un’esistenza piena, a contatto diretto e franco con le proprie emozioni profonde che peraltro gestiscono e accolgono secondo modalità equilibrate e funzionali per una vita che non sia una schifezza.

L’emotività di tali soggetti è al contempo fonte di creatività e originalità, che – quando va bene – i pioliani mettono al servizio di se stessi e degli altri, non per un mondo migliore (non amano le partite perse, i pioliani sono persone con un’intelligenza al di sopra della media) bensì per un mondo meno noioso e smorto.

È per questa ragione che a volte anziché costruire rompono, scheggiano, graffiano, ricostruendo in un secondo momento. Altroché.
#259 | modifica | elimina
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Introduzione - Otto tipi umani
25-01-2006 14:06
»
carissimi,

è con sommo piacere che codesta donna (io), per puro spirito di patata, intratterrà le vostre personcine con un percorso culturogeno per tappe brevi, pensate, volentieri condivise.
l'oggetto di tanto ardire consiste nella sintetica presentazione delle peculiarità di otto tipi umani - comunemente rinvenibili all'interno delle vicissitudini quotidiane di chiunque, compresi gli alfidi -, 4 belli e 4 brutti (per par condicio).

la sottoscritta si spara un'arancia, adesso. ma tranquilli. fra 5 minuti ancora qua sono. :D
#258 | modifica | elimina
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No Napolux no worry
25-01-2006 13:58
»
non me ne volere, stellin.
e cmq, durerà poco.

ma io, entro oggi, napolux caro, prenderò il tuo posto nella superclassificaaaaaaa.

:muhehe:
#257 | modifica | elimina
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'nzomma
25-01-2006 13:40
»
tre giorni, ci ho messo.
tre giorni per scrivere tre paginette sul lavoro di tesi che vorrei fare.

e adesso sono sfinita. nella testa, dico, perchè per il resto galoppo :asd:
la cosa buffa è che adoro sfinirmi per questo genere di cose (cioè leggere, capire, mettere insieme, scollare tutto, re-incollarlo secondo una logica diversa, etc.).
e adoro, dopo essermi sfinita, trovarmi nella condizione psicofisica di adesso:

- affamata --> e infatti mi sono allegramente scofanata una porzione decisamente esagerata di una sottospecie di lasagnine arrotolate con ricotta fontina erba cipollina pomodoro.
- cazzeggiante --> e infatti qua sto, mo'.
- culinaria --> e infatti fra un po' esco per comprare qualche sfiziettino che da brava mi metto a preparare per la cena di stasera.

certo che se poi il docente mi stronca...
- :ueee:
- non mangio per un giorno
- non trombo per una settimana
- non cucino per un mese

quante responsabilità, quell'uomo... :shock:
#256 | modifica | elimina
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consigli delle stelle
24-01-2006 15:47
»
così proferì alan:

Il consiglio del mese: Sono tante le novità del periodo, era ora! La tua riscossa è appena iniziata, adeguati alle nuove situazioni e guarda avanti...


prima però, lo stronzo mi dice un sacco di cose orripilanti :uee:
del tipo che 'na volta nettuno na' volta saturno na' volta sarcazzo, ce l'hanno tutti con me. :sighsob:

'nzomma, manco gli astrologi ci hanno coerenza.
tanto vale che ciascuno si faccia i suoi zebedei :D
#255 | modifica | elimina
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Sironi e Permeke
24-01-2006 07:48
»
Palazzo Reale.
Tempo fa recupero due biglietti gratis, finalmente vado con l'immancabile ing.
E guardo.

Due cose:
1. i dipinti possono essere in sè meravigliosi, ma se sono collocati in gruppo all'interno di una mostra che pretende di categorizzarli secondo un qualunque criterio, o il criterio è reso debitamente noto, con scritti chiari, o non si capisce un cazzo.
2. se gli organizzatori hanno la brillante idea di conciliare la produzione di due artisti, e di farlo inserendo un terzo artista (o presunto tale) che, come dire, con le sue opere dovrebbe costituire un link, beh, 'sto terzo artista sarebbe carino non producesse minchiate banali. Se poi non sa farne a meno, vada pure per le minchiate banali, ma che almeno si dica/scriva come dove perchè e percome si collocano.

In soldoni, a parte la scarsa presenza di un percorso di senso (e fruizione) chiaro, le tele dei due signori - non tantissime, per la verità, ma pure se poche... - sono notevoli.

Com'è che si faceva per postare le immagini? :? A-aaaalf...







alfuccio, alfuccio...bbbbbbbbada... :asd:

#254 | modifica | elimina
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pre-congratulatio un casssssso?
20-01-2006 16:30
»
chi ne sia al corrente, è cortesemente pregato di spiegare alla sottoscritta quale cambiamento di regola è previsto per la scalata della superclassifica.

no. perchè la sottoscritta sul blog ci scrive puntando al momento di gloriosa gloria, se non s'era capito.

e su... fatemici arrivare :(
#253 | modifica | elimina
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pre-congratulatio
19-01-2006 17:01
»
ebbene sì, ragassssssi.
manca poco.
ma poco.
ma poco.


e poi pur'io occuperò un posticino nella superclassifica :D


:bubble:
#252 | modifica | elimina
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merdosi natali
19-01-2006 13:12
»
feranz e jorda in auto, post-pizza porcusa e ipercalorica + tiramisù.

feranz: "se faccio un figlio, partorisco con l'epidurale"
jorda: "ma no, ti perdi il meglio..."
f.: "lo perdo volentieri"
j.: "..."
f.: "meno soffro e più sono presente, no? magari col mio ciccino ci parlo subito..."
j.: "ma tanto con la merda che gli fai in testa quello esce lo stesso traumatizzato..."
f.: "merda???"
j.: "e certo... come, non lo sai? spingi che spingi, nel 90% dei casi una finisce che oltre a partorire caga."


ecco giustificata la notissima teoria di tale O.Rank sul trauma della nascita. ad averci merdosi natali non è che ci si diverta :asd:
#251 | modifica | elimina
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arrossire
19-01-2006 13:07
»
lo ammetto. non ho voglia di studiare.
quindi penso a caso.

penso a me, che più caso di questo... :asd:

indi: mi accorgo che sconosco la tanto comune quanto temuta e a tratti bistrattata pratica di arrossire.
nel senso: se sprofondo nella vergogna, qualunque sia la ragione, non divento rossa. semmai, sbianco (più bianca di quanto non sia) e mi paralizzo, deglutisco paroline inconsulte, abbasso gli occhi. cose così.
arrossire mai.

gnè. :(
gnè. :)
#250 | modifica | elimina
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ricettina
17-01-2006 10:04
»
Pennette alla Feranzesca - ovverosia L'invidia degli dei


per il sugo:
- peperone rosso
- panna
- sale

per le pennette:
- le pennette


Modalità di preparazione:

prendete il peperone, senza sbucciarlo. lo tagliate a pezzetti, togliendogli da dentro le sue schifezzine.
lo tritate col minipimer, mettendoci dentro un po' di panna da cucina (quanto basta per farlo tritare e diventare una crema).
pigliate la melma che ne esce, la sbattete in padella e fate scaldare, aggiungendo un pizzico di sale. quando fa le bolle, spegnete.

pigliate le pennette, le cucinate al dente, le scolate e le schiaffate in padella col sugo. gira gira gira e servite, magari mettendo una fogliolina di basilico alla cazzo, nel piatto.

l'è bona assai, ascoltate a me :D
#249 | modifica | elimina
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buttata lì
17-01-2006 09:57
»
siamo a tavola.
siamo rimasti in quattro.
si parlotta, ridendo.
ne dico una delle mie, dai discorsi che fa quella donna ho l'impressione che sua figlia abbia toccato un tasto dolente, cerco quindi di darle una cornice rassicurante.

mi guarda e fa: ecco, il fatto è che a me nessuno ha mai insegnato a giocare, è per questo che sono come sono...

mi sento toccata. vorrei che capisse che non la giudico per essere quello che è.
la guardo e mi metto zitta. non smetto di guardarla.


#248 | modifica | elimina
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comunque
16-01-2006 07:55
»
il fatto di perdere la valigia qualche utilità ce l'ha.

conteneva l'80 per cento del mio guardaroba, il 100 per cento di quello che abitualmente indossavo.
aver perso tutto, ha significato recuperare il guardaroba che non indossavo più da tanto, e scoprire che:

- sono decisamente dimagrita rispetto a due anni fa
- sono decisamente ingrassata rispetto a quattro anni fa
- ma come cazzo andavo vestita due anni fa?
- che figata, quattro anni fa, certo che ero proprio un gioiellino.

detto questo, ho un motivo in più per piangere. :(
l'altro motivo sono i soldi che mi ci vogliono per ricomprare tutto.
#247 | modifica | elimina
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i capolinea
16-01-2006 07:50
»
giunti in coda, ci si guarda indietro.
è uno sport alquanto diffuso, lo dicono gli psicologi.
quindi, giunti in coda ci si guarda indietro.

gli psicologi dicono anche che guai a non farlo, si rischia altrimenti di restare "foglioline al vento", coi pezzi di vita andata che non sai dove mettere, che alla fine sono pezzi di te che restano sparsi senza motivi e fiocchi, e allora uh, come si fa, a vivere con un'identità di tanti piccoli te scollati.

mi guardo indietro. non più indietro dell'ultimo anno.
mi metto a incollare, nella mente.
poi penso alla jorda e al lazer.

non mi sono mai dispiaciuti, i patchwork.
#246 | modifica | elimina
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valigia
13-01-2006 09:19
»
mica torna a casa, la stronza. :(
#245 | modifica | elimina
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ma pensa
12-01-2006 08:24
»
entro in dsy, leggo il post di shiffittary e mi metto le mani ai capelli.
perchè penso: se una arriva a scrivere una cosa del genere, è perchè veramente non ne può più.

ma è proprio il caso di arrivare a robacce del genere?
bah.
#244 | modifica | elimina
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cosa
11-01-2006 10:23
»
comunque, negli ultimi due giorni ho sostenuto due esami.
28 in uno, 30 e lode in un altro.
ovviamente, la lode è arrivata per l'esame per cui mi sentivo meno preparata.

ed è per questo, credo, ma chissà perchè, che mi vengono in mente le parole di una canzone, queste:

meglio fingersi acrobati
che sentirsi dei nani.


vacci a capire.


#243 | modifica | elimina
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anno nuovo
11-01-2006 10:19
»
ce ne fosse uno, di oroscopo, in contraddizione con l'altro.
da syrio ad alan, tutti d'accordo: per quelli del mio segno, il 2006 sarà un anno spaziale.
il lavoro sarà un successo, l'amore una libidine, la salute di ferro.
e la fortuna, uh, arriverà a gogò.

certo, il fatto che, di ritorno da Catania, sul rullo dei bagagli che sta tutto tempestato di valigie della mia manco l'ombra, è l'eccezione a un futuro inevitabilmente roseo.
e il fatto che dentro quella valigia ci fosse l'80% del mio guardaroba invernale, beh, idem.
e il fatto che a distanza di 5 giorni dall'evento l'omino dell'aereoporto mi abbia dato l'infausta notizia che fino a mo' del mio bagaglio si sa un cazzo, immagino continui a rientrare nell'alone-eccezione di cui sopra.

sapere, poi, che la compagnia aerea incriminata è particolarmente popolare per la sua tempistica dilatata nel saldo dei rimborsi mi solletica il parasimpatico, proprio.

cosa c'è di meglio di un anno cominciato male?
in genere sono le cose cominciate bene che mi vanno a puttane.

#242 | modifica | elimina
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poi
20-12-2005 16:11
»
stamattina un'altra mia amica mi ha regalato un altro libro.
non vi dico nè titolo nè altro, anche perchè già non me lo ricordo, però mi ricordo una cosa che mi è piaciuta da impazzire.

e cioè: prima pagina, l'autrice parte con una domanda, messa lì in prima fila.
poi va a capo, e 'fanculo, quella scrive di tutt'altro, con nonchalance.

figata!
#241 | modifica | elimina
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animale
20-12-2005 16:07
»
quando la gracie mi ha dato il suo regalo di natale, nel leggere il titolo del libro (perchè un libro iè, perchè a me i libri mi piacciono assai), "che animale sei?", mi sono detta "minchia, bella domanda".

ho pure pensato, "stronzissima, che ci sta il messaggio subliminale per caso?".

ho cominciato a leggerlo quasi subitissimo, 'na volta finito uno dei carver di alfide. ed è un libro che ti trascina, fra una risata e una riflessione. perchè ogni risata che ti suscita, ti regala pure una bella mess'a fuoco su questioni per nulla infantili - a dispetto delle illustrazioni a monte di ogni capitolo - e decisamente annose e serie.

bello. se volete fare un bel regalo a un chiunque che non sia proprio cretino, "che animale sei?" è il regalo giusto.


grazie, gracie. mo' mi sento intelligente assai :D
#240 | modifica | elimina
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cooking skills
20-12-2005 15:59
»
io a cucinare sono brava assai :D
infatti, quando la gente viene a mangiare a casa mia, 'na volta che se ne torna a casa sua, tenta di replicare le mie ricettine.
che, se la suddetta non è proprio turda, si traducono in un successone.

è per questo che mi piace quando la gente viene a mangiare in casa mia, perchè apprezza, magna in abbondanza, e replica.
ma non solo: mi piace pure perchè se la gente viene a mangiare da me, è cosa gradita dare una mano alla sottoscritta.

ovviamente, facendo le cose più menose: pelare patate, girare la polenta, grattuggiare il parmiggiano...

e forse è per questo che dopo un po' la gente non viene più :( , e propone di fare non a casa mia ma a casa sua: per ricambiare il senso di schiavitù --> vieni tu da me, che ti metto sotto io.

è la dura legge del goal.
#239 | modifica | elimina
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forse ma forse
20-12-2005 11:54
»
... che sono in tesi.
dopo che col prof ci ho parlato tre volte, però.
cioè, dopo che ho buttato giù per tre volte il mio progetto.

oggi mi fa, "bene, molto bene. ci siamo."
aggiungendo che in gennaio mi manda da una, prima però devo ulteriormente chiarirmi le idee sul mio filo conduttore.

mica facile.
io coi fili conduttori non ho mai avuto un egregio rapporto.
i fili li sfilaccio, io. chennesò, mi ci trovo più a mio agio.

come se non bastasse, domani mattina, all'alba, parto.
'st'anno, natale con i tuoi, capodanno pure.
ma questa cosa mi piace, in fondo ho veramente tanto da studiare, e poi da scrivere.
è l'alba di domani che mi preoccupa, però.

propositi: studiare e scrivere nei prossimi 15 giorni, ed evitare di ingozzarmi a tavola.

propositi 2: fare la figlia, 'na volta tanto, e farla bene.

vedremo.
#238 | modifica | elimina
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Carver e Ousmanneh
16-12-2005 10:44
»
l'ho visto, finalmente, il documentario che mi hai prestato.
sua moglie me l'aspettavo diversa.
una donna meno serena, chissà perchè.

che poi, m'è piaciuto che ci fossero continui riferimenti a racconti specifici, con tanto di ricostruzione della vita che ci stava dietro.
ogni riferimento pensavo "ce l'ho, quel racconto, secondo me."

poi me li sono andati a cercare, i racconti citati, dentro le 4 raccolte che mi ha regalato alf.
ci sono eccome, quei racconti.
"sogni", ad esempio. la moglie di carver l'ha indicato come uno dei suoi preferiti. leggendolo, ci ho cercato dentro pure gli occhi di lei.


#237 | modifica | elimina
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CLUB
16-12-2005 10:39
»
ieri mi telefona uno sul cell.
buonasera dottoressa, mi fa, sono il dott. pinco, ci siamo conosciuti in sicilia, io stavo col suo padrino di battesimo che come un fratello è per me, e adesso sto a milano e domenica tutti quelli della provincia di siracusa e ragusa che fanno parte del nostro giro ci vediamo per farci gli auguri di natale. ci farebbe il piacere di unirsi a noi?

io: nonsi, ho i suoceri a cena.

lui: li porti pure.

io: nonsi.

lui: ma noi vorremmo averla con noi.

io: ma voi chi?, penso, ma dico: Nonsi.

lui: ma c'è pure il pane caldo con l'olio e la salsiccia fresca.

io: nonsi, però mi dica il posto che magari se mi libero presto... (ma quale)

lui: certo, il posto si chiama ENTRòPIA..., in via de amicis.
fa lui, con l'accento sulla O :asd:


***

fra un po' mi viene a casa la gracie. aspetto lei per farmi il terzo caffè.

però carina 'sta cosa che tutti i siculi fanno gruppo come possono. anche io voglio fare gruppo come posso.
adesso faccio gruppo come posso.

ma forse non posso. troppo sbatti.
#236 | modifica | elimina
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alfide
15-12-2005 15:55
»
minchia.
peggio del grillo parlante di pinocchio.
peggio anche perchè io le bugie non le dico, manco coscienziose (coscienza? :? e che cos'è? :? :asd: )

dai, ok. la piglio per buona.
forse sono una che alla gente chiede troppo (dice lui, lo stronzo immane).

però ci resto male lo stesso :(

quindi adesso divento stronzissimaaaaaa!

:muhehe:
#235 | modifica | elimina
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ultima cosa
15-12-2005 15:51
»
cmq, oggi ho fatto una sottospecie di pseudoesamino.
'na cosa di gruppo, fra l'altro.
mi sono seduta e ho detto più "certo, certo" che altro. lo ammetto. ma avevo veramente sonno.

la cosa bella è che le altre 3 del mio gruppo stavano tutte agitate. si sarebbero fumate la philip morris tutta intera.
beh, io agitata manco per un cazzo.
però mi lacrimavano gli occhi. dal sonno.

ma perchè voglio fare la psicologa?
che poi: voglio farla?
#234 | modifica | elimina
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propositi
15-12-2005 15:45
»
per l'anno nuovo, diciamo.
ma mi ci metto d'impegno da subito, che magari mi porto avanti.

dunque, imparerò a:

1. dire più no
--> ho notato che mi sbatto di brutto per far contenta la gente, se alla gente ci tengo. gente che però, a volte, se poi ha di meglio da fare, fosse anche solo cazzeggiare su un cuscino, ti bidona senza troppi se e ma. magari pure se tu hai fatto i salti mortali per tenerti libera, rinunciando ad altro a tua volta

2. dire qualche vaffanculo, più che ogni tanto
--> in fondo, se uno te le fa girare una volta, poi un'altra, e ancora, forse che forse che magari oh suvvia non è che ti merita proprio dalle unghie dei piedi all'ultimo capello

3. dire no e vaffanculo senza troppi rimpianti
--> perchè come dicono gli psicologi, l'impulsività è una brutta cosa, e di fronte alle emozioni negative è meglio fermarsi un attimino, giusto per evitare di far danni e di ritrovarsi senza le cosiddette "figure significative" che - chi ha culo - incontra nelle sue giornate. ma vaffanculo gli psicologi. cazzo di significativo c'è nella mancanza di rispetto? in fondo, è di fronte a questa che scatto come una molla. 'fanculo, quindi (ve l'ho detto che voglio portarmi avanti... :asd: )



siccome 3 è il numero perfetto, mi fermo qui.
no, perchè con l'anno nuovo voglio diventare superstiziosa.
#233 | modifica | elimina
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avatar 2
15-12-2005 14:46
»
ho deciso che l'avatar non lo voglio più.
ogni volta che entro nel mio blog c'è 'sto coso che mi guarda col muso coglione.

colpa di lazer e del suo "ma dai, mettiti l'avatar, te lo metto io!".

io la faccia non la voglio, men che meno da culo.
o'.





Lazer, quand'è che vieni a scancellarmi la lavagna? :D
#232 | modifica | elimina
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no title
15-12-2005 14:44
»
tanto lo sanno tutti che, se c'è da fare un regalo, regalo libri.
o simili.
comunque, mondi alternativi, che uno ci può entrare dentro per un po'.

non tutti sanno, però, che quando compro libri per qualcuno, ogni libro che compro ne compro un altro per me medesima.
l'ultimo - che leggerò spero entro il 2015, visto che alfide mi ha regalato per il comple non 1 ma 4 carver, e la batterica un bucay - "meno di zero" di ellis.

in feltrinelli, se ne stava bello in vista di fianco a uno dei libri che cercavo. lo fulmino con gli occhi.

me ne aveva parlato un amico, uno che fa lo scrittore (e scrive da dio, porco cane) e il fumettista (di quelli minimalisti e taglienti), 'na volta che davanti a un'insalata mi stava a raccontare di un vecchio che, zona arco della pace, si piazza col suo stand e vende libri e film introvabili, edizioni originali consumate dal tempo, etc.
"ci ho trovato l'edizione originale di meno di zero di ellis! come, non lo conosci?", eccetera.

mo' me lo sono trovato pur'io. edizione einaudi.
vedremo.
#231 | modifica | elimina
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avatar
07-12-2005 08:46
»
l'ho scelto più o meno a caso.
le alternative erano il topo gigante che non mi ricordo come si chiama, la puzzola, candy candy.

insomma, mi sono scelta una faccia pur'io.
vero che è carina? :girl:
#230 | modifica | elimina
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io e Piolo
06-12-2005 17:35
»
io e PIOLO (lo metto maiuscolo perchè sennò s'offende, il maiale) stiamo sul divano.
per PIOLO, leggete Lazzero. Per io, leggete io.

Domanda numero 1:
1. cos'ha in mano PIOLO, in questo momento?
Possibili risposte:
a. un piede
b. una birra
c. il membro
d. niente di tutto questo

Domanda numero 2:
2. Quante scorre ha fatto PIOLO nell'ultima mezzora?
Possibili risposte:
a. da una a tre
b. da tre a cinque
c. un soffione continuo
d. nessuna

Domanda numero 3:
3. Qual è la prima cosa che PIOLO ha detto appena arrivato in casa di Feranz?
Possibili risposte:
a. "Ohu, posso sedermi sul divano e spostare il cuscino?"
b. "Ohu, dobbiamo comprare l'alcool per stasera!!!!!"
c. "Ohu, la Leti stasera c'èèèèèè... :D "
d. niente, ha solo ruttato

Domanda numero 4:
4. Qual è il primo concetto profondo che PIOLO ha prodotto in casa di Feranz?
Possibili risposte:
a. :(
b. :x
c. tutto muore
d. speriamo che stasera la Leti mi dia i piedi

Domanda numero 5:
5. Qual è la prima canzone che PIOLO ha suonato con la chitarra di Feranz?
Possibili risposte:
a. Dove troveremo tutto il pane
b. Voglio andare a vivere in campagna (Toto docet)
c. Minchia signor tenente
d. Christians to the lions

Domanda numero 6:
6. Qual è la prima cosa che la Feranz pensa quando il PIOLO sta per arrivare a casa sua?
Possibili risposte:
a. ho sturato il cesso?
b. quante birre ci sono in frigo?
c. sono troppe le birre in frigo? (cfr. martedì scorso)
d. se li sarà lavati i capelli?


Il test è aperto. Rispondete numerosi.
Fra breve, saranno disponibili in codesta sede i profili Piologici all'interno dei quali ciascuno dei gentilissimi partecipanti potrà riconoscere aspetti reconditi di sè.

:ciaoo:


#229 | modifica | elimina
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avvenire
06-12-2005 15:55
»
mi scrive il direttore della testata (nel senso che l'ultimo stagista ha buttato giù il testo e ci ha timbrato sopra la firma del boss), dicendomi che da brava laureata quale sono e cicci-mummù, non posso non interrogarmi su tutte le fetenzie che smerdicchiano cotanto mondo di oggi e cicci-bbbbbu.

indipercui, interrogandomi me medesima inevitabilmente su tante insopprimibili questioni e cicci-bbbba, non posso non essere una che ci tiene a tenersi aggiornata sull'ultimo minuto degli eventi bbbu-cicci.

indipercui, lui direttore inpoltronatissimo al mio cospetto si prostra zerbinescamente proponendomi, e per favore non mi faccia la temutissima scortesia di chiedere venia e rifiutare, di ricevere tutti i giorni, a casa, gratuitamente, per un anno, il quotidiano di cui lui è il primo onoratissimo rappresentante.

ca mandamelo.
e mo' me lo manda.

chissà se col fatto che sono laureata mcdonald's non decide di mandarmi ogni mese 'na trentina di buoni-panozzo...
#228 | modifica | elimina
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cello
28-11-2005 14:41
»
ho il cello nuovo, ragassssssi.

diligentemente regalato da:
- TIM (buono sconto)
- suocera (porzioncina di sghei)
- ing (sghei rimanenti)

ci posso fare le foto. gnè gnè.
e poi ha la capocchia che si apre e si chiude. gnè gnè.
e poi è bellissimo. gnè gnè.
e grigio argento. gnè gnè.

però sta tutto complicato. per mandare un sms ce vogliono tre lauree. :(

ma mi piace assai :girl:
#227 | modifica | elimina
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incongruenze
24-11-2005 11:59
»
ieri esco dalla cattolica, mi dirigo verso la metro, in sant'ambrogio.
nella piazzuola della chiesa, con la borsa scatafasciata poggiata su un panettone, chi ti vedo e sento?

una sono familia povera, senza casa, senza lavoro, che STRILLA AL CELLULARE in una lingua a me ignota.

m'ha fatto molto specie.
nel senso: cazzo rompi le palle a me con la storia che siccome sei povera io sarebbe il caso che ti sganciassi lo spiccioletto, se poi il cell ce l'hai eccome?

vendilo, per dio. e non rompere i coglioni almeno per dieci giorni.
e che cazzo.
#226 | modifica | elimina
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VAI JORDA, FACCI SOGNARE!
24-11-2005 11:54
»
perchè minchia, ci vogliono due palle così per riuscire, in un giorno, a fare tutto quello che non ti è riuscito nei quattro anni precedenti.


... ma come faresti se io non ci fossi, la verità? :D
#225 | modifica | elimina
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gli alfidi
18-11-2005 11:05
»
ci sono gli elfi, le fate, gli gnomi, gli orchi.
poi ci sono gli alfidi.

gli elfi sono brutti, le fate sono belle, gli gnomi manco se vedono, gli orchi fanno paura.
gli alfidi, invece, ti guardano, ti indovinano, ti guardano di nuovo, e se piangi scendono.

se da una parte gli elfi, le fate, gli gnomi e gli orchi li trovi dentro la fantasia dei libri o, a volte, dentro la fantasia dei momenti peggiori o migliori, gli alfidi con la fantasia non c'entrano niente, loro sono veri.

solo che non a tutti è dato incontrarli.

a me è dato. :D :D :D
gnè gnè. :girl:
#224 | modifica | elimina
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prima di andare
17-11-2005 12:48
»
è una poesia di Yeats, citata in Sogni di Bunker Hill di John Fante.
a me sembra meravigliosa. quando l'ho letta mi son venuti in mente lazer e gracie.
eccola:


Quando sarai vecchia e grigia e assonnata,
E il capo ti ciondolerà davanti al fuoco, prendi questo libro,
Leggilo attentamente, e sogna il dolce sguardo che una volta
Avevano i tuoi occhi, e le loro ombre profonde;

Quanti hanno amato i tuoi momenti di grazia,
E la tua bellezza con amore vero o falso,
Ma solo un uomo ha amato l'anima pellegrina in te,
E il dolore del tuo volto che cambia.



... anche se a immaginare la Gracie col capo ciondolante ce ne vuole... :asd:
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28
17-11-2005 12:44
»
tanti, troppi, ma anche no.

oggi è il mio compleanno.
odio i compleanni.
anche perchè sono una delle poche cose della vita che non è possibile evitare, pure a mettercisi d'impegno.

non mi piace che ci sia sempre un calendario che gira, un numero che cresce (pari, per giunta, quest'anno!) e te che ti guardi e cerchi di capire se gli sei cresciuta dietro o no.

'fambagno.
stasera vado a mangiare tigelle e gnocco fritto con l'ing, lumache anche, forse, e chissà quant'altro. per pranzo, adesso, non andrò oltre uno yogurt e un caffè doppio.
dai che ce la faccio.

grazie per gli auguri, se me li fate.
no, perchè fra un po' mi disconnetto, oggi ho deciso di regalarmi un racconto e niente storie, indipercui se uno mi scrive "auguri" mi sa che riuscirò a scrivergli "grazie" solo domani.
meglio giocarci d'anticipo: grazie :girl:
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hm hm
03-11-2005 14:49
»
a un certo punto, commento uno dei commenti ai miei post. scrivo e che cazzo, dovrà pur esserci un dio da qualche parte, o qualcosa del genere.
lazer passa di lì, scrive non farmi parlare, o qualcosa del genere.
rido, scrivo che ce l'ho messo per lui, quel commento, sperando che ripassasse da quelle parti, ancora una volta.

quando lazer parla di dio, in genere sto zitta.
quando lazer, o qualunque dei presenti, mi chiede cosa ne penso, dico che non ne penso, perchè la faccenda non è che mi interessi granchè.

in effetti, non è che mi interessi granchè.
nel senso: se un dio c'è, non lo sento, quindi è come se non ci fosse. se non c'è, idem, con in più il fatto che il mio non-sentire è decisamente azzeccato. non che la cosa mi pompi l'autostima, devo dire, piuttosto m'allarga il senso di solitudine, a volte.

è per questo, credo, che quello che mi pesa in certi momenti è l'assenza di un dio. nel senso che se ci fosse, 'sto dio, potrebbe pure tornare comodo.
e invece niente.
a inventarmelo, vedo crollare l'impalcatura dopo un nonnulla. a non inventarmelo, a volte, mi dico "perchè non te l'inventi?".

insomma, così.

#221 | modifica | elimina
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Olè
02-11-2005 11:15
»
Creed - One Last Breath

Please come now I think I'm falling
I'm holding to all I think is safe
It seems I found the road to nowhere
And I'm trying to escape
I yelled back when I heard thunder
But I'm down to one last breath
And with it let me say
Let me say

Hold me now
I'm six feet from the edge and I'm thinking
That maybe six feet
Ain't so far down

I'm looking down now that it's over
Reflecting on all of my mistakes
I thought I found the road to somewhere
Somewhere in His grace
I cried out heaven save me
But I'm down to one last breath
And with it let me say
Let me say

Hold me now
I'm six feet from the edge and I'm thinking
That maybe six feet
Ain't so far down

Sad eyes follow me
But I still believe there's somthing left for me
So please come stay with me
'Cause I still believe there's something left for you and me
For you and me
For you and me

Hold me now
I'm six feet from the edge and I'm thinking



Grazie, Lazer! :birrozza:
#220 | modifica | elimina
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ottobre
02-11-2005 11:07
»
doveva succedermi, vi dicevo, qualcosa di inaspettato e meraviglioso entro la fine del mese di ottobre.

è appena cominciato novembre, torno col pensiero ai giorni andati.
col lavoro, niente di nuovo, nel senso che tranne scrivere niente.
ma col resto :D

del tipo:
- megalitigata con l'ing, megariconciliazione con l'ing, di quelle che segnano e uniscono,
- jd, sdfsgdfghfdgdfgfdgdagdrfg
- lazer, dfggrgdcvdgrgecmvgsdfsf
- leti, asfsfdfgerdvdfgerggfrgdg

li guardo, questi eventi trascorsi, con meraviglia perchè inaspettati.
sono contenta.


...mentre Alfide continua a colpire... ne ha già fatte fuori due, di statuine... quale sarà la prossima?
#219 | modifica | elimina
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tesi
02-11-2005 08:48
»
la prof che avevo contattato, con cui pareva dovessi fare un lavoro da spaccare il culo ai passeri, non mi caga più.
due settimane fa le ho scritto, una settimana fa le ho scritto.
non mi ha risposto, la stronza.

si materializzano due possibilità:
- fottermene, andarmi a cercare qualcun altro proponendo un argomento che interessa me, e non scegliere fra gli argomenti che mi vengono proposti (come successo con 'sta qua, anche se tutto alla fine era un compromesso fra i miei e i suoi, di interessi),
- materializzarmi al suo cospetto, dire "allora?", e cercare di recuperare.


fossi la mia psicologa, mi direi di optare per la seconda possibilità.
siccome non sono la mia psicologa, opto per la prima, mi sa :D
rincorrere la gente che non dà l'impressione di voler essere presa non è mai stato il mio hobby preferito.

insomma, prima o poi andrò a vivere in messico, non ci sono cazzi.
#218 | modifica | elimina
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la vecchia
21-10-2005 09:01
»
sarà stato un paio di mesi fa.

siedo sul divano, sulle ginocchia il notebook, scrivo. sento urlare, chiamare un nome una, due, tre eccetera volte. mi ci metto, e capisco che le urla arrivano dall'interno del palazzo, a pochi metri da me, da fuori la mia porta d'ingresso.
mi alzo, pianto l'occhio sullo spioncino.
per la prima volta da anni, vedo la vecchina che occupa l'appartamento di fronte. mi avevano sempre detto che era vecchia assai, che non riusciva a far le scale, che non metteva un piede fuori di casa da tempo.
adesso sta lì, davanti all'uscio aperto a tre quarti, si sorregge sulla porta, urla.

esco, le chiedo cosa c'è che non va. mi spiega che le hanno fatto uno scherzo, qualcuno è entrato in casa e s'è portato via la chiave. quindi aveva provato a chiamare il portinaio. mi chiede di entrare, che mi spiega meglio.
la precedo, dicendole che prima provo a recuperare il gonzo, cerco di rassicurarla. mi fiondo in portineria, chissà perchè chiusa, allora torno in casa e telefono al portinaio, che però non risponde.
torno fuori, lei ha socchiuso la porta e sta dentro.
entro e mi assale un puzzo di piscia e chiuso. mi viene da vomitare, fatico pure a mettere in fila passi dritti.

quando arriva il portinaio, parlo con lei per cercare di capire, vorrei che mi spiegasse. il portinaio interrompe di continuo, fra un sì e un no le dà addosso con un 'sei matta'.

a me sembra tutto fuorchè matta. semplicemente, vede e sente poco, ma una volta che capisce ci si può parlare. tre volte al giorno gli assistenti sociali entrano in casa, fanno quello che devono e vanno. penso che probabilmente a volte fatica a riconoscerli, avendo i sensi in frantumi, e si prende paura. penso che dentro quel cervello il mondo fuori viene messo insieme in modo inusuale, opaco, minaccioso. non è matta. è solo vecchia. mi fa una pena infinita.

è morta lunedì, nel sonno. teneva tutti i soldi della pensione in casa, aveva scarsissimi contatti coi familiari.
"si faranno vivi adesso che c'è da prendere, vedrai", penso.
#217 | modifica | elimina
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richiesta
20-10-2005 12:42
»
che per caso mi fate la cortesia di stoppare i vostri post per una settimana almeno così io mi scalo ben bene la classifica e mi ficco nella home??????

:D
#216 | modifica | elimina
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nonsense
20-10-2005 12:41
»
come quando cerchi su google nomi e cognomi di gente trascorsa, piccoli e grandi, per vedere che fine han fatto, e quando scopri che han fatto eccome, ti chiedi chi cazzo ti ci ha portato, lì dentro, a sbirciare nei successi altrui.

o come quando ti pianti davanti al bianco di un word, pensando che scriverai di roma e invece ti ritrovi a costruire toma, e ti chiedi come cazzo ti è venuto in mente di cimentarti su una finzione del genere.

oppure come quando ti connetti per controllare la posta e vedere se chi sai tu si è degnato di rispondere su quella faccenda importante, e invece bypassi la posta che tanto lo sai che non ci sarà manco un cucù e ti fiondi nel blog, e ti chiedi chi cazzo ti ci ha portato a scrivere un post su tutte le cazzo di cose che fai senza riuscire a circoscriverle dentro un motivo preciso.
#215 | modifica | elimina
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Federico
19-10-2005 16:40
»
ha 15 anni, vive a roma, stamattina ha ucciso i suoi genitori.

leggo due righe di notizia in un link di libero, poi poco altro dove si ricama sul poliziotto che gli ha parlato dopo il fatto, per convincerlo a mettere giu' l'arma e a farsi portar dentro, perche' per due ore federico è rimasto seduto su un cornicione.

era in cura presso un reparto di neuropsichiatria infantile.

stasera seguirò il tg.
adesso mi vado a bere una doppio malto.

#214 | modifica | elimina
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Otherside
19-10-2005 08:49
»
Mi piace :girl:


Otherside - Red Hot Chili Peppers

How long how long will I slide
Separate my side I don't
I don't believe it's bad
Slit my throat
It's all I ever

I heard your voice through a photograph
I thought it up it brought up the past
Once you know you can never go back
I've got to take it on the otherside

Centuries are what it meant to me
A cemetery where I marry the sea
Stranger things could never change my mind
I've got to take it on the otherside
Take it on the otherside
Take it on
Take it on

How long how long will I slide
Separate my side I don't
I don't believe it's bad
Slit my throat
It's all I ever

Pour my life into a paper cup
The ashtray's full and I'm spillin' my guts
She wants to know am I still a slut
I've got to take it on the otherside

Scarlet starlet and she's in my bed
A candidate for my soul mate bled
Push the trigger and pull the thread
I've got to take it on the otherside
Take it on the otherside
Take it on
Take it on

How long how long will I slide
Separate my side I don't
I don't believe it's bad
Slit my throat
It's all I ever

Turn me on take me for a hard ride
Burn me out leave me on the otherside
I yell and tell it that
It's not my friend
I tear it down I tear it down
And then it’s born again

How long how long will I slide
Separate my side I don't
I don't believe it's bad
Slit my throat
It's all I ever

How long I don't
I don’t believe it's bad
Slit my throat
It's all I ever
#213 | modifica | elimina
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Budapest
19-10-2005 07:52
»
è una città bellissima, suggestiva, colori dell'est, facce che non ti sorridono manco per sbaglio, assolutamente cheap.

la cosa che mi ha veramente colpito, però, è il senso del pudore della gente.
uno degli amici presenti, che conosce la città ben bene, raccontava di come ci siano zone dove i giovani si ritrovano per trombare con il proprio partner sotto gli occhi di altre coppie che hanno avuto la stessa pensata.
e va bene.

ma poi: l'ultimo giorno, andiamo alle terme. io e la mia amica ci imboschiamo nella parte femminile. stavo senza occhiali, per cui vedevo ombre, ma abbastanza per capire di averci di fronte donne nude, vecchie.
in particolare, vasca 38°: una donnina smilza, biotta se non per la cuffia ai capelli (e certo, perchè se nella vasca ci finiscono i peli della f**a fa niente, ma non sia mai che parta un capello...), se ne stava avvinghiata alla sbarra di metallo della scaletta, tutta impegnata in esercizi da pseudo-lapdance che consentivano ai presenti un approfondito esame di tutti i suoi buchi intimi. così, con non-chalance.

però poi in giro, per strada, a me che avevo una spalla scoperta mi venivano rivolti dai passanti sguardi misti fra il riprovevole e l'allupato.

bah. mondi.
#212 | modifica | elimina
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tentare
19-10-2005 07:40
»
penso che giocherò al superenalotto.
sei numeri a caso e 'fanculo.

in genere mi capita questo: non gioco mai, ma delle volte, al mattino, mi sveglio e penso gioco, chissà. mattino come questo che, appunto, mi sono svegliata e ho pensato gioco.
quindi gioco.

ovviamente, come sempre, vincerò un cazzo.
però mi piace, 'sta cosa di sentire da dentro una spintarella per provare. non credo di essere una che vive di presentimenti, e quelle poche volte che mi son capitati, i presentimenti, erano sbagliati.
ma è carino lo stesso.
in fondo, seguire la vocina - pure se c'è di mezzo una minchiata come il superenalotto - è francamente rilassante: fai una cosa, qualunque, come se fosse un altro a sceglierla e a proporti di farla. niente sforzi, niente prove del nove.
#211 | modifica | elimina
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Fight Club
18-10-2005 15:36
»
ho cominciato a leggerlo, evviva Mayetta che di cotanto prestito mi cinse.

se penso che è il primo libro di Pala-etc, il primo, mi chiedo come siano gli altri.
nel senso che in genere - ma non sempre, ok - i primi libri sono un po' come il saccone prima dell'incontro di boxe, dunque chissà gli altri.

è bello, fight club. molto vivo, pieno di gente in ginocchio che di quelle ginocchia, in fin dei conti, vive di brutto. bello.

che poi ci hanno fatto pure il film, per dio.
ma come, non l'hai visto?
eh no.


beh, per intenderci :D :

***consigli per gli acquisti***

- tutti i Pala-etc, "soffocare" il prossimo in saccoccia, fidandomi di Lazer
- ma anche tutti i Carver, Minimum fax edit, tranne "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore" che ho già.


prima o poi, forse chissà, prenderò in mano Anna Karenina, che da anni, in uno degli scaffali dell'Ikea-libreria, piglia polvere e animaluzzi. in un'altra vita?

#210 | modifica | elimina
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Estremamente
18-10-2005 15:28
»
il mio oroscopo dice che entro la fine di ottobre mi succederà qualcosa di estremamente positivo e di estremamente inaspettato.

la fine di ottobre è alle porte, ma finora niente.
mi scervello pensando a tutto quello che al momento bolle in pentola, senza forma certa o farfugli di promesse.
anche se la cena di giovedì alla gnoccheria potrebbe fare al caso, considerata la prevedibile abbuffata e le ipotizzabili - solitamente destabilizzanti e strabilianti - conseguenze del fatto.

ma prevedibile e solitamente lasciano intendere che cerco nel posto sbagliato.

#209 | modifica | elimina
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Prossimamente...
07-10-2005 11:51
»
... su canale Feranz, listone di libri che la suddetta avrebbe tanto intenzione di comprare e, questione di coerenza, leggere.


così, il listone per sfizio lo faccio :asd:
#208 | modifica | elimina
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chicca
07-10-2005 07:30
»
Perchè gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E delle più grandi avrai romanzi, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l'unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice."

Stephen King, Misery, p.266.


E mi viene in mente Desirè, guarda un po'.
#207 | modifica | elimina
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progetti
07-10-2005 07:24
»
c'è una cosa che ieri mi pare d'aver capito all'improvviso. o forse è solo un pensiero che dimostra quanto non ho capito. ad ogni modo, è una faccenda banale, da discorsi sulle quattro stagioni, però ieri m'è venuta in testa di punto in bianco, come fosse un disegno fermo.

la cosa è questa: c'è gente che fa progetti pensando al risultato, e poi c'è gente che fa progetti pensando al percorso e fottendosene del risultato. io faccio parte del dopo-virgola.

il dopo-virgola è una gran fregatura, mi pare. nel senso che possono permetterselo i ricchi, i paraculati, chi in pugno ha già qualcosa.
io non sono ricca, nè paraculata, e in pugno ho solo dita, le mie.

"non si può fare la vita del colonnello con lo stipendio del soldato", diceva qualcuno.

leggere montalbano ti insegna che per fare soldi ci sono un sacco di modi, il problema poi è se ti beccano - e montalbano becca sempre. ma di montalbano ce ne sono pochi, mi sa. secondo me, i più si lasciano comprare.

insomma, nel mio futuro vedo colpi e latitanze.
chi condivide, mi segua. necessito di risorse :asd:
#206 | modifica | elimina
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Partenza
07-10-2005 07:16
»
stasera, per Budapest.
e intanto piove che dio la manda.

ieri, pastone in cattolica: chiacchiera con la docente per eventuale tesi, avevo un sonno della madonna, la testa confusa, e quella che voleva sapere i fatti miei. fossi in grado di raccontarli, i fatti miei, sarebbe già un passo avanti.

poi, sotto l'acqua, arrivo in feltrinelli.
compro.
per me:
- "lo strappacuore" di boris vian
- "panino al prosciutto" di charles bukowsky
- "di cosa parliamo quando parliamo d'amore" di raymond carver
- "il bambino di cartesio" di paul bloom

per lazer:
- "il maestro e margherita" di bulgakov

per la jorda, per il suo compleanno alle porte:
- "il giovane holden", di j.d. salinger
così magari per farglielo leggere non devo allontanarmi dal mio per indicibile tempore.

poi torno a casa. riesco per fare la spesa. ritorno di nuovo a casa, stavolta ci resto.

m'ero messa in testa di continuare un racconto iniziato qualche giorno fa, ma niente. ho solo consumato la batteria del notebook, alla fine gli ho appizzato l'alimentatore al culo, continuando però a non scrivere.

quindi mi sono messa a leggere un montalbano. poi ho preso in mano carver, leggendo i primi tre racconti.

più leggo e più mi rendo conto che scrivere, come si fa, io non lo so.

cmq, stasera parto, e qui piove che dio la manda.
#205 | modifica | elimina
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Rino
21-09-2005 09:34
»
Sale in macchina, con culo felpato.
Gli rivolgo uno sguardo da Candy Candy, è una questione di educazione.

- Toh, - mi fa. E tira fuori un ombrello dalla giacca. - Visto che scrivi che ti bagni sempre e con poco... - :asd:


...e poi c'è chi definisce me "destabilizzante".
#204 | modifica | elimina
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nell'ultimo anno
20-09-2005 18:13
»
se faccio due conti, mi accorgo che ne sono cambiate, di cose.

ci pensavo stamattina, notebook aperto e io a pigiare tasti, a inseguire chissà cosa, coi libri di testo del prossimo esame a un tiro di schioppo dal naso, chiusi.

ne sono cambiate, di cose.
#203 | modifica | elimina
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Partita
20-09-2005 18:05
»
Una volta aperta la Partita Iva cominci a vedere cose che i comuni stipendiati no, non sanno manco che forma hanno.


Del tipo che nel periodo natalizio, anno 2004, vengo letteralmente tempestata di telefonata da: pompieri, polizia, finanza, tutti sentitamente implicati nell'arduo (e fallimentare) tentativo di rifilarmi - alla modica cifra di 100 o 200 Euro, "tutti scaricabili, signorina" - i loro giornaletti.
E qui: tutti tiramm' 'a campà, mica dico niente.
Però, come ben sanno i tecnici del communication bissinèss, anche la vendita ha le sue tecniche, e se uno non le conosce, non le conosce.

- Pronto, buongiorno. -sospiro, - E' la finanza, signorina. -sospiro, - Come sta? - sospiro.

Minchia. Che per caso mi devi fare un controllo?, penso io.

Così. Per poi, solo poi, buttar fuori tutta 'na carambola di discorsi sulla rivista, e per favore, e per piacere, e su, e dai, e che cazzo.
Non è mai stato divertente ricevere quelle telefonate.


Ma non solo. Una settimana sì e una no, ricevo cataloghi da aziende di prodotti di cancelleria, presentate sul vassoio di latta di sottoproposte più ridicole che curiose. Quella di oggi, ad esempio: Faccia un ordine, di qualunque importo, e le invieremo un telefono cordless radio-termometro .

Come dire "compra la bici da noi, insieme ai pedali ti diamo pure due rubinetti e sette cucchiaini".




... e la vita continua, ragasssssi, quella puttana.
#202 | modifica | elimina
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proposito
20-09-2005 10:36
»
ho deciso, mi sento poco tenace però, di scalare la classifica del dsy.

ancora una cinquantina abbondante di post e mi trovo messa in colonna. del tipo che se poi non posto per una settimana, uno mi trova lo stesso e di colpo, senza fare giri strani nei www del sistema.

ma quanto sono altruista, gesummio.
tze.
#201 | modifica | elimina
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hm-hm
20-09-2005 10:34
»
l'ho letto.
in effetti si legge in due giorni, e non perchè siano pochi fogli.


è carino.
mi sarei aspettata una scrittura più asciutta, però.
ma forse sono io che mi bagno con poco (jd, e piantala... e tu, lazer, taci, va...).


#200 | modifica | elimina
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Non dire
16-09-2005 18:30
»
Si intitola "Non dire il mio nome", di Paola Presciuttini, edito da Meridiano Zero.

Ieri un amico mi fa: si legge in due giorni.
Oggi vado in Feltrinelli, lo compro.

'na volta che l'ho finito, anche se lo so che non ve ne frega un cazzo, vi dico com'è.

#199 | modifica | elimina
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Alla finestra
16-09-2005 18:29
»
mi tiro su dal divano, prendo il cell, vado in balcone.
m'è appena arrivato un sms, punto gli occhi sul display e pigio i tasti. leggo.

sorrido. alzo gli occhi e guardo avanti.

il mio balcone dà sul cortile interno. il mio cortile interno è attaccato ad altri tre cortili interni di altri stabili, debitamente separati da muri.
insomma, una volta affacciati al balcone abbiamo tutti la stessa merda di quattro-cortili da guardare.

ebbene, dicevo, alzo gli occhi e guardo avanti.
di fronte, circa quindici metri ci separano, una donna mi punta gli occhi addosso. sta in piedi, guarda.

già che ci sono, la guardo pur'io, pensando "cazzo guardi?".

poi abbasso gli occhi. sono in tenuta porno-sportiva: maglietta nera lunga-lunga, pantaloncini corti-corti. talmente corti che manco se vedono. del tipo che una che mi guarda mi vede avvolta in una maglietta, sotto ad averci pantaloncini o mutande sarebbe uguale.

sprofondo nell'imbarazzo, penso "e se 'sta cogliona chiama la polizia per denunciarmi per oltraggio al pudore?".

scrollo la maglietta come per farmi un po' d'aria, rientro in casa.

la polizia non è ancora venuta a prendermi.
#198 | modifica | elimina
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Domande
07-09-2005 14:01
»
tutti gli psicologi, ho notato, quando incontrano uno che studia psicologia, chiedono "perchè lo fai?".
da come lo chiedono, capisco che, quand'è stato il loro turno, la risposta l'hanno sbagliata.
#197 | modifica | elimina
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news al rientro
29-08-2005 15:51
»
1. L'appartamento di fianco al mio sarà fra breve occupato da una sorta di Little Jim a quanto pare con un portafogli succulento. Il suddetto, infatti, occuperà da solo quella specie di bilocale (secondo me era un monolocale, che hanno diviso in due ficcandoci in mezzo un cucinotto e un cesso), pagando la modica cifra di € 700,00 al mese al Paperone proprietario dell'intero stabile. E dice pure che è riuscito a spuntarla benone: quello, infatti, 800 ne voleva, di euro.

2. L'inquilino del piano terra, che fino a stamattina pensavo fosse un pittore ma che in realtà ho scoperto essere un amministratore di condominio, ha perso il suo micio. Lui (l'inquilino) ha la barba, una cinquantina d'anni, un fisico rinsecchito, scarsi sorrisi e scarse parole. Leggere il suo annuncio ("Ho perso il mio gatto... chi lo vedesse, mi chiami a qualunque ora del giorno e della notte...") m'ha fatto montar su un senso di tenerezza. Spero lo trovi, 'sto gatto. Sennò gliene regalo uno io. Mi sa che col micio ci parla eccome, e ci ride pure.

3. Ho trovato le mie tre caselle e-mail tempestate di messaggi spazzatura. Non vanno mai in ferie, i virus e i loro paparini, a quanto pare.

4. Appena rientrata dalle ferie ho trovato bollettini e fatture da pagare (fra affitto e tasse universitarie) per un totale a debito destabilizzante. Non voglio più una casa. Non voglio più un'istruzione.

5. La portinaia se ne sta in vacanza, e ha avuto il buon cuore di andarci lasciando in portineria - con implicite funzioni di sostituto - quel botolo di suo marito. Che ieri sera s'è scordato di spegnere la sua cazzo di radio sintonizzata su una cazzo di frequenza che ha trasmesso per tutta la notte la cazzo di voce di chissàchi, deturpando il mio sonno, alla fine del cazzo pure quello.


... e la vita continua.

#196 | modifica | elimina
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Per far dispari
29-07-2005 16:03
»
ancora ciao :girl:


:lol:
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Partenza
29-07-2005 15:57
»
domani.
io, l'ing., una coppia di amici.
andiamo a Minorca, ci restiamo una settimana, Ciudadella.

se ci fanno l'attentato, con la sfiga che ci ho mi sa che 'a bumbett me la mettono nel caffè della mattina.
sappiate che è stato bello, ciacciarà.

:ciaoo:
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Prevaricazioni
29-07-2005 15:54
»
mi telefona la tipa della tim.
"buongiorno", mi fa, "lei è tal dei tali?"
"e come no."
"il suo cellulare è un ****?"
"e come no."
"mi scusi se la disturbo. la chiamo per comunicarle che per la fine dell'anno il suo telefono verrà bloccato per via di aggiornamenti tecnici sulla rete."
":shock: "
"per questa ragione, se lei si recherà presso un centro tim autorizzato, potrà scegliere se ricevere in omaggio un **** o un buono sconto di **** per l'acquisto di un altro cellulare."


penso: non cambio cellulare da quattro anni. l'unico, questo, che sopravvive da così tanto tempo. ci telefono, ci scrivo sms. che mi riprenda mentre giro il sugo, che mi immortali mentre sbadiglio, che mi faccia il caffè, non me n'è mai fregato un cazzo.
'sti qui vogliono farmi cambiare cellulare, e mi offrono un coso nuovo di zecca che più sfigato non si può, sanno che non lo accetterò neanche ma neanche, però hanno la bontà di concedermi uno sconto - col quale ci compro 'na cippa, se non ci aggiungo almeno tanto quanto - per prenderne un altro di mio gradimento, rigorosamente segnato, però, TIM.



"direi proprio di no, signorina." dico. "o mi date un cell della stessa marca del mio, o non se ne fa niente. io quell'altro cell non lo voglio, il vostro buono potete tenervelo, e non ho intenzione di sborsare un euro per i vostri cazzo di problemi e aggiornamenti alla rete, linea o sarcazzo."


la guerra è aperta. la questione verrà discussa presso il centro tim, che la signorina, in qualità di due di picche, non ha molta utilità che interceda presso le due aziende coinvolte per far valere i diritti della sottoscritta.


ma pensate un po'.
#193 | modifica | elimina
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Nonpuofinirequi
28-07-2005 09:30
»
un modo come un altro per fare il verso a uno dei miei indirizzi e-mail.
magari, un modo come un altro per dirmi qualcosa, sa dio cosa.

se poi 'sto qualcuno si pigliasse pure la briga di scribacchiarmi 'na riga, o di allegare un doc qualcunque provvisto di contenuto leggibile, sarebbe meglio.

pero' carina, 'sta cosa.
carina proprio.
#192 | modifica | elimina
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e cmq...
19-07-2005 13:16
»
mi siete mancati, raga'.
qua, col caldo, divento sentimentale.
mi siete proprio mancati.


indipercui:
se mi scriveste 'na riga di bentornato...

:muhehe:
#191 | modifica | elimina
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Cineserie
19-07-2005 13:11
»
già che c'ero, girondolando per casertavecchia (una chicchina, posta a pochi chilometri da caserta, borgo medievale con stradine strette e che andavano su e giù. ci ho mangiato 'na pizza, però, che 'a pummarola 'e napule era nu miraggio), me ne entro in un negozietto di oggettistica varia. unica anima presente: una cinesina tutta sorridi-a-me.

beh, compro: una specie di cioppo per capelli (bello); una specie di cosino con la candela dentro; un'altra specie di cosino con 'n'affare penzolante (senza candela dentro, ce la devo mettere io); una specie di lampada strana, che al posto della lampadina dentro ci devo mettere la candela (sempre io, ce la devo mettere); un affare col pistolino, coi mici che vanno su e giù se li pigli a sberle; altre due cosine di legno che però non dico perchè una la do alla jorda.

il tutto alla modica cifra di 17 euro.

la cosa divertente è che sui vari cosini con e senza candele c'era il prezzo, scritto che non capivi bene. lo fisso, lo rifisso, poi strillo: "ma queste cose costano 299 euro????".
la cinesina-sorridi-a-me mi dice: "veramente vengono 2,99 euro ciascuno".
e siccome son belli, me ne ciappo una manciata, che così mi metto a posto 'na famiglia intera, e visto che vi penzzzzzo?

'nzomma, 'sti cinesi ci staranno pure a fare le scarpe, e a mandarci a puttane l'economia, ma sai che soddisfazione a comprare a certi prezzi.
e certo che alla fine sorrido-a-te.
#190 | modifica | elimina
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non l'ho capito...
19-07-2005 11:35
»
... se ad essere sinceri ci si guadagna.
io, mi dicono, oltre ad essere sincera, sono pure schietta.
ovvero, m'hanno spiegato, "diretta", senza peli sullo stomaco, che se 'na cosa è tonda, non parto a parlarti dell'ellisse, ma te lo sparo in faccia, che è tonda.

insomma, se ci si guadagni non lo so.
e come per tutte le cose di cui sconosco le conseguenze, e che ciononostante faccio, me ne esco con un "ma chissenefrega, comunque sia".

qualcuno dice che questo è il bello di me.
qualcun altro dice ma che cazzo.
io tir'innanzi, che altro non so.
#189 | modifica | elimina
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matrimonio
19-07-2005 09:50
»
e alla fine, mi s'è sposato l'amico fraterno.

stiamo tutti lì, quelli del cucchiaio, acconciati di tutto punto e sudatissimi, noi donne commosse che gli vogliamo tutte un gran bene, ognuna a modo suo, pure se non si resiste alla tentazione di filarsela fuori dalla chiesa dopo un nonsochè, morir di caldo va bene, ma quella è terra straniera, nessuno vuole lasciarci le ossa.

siamo a giovi, paesello sulla testa di salerno, col mare sotto. lui è emozionatissimo, chiede "faccio la cosa giusta?", e chi può dirlo, è come un dente, tiralo via e non ci pensi più.

la sera, lui ride, felice.
al ricevimento, mangia come un pulcino, lui che in genere si strafoga come un porco.
gira fra i tavoli con sua moglie, sorride e ascolta le chiacchiere di chiunque, solite minchiate, è felice.

è andata. è stato bello. però i dolci, a salerno, fanno un po' mndborijklkj. meglio i pasticci di alfuccio.
#188 | modifica | elimina
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ma anche no.
19-07-2005 09:40
»

:pensa:
#187 | modifica | elimina
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pillola prima della tempesta
19-07-2005 09:36
»
ho deciso che voglio capire chi sono.
poi, smettere di esserlo.
#186 | modifica | elimina
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8-|
30-06-2005 17:14
»
martedì sera sono tornata da un viaggetto: casa, saint moritz, garmish, dachau, monaco, innsbruck, saint moritz, casa.

e già vorrei ripartire.
del tipo: casa, innsbruck, salisburgo, vienna, salisburgo, innsbruck, casa.

milano mi manda giù la pressione sanguigna (e non ho sempre jd a portata di mano...).
#185 | modifica | elimina
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questioni
16-06-2005 18:18
»
se dimagrisco, perdo prima di tutto le tette.
se ingrasso, metto prima di tutto la panza.
se resto come sono mi stufo, penso che mica mi piaccio.
poi rifletto, a ingrassare o a dimagrire, continuerei a non piacermi, quindi tanto vale.

tanto vale andarci di gola, dico.

#184 | modifica | elimina
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Un indovino mi disse
15-06-2005 08:58
»
ho cominciato a leggerlo ieri.
continuerò nei prossimi, a spizzichi e bocconi, che comunque ho già ripreso a studiare.

mi piace, ad ogni modo.
è un testo decisamente saporito.
vabbuo'.
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Assoluzione, a quanto pare
14-06-2005 15:24
»
MICHAEL JACKSON INNOCENTE; ASSOLTO DA TUTTE LE ACCUSE
(AGI) - Santa Maria (California), 14 giu. - Un verdetto di innocenza su tutti i 10 capi d'accusa di molestie sessuali pedofile ha liberato oggi Michael Jackson dall'incubo di una possibile condanna a parecchi anni di carcere: la "pop star" ha fissato con gli occhi sbarrati il giudice che leggeva il verdetto, mentre a ogni lettura di "not guilty" (non colpevole) del verdetto i suoi ammiratori si producevano in urla di entusiasmo. Il cantante, 46 anni di eta', e' uscito da uomo libero dal tribunale, osannato da una piccola folla di ammiratori entusiasti. Una settimana, per oltre 30 ore complessive, e' durato il dibattito della giuria, la cui conclusione ha annientato il lavoro del collegio d'accusa e della parte civile, che avevano accusato Michael Jackson (padre di tre bambini) di una serie di sordidi delitti: di associazione per delinquere per sequestro di persona (capo d'accusa n. 1), di molestie pedofile (capi d'accusa n. 2, 3, 4 e 5), di tentate molestie pedofile (capo d'accusa n. 6), di somministrazione di alcolici a un minore per sedurlo (capi d'accusa n. 7, 8, 9 e 10). Il processo risolto dai 12 giurati (otto donne e quattro uomini, tutti bianchi) e' durato quattro mesi, ed e' stato caratterizzato da toni aspri e da testimonianze scabrose: se fosse stato giudicato colpevole di tutti i 10 capi d'accusa, il cantante avrebbe potuto trascorrere quasi 20 anni in prigione. Il cantante, che ha strenuamente proclamato sempre la sua innocenza davanti a tutte le testimonianze a lui contrarie, ha ascoltato la lettura del verdetto tamponandosi gli occhi con un panno, ma senza dare mostra di altri segni di emozione. Il cantante ha varcato da vincitore la soglia del tribunale, alzando le due mani strette l'una all'altra, ma il suo volto e' rimasto teso, serissimo.


www.agi.it
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Se...
14-06-2005 13:11
»
se sopra la panca la capra canta, perchè sotto la panca la capra crepa?


Capite, mi manca il Lazer che mi intima di piantarla di scrivere minchiate...
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Melissa P.
14-06-2005 13:06
»
non so a partire da cosa, lo spunto, ma stamattina, su google, ho cercato qualunque cosa contenesse commenti e schiamazzi relativi alla tanto conclamata - e sputtanata - melissa p.

il suo "cento colpi..." l'avrò sfogliato una decina di volte, al super, leggendone alcune righe ogni volta.
in genere faccio così, quando so che i miei soldini sarebbero spesi male a sganciarli per una cianfrusaglia del genere, essendo comunque io mossa da curiosità.
perchè il caso è curioso, e banale, ammettiamolo. ma curioso.

e non perchè quella abbia pochi anni sulla groppa, nè perchè si sia presa la briga di sviolinare sesso su sesso in cento, centocinquanta, centochissà paginette rilegate.

la cosa mi pare curiosa perchè quella ha venduto una cifra di copie, in mezzo a schiamazzi di gente che strilla ai quattro venti che la cara melissuccia saprà pure trombare, ma scrivere no, le esce maluccio.

orsudunque, per quanto possa essere discutibile il suo talento - e in effetti, da quel poco che ne ho letto, non è che brilli, senza nulla togliere al dono della chiarezza che non le manca, e non è poco - a leggerla sono stati in tanti.

quindi, google.
finisco non ricordo bene dove, è una sfilza di commenti, i più sono satanici, i meno idilliaci.
idilliaco è quello che scrivono di lei e dei suoi scritti ragazzine e ragazzini di quindici anni. che nella banalità di cui la cara melissuccia è accusata trovano alcunchè di banale, tutt'altro, lei li capisce, ed è matura.

questo mi ha fatto riflettere.
#180 | modifica | elimina
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Quisquilie
14-06-2005 11:56
»
Una settimana fa, esatta.
Mi trovo in Cattolica, devo sostenere due esami, uno interamente orale, uno scritto e orale.

Comincio col primo, faccio lo scritto, consegno.
Ci rivediamo fra un'oretta., dice una tipastra, assistente del docente, magari ricercatrice, culo a pera, sguardo da nestofante.
Mi alzo, cambio aula, col culo che mi ritrovo arrivo che i docenti hanno già finito di interrogare tutti, mi presento bella-bella, dico che ci sto pur'io, spiego dell'altro esame, mi siedo, resto seduta per una mezz'ora buona, alla fine recupero la scritta sul libretto.

Mi alzo, torno nell'altra aula. C'è sempre la tipastra col naso da nestofante, non è sola, di sguardi se ne sono aggiunti.
Prende i compiti in mano, legge ad alta voce i voti, non prima di avermi chiesto di chiudere la porta, per favore.
E quando tocca al mio, di voto, lo dice, poi tira su gli occhi, chiede dove sono, chi sono.
Tiro su il braccio.
Sì, però, signorina, veda di imparare a scrivere. Capiamo l'ansia, capiamo tutto, ma arrivati a un certo punto c'era venuto di mollare lì il suo compito e smettere di correggerlo. Insomma, veda di imparare a scrivere.
Mentre lo dice non mi guarda. Io resto immobile, gli altri studenti tacciono, faccio cenno di sì col capo, e trattengo una risata.

Ansia?
No, tesoro. Quella è la mia grafia di SEMPRE.
L'ansia non c'entra.

E' per questo che mi viene da ridere.
Ne capisse di grafologia, quella psicologucola, - e, a pensarci, anche di psicologia, se proprio-proprio - m'avrebbe parlato con un altro tono, o forse avrebbe semplicemente taciuto.
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Spulciando
14-06-2005 11:45
»
mi connetto, mi fiondo nel blog, leggo l'ultimo post della jorda.

e mi sento un po' una merda, perchè il primo ricordo che mi viene in mente, leggendo quelle righe, è un ritornello che girava, beffardo, nelle paginette di diario di quegli anni, le paginette che facevi girare in classe dopo averci riversato quelle che ti sembravano frasi memorabili, un po' per ridere un po' per esserci, con calco indeciso e non senza errori di ortografia.

il ritornello era questo:
ti amo e ti adoro come la salsa di pomodoro,
ti amo e ti rispetto come la carta del gabinetto.


era una faccenda semplice, l'amore, a quei tempi.
#178 | modifica | elimina
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Coltelli.
14-06-2005 08:47
»
puoi usarli per tagliare una fetta di torta e offrirla.
oppure per tagliare la gola a una testa di cazzo, una delle tante che ti pestano i piedi.

strumenti, nè buoni nè cattivi.
la bontà o la cattiveria dipendono da cosa ne fai, una volta che li usi.
#177 | modifica | elimina
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Eccoci.
08-06-2005 07:46
»
E insomma, alla fine rieccoci qua, coi piedi puntati sul culo della famigerata metropoli.
Dopo quasi due settimane trascorse col culo sulla sabbia, in faccia al mare, a scacciare api stronze e pulci.

Sono nera, con sconto di rabbia, però. E il mio livello di serotonina ne ha goduto i benefici effetti.

Sì, lo so, il blog non era più lo stesso. Okay, okay, la prossima volta, ovunque mi trovi, cagherò un post al giorno, okay, non voglio avere sensi di vuoto sulla coscienza. :asd:

Però non sarei tornata, giuro.
M'è successo di tutto, ed è stato tutto bello e siciliano, a tratti spellacchiato come l'epidermide che mi ricopre in questi giorni, ma siciliano, e decisamente rilassato e impertinente, bello.

Un mio carissimo amico, una specie di fratello imprestatomi dagli anni, mi ha confessato di essere gay. Ho conosciuto il suo fidanzato, gli sto simpaticissima, dice, gli ho comprato il gelato, sembra un bambino cresciuto senza volerlo, ti vien voglia di prenderlo in braccio e cantargli nelle orecchie qualunque cosa.

Una mia carissima amica, una specie di sorella imprestatomi dagli anni, mi ha confessato di essere appena uscita da un periodo mica tanto breve di depressione. Abbiamo riso come due matte davanti a una granita al caffè, mi ha regalato un porta foto bellissimo, ci siamo scompisciate discutendo della morte della nonna di un'altra amica, 102 anni di spinte in avanti, non era mica lucida, e quando era lucida pregava di morire, non ne poteva più, povera stella, arrivare a 102 anni... noi siamo già stanche a 27, ah ah ah.

E poi ho giocato coi cani. Ne ho trovato uno nuovo, bianco, sporchiccio, appartiene ai vicini di casa, una coppia di sposi un tantino stralunati, a tratti lo cagano, il cane, e quello viene sempre in casa dei miei, ci trova una fraccata di coccole, mica scemo. E poi va d'accordo con Paola (il cane dei miei). Insomma, fanno micio-micio, e vivono felici e contenti.

Ma non solo. C'erano un sacco di millepiedi. Adoro i millepiedi. Sono buffissimi, biribiribiri, a camminare con le zampette in fila.

Insomma, sono tornata.
#176 | modifica | elimina
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She just
23-05-2005 09:17
»
REM - She just wants to be

It's not that she walked away,
her world got smaller.
All the usual places, the same destinations,
only something's changed.

It's not that she wasn't rewarded
with pomegranate afternoons
and Mingus, Chet Baker and chess.

It's not the stampede and fortune
of prim affectations
she's off on a right and she knows now
it's greater than the whole
of the past
it's greater
and now she knows.

She just wants to be somewhere
she just wants to be.
She just wants to be somewhere
she just wants to be.

It's not that the transparency
of earlier incarnations
now we're back on, we're enriched
and loaded
with beautiful vulnerability
and now she knows.

Now is greater
and she knows that.

She just wants to be somewhere
she just wants to be.
She just wants to be somewhere
she just wants to be.

Now is greater
now is greater
and she knows that

She just wants to be somewhere
she just wants to be.
She just wants to be somewhere
she just wants to be.

It's not like the angels
could truly look down
stir up the trappings
and light on the ground.
Remind us of what, when,
why or who?
The how's up to us, me and you
and now is greater than the whole
of the past
is greater and now she knows that.

Now she knows.



Domani parto per il mare. Tornerò fra un po'. Mi vado a dare 'na sciacquata, va.

:ciaoo:
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Che poi.
17-05-2005 16:02
»
A volte mi chiedo come si possa mantenere la calma in certe situazioni che definire estrose è decisamente minimizzante.
Ma soprattutto, mi chiedo come faccio io a mantenerla, già che, a quanto pare, la mantengo, e tiè.

Devo incassare un assegno da circa due (o forse tre?) settimane. L'assegno è nelle mie mani, solo che è di un importo di 100 euro inferiore rispetto all'imponibile che mi si deve. Insomma, quel coglione che l'ha compilato, o ha fatto il gianda o è gianda.

Risultato: io l'assegno me lo sono dovuta prendere, con la gentile richiesta avanzata da una cotanta sciura di non versarlo subito ma di aspettare una sua telefonata chiarificatrice: i 100 euro me li daranno cash? dovranno annullare l'assegno ed emetterne un altro?
Mi saprà dire, dice.

Ma passano le settimane, e di quella manco una scoreggia.
E allora 'fanculo, penso. Chiamo io.
Chiamo per giorni, senza trovarla. Finalmente la trovo, non ho ancora chiesto, mi dice, mi chiami domani. Cioè oggi, ma quella di nuovo non c'è. Poverina, mi dicono, ci ha il male nero e viene se ce la fa.
Dico ok, richiamerò.

Ragazzi miei, sonocalmissima e non me ne frega nulla.

Ma pensa te.
#174 | modifica | elimina
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Ci sono.
17-05-2005 15:53
»
Senza parole, ma ci sono.
E che cazzo.
#173 | modifica | elimina
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determinazione, ci vuole.
13-05-2005 11:44
»
sto studiando, 'sti giorni.
passo da un manuale all'altro, da un approccio all'altro, da una tazza di caffè all'altra.
e se mi accorgo di essere sulla via dell'ottundimento, prenoto al ristorante indiano, che quel vinello lì mi circonda di farfalline in un batter d'occhio, e stiamo allegri.

poi, anche, ma poco, scrivo.
e qui mi sento un po' cogliona e un po' aggiustata. dipende.
non tanto dal punto di vista. dipende piuttosto dalle formichine in pancia, se hanno o no il culo rosso :D
se ce l'hanno rosso, sono cazzi.

e cmq, se proprio devo tirare una riga, sono tutte minchiate quando si dice che si stava meglio quando si stava peggio. alla fine, sempre, uno sta come può, e se ce la mette tutta, per quanto poco sia il suo "potere", da qualunque finestra di vada a sbirciare, quello non può essere altro che il meglio.

dopo 'sta cazzata, vi saluto. :girl:
#172 | modifica | elimina
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today is one day
10-05-2005 08:32
»
ho le balle girate.

sarà perchè avrò dormito quattro ore scarse.
o magari perchè non ho ancora defecato il mangime di ieri sera.
o forse perchè è da una quindicina di giorni che chiudo occhio a intermittenza.
o forse ancora perchè non ho un lavoro che mi faccia guadagnare un sacco di soldi con sbattimento sostenibile e un vestitino addosso che sembro un amore.
o forse perchè è da tre giorni che non c'è musica che riesca a darmi conforto.
o magari ho le balle girate e basta, consecutio di neurotrasmettitori sparsi che si fanno i cazzi miei senza bisogno di averci motivi contingenti da me formulabili.

ma vaffanculo, va.
#171 | modifica | elimina
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Insalata di riso
09-05-2005 15:45
»
un po' appiccicaticcia, mi sa che m'è uscita.
no, perchè per fare ambo mi sono dovuta mettere tutta concentrata e a nient'altro potevo pensare.

una questione di priorità.
#170 | modifica | elimina
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ambo.
09-05-2005 15:41
»
due, confezionati e senza fiocco.
oggi è un gran giorno, vada come vada.
perchè, nonostante continuassi a ripeterlo alla jorda, non l'avrei mai detto VERAMENTE.
invece, due.

e adesso ho fame.
#169 | modifica | elimina
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Cit.
06-05-2005 11:41
»
Beati i nani, che dopo aver compiuto una qualsiasi azione provocano in chi li guarda una sospensione di giudizio, di cui gli essere umani normali non beneficiano.

Paco Ignacio Taibo II, Te li do io i tropici.
#168 | modifica | elimina
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parla con lei
06-05-2005 07:53
»
l'ho rivisto ieri sera.
mi piacciono da morire le rappresentazioni in teatro. e mi è venuta voglia di tornare in spagna.
anche se dal ritorno da parigi non mi è mai passata la voglia di tornare, appunto, a parigi.
insomma, il succo è che mi sono rotta di milano.

comincerò con l'andarmene al mare per una decina di giorni.
o almeno credo. ma sì che vado.

uff.
#167 | modifica | elimina
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aem
06-05-2005 07:48
»
ricevo, ieri, una comunicazione aem.
apro la busta, leggo che ho un credito di 5,etc euro. leggo la manfrina allegata e mi sciroppo citazioni più o meno incomprensibili di delibere e delibere che attestano, modificano, riattestano sarcazzo.
insomma, ho un credito da riscuotere in merito a un triennio di consumi di gas presso il bilocale dove vivevo ai tempi.

embè, per riscuotere 'sti spiccioli, devo compilare un modulo dove ribadisco quello che sanno già (e cioè che se devono mandarmi l'assegno, è opportuno che lo facciano all'indirizzo dove mi hanno inviato la comunicazione di cui sopra e non al vecchio indirizzo), devo spedirglielo (costo del francobollo 0,50 euro + busta + skazzo) e devo aspettare che mi arrivi l'assegno, dopodichè coda in banca per il versamento.

il tutto per incassare 5,etc euro.

ma lo farò. :muhehe:
tutta 'sta pantomima mi sembra nient'altro che un tentativo per nulla implicito di spingere la gente a lasciare quegli spiccioli all'azienda.
5 euro miei, 3 di un altro e chissà quanti di altri, fanno un sacco di soldi.

a me nessuno ha mai regalato niente.
io non regalo niente.
e che cazzo.
#166 | modifica | elimina
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perversioni di una mente innocua.
05-05-2005 13:29
»
e ci risiamo, scrivo scrivo e alla fine mi ritrovo col numero pari fra i coglioni.

mi riconquisto il dispari così, con un aforisma fatto in casa, e se non vi piace è perchè della vita non avete mai capito un cazzo (mentre io, invece... :asd: ).

l'aforisma:

essere cauti significa trattare le cose e la gente come fossero cocomeri: prima di buttartici sopra, bussi e senti il rumore che fanno.
#165 | modifica | elimina
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inoltre.
05-05-2005 13:23
»
meno male che al superenalotto non ho fatto neanche 1.
non so come avrei potuto sostenere l'emozione dirompente di una vincita che indubbiamente ti cambia la vita, che indubbiamente te la rende più che decente, che se non sei pirla ti consente di girare il mondo più e più volte, e di comprare un pianoforte nuovo di zecca, e un jet privato da cui pisciare in testa alla madre terra e a tutti i soldatini che ci marciano sopra a mo' di formichine, e di mandare a cagare tutto il meritevole cagabile.

in compenso, ho comprato una mozzarella che mi è costata quanto in genere me ne costano tre al maxi supermercato del sabato.

questo sì che è stare al passo con luoghi e tempi. mentre, ovviamente, la vita continua.
#164 | modifica | elimina
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Bah 2
05-05-2005 13:11
»
A volte invece mi chiedo se la mia irrefrenabile tendenza a raccogliere da terra due centesimi persi da chissachi dipenda da una superstizione latente per quanto coscientemente negata o da una innocua abituazione a tradizioni culturali condivise.

Dovrei cominciare a non cercare scuse così patetiche per poter flettere il mio morbido corpicino alla ricerca degli addominali perduti.
Il mio prossimo sostegno sarà la moquette di casa mia. :asd:
#163 | modifica | elimina
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Bah
05-05-2005 13:07
»
A volte mi chiedo se la disponibilità della gente ad esaurire le mie richieste dipenda dal fatto che quando chiedo lo faccio con una faccia da serial killer o se dipende dal fatto che lo faccio con sguardo tenero e ingenuo.

Dovrei guardarmi più spesso allo specchio e, magari, studiarmi.
La mia terza laurea sarà in Me. :asd:
#162 | modifica | elimina
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E tre.
04-05-2005 17:47
»
Padre e figlio, uno di fronte all'altro, il primo seduto in poltrona, il secondo in piedi davanti a lui, col grembiulino e la borsa in mano.

Il figlio: "Ma a che serve la scuola?
Il padre: "A darti gli strumenti per capire quanto sei stronzo."


Altan, cit., p. 91.
#161 | modifica | elimina
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E due.
04-05-2005 17:45
»
Una cicogna tiene col becco un fagotto. Da dentro il fagotto, sbuca il faccino di un bimbo.

Il bimbo: "Da chi mi porti?"
La cicogna: "Che te frega? Tanto son tutti stronzi uguali."


Altan, cit., p. 155.
#160 | modifica | elimina
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E uno.
04-05-2005 17:43
»
Lui sta in piedi, golf bordeau e pantaloni blu. Sguardo barrato, nasone da cyrano. Lo si vede di profilo.
Dice: "Ma la vita continua".

L'altro, seduto su una poltrona rossa, giacca marrone cravatta verde su camicia gialla, sguardo torvo e nasone arricciato, fa: "Maledetta troia."


Altan, Cronache dal Belpaese, p. 114.
#159 | modifica | elimina
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ops.
04-05-2005 11:42
»
niente, solo che a volte lasci che te stessa se ne vada a farsi i suoi cazzi, sperando che quando ritorna si prenda la briga di spiegare cosa è successo.

ovviamente, ho giocato al superenalotto.
#158 | modifica | elimina
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Mrs. Belly-etc
02-05-2005 12:05
»
io c'ero.
ed era da non so quanto che non trangugiavo una sanissima media.
#157 | modifica | elimina
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Il membro
29-04-2005 11:27
»
L'ho visto.
Sono ancora sotto shock.
Mi riprenderò.
E' la vita :asd:
#156 | modifica | elimina
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Blog
28-04-2005 14:43
»
la mia naturale e irrefrenabile tensione verso la scrittura del blog mi fa pensare alla mia naturale e frenabile tensione verso la riservatezza.
#155 | modifica | elimina
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Memoria
28-04-2005 14:39
»
La misura dell'amore è amare senza misura.


Lo si ripeteva, nei giochi e nei giorni, negli anni andati. Ci credevo, la prendevo e mi ci legavo, a 'sta frase, valle a capire certe cose. E 'na volta che ti guardi oggi, e capisci che quell'altra che eri chissà dov'è finita e se c'è, a ripensarci a 'sta frase sorridi di tuo.
#154 | modifica | elimina
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Fortune
28-04-2005 14:34
»
ci sono fortune e fortune.

una, ad esempio, per me, è quella di trovare qualcuno - uomo o donna poco importa - con cui poter litigare, azzuffarsi, mordersi, senza mai provare il terrore della perdita.

qualcuno che resti, nonostante tutto e te, fatta come sei, che a tratti hai bisogno di ficcare parole dentro urla e gesti inconsulti, per poi spegnerti e voltare pagina.

se ne trovano pochi, di questi "qualcuno".
ai miei occhi, sono perle.
#153 | modifica | elimina
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Tipi umani
28-04-2005 14:30
»
Luca Carboni - Persone silenziose


Di persone silenziose
ce ne sono eccome
sono timide presenze
nascoste tra la gente

Ma il silenzio fa rumore
e gli occhi hanno un amplificatore
quegli occhi ormai da sempre
abituati ad ascoltare

Persone che non san parlare
che mettono in ordine i pensieri
persone piene di paura
che qualcuno possa sapere
i loro piccoli e grandi
contraddittori pensieri

...all’improvviso scappi via
senza salutare
i tuoi occhi scendono le scale
non so cosa vanno a fare

se a commuoversi o a sognare
ad arrabbiarsi o a meditare
ma nell’anima si sa
c’è sempre molto da fare

Persone che non san parlare
che mettono in ordine i pensieri
persone piene di paura
che qualcuno voglia giocare
coi loro piccoli e grandi
contraddittori pensieri

...all’improvviso scappi via
senza salutare
...vorrei essere un angelo
per poterti accompagnare



#152 | modifica | elimina
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Ricetta
27-04-2005 11:32
»
Polpette di Melanzane

Ingredienti per 3 persone (2, se sono come me e la Jorda):
- 4 melanzane
- 1 uovo
- parmigiano grattuggiato, la quantità dipende dai gusti. Io ce ne metto tanto.
- ciuffetto di prezzemolo
- farina per l'impanatura
- pangrattato, quanto basta
- un pizzico di sale.


Modalità di preparazione:
1. mettete a bollire le melanzane sbucciate in acqua salata (ma non troppo). Quando diventano molli come una cacchetta, li scolate e li lasciate lì, a scolare, tutta la notte.
2. il giorno dopo, in un piatto fondo, meglio se grande, ci ficcate le melanzane ben scolate, le assaggiate e, se necessario, aggiungete un pizzico di sale.
3. aggiungete l'uovo, il parmigiano, il prezzemolo tagliuzzato e impastate tutto. Sembrerà vomito, ma non lasciatevi tramortire, va bene così.
4. se la melma è troppo liquiduccia, aggiungete il pangrattato, così che diventi un po' più consistente.
5. in un piatto piano o dove vi pare, mettete la farina. Con un cucchiaio, prendete cucchiaiate di melma e la poggiate sulla farina. Impanate la melma, le date la forma di una polpetta. Continuate a fare polpette finchè non esaurite la melma.
6. prendete una padella, ci mettete olio d'oliva per friggere in abbondanza e gli accendete il fuoco sotto il culo. Quando comincia a fare cisccccccc, ci mettete le polpette.
7. 'na volta fritte, ve le magnate.


Sono una prelibatezza, ascoltate a me. :D
#151 | modifica | elimina
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Silenzio!
27-04-2005 11:20
»
Ssssssssssssst, che ancora non è successo niente di quanto prefiguravo in codesta sede nell'illo tempore di ieri.
#150 | modifica | elimina
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Domani.
26-04-2005 17:53
»
litigherò, credo.
saluterò, forse.
piangerò, magari.
ma anche no.

però due schiaffi di sincerità, stavolta. al posto delle solite ipocrisie cortesi, che non si sa mai.
stavolta si sa, invece.

il contorno della verità, ammesso che ne esista una, son gli schiaffi, a casa mia.
e ricordatelo sempre: la mia è una casa colorata.
giallo, verde, arancio e, qua e là, blu e viola.


e piantatela di rompermi i coglioni perchè nei miei post non si capisce un cazzo! e che cazzo!
#149 | modifica | elimina
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Per Jorda
26-04-2005 15:28
»
D'accordo.
A quanto pare, si fa sul serio, adesso.
Possiamo ridere, finalmente. :girl:
#148 | modifica | elimina
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:lol:
26-04-2005 14:43
»
Concido - Ci vuole Kulo


Ci vuole culo,
L'ho sempre detto io
Che nella vita
Ci vuole culo
Un po' di culo
Per stare a galla e non sentirsi sotto terra
E per trovare la tua donna, proprio quella
Ci vuole culo
E andare avanti dal mattino fino a sera
Estate, autunno, inverno e poi la primavera
Ad aspettare che ti capiti la svolta
Che la fortuna bussi un giorno alla tua porta
Ci vuole culo per riuscire a navigare
Perché la vita è una barchetta in mezzo al mare
Quello che conta è non affondare mai
Ci vuole culo
L'ho sempre detto io
Per stare bene
Ci vuole culo
Un grande culo
Per stare in piedi in mezzo a tutta questa gente
Che fa buon viso e poi ti frega con il niente
Ci vuole culo
E vado avanti avanti dal mattino fino a sera
Estate, autunno, inverno e poi la primavera
Ad aspettare che mi capiti la svolta
Che la fortuna bussi pure alla mia porta
Ci vuole culo per riuscire a navigare
Perché noi siamo una barchetta in mezzo al mare
Quello che conta è non affondare mai...
E vado avanti dal mattino fino a sera
Estate, autunno, inverno e poi la primavera
Ad aspettare che mi capiti la svolta
Che la fortuna bussi pure alla mia porta
Ci vuole culo per riuscire a navigare
Perché noi siamo una barchetta in mezzo al mare
Per stare a galla e non affondare
Ci vuole culo
Lo dico sempre io
Che nella vita
Ci vuole...
#147 | modifica | elimina
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politici
26-04-2005 14:31
»
a pensarci: fateci caso, alle espressioni facciali.

non ricordo di aver mai visto bertinotti ridere. d'alema, a parte il fu-fu che lo provoca a noi, il riso, idem con patate. rutelli, così così. berlusca (ma anche formigoni, se proprio vogliamo restringere il territorio), dio che risatone.

bisognerebbe proporre un risatometro, da consegnare ai bimbi a scuola, come strumento efficace e preciso a sostegno di lezioni di educazione civica e bussola politica.
#146 | modifica | elimina
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beh, però.
26-04-2005 14:19
»
certo che il mondo visto da fuori è diverso dal mondo visto da dentro una stanza.
è una questione di sentimenti e distanze. una faccenda seria.
#145 | modifica | elimina
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e oplà.
26-04-2005 10:57
»
"Una cosa che penso sempre è quanta gente deve viverci in questa valle e nel mondo che le succede proprio adesso quello che a noi toccava allora, e non lo sanno, non ci pensano. Magari c'è una casa, delle ragazze, dei vecchi, una bambina - e un Nuto, un Canelli, una stazione, c'è uno come me che vuole andarsene via e far fortuna - e nell'estate battono il grano, vendemmiano, nell'inverno vanno a caccia, c'è un terrazzo - tutto succede come a noi. Dev'essere per forza così. I ragazzi, le donne, il mondo, non sono mica cambiati. Non portano più il parasole, la domenica vanno al cinema invece che in festa, danno il grano all'ammasso, le ragazze fumano - eppure la vita è la stessa, e non sanno che un giorno si guarderanno in giro e anche per loro sarà tutto passato."


Cesare Pavese, La luna e i falò, Einaudi, Torino; p. 136.
#144 | modifica | elimina
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Bellissima, questa!
22-04-2005 17:00
»
Lui, il grassone, siede molle su uno sgabellino. Ha una rivoltella puntata alle tempie, occhio barrato. Lei, guardandolo di sottecchi, sta in piedi al suo fianco, davanti ai fornelli, a girare il sugo, occhio barrato.

Lui: "La faccio finita."
Lei: "Non mi dire. E quando l'avevi cominciata?"


sempre Altan. Cronache dal Belpaese, stavolta p. 92.

:lol:

#143 | modifica | elimina
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Berlusconi Bis
22-04-2005 16:47
»
Due operai, uno a pigiare bottoni di un marchingegno, l'altro con sguardo torvo, alle sue spalle, in piedi.
Entrami in tuta blu.

"Qua cercano di fotterci di nuovo, Cipputi.", fa sguardo torvo.
"Speriamo che sia l'ultima, Binis. Non ho più il culo di una volta.", l'altro.



Altan. Cronache dal Belpaese, p. 25.
#142 | modifica | elimina
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optional
22-04-2005 11:47
»
questo post è puramente funzionale al mio equilibrio psicologico: non amo stazionare sui numeri pari, questione di somatizzazioni cutanee.

arcidunque, il 141 feranz :girl:
#141 | modifica | elimina
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hm 3
22-04-2005 11:36
»
col cazzo che faccio la portinaia, da grande.
che potrei fare, però :?
#140 | modifica | elimina
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hm 2
22-04-2005 10:51
»
era la mia prima poesiuola.
non fate a botte per dirmi che è carina, che se vi fate male mi vengono i sensi di colpa :(


da grande farò la portinaia.
#139 | modifica | elimina
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hm
22-04-2005 10:32
»
fuori c'è il sole
dentro le more
o forse son mole
certo non parole
in fondo non piove



Minchia, son poeta, eh?
#138 | modifica | elimina
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Primavera
22-04-2005 07:39
»
Primavera - Luca Carboni


Mi emoziono
sentendo passare di nuovo
i motorini truccati, le autoradio veloci
e il profumo dei tigli
mischiato ad un altro più strano
mi fa ricordare
che da bambino
sognavo di fare il benzinaio

Di colpo
oggi come allora la stessa
fatica a stare in casa
e annusando l’aria di nuovo
con la stessa smania di allora
con la stessa voglia di andare
scappare
dove non sono stato mai

... Primave-ee-ra, primave-ee-era
primave-ee-ra, primave-ee-era

E' primavera
e mi prende un bisogno di leggerezza
e di pesanti passioni e un sentimento
indefinibile al tramonto
dalla finestra guardo il mondo
e mi viene voglia di tuffarmi
lì dentro
... e mi viene voglia di non lasciarlo mai

E' primavera
e torna come allora una voce
che dice
"Lascia ad altri i progetti
troppo lunghi
arricchisci il tuo tempo e non cercare
più del pane quotidiano
lasciati andare alla vita
e non disperarti mai"

... Primave-ee-ra, primave-ee-era
primave-ee-ra, primave-ee-era

#137 | modifica | elimina
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Ricordi
21-04-2005 14:51
»
Nel mio petto, scorre un cuore da Candy Candy:

1. sono cresciuta desiderando i capelli biondi => mo' me li sono tinti, infatti
2. in conflitto perenne, con riferimento alle suore => amorevoli come quelle del cartone o stronze e perverse come quelle dell'asilo?
3. innamorata di Terence => una storia con uno coi capelli lunghicci me la sono fatta


Non sono Candy Candy, ma il cuore non mente :asd:

#136 | modifica | elimina
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Alfuccio, Alfuccio...
21-04-2005 14:43
»
ma la pianti di pensarmi così intensamente?
non riesco a concentrarmi a dovere!
non si fa, di importunare le fanciulle in via di postaggio :teach:

:asd:
#135 | modifica | elimina
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Telepatia?
21-04-2005 12:35
»
non lo vedo e sento da anni. cinque, per l'esattezza.
stamattina mi si ficca in testa. mi dico, chissà dov'è. è un pensiero forte, presente. gli scrivo un'email, penso. magari anche solo una riga.

apro le mail, adesso. ne trovo una sua. "mi sei venuta in mente stamattina, con insistenza, e mi sono chiesto dove sei, come stai...".

robe che ti vien da aprire le finestre e urlare, ridendo di occhi e di pancia.
#134 | modifica | elimina
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Angelo
20-04-2005 17:17
»
uomo stupidino, credo c'entrasse la genetica, nulla da farci, quindi. sposato con una donna stupidina. anche qui, geni.
classica coppia studiata da paparino, 'na volta che ha deciso che, anche se geneticamente idiota, gli anni passano pure per te, e da casa te ne devi andare, farti una famiglia, risolvere l'isolamento.
quindi: un idiota + un'idiota. mettono su casa. fanno due bambini.

lui lavora in una scuola, come operatore di piano (er bidello). lei sta a casa, fa un cazzo. non sa cucinare. e qui cominciano le incomprensioni. uno la pasta la vuole condita col sugo vero, preferibilmente al dente, sennò dai oggi e dai domani, sai che cazzo.
ma c'è la sua mamma, quella di lui, che si materializza all'occorrenza. lui mette su panza, lei continua a fare un cazzo, ma che coppia infelice.

finchè lui si inserisce in un gruppo, finisce in un posto dove si dice che di tutto trovi, compreso l'ascolto di qualcuno. mette su una faccia triste, coi tempi, a tratti ride e resiste per un po', ma poi giù di nuovo, triste.
farmaci.

una domenica mattina di credo cinque o sei anni fa, un amico mi scrive via sms (non rispondevo alla sua chiamata) che Angelo si è buttato giù da un ponte. i pezzi sono già dentro una cassa da morto.

m'è tornato in mente così, poggiando gli occhi sulla mia chitarra. una volta, in autobus, a causa di una frenata, ci si è scaraventato sopra, spezzandola in due. da allora, è una chitarra malata, acconciata come si può, ma la dolcezza del suono è bella che andata.
#133 | modifica | elimina
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non sopporto...
20-04-2005 17:04
»
1. chi fa di un'idea un fine e non uno strumento per cambiare in meglio qualcosa
2. le scarpe
3. chi vive con le fette di salame sugli occhi
4. chi vive di solo pene
5. chi vive di solo pane
6. le api
7. chi vuole venderti un'idea a tutti i costi
8. i coltelli da pesce
9. la senape
10. le bollette
11. chi non si leva dai coglioni, 'na volta che sarebbe il caso
12. chi non ascolta
13. i libri di coelho
14. gli asparagi
15. lubijana
16. chi non è capace di ridere di sè
17. chi crede che il 17 porti sfiga.
#132 | modifica | elimina
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Caffeina
20-04-2005 11:20
»
l'effetto di sei caffè deglutiti a tappe sparse nel giro di tre orette credo sia comparabile a quello di un destro allo stomaco quando manco te l'aspetti e senza che potessi prevederlo e capirne il senso: intestino tenue e crasso diventano crocevia di formichine incazzose e dal culo rosso, che vanno su e giù pizzicandoti i visceri.


con aspartame, i sei incriminati.
no, non potevo diventare drogata come tutti gli altri.
#131 | modifica | elimina
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Baluardo
19-04-2005 08:14
»
Quando - Gracie facilitans - mi torna in mente la campagna di quell'uomo, "baluardo della cristianità, flagello dei centri sociali", vengo inevitabilmente assalita da un'irrefrenabile attivazione ormonale, piacere preorgasmico attesissimo, sì Prosperini, continua, non ti fermare, no, no.
Che poi è pure educatissimo, alla fine ringrazia, è stato bello, dice fra le righe, pure mettertelo in quel posto.
Un signore.
#130 | modifica | elimina
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Accendigas
18-04-2005 13:12
»
Saranno state le sette.
Con diligente ed efficiente catatonia, poggio la caffettiera sul fornello piccolo, con l'altra mano afferro l'accendigas e lo impugno a mo' di rivoltella, mentre punto gli occhi su quella dannatissima formica che gironzola, indisturbata, sul bianco del pannello. Faccio partire una fiammata, la inseguo, alla fine riesco a dargliela addosso, cisc. Quella si raccomitola tutta, diventa una pallina. Pace a te. Poi accendo il gas, fornello piccolo, e ci metto sopra la caffettiera.

E' la vita.
#129 | modifica | elimina
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@@@
18-04-2005 13:04
»
Ma tu mi vuoi bene?
#128 | modifica | elimina
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Pillole
15-04-2005 16:06
»
1. Cu nasci tunnu nun po' morri quadratu.
2. Cu nun c'ancagghia nun ci criri.


Traduzione a supporto di indebita ignoranza:

1. "Chi nasce tondo non può morir quadrato".
2. "Se non ti capita, non ci credi".


:bubble:


#127 | modifica | elimina
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Bella come il film
14-04-2005 11:16
»
Hedwig and the angry inch - Midnight radio

Rain falls hard
Burns dry
A dream or a song
That hits you so hard
Filling you up
And suddenly gone

Breath Feel Love
Give Free
Know in your soul
Like your blood knows the way
From your heart to your brain
Know that you're whole

And you're shining
Like the brightest star
A transmission
On the midnight radio
And you're spinning
Like a 45
Ballerina
Dancing to your rock and roll

Here's to Patti
And Tina
And Yoko
Aretha
And Nona
And Nico
And me

And all the strange rock and rollers
You know you're doing all right
So hold on to each other
You gotta hold on tonight

And you're shining
Like the brightest stars
A transmission
On the midnight radio
And you're spinning
Your new 45's

All the misfits and the losers
Yeah, you know you're rock and rollers
Spinning to your rock and roll
Lift up your hands


:cannabis:
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The gift to be an authentic minchia's head
14-04-2005 07:27
»
Suona il cell. Io sto ai fornelli, è il pomeriggio di ieri.


Doctor: "Ciao, bella. Come va?"
Feranz: "Bene. Sto grigliando le melanzane."
D.: "Hm. Ascolta... lunedì XY ha una riunione importantissima con il comitato amministrativo della società... ah, ho riletto l'email che hai inviato al dott... beh, dici cose azzeccatissime, bene..."
F.: "Stella, avrai notato che era un'email da paraculo, immagino... ma vabbè... comunque sai che ho ricevuto una paccata di telefonate da YZ di quell'altra azienda... dall'una alle due... secondo me c'è una tresca, per tempestarmi di telefonate a quell'ora..."
D.: "Ma ci hai parlato?"
F.: "No, stavo preparando la Crème Olè..."
D.: "Ahhhhhhhh..."
F.: "Ci andavo di frusta... quella è come la maionese... non la puoi mollare, sennò impazzisce..."
D.: "..."
F.: "..."
D.: "Vabbè... Comunque lunedì c'è questa riunione, e se tu potessi buttarmi giù un documento dove ridici in modo più esteso quello che hai scritto al Dott..."
F.: "Bla Bla"
D.: "Bla Bla"
F.: "Beh, perchè non mi butti giù alcuni punti, pure scritti male, e io ci lavoro su... fallo però in fretta, sabato e domenica non ho intenzione di lavorare..."
D.: "..."
F.: "..."
D.: "Vabbè. Buone melanzane."
F.: "Buonissime".
D.: ..."
F.: "..."
D.: "Ma certo che sei proprio una testa di minchia."
#125 | modifica | elimina
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invidia
12-04-2005 14:48
»
certo che a vedere jdhoring che diventa soggetto di un post solo perchè ha fatto girare le palle a uno, mi monta su l'invidia.

jd, sei un drago :girl:

#124 | modifica | elimina
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per esempio.
12-04-2005 12:44
»
oggi, puta caso.
giro come una cogliona per i corridoi della cattolica, alla ricerca dell'assistente perduta. chiedo a uno spaventapasseri quando si ritiene che quella metterà piede nel suo ufficio, visto che è passata un'ora dall'inizio del suo orario di ricevimento. lo spaventapasseri, con tono edulcorato e pretaiolo, dice che quella arriva mo', ci vuole pazienza.
mi siedo, guardo l'orologio, scrivo e invio due sms, passano dieci minuti buoni, nessuna risposta al cell, dell'assistente neanche l'ombra. poi passa una, bussa a una porta chiusa, apre, chiede dell'assistente perduta, dice "ah, è lei", entra, ci resta per un po', esce.
cazzo, mi prendono per il culo, penso.
quando la tipa esce, entro io. c'è lo spaventapasseri con una. punto il dito sull'una, chiedo "è lei l'assistente di...".
è lei. parto a raffica, le appioppo il mio indirizzo e-mail chiedendole di girarmi le info richieste, che tempo non ne ho. quella mi guarda con due occhi così. dice ok, lo farà entro il pomeriggio. parla con cadenze regolari, rimane seduta, davanti a me in piedi. saluto. esco.

ecco. quando mi succedono 'ste cose, se mi guardo un attimo mi sento come un'eccezione qualunque. dove cazzo sta, però, una norma disposta ad abbracciarmi forte fin nelle ossa, ancora non lo so.
#123 | modifica | elimina
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Il Postino
12-04-2005 09:39
»
Non immaginate quanto sia incantevole, dopo aver visto Il Postino, constatare come l'ingegnere abbia subito metamorfosi non indifferenti nella produzione di verbo.

Ormai, pure quando litighiamo, ricorre a "metafore".
E se chiedo spiegazioni, perchè magari si capisce un cazzo di cosa vuol dire, mi tratta con impertinente insufficienza, cretina che sono.
#122 | modifica | elimina
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l'eccezione
08-04-2005 14:19
»
se l'eccezione e la regola, immagino, dovessero incontrarsi e parlottare, finirebbero per innamorarsi perdutamente.
#121 | modifica | elimina
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la fiction è già alle porte
05-04-2005 16:37
»
quando leggo di Mediaset che brucia sul tempo la Rai nel mandare in onda la fiction su Giovanni Paolo II, pianificandola per il 18 e il 19 aprile; e penso ai 500mila in coda per vedere la salma; e mi figuro davanti agli occhi lo schermo - proposto più volte - che incornicia il grazie di Castro in uno degli anni andati, e i bambini e le trecce e gli spinaci e la mafia insultata davanti ai templi dal coraggio e dalla sanissima impertinenza di quell'uomo...

mi viene voglia di tirar su lo stereo a palla e riempirmi il cervello di coerenze armoniche e dominanti serene, di quelle che una volta finite ci dai dentro col rewind.
#120 | modifica | elimina
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una domenica bestiale
05-04-2005 07:14
»
Torino:

1. mostra "Gli Impressionisti e la neve": bella. Calda. Affollatissima. Con le donnine del servizio d'ordine che tentavano a cadenze irregolari di ristabilire un silenzio improbabile e stupito. Per poi, chiaro, rompere i coglioni a cadenze regolari per strillare da un altoparlante che la signora Rossella sarcazzo è desiderata in biglietteria - la signora Rossella sarcazzo è ancora e sempre desiderata in biglietteria - la signora Rossella sarcazzo....
Siamo italiani. Brava gente.
Fra tanti Monet, un Manet, alcuni Gaughin e Pissarro, anche questo:



Munch, Notte bianca. Enchantée.


2. Museo Nazionale del Cinema, all'interno della Mole Antonelliana: entri e ti picchiano addosso onde luminose che spezzano con il mondo altro, quello che sta fuori. Finisci dentro quell'alcova, il senso dell'alternarsi circadiano di notte-giorno si sfalda dentro un adesso che ti risucchia, come fosse lo scarico del lavandino. Bello. Mi sono piaciute, soprattutto, le scatole ottiche, che tu ci guardi dentro e ci vedi cose, case illuminate a giorno e subito dopo a notte. Sono scrigni, quelli. Poi chiaro, ho pure riso come una deficiente, ficcandomi dentro Matrix, fra Neo e la sua bella, impostando sguardo da dura e culo sodo.


Prima di cominciarla, questa domenica bestiale, avevo fatto un intero viaggio in auto con le orecchie puntate, in radio non si parlava d'altro. Poi, una volta arrivata a destinazione, guardandomi dentro, mi son detta chissà. L'arte, qualunque forma d'arte, riesce ad essere arte se è in grado di parlarti e di farsi ascoltare, da te così come sei lì e adesso. Ecco, nella domenica bestiale di cui sopra, quanto scritto è quello che è riuscito a parlarmi, in un giorno in cui in radio non si parlava d'altro.



PRE: HELP: perchè non riesco a postare l'immagine? Dove sbaglio? :? Se mi spiegate come fare, faccio un post a modino, tutto bello. Eh?

POST: Grazie, Lazer!
#119 | modifica | elimina
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Piaf
04-04-2005 10:52
»


Edith Piaf - L'hymne à l'amour

Le ciel bleu sur nous peut s'effondrer
Et la terre peut bien s'écrouler
Peu m'importe si tu m'aimes
Je me fous du monde entier
Tant qu'l'amour inondra mes matins
Tant que mon corps frémira sous tes mains
Peu m'importe les problèmes
Mon amour puisque tu m'aimes

J'irais jusqu'au bout du monde
Je me ferais teindre en blonde
Si tu me le demandais
J'irais décrocher la lune
J'irais voler la fortune
Si tu me le demandais

Je renierais ma patrie
Je renierais mes amis
Si tu me le demandais
On peut bien rire de moi
Je ferais n'importe quoi
Si tu me le demandais

Si un jour la vie t'arrache à moi
Si tu meurs que tu sois loin de moi
Peu m'importe si tu m'aimes
Car moi je mourrais aussi
Nous aurons pour nous l'éternité
Dans le bleu de toute l'immensité
Dans le ciel plus de problèmes
Mon amour crois-tu qu'on s'aime
Dieu réunit ceux qui s'aiment
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Ciao Papa, ciao
04-04-2005 08:02
»
E dopo esserne uscito, da quella stanza, e averne chiuso la porta, bussò energicamente. Poi le diede le spalle, guadagnando passi e lasciando in pegno l'attesa di chi, curioso, aspetta un cenno di risposta.

Feranz, Scripta volant, not in press.
#117 | modifica | elimina
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Jamo'?
01-04-2005 18:37
»
:pc:

Paura, eh? :lol:


:bubble:

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Chicca un cazzo
01-04-2005 18:35
»
Riprendo in mano Roth e Paco Taibo e mi viene in mente un figlio di puttana che m'ha sporcato la carne per un anno e mezzo buono.

Porco.
Disonesto.
Pazzo.
Diabolico.
Perverso.
Sfigato.
Che non sa manco che esistono i deodoranti.


Ecco, l'ho scritto. Anche perchè di pezzi di merda io ne ho conosciuti tanti, ma quello era proprio un pezzo di merda di più e di più ancora. E quando una ci ha avuto uno così a sporcarle la carne per tanto tempo, finisce che prima o poi due paroline in merito deve vomitarle fuori. 'Na forma di risarcimento. 'Na forma di auto-terapia. 'Na forma di sar cazzo, ma almeno dentro 'sta forma ci ficchi tutto dentro e lo pigi ben bene, sperando che non ne esca e che ci muoia di asfissia.
#115 | modifica | elimina
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Chicca 2
01-04-2005 18:27
»
- Andrè voleva dire – disse Mary – che con lei puoi essere te stesso.
- Te stesso? E chi è?
- Qualcosa inventerai, - lo rassicurò Andrè.


Philip Roth, Zuckerman scatenato
#114 | modifica | elimina
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Chicca 1
01-04-2005 18:26
»
Il fulmine sale
dalla terra
fino in cielo
fingendo di fuggire
mentre in realtà
esplode
qui sotto
producendo uno scoppio
e una fiammata
da quel terribile
e
grandissimo figlio
di puttana che è.


Paco Ignacio Taibo II, Te li do io i tropici
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Borderline
01-04-2005 15:49
»
Nel tentativo di esplorare più a fondo la tensione dolorosa di Maria tra il voler uscire e la paura di non essere in grado di affrontare il mondo che c'è fuori, faccio riferimento ad un film di cui mi è già capitato di parlare con lei: "La leggenda del pianista sull'oceano". Descrivo la situazione di Novecento, il protagonista del film, nato e sempre vissuto su un grande transatlantico, abilissimo suonatore di pianoforte, mai sceso sulla terra ferma; Novecento è incuriosito dalla vita, dalle atmosfere delle grandi città americane, dai paesaggi che è possibile incontrare nel mondo, lui che ha sempre e soltanto potuto godere della vista di cielo e mare. L'interesse che c'è per tutto quello che i suoi occhi non hanno mai potuto ammirare è evidente nel desiderio di farsi raccontare, dai vari personaggi che incontra, la vita in tutti i suoi particolari e nei più fini dettagli. Novecento vive di questi racconti mentre in lui cresce il desiderio e la curiosità di visitare il mondo; la paura dell'ignoto vince. Novecento non abbandonerà mai nè la nace, nè il pianoforte.
Maria mi ascolta con attenzione poi si limita ad un commento: "Nel film non è il pianista che suona il pianoforte, ma è il pianoforte che suona il pianista..."



da Catania, D., Pontalti, C., "Dalla Sirenetta di Andersen alle lumache del Trentino. Storia di una mancata follia", mai pubblicato.
#112 | modifica | elimina
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i miei preferiti
01-04-2005 14:51
»
...tutti calorosamente e affettuosamente consigliati:

- "Il giovane Holden", di Salinger
- "Le correzioni", di Franzen
- "La versione di Barney", di Richler
- "Le ceneri di Angela", di McCourt
- "La schiuma dei giorni", di Vian
- "L'erba rossa", sempre di Vian
- "Chiedi alla polvere", di Fante
- "Lo scrittore fantasma", di Roth
- "Ho sposato un comunista", sempre di Roth
- "Demian", di Hesse
- "Il lupo della steppa", sempre di Hesse
- "Il maestro e Margherita", di Bulgakov
- "'a livella", di Totò
- "Di là dal fiume e tra gli alberi", di Hemingway
- "Per chi suona la campana", sempre di Hemingway
- "Un amore", di Buzzati
- "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", di Haddon
- "Seminario sulla gioventù", di Busi
- "Finzioni", di Borges
- "Il venditore di storie", di Gaarder
- "Te li do io i tropici", di Paco Taibo II
- "Il postino di Neruda", di Skàrmeta

C'è ironia, sguardo acuto, impertinenza, i sentimenti e le passioni emergono dalle descrizioni di gesti e atmosfere, non da parole melense e finte. Poi c'è rispetto per i personaggi, tutti buoni e cattivi allo stesso tempo, quindi spudoratamente umani e senza scuse. Belli. A me hanno fatto provare emozioni.
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...
01-04-2005 12:36
»
ho deciso che voglio diventare una gnocca.
quindi da domani mi metto a dieta.
stasera però mi faccio una piadina col cordon bleeeeeeeuuuuuhhhhh, la maionese e 'na lattuga, a mo' di addio a culinariato.

ri-cia'.
#110 | modifica | elimina
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consiglio
01-04-2005 12:25
»
qualcuno ha da consigliarmi un buon libro?
magari spiegandomi anche cos'ha di buono, così capisco se coincide con il mio concetto di "buono" (sapete com'è, il mondo è bello perchè è vario, e poi io sono "singolare" :asd: ).

sono bene accetti anche i consigli degli sfigonti, dovessero ripassare di qui.

cia'.




E cmq se la mia borsa per notebook non la vuole nessuno, mica ci resto male. Ognuno le borse per notebook se le compra dove vuole. Mica è colpa mia se nei mercatini si trovano borse per notebook ovviamente orribili ma comunque funzionali...
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compagni
01-04-2005 07:48
»
Due giorni fa, al mattino. Suonano alla porta. Scoglionata, vado ad aprire

F.: "Lei è l'omino del gas, immagino..."
O.: "No..."
E mi mostra il giornale che ha in mano, "Lotta comunista".
O.: "Sono un compagno..."
Rimango immobile, sorrido, lo guardo, sorride.
F.: "E io sono una schizofrenica."
Lui pare scosso da una gelata improvvisa. Farfuglia "ma dai...". Dalle scale, giunge il ciaf-ciaf della portinaia e onde sonore femminili impastate di insensataggini - "dovete lasciare in pace la povera gente", dice quella.
Rido.
F.: "Schizofrenica sì, povera gente no", dico, e sorrido. Quello mi guarda, non sa che dire, l'aiuto. "Compagno, sono a-politica. Una che vota scegliendo il meno peggio, e che non ama le battaglie perse in partenza."
O.: "Ma allora sei una compagna..."
F.: "Sono una schizofrenica. In bocca al lupo."

Quello si gira verso la portinaia che mo' sta lì a un passo, "Non sto facendo niente di male", dice.
Chiudo la porta.
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vendita
01-04-2005 07:21
»
vendo per 25 € una borsa per notebook, nera, ovviamente nuova, caruccia. non ho la foto. chi fosse interessato, mi faccia sapere.

cia'.
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colori
31-03-2005 16:38
»
a me quello che mi piace di più è il verde.
poi il giallo e il viola.

la mia casa, infatti, è colorata. c'è un sacco di verde e di giallo. anche arancione, però, e blu.
di viola ho alcuni fiori finti (il bonsai è schiattato, nonostante le buone intenzioni. le begonie pure. i gerani sopravvivono, ma sono solo steli, adesso. m'è pure morta la pianta acquatica. insomma, 'na peste. meglio il finto, quello non muore come le cose vere).

insomma, chi non ha mai messo piede in casa mia s'è perso un arcobaleno meraviglioso.
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certo che...
31-03-2005 16:31
»
quando vado ad una riunione, fissata perchè io presenti un progetto che chi mi sta davanti sarebbe carino finanziasse sganciando una consistente dose di bigliettoni; e parlo per un'ora e mezza, rispondendo e sciogliendo con decisa non chalance tutte le gabole messe sul tavolo a mo' di bastone fra le sacrosante ruote; e me ne esco avendo ottenuto forte interesse, fra le righe un imperturbabile "sì" seppur con la temibile discussione aziendale interna come ultimo scoglio ma sempre "sì" rimane; e me ne cammino per venti minuti per andare a recuperare l'auto, parcheggiata in culonia che altro buco non c'era, ripetendomi cazzo, "no" dovevate dirmi, "no"...

penso che se fossi la mia psicologa, dopo una ventina di sedute e una volta che mi sto davanti con uno sguardo non-suicidario e anche solo appena rassicurante, mi direi che io di me non ho mai capito 'na cippa.

e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, quando quel fagiano del mio prof di filosofia, al liceo, mi puntava gli occhi negli occhi e mi sibilava, a mo' di incoraggiamento, "tu si' 'n'imbogliapopolo".
#105 | modifica | elimina
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Avatar
31-03-2005 08:11
»
io non ce l'ho.
non sarebbe male averci una faccia qualunque che guarda chi entra dal suo quadrato.
io non ce l'ho, la faccia, perchè 1. non me ne sono preoccupata, 2. non l'ho cercata, 3. a trovarla, rincojonita come sono, mi sarei incasinerata per ficcarla al posto giusto.

ma adesso che ci penso, meglio così.
in fondo, le parole che scrivi sono la tua faccia. la mia faccia.

mi verrebbe da chiedervi che faccia mi date. giusto per vedere se somiglia a quella che mi disegno addosso. o se è proprio un'altra cosa, un'altra me che chissà da dove esce e chissà se me la guardo o se me la sono mai guardata, prima di vomitarla qua dentro.


certo che la mattina scrivo proprio minchiate. tutte a gratis, poi.
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Domanda
31-03-2005 08:05
»
cos'è l'ingenuità?
cosa significa "essere ingenui"?
chi è una "persona ingenua"?




Ma perchè l'orologio del blog non è aggiornato? Sono le 9.09 e 'sto coso sta un'ora indietro...
#103 | modifica | elimina
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Però...
30-03-2005 17:15
»
a pensarci, mi piace l'idea di utenti non registrati che si prendono la briga di commentare i miei post.

li immagino di corsa, alcuni - da quello che scrivono - incravattati, un po' zucconi, con la punta della lingua piena di parole che gongolano e zac, eccole fuori, a mo' di sputo. altri, invece, li immagino come me, un po' a zonzo, un po' cazzoni, sicuramente inquieti e impertinenti, certo senza cravatta o tailleur.

accomodatevi pure. ce n'è per tutti. :asd:
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oggi
30-03-2005 11:24
»
non ho voglia di fare un cazzo.
credo di non valere un cazzo.
non ho voglia di mangiare un cazzo.
devo uscire ma mi disssssssssssturba l'idea di finire dentro il solito tram del cazzo.
devo uscire per vedere una persona non proprio del cazzo ma voglia di parlarci un cazzo.

e che cazzo.

Domani è un altro giorno. Si vedrà.


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montagna di luce o qsa del genere
29-03-2005 16:47
»
quando, in libreria, mi imbatto nell'ultimo romanzo di Rosa Giannetta Alberoni, "La montagna di luce" o sar cazzo, chissà perchè mi viene in mente la Jorda.




Questo è il mio centesimo post. Voglio la torta. Con 100 candeline. Grazie.

#100 | modifica | elimina
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matrimoni
29-03-2005 14:39
»
quando cominciano ad arrivarmi inviti per matrimoni, capisco che e' primavera.
e che qualcuno in fondo si ama.
e che d'altronde anche io amo.
e che a pensarci sono pure amata.
e che comunque, con 'sta storia dell'amore, il mondo e' un coacervo di matti.

e che per starci, al mondo, viste cotali malsane abitudini, i soldi sono necessari. almeno per fare i regali, intendo.
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un'altra cosa.
29-03-2005 10:29
»
"mare dentro".

l'ho visto due volte, nel giro di due giorni.
ve lo consiglio.

non e' un film triste. neanche pacchiano, o melenso, o finto.
a me pare assomigli un po' alla vita, che con le categorie cerchi di acchiapparla, ma quella sul piu' bello fa l'anguilla e se ne va per i cazzi suoi.

bello il finale, poi. non lieto, non moraleggiante.
divino.
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evoluzioni
29-03-2005 10:26
»
ebbene, i tempi - a tempo - cambiano le cose.

finalmente, dopo un'esistenza contornata da edulcorate abitudini orientate pazientemente al rispetto degli auguri comandati, 'st'anno me ne sono sbattuta i cosiddetti e ho fatto gli auguri di buona-felice-strafelice pasqua solo a quelli per i quali li sentivo.

e non chiamatela involuzione.
qui si cresce. nell'irriverenza, ma si cresce.
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cose
25-03-2005 11:02
»
il grassone siede sfiancato sulla sua poltrona. ha lo sguardo scoglionato, le guance gli penzolano a mo' di sanbernardo. ti guarda, dal bianco della vignetta dove sta ficcato.

in testa, ben incorniciate, le parole: "mi dico: sei una merda. ma poi, chi sono io, per giudicarmi?"

è una vignetta di altan.
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The gift to be childlike
25-03-2005 10:53
»
Povia, I bambini fanno oh

Quando i bambini fanno oh
c'è un topolino
mentre i bambini fanno oh
c'è un cagnolino
se c'è una cosa che ora so
ma che mai più io rivedrò
è un lupo nero che dà un bacino
a un agnellino
Tutti i bambini fanno oh
dammi la mano perchè mi lasci solo
sai che da soli non si può
senza qualcuno, nessuno può diventare un uomo
per una bambola o un robot
magari litigano un po'
ma col ditino ad alta voce
almeno loro, eh, fanno la pace
così ogni cosa nuova è una sorpresa
proprio quando piove
i bambini fanno oh
guarda la pioggia

Quando i bambini fanno oh
che meraviglia, che meraviglia
ma che scemo vedi però, però
e mi vergogno un po'
perchè non so più fare oooooooh
e fare tutto come mi piglia
perchè i bambini non hanno peli
nè sulla pancia, nè sulla lingua

I bambini
sono molto indiscreti, ma hanno tanti segreti
come i poeti
i bambini volan la fantasia e anche qualche bugia
o mamma mia... bada
ma ogni cosa è chiara e trasparente
che quando un grande piange
i bambini fanno oh
ti sei fatto la bua, è colpa tua

Quando i bambini fanno oh
che meraviglia, che meraviglia
ma che scemo vedi però, però
e mi vergogno un po'
perchè non so più fare oh
non so più andare sull'altalena
di un fil di lana
non so più fare una collana

lalalalalalala

Fin che i cretini fanno
Fin che i cretini fanno
Fin che i cretini fanno BOH
tutto resta uguale
Ma se i bambini fanno ohh
basta la vocale
io mi vergogno un po
invece i grandi fanno NO
io chiedo asilo, io chiedo asilo
come i leoni io voglio andare a gattoni
e ognuno è perfetto
uguale il colore
evviva i pazzi che hanno capito cosa è l'amore
è tutto un fumetto di strane parole
che io non letto
voglio tornare a fare oh
perchè i bambini non hanno peli
nè sulla pancia nè sulla lingua



:cannabis:

:birrozza:

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proprio no
22-03-2005 17:39
»
a me laura pausini proprio non mi piace.
non ce n'è.

e quando accendo la radio e due stazioni su sei (sei ce ne ho registrate in macchina) o quattro su quindici (quelle ci stanno registrate nello stereo a casa) trasmettono le sue leggiadre note, mi incazzo :muhehe:

poi se trovo sempre la stessa canzuncina, mi spallo proprio.

minchia, ma 'sta qua non se n'era andata a cantare in spagna?




con tutto il rispetto, ovviamente, per tutti coloro che l'adorano, per carità. i gusti sono gusti. a voi vi piace cristina d'avena? a me mi piace. per cui...
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Voglio...
22-03-2005 16:12
»
1. un angelo custode
2. l'uovo Galak
3. eliminare per sempre i peli superflui
4. un biglietto aereo per il messico
5. un bimbo negretto
6. soldi assai
7. una meringata
8. la pazienza
9. un lavoro creativo
10. un lavoro dove non fai un cazzo e ti ringraziano per questo
11. un esercito di schiavi
12. i piedi di un maratoneta
13. il culo di angelina jolie
14. una parmigiana
15. andare al mare
16. le tette di una pornostar
17. vitto e alloggio gratis, con paghetta cospicua settimanale per vivere in messico finchè mi va
18. soldi assai, per vivere sempre dove e come mi va
19. diventare una strizzacervelli che strizza i cervelli di tutti quegli psicologi stronzi e incompetenti che sfasciano la gente, anzichè aiutarla a mettersi a posto (e ce ne sono... non tutti, ma ce ne sono...)
20. diventare me, che chissà che cazz'è.

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Saldo
22-03-2005 15:59
»
insomma, mo' che mi sono 'nguaiata con 'sta storia del post, mi scoccio a buttarlo giù.

però lui mi verrebbe da chiamarlo "fusillo": se ce l'ha così lungo, per tirarselo fuori l'ha da srotolà... :asd:


no?
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Ricerche
22-03-2005 11:54
»
Viale Monza, ieri sera, in attesa che qualche sciagurato venisse ad aprire il portone davanti al quale stavamo piantate da dieci minuti buoni.

Feranz: "Stamattina sono andata su Google per cercare me stessa."
Jorda: :?
Feranz: "Ho scritto Feranz, e ho cliccato".
Jorda: :-o
Feranz: "Beh, mi sono trovata."
Jorda: :rotfl:
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Louvre
17-03-2005 11:24
»
credo facciano più il louvre tutti quei giovani con tele, pennelli e spugnette, pazienti a riprodurre per imparare, che non quella sfilza di dipinti esposti di gente ormai andata.

se poi al louvre ti ci rintani perchè all'esterno imperversa una semibufera di neve e l'ombrello non ce l'hai, che l'ingegnere ha potuto tutto ma non azzeccarci col meteo, allora star lì, seduta, nella sala rubens circondata da pittori meticolosi, ti scalda come un camino acceso.

era il 5 marzo, sabato. parigi era meravigliosa, vuota di foglie.

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Eroismo
15-03-2005 08:10
»
"E' buffo..." disse Wolf. "'sta reazione contro la tenerezza, la preoccupazione del giudizio altrui, era un passo verso la solitudine. Perchè ho avuto paura, perchè me ne sono vergognato, perchè sono stato deluso, ho voluto giocare all'eroe indifferente. Cosa c'è di più solo di un eroe?".
"Cosa c'è di più solo di un morto?" disse il signor Perla con aria distaccata.
Forse Wolf non sentì. Non disse niente.



Boris Vian, L'erba rossa, Marcos y Marcos, Milano, 1999; p. 63.
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incontro
15-03-2005 08:01
»
mi avvicino alla porta a vetri, chiusa, mettendo a fuoco le sagome che il vetro smerigliato lascia trasparire. c'è un sacco di gente, lì dentro, porca puttana, e io butterò la mattinata fra quelle quattro mura, lo so.

entro con passo felpato. stanno tutti zitti, vecchi per lo più, occhio basso e carte fra le mani. mi avvicino all'aggeggio dei numerini, prendo il mio.
19.
il display indica 84.
fra me e lo sportello, solo 35 corpi di gabole. e così sia.

mi dirigo lenta verso il vetro. arrivata alla porta, mi ci appoggio su.
aspetto. che altro vuoi fare.
poi tolgo la giacca, che mi viene su il caldo. e nel farlo picchio contro il vetro. mi accorgo di un ragazzo che, pure lui, aspetta e, pure lui, sta poggiato lì.
dico "scusa", pensando di averlo colpito.
lui fa "niente. hai picchiato contro il vetro, non contro di me".

io: "meno male che non ci ho dato dentro. neanche scalfito. l'avessi fatto, sai il casino".
lui: "no, per favore... già qui si va lenti... gli rovini la porta, si ferma il mondo..."
io: "beh, potrei sempre far finta di essere matta... secondo me, lasciano perdere la porta e mi fanno passare avanti, pur di togliermi di mezzo..."
lui: "mica difficile, basta comportarsi in modo normale..."

da lì, chiacchieriamo un po'. è un ragazzo piacevole. meno male che c'è. a volte ridiamo, mi racconta di sè, io di me. pillole, però, come si fa quando non sai bene chi hai davanti.
il tempo passa, prima o poi arriva il suo turno, in un altro poi arriva il mio. e arrivederci. fuori dalla ASL, finalmente.
e mentre cammino verso la fermata del tram, penso e ripenso che no, come si chiama non me l'ha proprio detto.

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le palle.
01-03-2005 08:37
»
invidio, oggi, chi ce le ha rotonde.
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Lunik
28-02-2005 15:00
»
non so chi sei.
non so chi fai.
non so che fai.

ma mi pare di capire che c'eri e che adesso non ci sei più.

sarebbe il caso di tornare, no?
anche solo così, a mo' di sberleffo. ammesso che ci sia un qualunque sberleffo da fare.

ma se è da fare...
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E...
28-02-2005 10:44
»
Dimenticavo.
Sono queste le note che hanno accompagnato le cadute. Ci ho poggiato il sedere, su questa musica. E' stato morbido.


E...
Vuoi da bere
Vieni qui
Tu per me
Te lo dico sottovoce
Amo te
Come non ho fatto in fondo
con nessuna
resta qui un secondo

E...
se hai bisogno
e non mi trovi
cercami in un sogno amo te
quella che non chiede mai
non se la prende
se poi non l'ascolto

E... uo... e....
sei un piccolo fiore per me
e l'odore che hai
mi ricorda qualcosa
va bè...
non sono fedele mai
forse lo so

E...
quando sento
il tuo piacere che si muove lento
ho un brivido
tutte le volte che il tuo cuore
batte con il mio
poi nasce il sole...

E... uo... e....
ho un pensiero che parla di te
tutto muore ma tu
sei la cosa più cara che ho
e se mordo una fragola
mordo anche te

uo... E...
sei un piccolo fiore per me
e l'odore che hai
mi ricorda qualcosa
va bè...
non sono fedele mai
ora lo so.


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Il papà di Batman
28-02-2005 10:37
»
di rientro dal two days snow.
le ossa fanno male, i muscoli ci stanno tutti quanti e si fanno sentire, gesùmmio.
certo che sono caduta. si comincia così. ma ero un fiore, con l'armatura nuova di zecca. talmente un fiore da averci attaccato con l'elastico, appena in pista, un ventenne baldanzoso, trepidamente tranciato dal famelico ingegnere storico a colpi di sguardo, dopo il decimo, di sguardo.

ed era un asilo nido, quella pista. li vedevi, piccoli così, con gli sci ai piedi e paparino alle costole, e apri le code, e spingi con le bacchette, e cadi che ti rialzi, e ricomincia daccapo.

non sono caduta subito. in fondo, da piccola piroettavo sui pattini a rotelle e oggi, da vecchiaccia, mi diverto, a volte, a piroettare sul ghiaccio.
sono caduta poi, dopo un po'. ma mica mentre andavo. no. sono caduta come una pera bollita mentre, immobile, mi facevo portare da quella sottospecie di tapis roulant che m'avrebbe dovuta piantonare in alto.
pluf, e sono andata giù, va' a capire cos'era successo.
la cosa buffa è che ho fatto un fosso di un metro, sono rimasta col culo in fondo e le gambe in aria, pesantissime di scarponi e sci, mentre una bambina imperterrita mi giungeva verso, comoda sul rullo.
quella mi osserva, da distanza via via più ravvicinata e mi fa, tra l'apprensivo e il curioso, "ti sei fatta male?". e io, stoica, "ma no, sono caduta sul morbido, adesso mi rimetto in piedi. te passa, ecco fatto..." e mi tiro indietro sci e scarponi, annaspando come una rana cappottata. quella passa, sorride e "io non sono caduta neanche una volta". gnè gnè. perfida stronzetta.
e intanto l'ingegnere strilla, "dammi la mano che ti tiro su", ma le gambe mi fanno giacomo-giacomo, penso oddio mo' me ne rompo una, ma quanto cazzo pesano 'sti marchingegni malefici.
alla meno peggio slaccio gli scarponi, m'aggrappo a qualunque cosa, mi metto dritta, ricado, mi rialzo, dopo l'infinito ne sono fuori.

questa, la prima.
ma la seconda è stata una libidine.
in quell'asilo nido, avevo alle calcagna un bimbo vestito da batman. cazzo, di andar giù a spazzaneve sono capace, ma è la prima volta, diobbono. e la prima volta, come in tutte le cose, di andare magari vai, ma non lo sai proprio bene come. è più una magia che una capacità, quella roba lì'.
e a trovarmelo sempre dietro al culo, 'sto bambino, a sci aperti, testardo, coi suoi "papà, faccio da solo", tremo.
"a 'sto qua prima di stasera gli tiro uno scappellotto con gli sci da fargli perdere i sensi", penso.
e suo padre, lucido da barbiere, tira fuori i suoi dentoni durbans, come a dire "che vuoi farci, è un bambino".
bambino un cazzo.

finchè spariscono, batman e paparino.
e io, incentivata dall'ingegnere storico, mi lascio andare in una discesona.
e apri le code se vuoi frenare, e aprile di più se non frena come vuoi, e pesta da un lato se vuoi evitare il cane (ci stava pure il cane, sulla pista, a farsi i cazzi suoi in mezzo ai miei, di cazzi, gesùmmio), e apri le code, e di più che non ti fermi, vedi che non ti fermi, e cazzo aprile.
e minchia, in mezzo a 'ste raccomandazioni urlate, mi fiondo come un razzo e penso "se non mi fermo vado a sbattere contro la baita".
e intanto l'ingegnere si piazza davanti a mo' di barriera, ma ce ne sono tanti di corpi, lì, e 'fanculo, evito l'ingegnere e m'aggrappo al papà di batman.

fatto male?
spiacente, posso farci un cazzo.
e tiè, a mo' di risarcimento. il tuo batman mi rompe i coglioni da 'na giornata.

carino, il papà di batman.
non batte ciglio. mi trasmette l'ennesimo durbans. io rido a batteria, e chi mi ferma più. perchè chiaro, sono finita col culo per terra.
l'ingegnere, intanto, alle spalle. furioso.

son permalosi, 'sti ingegneri.

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neve
25-02-2005 09:08
»
nel pomeriggio parto.
vado sulla neve, e ci resto fino a domenica.
forse comincio ad imparare a sciare.
domenica scorsa, a salò, ho comprato tutina e giacca a vento, per due soldi (quelli, ci avevo, per cui...).
domani me li metterò addosso, e vediamo l'effetto che fa.

spero di non rompermi niente. nè gambe nè palle.


:ciaoo:
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Liscio spettinato
24-02-2005 18:13
»
sono le 15 e briscola quando mi decido a litigare con tazze, lavandino, con spugna e detersivo, con me.
diobbono, ho i capelli di cartapesta, l'umore che è uno straccio, lo stomaco annaspante, i piedi gelati, desiderio di urlare qualunque cosa, anche solo bau, ad una cornetta.
invece me ne sto lì, curva, a strofinare.

ma ho uno scopo, signori :girl:
ebbene sì. ho uno scopo.

sono le 16 e briscola quando arrivo da lui. mi guarda, che facciamo, mi dice.
indico la capoccia con il dito. vedi che disastro, dico. sì, lo so, sono la peggior cliente, non fare quella faccia, vedi che torno, alla fine sono una che torna, basta farmi cadere con il muso sul fatto, ed eccomi qua, con 'sta faccina, che ne dici di 'sta faccina?, so che è un casino, dovrai darci dentro, ma che vuoi farci, porta pazienza, penso. e intanto sto zitta.
lui mi guarda, sorride, e si comincia.

mi agguanta con carta stagnola, mentre sfoglio i vari muniz, accorsi, mezzogiorno e buonanotte.
poi, quanto?, mi chiede.
tre dita, rispondo. poi lo guardo, tre dita mie, intendo, cioè due dita e mezzo tue, dico.
sorride.
il tuo lavoro non potei farlo mai, penso. una come me - sorridendo, perchè no, in fondo sono una buona persona - la manderei a cagare. non ci so fare, con 'sto genere di affari.

infine, esco. spettinata, col liscio di sfondo.
sono io.
nè più nè meno.
in casa, davanti allo specchio, passo le dita fra le punte che picchiano verso l'alto. dove cazzo volete arrivare. state coi piedi sul liscio, per piacere. fatemi essere me. grazie.
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uff.
23-02-2005 15:26
»
e 'fanculo.
lo si potrà dire, ogni tanto, così, a caso.
no?

:smokin:
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Vian
22-02-2005 10:33
»
L'essenziale, nella vita, è dare giudizi a priori su tutto. In effetti, sembra che le masse stiano sempre dalla parte del torto, e che gli individui abbiano sempre ragione. Bisogna tuttavia stare attenti a non dedurre nessuna regola di condotta da questa constatazione: certe regole non hanno bisogno di esser formulate per essere seguite. Solo due cose contano: l'amore, in tutte le sue forme, con ragazze carine, e la musica di New Orleans o di Duke Ellington. Il resto sarebbe meglio che sparisse, perchè il resto è brutto, e la dimostrazione contenuta nelle poche pagine seguenti deriva tutta la sua forza da un unico fatto: la storia è interamente vera, perchè io me la sono inventata da capo a piedi. La sua realizzazione materiale in senso stretto consiste essenzialmente in una proiezione della realtà, in un'atmosfera obliqua e surriscaldata, su un piano di riferimento irregolarmente ondulato e un poco distorto. Come si vede, è una tecnica confessabile, ammesso che ce ne siano.

Boris Vian, Introduzione a La schiuma dei giorni



Vian era uno scrittore, un jazzista, un compositore di canzoni, un poeta. In Francia, ha pubblicato sotto falso nome alcuni testi narrativi (romanzi, racconti) che, ci avesse messo il suo, di nome, sulla cover, avrebbe avuto casini.
E' morto a 39 anni, era sofferente di cuore.
La vita la amava. O almeno questo è quello che scrivono di lui.

La schiuma dei giorni è considerato un capolavoro di surrealismo letterario. E' una storia straziante e leggera, piena di ironia e cinismo, senza cadute irruenti in sarcasmo a gratis.
Io l'ho letto per la prima volta circa quattro anni fa. Ai tempi, entravo senza sforzo dentro una taglia 42.
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Quell'uomo lì
21-02-2005 12:01
»
Beccatevela.
Perchè mi piace.


Ero una stella che
non brillava quasi più
ero un'assenza quando ero lì.
Oggi ho capito che
non sono più quell'uomo lì
E che quello che non desidero
non c'è
Non c'è più quell'uomo lì
che cercava di convincersi.

E mi dà
ogni giorno un po' di più
A lei viene facile
lo fa senza pensarci troppo, lei
Al mattino scivola
dal suo posto arriva al mio
E' un movimento semplice
che quando manca
io non sento più
quel campanello magico
che risveglia in me le idee
che ancora mi fa essere
che ancora mi fa crescere.

Ero quell'urlo che
non si è sentito mai da lì
Ero quel muro alto attorno a me
Oggi che nello stomaco ho un volo di farfalla
Mi sento così leggero che non so
più nemmeno dove sono
Faccio passi a soffi
come il vento
io come il vento.

E mi dà
ogni giorno un po' di più
A lei viene facile
lo fa senza pensarci troppo, lei
Al mattino scivola dal suo posto arriva al mio
E' un movimento semplice
che quando manca
io non sento più
quel campanello magico
che risveglia in me le idee
che ancora mi fa essere
che ancora mi fa crescere.



Et touchée.

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Non nevica più
21-02-2005 11:56
»
La neve indecisa e storterella s'è spenta.

Tutto, nella vita, è una metafora della vita.
Che metafora di merda, questa.
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Mese astrale in corso
21-02-2005 11:54
»
L'oroscopo di Feranz per il mese astrale in corso.
Si evitano ai lettori tutte le minchiate poco plausibili, considerato il Feranz-quotidiano. Prego, non c'è di che.



Il Sole in trigono ti regala nuova energia e tanto benessere! Marte è sempre un grande alleato, l’astro nel segno del Capricorno apre la strada ai nuovi contatti, ai viaggi e alle occasioni di riuscita che inaugurano una stagione speciale per il lavoro. Saturno è splendido... favorisce prospettive nuove e rassicuranti coi mercati stranieri. Mercurio sino al 5 marzo è foriero di belle novità, la tua creatività è alta e, le proposte che avanzi piacciono ai tuoi interlocutori... l’astro il 6 entra nel campo del lavoro e porta avanti con te le iniziative e i progetti che hai maturato. Sei lungimirante, solerte e metti in riga le difficoltà che incontri, sbrighi con la velocità della luce le pratiche rimaste in sospeso. (...) Mercurio nel campo della salute, ti aiuta ad essere agile e scattante e lucido... al bando però ogni esagerazione.



Così proferì Alan, squinternato patinato di Libero.it.
Se ne ha azzeccata anche solo mezza, vi offro un cioccolatino cad. (Alf, a te mezzo. Non so perchè, ma ti immagino a litigarci, con la cioccolata).



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Nevica
21-02-2005 11:18
»
cade giù a fiocchi indecisi, e senza tirar dritto.
no, quella ti viene incontro, come volesse dirti qualcosa.
questo mi piace.

la neve è una cosa bella.
e quando le cose belle tirano stortarelle mi viene da sorridere.

con uno di quei sorrisi con lo sbuffo interrotto, però, che se uno ti guarda pensa che pensi, e che nascondi i pensieri dentro uno dei mille "tra me e me" di ogni ora.
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Di lunedì
21-02-2005 09:07
»
una volta che accendi, accomodatevi pure, voialtri. di lunedì è l'incipit migliore.
alf e i suoi chiarimenti, gracie e le sue parole, renaulto e il suo starci. pfiu. sacrosanti, tutti quanti.

e intanto, dalle casse del pc, trilla il suo best cotale cindy lauper. è un ante-guerra, recuperato di sgamo, un regalo inaspettato, chissà se mi piace. certo che è una novità. che anni erano, quelli? i '70? gli '80? certo non l'oggi.

e ti dici che è un bel giorno. sì, d'accordo, hai preso a calci le coperte per mezz'ora prima di deciderti a piantarla, tirandoti su e facendo entrare la luce. poi hai strizzato gli occhi con fare molle mentre deglutivi a sorsate il solito caffè doppio.

ma ti dici che è un bel giorno. ti entri dentro con lo scopone (a-scientifico, da queste parti) e mentre spazzi via gli sbadigli ti soffermi sui micromovimenti dei visceri, e pensi che voilà, oggi va tutto bene, e chapeau.

saranno state le ninfee di monet, ieri a brescia. o quel finto bateau-atélier, che a girarci intorno una due tre volte quasi quasi ti veniva su in gola il tremore di chi sta per affondare nella senna.

poi di colpo ti ricordi. devi fare una telefonata. guardi l'ora. troppo presto? chiamo più in là, mica c'è fretta. riguardi l'ora. beh, magari adesso è meglio.
e ti gingilli, ti rientri dentro con lo scopone e mentre spazzi via il fiatone ti soffermi sui micromovimenti dei visceri, e pensi che minchia, oggi non va proprio tutto tutto tutto bene, e 'fanculo.

ok, devi fare 'sta telefonata. cosa ti verrà detto?
ti accorgi che temi, tremi. ma che senso ha, ti chiedi? è tutta una bugia, quello che senti, ti dici. quindi sciò, non ti serve a molto. e allora ti butti, come fai quando tremi, che 'na volta fatto il salto va come gli pare, ma soprattutto va.
pigi sul verde, il cell esegue i comandi, ti defocalizzi dal respiro e punti gli occhi sul topo della parete, piantando un piede sul bordo del tavolo.

la persona che cerca non è raggiungibile. prema il tasto 5...

pigi il rosso. resti immobile, sorridi. poi ti alzi il culo dal divano, ciabatti fin qua, ti siedi, tiri su la voce di cindy che vuoi stare con le orecchie piene, e scrivi: "Di lunedì".

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Carotenuto
18-02-2005 18:12
»
uno con un nome del genere pensi che l'abbiano tenuto-caro semper et in omnia tempore che l'occasione ha avuto la bontà di concedere.
ma quale. gliene hanno fatte passare, a quello lì.

perchè negli '80 ha avuto le palle per scrivere, e scrivere tanto, che quando due persone si guardano negli occhi a botte di 50 minuti per volta, e una delle due mette in mezzo la carne sanguinolenta che si porta addosso, con tutto il male che fa, a volte; e i 50 minuti volano che non c'è gabbia che tenga e pure se c'è il bisogno che stiano fermi, 'n'attimo che uno magari alla fine si fa un respiro; ecco, lui ha avuto le palle per scrivere che quell'altro che ascolta e punta gli occhi sugli occhi può essere tutto, dentro quel cerchio, fuorchè neutrale.

cazzo si fa, ad essere neutrali?, ha scritto, tanto per girarvela in soldoni.
e, inquieto com'era, ha ficcato il naso nelle carte e negli intrecci che hanno imbrigliato Jung e la Spielrein, famoso l'uno e schiattata troppo presto l'altra. ci hanno fatto il film, basandosi sui suoi fogli.

poi certo, ci hanno avuto pure le loro ragioni, quegli altri, per sbatterlo fuori dall'associazione emerita e pregevolissima di cui l'onore di appartenenza lo travolse.
ragioni del tipo che una, arrivata a un certo punto, lo denuncia per essere stata sedotta e abbandonata.
chiaro, non si fa. nè di sedurre, visto che di fronte hai carne che puzza e trema, nè di abbandonare, che 'na volta che sfasci prenditi lo smazzo di aggiustare, per piacere. d'accordo.
sono disastri, quelli. ogni vita è tempestata di disastri, quando va bene.

***

si chiamava aldo. psicoanalista junghiano. docente universitario a roma. eccetera.
è morto giorni fa, di colpo.

il mio blog è una stronzata. ma in mezzo alle stronzate vorrei ficcarci pure un pensiero serio.
questo: "se n'è andato uno che ha avuto coraggio".
m'è venuto in mente quando ho letto sul giornale della sua scomparsa.

quell'uomo ha avuto coraggio. da vendere.

chissà che non sia tenuto caro adesso, ovunque si trovi, ammesso che esista un ovunque, una volta diventati freddi.

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però...
18-02-2005 17:13
»
dentro quell'altro blog, ho dato una sbirciata ai post degli altri.
minchia, si prendono a calci le palle di brutto (più di me, hm-hm).

cazzo, mi sa che me ne sto di qua e basta.
per spirito di sopravvivenza, mica per altro.

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che poi...
18-02-2005 16:57
»
certo che se dentro quel blog non mi cagano, me ne torno qui e mi ci chiudo col silicone.
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traslochi
18-02-2005 16:55
»
ne ho aperto uno nuovo, di blog.
che manco so come ci sono finita. ma ci sono finita.
ovviamente c'entra con la psico-to-ssssstttt-etciù-logia.

ma mica vi lascio. solo che d'ora in poi ogni tanto scriverò le mio puttanate pure da un'altra parte.
magari, se riesco a capire bene come ho fatto ad entrarci, e quindi come farò a tornarci, vi dico dov'è.

vero, che vi interessa?

e su...
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la cosa buffa
17-02-2005 10:10
»
quando cominci una giornata pensando che sara' fatica, skazzo e inconcludenza.
per forza di cose ci entri dentro, alla giornata, e mentre vai ti accorgi che volge bene, o anche solo benino, senza sforzo.

chissà per merito di chi.
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A volte mi chiedo
14-02-2005 08:29
»
... per quale cazzo di ragione cedo alle lusinghe degli eventi piegandomi all'eventualità di passare un intero week-end col culo piantato davanti alla scrivania, a scrivere di giocatori d'azzardo.

... ma anche per quale cazzo di ragione non mando sonoramente a cagare quel cliente che mi tira scema con quisquilie cervellotiche inutili e fuori luogo, talmente fuori luogo che coinvolgono solo ed esclusivamente la nostra sacrosanta dinamica dei compensi, una volta che tutto è concordato e cazzo no, storna e riemetti la fattura, 'fanculo.

ad ogni modo, al superenalotto ho vinto 'na cippa. ho azzeccato solo il 53.

joe, niente torta. che ci vuoi fare.
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superenalotto
08-02-2005 16:36
»
Sarà che torno da una tre giorni al casinò di Nova Gorica, e sarà che lì dentro giravano soldi e occhi tra l'infuriato, l'indemoniato, lo spiritato e il debilitato.
Sarà anche che dopo tre giorni di lavoro gli occhi tra l'infuriato, l'indemoniato, lo spiritato e il debilitato m'erano venuti a me.
Sarà che avevo il soldino giusto.


E se facessi, chennesò, un cinque?
O un sei?



In genere non gioco. Non ho spesso il soldino giusto (gli occhi indemoniati sì, però. Mi tocca ammetterlo, sennò scombussolo le opinioni di Jdhoring. E adesso sciò, Joe, lo so che sei lì).
'Na volta che gioco...
No?
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sperém
03-02-2005 16:47
»
domani parto per la slovenia. ci devo fare un lavoro, al casinò.
una ricerca sui giocatori d'azzardo. decisamente interessante.
sempre che non mi fumi il portafogli alla roulette...


:ciaoo:
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la Jorda, quando manca
31-01-2005 13:30
»
quando passano giorni senza che la Jorda posti quel che le pare, mi manca qualcosa.
beninteso, la sento e la vedo. ma il blog è un'altra cosa. il blog è anche, a volte il mistero di sproloqui buttati lì, che manco a inventarci sopra ci trovi un bandolo.
quando la sento o ci si vede, il bandolo si trova sempre, alla fine.

boh. andate a capirla, la Feranz.
chissà che cazzo vuole dire.
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Sofia
31-01-2005 13:25
»
è un regalo di natale, da parte di una persona a cui voglio molto bene. me lo dà che stiamo sedute, fuori a un bar col fungo acceso, succo di pomodoro e schifezze varie. ci mette più di un'ora per liberare sulla prima pagina quello che sente, e dirmelo passando il bianco con inchiostro veloce.
le voglio bene, ve l'ho detto.

comincio a leggerlo qualche giorno fa. il mondo di sofia di gaarder.
era il più bel libro che avesse mai letto, prima che le regalassi le correzioni di franzen. le aveva fatto capire bene lo stoicismo, m'ha detto, che da sola non c'era arrivata e non s'era convinta.

e io lo prendo per quello che è: un passaggio di testimone, che non ha senso in sè, ma per via del gesto, delle aspettative, dell'intimità che lo accompagnano.
e lì dentro, oltre al mio sentire di fronte allo stile di scrittura, alla trama e al resto, cerco e trovo quello di lei, che me l'ha dato come fosse una perla.

sorrido. in fondo, ci si incontra e ci si parla anche così, nei giorni.
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Idstein
28-01-2005 13:44
»
E' una cittadina a pochi chilometri da Francoforte. Non so quante anime conta. Ci ho fatto un salto due settimane fa. Ed è un sogno.

Lasci l'auto davanti a un palazzone qualunque, bianco, niente parole spruzzate sui muri, a fianco una banca, davanti una via larga. Scendi e prendi la viuzza laterale. Piccola, gira a mo' di curva, ma niente guarde-rail, solo case che quasi si piegano per evitarti gli angoli. E in fondo a quella stradina, si apre il cuore di Idstein.

Case alte, con struttura in legno, mura tinte di bianco, marrone, blu (c'era pure il blu!), arancione, tetti spioventi. Una attaccata all'altra, in mezzo sulla via il pavè. Ma non è questo, che sorprende. Quello che sorprende è che quelle case sono oblique.

Risalgono al '700 e il tempo - coi suoi tempi, si intende - ha picchiato contro il legno, l'ha piegato, fatto accasciare, e con lui le mura che ora si buttano avanti ora indietro e tu che le guardi pensi "mo' un soffio di vento e vengono giù". E invece no. Stanno lì. Le hanno restrutturate ma rispettandone la forma. Uno spettacolo. Sembra di passeggiare dentro un Boris Vian. Incantevole.
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domanda
28-01-2005 13:32
»
ma perchè da un paio di giorni quando entro nel mio blog mi si apre automaticamente acrobat reader??????

che poi mi si apre ma sta vuoto.

devo preoccuparmi :?
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Somatizzazioni
28-01-2005 13:16
»
nella fattispecie, screpolatura della pelle attorno e sulle labbra.
non c'è pomata che valga, burrocacao che tenga, pazienza che attenda.
dura da circa due mesi. cazzo, mi viene da dire, quindi è da circa due mesi che qualcosa sta fuori posto e mi sputa di dosso la pelle.
poi ci ripenso, e mi dico che no, non sono due mesi. è di più.

però oggi, anche se le labbra continuano ad andare a puttane, e cazzo sì, fanno male, e no, non lo so cosa devo farci, perchè porca puttana quella è pelle, e dio mio le vitamine dovrebbero essere sufficienti, non è che una deve per forza rivoltarsi come un calzino e stiracchiarsi i marchingegni per evitare decomposizioni estrose, no?; dico oggi ho da ringraziare una persona.
che ieri (in realtà ieri l'altro, ma io c'ero ieri), ha avuto bisogno di me. e per rispondere a lei e inventarmi una mano, mi sono dovuta fermare.
a volte, dentro quei nodi rari che la vita (quando è in buona) ti concede, i bisogni si disperdono e si confondono, e chi prende e chi dà non è chi crede di prendere e di dare, ma un po' tutti e due, nella confusione di quel sacrosanto intreccio.
insciallah.

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Per Jdhoring
27-01-2005 15:27
»
Che fine hai fatto?
E i mici?

:ciaoo:
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Basta
27-01-2005 15:26
»
Vorrei riuscire a dirlo io.
Ho notato che, di 'sti giorni, va di moda, dentro cotale circuito web.
Le faccine della Jorda aiutano, che a guardare la faccia che fa ti si svegliano le domande. Santa donna.
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Hotel Messico
26-01-2005 12:50
»
ci ho fatto un salto, in quell'hotel.
va a ore, dipende quale letto scegli, cherie, e il soldo balla. ma si fa l'amore con grazia, fra quelle righe.
non si nasconde nulla, tutto viene svelato con l'eleganza di chi se ne sbatte di non far male, e quella dolcezza ruvida trattiene.
il fiato annaspa, la carne freme.
sapendo, carne e fiato, che quando finirà sarà comunque durato il tempo giusto, il tempo che ci vuole, senza che nessuno perda o vinca perchè lì, fra le pieghe di quelle righe, si sta, infine, calmi.



http://www25.brinkster.com/hotelmessico/
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life is a dance
24-01-2005 17:36
»
era scritto. lo recupero stamane, nei circuiti mnemonici di una mattina fottutissima. mi dico "chissà dove l'ho letto", e il mio demone interiore - sempre pronto, figlio di puttana - mi dice "non barare, ti ricordi eccome, continua a far finta di dimenticare, tu...".

d'accordo. la vita è una danza, diceva. lo diceva in inglese, quella donna, manco che in italiano c'era il rischio che uno ci credeva meno. a me faceva un baffo pure in inglese. ma mica gliel'avevo detto. sapevo quanto era permalosa, e non si scherza.

se è una danza, è per forza culo e camicia con la musica. è quella che ti porta.
questa cosa mi piace. in fondo è una metafora. ma il cerchio non mi torna.
non mi torno io.
e cin cin.
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Penzzziero
17-01-2005 08:38
»
ti alzi, ti vesti, ma sì che ti accendi, siedi al pc, abracadabra e ti fiondi su uno spazio bianco non sai ancora quanto consueto, e cerchi parole che, a non trovarle, ti accorgi di stare vuota, lì lì fin nei macchinari più nascosti.

e qui ti fermi.
ti rendi conto di come a volte tu e le cose siete ben capaci di incastrarvi in un pensiero, giusto o sbagliato.
e altre no, si va tutti per i cazzi propri.
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Gli uomini e il bidet
10-01-2005 11:25
»
Questo è un arduo sondaggio, che richiede semplici risposte. L'oggetto è LA PULIZIA DEI GENITALI.
La domanda è (come in stile Feranz) aperta.
Farà venire la tremarella alle inconsulte parti nobili maschili?
Farà gorgogliare di sadismo e/o/uhhh maternalismo tenere figliuole?
Sarà uno spunto o uno sputo di riflessione goliardica comune? E/o/uhhh reticente comune?

Sarà quel che farà, farà quel che sarà.



Il presupposto è:

Le donne fanno il bidet tutti i giorni.
Gli uomini non fanno il bidet tutti i giorni.


Queste sono asserzioni incontrovertibili. Chi controverte, avrà le sue ragioni, e chi dice niente, ma il presupposto rimane tale e quale.

La domanda è:

Perchè si verifica codesta inquietante condizione di disparità abitudinaria? A che pro?

Pfiu.
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Inizi
04-01-2005 10:31
»
Siedo come posso, senza chiedermi se quello è essere rilassati, abbattuti e fermi oppure tesi, all'erta e accesi. Ma avrei bigiato volentieri, lo ammetto. Valle a capire, certe cose. A volte, i motivi ballano senza le strette di una formulazione chiara.
Non mi piace il tappeto che si stiracchia sotto le mie scarpe. Ci metti su un piede e quello si muove, che se non ci badi ti ribalti come un nonsochè. Ma adesso che lo pesto con i miei scarponi da maschiaccio e il rinforzo di una sedia appesantita di me, il pugno duro è il mio, e tiè, carissimo. Non ho problemi a cadere, ma ti passo volentieri il puzzo di tutta la merda di cui le mie scarpe portano il ricordo. Una sorta di par condicio?

Siamo nel duemilaquattro, Natale deve ancora arrivare e, devo dire, tutto penso fuorchè debba arrivare. Figuriamoci l'Anno Nuovo. Sarà pure di zecca, ma sarà ripieno come un tacchino di tutti i rimasugli dell'anno precedente, lo zoccolo duro che i succhi gastrici hanno abbandonato a se stesso, e non cercate di convincermi del contrario, perchè neanche.
Ma ripeto, a questo ancora non penso.
Come anche centomila e briscola gesù cristo lo tsunami non sanno manco che è, e si crogiolano davanti allo specchio per la prova costume.

Il gioco consiste in un botta e risposta, più o meno. Mi si dice una parola, io ne dico un'altra, o più di un'altra. A mio buon cuore. Carino, no?


D.: "Principiare"
F.: "Farsi un mazzo"

Quella tira su gli occhi. Chiede in che senso. Rido. Ribatto, "Cominciare, iniziare". Mi sento un po' carogna, lei fa su e giù con lo sguardo, me e i fogli, me e i fogli, nè sorride nè si incrosta, e io continuo a farmi i miei cazzi, ripetendomi che non serve a molto che io mi faccia i miei cazzi.

F.: "Tutti gli inizi sono duri. Principiare = farsi un mazzo. Intendo questo", spiego.

E così via.
Spero che la Befana mi porti dodici razioni di pazienza, una per ogni mese, da spendere al momento buono. Perchè comincio a volte a perdere di vista cosa ho pensato per mesi di voler diventare. E qualunque percorso a tal fine necessario, che fino a chissà quando mi sembrava onesto, sensato, colorito, diventa a tratti pesante, anoressico e sudato.


Buon 2005, comari e compari. E alla vostra!
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bugia
27-12-2004 13:58
»
certo che, a pensarci, l'essere umano è una bugia.
la più grossa.
qualunque pensiero la mente umana possa essere capace di produrre, per quanto arzigogolato, solido e al contempo colorito, codesta bella macchinetta non potrà mai divincolarsi dai legacci del punto di vista. e un punto di vista è una cosa che sta sui trampoli, di andare avanti va avanti eccome, ma a cadere ci mette poco, anche se - no? - è sempre una faccenda divertente.
e chapeau. ma che bella scoperta.
però oggi ci penso, alla bugia.
penso: posso pensare il peggio, posso pensare il meglio, posso pensare di non pensare --> il tutto alla modica cifra di un'identica circostanza di sfondo.
probabilmente è per questa ragione che, delle tre virtù, credo sia decisamente giustificato non perdere l'una, la speranza.
la fede e la carità mi sembrano un optional qualunque.
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eternità
22-12-2004 11:02
»
messa così sto comoda, seppur con l'impiccio del freddo.
la jorda mi siede accanto, so che trema ma mica dico niente, quella anzichè stringersi alla carne fa la complicata e guai a fiatare che sennò.
rizziamo i piedi, io più di lei, li picchiamo contro la ringhiera, e oltre quelle grate tutto sembra messo lì apposta per farti vedere che si può, a volte, che ci si metta da parte.
in mezzo, appesa alle grate, per chiunque e per qualunque cosa che abbia la pazienza, adesso, di starsene fuori, la parola "ecap", variopinta arcobaleno e debitamente contrita. ha capito tutto, lei.

f.: "bah. pensa che un mio collega è fissato con la storia dell'eternità. cattolico, gli guardi il pancino e capisci al volo che quello passa la vita a battersi il petto con scadenze molto regolari. l'ultima volta che l'ho visto... magari è stata l'ultima davvero, jo... mi fa che si vede proprio che io non mi preoccupo dell'eternità. bah. cazzi suoi."
j.: :-o
f.: "se dici che una volta crepata tocca ancora stare al mondo, per quanto mondo altro... cazzo, una ci ha il problema di trovare il modo di suicidarsi pure da morta. no?"
j.: :schoked:
f: :-D
j: :-D

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prima
21-12-2004 13:28
»
la cosa buffa è che mi vivo respirando rumorosamente fissando i tasti. e che rido di me, adesso che mi accorgo del mio incipit in prima persona.
sorseggio una coca.
adoro la coca cola light: non troppo zuccherina, gassosa come piace a me, latta ghiaccio. ma quella di adesso è una coca normale. latta rossa, gassosa come non piace a me, zuccherina. buon natale, chérie.
ho freddo.
ho appena finito di spulciare le mail. bah. niente di buono, oltre il sesso.
mi viene in mente che non sarebbe così insensato scrivere una cazzata qualunque sulle distanze.
per distanze intendo quegli spazi a volte desiderati, altre respinti, che -com'è e come non è- ti portano infine a respirare rumorosamente fissando i tasti.

domenica sera lei mi presenta lui che è una novità, di quelle belle. la trovo ingrassata mica da ridere, la trovo distesa, ride, e una volta in piedi lo bacia e mi pare che ci manca solo un cuore di contorno.
oggi un'altra lei mi abbraccia forte dicendomi che le hanno comunicato l'invio di una bella sommetta, e meno male, che di quella sommetta ha bisogno, e che lui la riempie di attenzioni, e che bello che è il suo maglione nuovo, e quel libro costa troppo ma me l'hanno regalato e tante belle cose.
ieri sera l'ingegnere torna a casa col sorriso, mangia a sbafo, ci pensa lui a rimettere a posto mentre io traffico coi miei casini in camera, e alle ore tarde lo trovo steso sul divano che dorme, non voleva disturbarmi.

io, adesso, respiro rumorosamente fissando i tasti. domani sarà un giorno infinito. durerà fino all'anno nuovo. che sarà una novità, di quelle belle?
l'omino è un'ombra, non è un omino vero. su di lui, un buon 50% del seminato consiste in nuvoloni, di quelli che te la raccontano. tutto questo è un prima.
e rido di me, adesso, che metto insieme i momenti e significo quello stupore impotente e gratis coi miei corollari di attese.

voglio scrivere, signori. qui lo dico e, deciso, non lo negherò mai.
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anonimo
17-12-2004 21:24
»
in alto, nuvoloni, di quelli che te la raccontano.
occupano il 50%, più o meno, del seminato.
poi, verso il basso, una casa, un omino piccolo così, se non ricordo male anche un cane o qualcosa del genere. l'omino è un'ombra, più che un omino "vero".
i colori sono cupi, ma anche accesi e aperti. nel senso, ad esempio: il grigio non è proprio grigio, qua e là diventa blu, ma non proprio blu. e l'arancione non è per sempre arancione: si accende e si spegne, a volte. e così via.
c'è dell'altro, ovvio. ma lui l'ho guardato un po' di sottecchi, che non l'avevo capito bene se a puntargli gli occhi addosso facevo l'invadente.

"chi l'ha fatto, lui?", chiedo. sto in piedi, con le mani ficcate nelle tasche del cappotto. cerco il burro cacao. da qualche giorno, ho le labbra in decomposizione bruta. il cappotto sta su una sedia, sfiancato. io le do quasi le spalle. ma riesco a intravederla, eccome.
"lui?", chiede.
lo indico, "lui, il dipinto."
lei si abbraccia, stringendosi alla carne. gli rivolge gli occhi, li distoglie da me. penso che pensa. si passa una mano sul mento, lentamente.
"un anonimo", dice.
le butto addosso un'occhiata, mi lucido le labbra muovendomi lenta verso la sedia.
lei: "quando è stato pulito non è venuta fuori nessuna firma."
io: "mica uno si nasconde dietro la polvere."
lei: "no, ma è stato proprio pulito. magari dietro il colore... a volte capita, che sbuchi un nome. in questo caso, no."
sorrido, mi guardo, mi siedo, chè nel frattempo giungo a destinazione.
"però.", dico. "quanto sarà grande, la tela? è enorme. è un dipinto enorme. e alla fine non ci si è neanche ficcato dentro."
è un pizzico di silenzio, qui. senza che si avverta, nell'aria, quel bisogno sminuente di picchiare i timpani con suoni qualunque, che tutto tolgono all'intimità che lega due quasi-sconosciute nello scoperto di uno stupore misterioso, impotente e gratis.
"beato lui", dico poi. e mi do un'aggiustatina al sedere, che m'è venuta voglia di stare comoda per davvero.
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Citazioni
17-12-2004 08:20
»
mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e, 5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.

Charles Bukowski, 27 giugno 1967, alla 19° birra



mostratemi un uomo che abita solo e ha una cucina perpetuamente pulita, 8 volte su 9 vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.

Charle Bukowski, 27 giugno 1967, alla 20° birra


... da Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia, Feltrinelli, Milano, 2004.
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una stella
16-12-2004 11:20
»
un anno e mezzo fa, circa, il crollo.
lui molla lei. lei gli chiede, giorni prima, di andare a vivere insieme. che male c'è, dopo tre anni di storia e viaggi e risate e lacrime e compagnia bella. lui si caga sotto. non ti amo più, le dice. si mette le scarpe, e dopo una coccola di giuda, esce dal letto e dalla sua vita. classico.
lei, lì, muore.
si convince di essere implicata moooooolto seriamente nel crac parmalat.
sono rientrata al lavoro proprio quel giorno lì per depistare sospetti pericolosi su tanzi. chiaro, no?
ed è una donna straordinaria, un'amica che è un tesoro. pensate che confessa immediatamente tutto a un amico giornalista, che magari a passargli uno scoop del genere quello potrebbe fare carriera.
ma lui non coglie, le consiglia una clinica, e butta nel cestino l'opportunità.
poi lei fa anche un paio di discorsi seri a sua madre.
del tipo: fidati di me. la spina della tv è meglio staccarla. vuoi mica che ti veda maurizio costanzo mentre ti gratti la passera davanti al ragù? o preziosi? faresti una figuraccia. lascia che mi occupi di te, mamma. sono grande, è il mio turno.
e quella, non essendo una giornalista e macinando scarso verbo, si mette zitta e mosca, e rinuncia per un po' a "vivere".
ma non solo. lei legge pure tutto d'un fiato una tesi in sa dio cosa, credo sulla parapsicologia. le esplode una passione, per quel genere di cose. quell'altra gliela passa al volo, la tesi. non se l'era mai cagato nessuno, quel lavoro, capite.
eccetera. ne fa di cose interessanti, lei, in un anno e mezzo.
spende anche un sacco di soldi in farmacia, per esempio. a furia di buttar giù pasticche, mette su qualche chilo. potrebbe rimanere al mondo pure senza carboidrati e proteine. e le cambia, mi pare, anche la faccia, dai e dai. l'ultima volta, ci trovo alcuni segni nuovi, di lato agli occhi.
ah, beh, poi si compra pure: 1. una sedia, 2. un divano.
ma un pezzo per volta. ci si siede una volta, sull'una o sull'altro, e sborsa un tot. un po' di tempo fa mi chiede, forse per gioco, se riuscirà mai ad averceli suoi, e a portarseli a casa. le rispondo, forse per gioco, che non è a me che deve chiederlo, ma a chi glieli sta vendendo.
ma sicura di volerli sul serio, in casa tua, 'sta sedia e 'sto divano?, le chiedo anche.
e lei che fa? se ne sta zitta, ci pensa su col muso serio. dice,no, li lascio a quella lì. in fondo, ci si sta di uno scomodo....

questo, fino a l'altro ieri.
perchè ieri mi scrive, così di colpo, di lui.
lui che è una novità, di quelle belle, e che se lo vedessi le darei ragione. e lo vedrò, dio buono, certo che sì, e presto, d'accordo?

sono queste le cose che mi fanno pensare che, forse, un cielo dove stare una prima o poi lo trova.
il fatto, poi, che qualcuno lo trovi, 'sto cielo, proprio sotto natale, mi fa sorridere.
natale è un'opinione, e come per tutte le opinioni, una ci crede o non ci crede.
ma quando qualcuno a cui voglio bene trova un motivo per credere, mi vien voglia di prendere dall'armadio il mio maglione giallo, e di fare un salto fuori ad abbracciare, in pace, lo smog.
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ultima cosa
16-12-2004 10:20
»
sapete che c'è, in fondo?
c'è che non sopporto il natale.
a natale capisci subito se, nei rapporti, stai sopra o sotto.
cazzo che merda, dover seminare (oltre alla solita cordialità, jo'. quella è una croce perenne. cristo c'è sceso, alla fine, ma noi mi sa che i chiodi della cordialità imposta ce li abbiamo addosso come i peli. puoi tirarli via con veet o strep o con chi te pare, ma dopo un po' risbucano) auguri felici e sentiti e di cuore e cetera a gente che, avessi la certezza di vederli ribaltati fuori dalla tua vita, allora sì che sarebbe un natale. quasi.
dare un pensiero a chi non merita di venir pensato. ma ti tocca di averceli in mente, quelli lì, che magari - nel caos di un futuro che è ancora nudo di parole e connessioni - ti tornano buoni.
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bukowski
16-12-2004 10:12
»
lo compro per caso, sabato scorso.
conservo nel portafogli due schede rosse feltrinelli, tutte bucate. significa che ho un credito di circa 6,70 euro, valido fino alla fine dell'anno.

è sabato, dico, e saranno un paio d'ore che gironzolo per casa prendendomi a calci le palle. qualcuno la chiamerebbe inquietudine.
sta cercando di convincermi, guardi che è inquietudine , ma io ancora niente, la chiamo prendersi a calci le palle. sono dura, per certe cose.
sempre da un paio d'ore l'ingegnere traffica con le tubature del lavandino del bagno. c'è cascata sopra una valigia (di quelle pesanti, e troppo piccole per essere utili e comode), quello s'è preso uno scossone, e mo' piange da chissà quale buco. dargli un fazzoletto non servirebbe a molto. come a un chiunque disperato, ma VERAMENTE disperato, dopo un colpo tremendo: dagli un fazzoletto e quello ti fracassa il cranio.

prendo le chiavi della macchina, mi ficco addosso qualunque cosa a portata di mano, esco.
arrivo in c.so buenos aires, giro e rigiro, mollo infine l'auto su strisce pedonali qualunque. duecento manovre, coi clacson nelle orecchie. automobilisti inferociti, fuori dall'abitacolo è la guerra. coglioni voi che non ci avete messo la vostra, di auto, su 'ste strisce.

entro in feltrinelli, prima o poi. ci sono quattro casse aperte. e quattro file lunghe (ma dove finiscono?) di acquirenti accesi come alberi di natale, coi soldi nascosti chè non si sa mai, ma prontissimi per il momento buono. scendo giù, nel ventre del regno. mi fiondo nel reparto dei tascabili. vedo de luca. magari prendo lui. poi vedo l'alliende. te non ti prendo di sicuro. garcia marquez? bah. bukowski. beh, però. quello è un porco, dicono.
leggo: storie di ordinaria follia. erezioni, eiaculazioni, esibizioni.
bah. ma la quarta di copertina, a un certo punto: "lui, charles bukowski, 'forse un genio, forse un barbone'. anzi, 'io charles bukowski, detto gambe d'elefante, il fallito', perchè questi racconti sono sempre, rigorosamente, in prima persona."

lo prendo. uno che si ritiene un fallito mi solletica l'epidermide. in fondo, per due ore buone mi sono presa a calci le palle. ok, ok, guardo che è inquietudine, ma'ame. con l'anno nuovo, giuro ci provo, mi picchio col laser il cristallino almeno di un occhio, così mi sbarazzo di un po' di miopia, hm?

"storie di ordinaria follia", di charles bukowski, il fallito, è una raccolta di racconti meravigliosi. quando si dice che imprimi sul foglio quello che c'è e finchè ce n'è, e non quello che vorresti ci fosse.
ottimo regalo di natale. vietato ai minori di 50 anni, se preti, suore, ricchi (o anche solo piacevolmente benestanti), pudichi e con le certezze in tasca, al posto dell'accendino. vietato anche al dalai lama. bukowski, a un maestro zen, ha tentato di spaccare il muso. e di rubare la veste, che prima o poi sarebbe tornato il freddo.
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motivo
16-12-2004 09:47
»
guardo le faccine a sinistra, gli "smilies" che il sistema concede (ma e' una truffa. se ci clicco sopra me ne dà una fraccata e mezza in più.) mi piace, adesso, questa :cool:
ma anche questa :twisted:
e questa :-o

l'altro giorno, in treno per bergamo, leggo chissà quale foglia di free press, e non ricordo quale patinata astrologa mi rimprovera di mancare di perseveranza.

ma brutta zoccola, te campi sparando cazzate e gironzolando con vesti pseudocatartorientasarcazzogianti.
cazzo ne sai. mica ti mandano i fax, le stelle. che scorreggino effluvi, sfighe e numeri fortunati, sara' pur seducente, ma sempre congettura rimane. carissima. comunque grazie, tesoruccio, sei molto gentile.
lo sfondo, almeno, è gentile. color pastello. e oplà.

ma dare consigli (o meglio, seminare e far piroettare rimproveri) con un'irriverente impertinente presuntuosa spigolosa incazzosa - il tutto su sfondo nero coi riflessi blu (l'orèal, paris) - donna, poco gentile e poco onesto pare, lì fuori dall'uscio.
poco gentile perchè i tuoi sacrosanti consigli, te li tieni in tasca finchè non te li chiedo. e sui tuoi rimproveri, ci faccio un rutto.
poco onesto perchè con le stelle mi sa tanto che fai tutto fuorchè la prova del nove. carissima.

anzichè rompere i cosiddetti, partorisci anche qualche motivo, perchè la gente dovrebbe perseverare.
senza un motivo, una resta coi glutei molli. carissima.
e grazie ancora, sei proprio gentile.

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bonsai
15-12-2004 14:45
»
per sant'ambrogio, ho comprato un bonsai in fiera.
"tu plendele, mettele in questo peliodo in posto chiuso, non tloppo caldo, e dale acqua appena si secca. Lui fale le foglie, dopo le ciliegine, e quando fale caldo, tu mettele fuoli, e dale acqua quando si secca.

io e l'ingegnere l'abbiamo battezzato con il fausto nome di "ottimista".

ebbene, dopo scalso peliodo in casa di felanz, l'ottimista pale volele cambiale cuccia e volale in paladiso.

insomma, 'sto coso mi sa che fra un po' schiatta. ha le foglie tutte secche. lo sposto dalla mensola alla cucina al ripiano del bagno, inseguendo di volta in volta la temperatura che mi pare più idonea. manco fosse un tamagotchi.
ovviamente, gli do la sua acquetta quotidiana. ma quello niente, sempre con le foglie di cartavetrata, sta.

che faccio? qualcuno di voi se ne intende di bonsai e sa darmi un consiglio utile per evitarne lo schiatto?
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Chicca
02-12-2004 17:21
»
Non m'importava che cosa fosse il mondo. Volevo soltanto sapere come viverci. Forse, se scoprivi come viverci, imparavi anche che cos'era.

Ernest Hemingway, Fiesta, Mondadori, 1996, p. 150.
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Enzo
24-11-2004 18:32
»
Ciao, sono io. Come, non mi riconosci? Sì, sto bene. E tu? Cosa vuol dire che ci sei rimasto male? Non li ho mai ricevuti, quegli sms. Ma che numero hai? Sì, anche qui c'è il sole. Certo che porto i maglioni. Non è vero, sono dimagrita ultimamente. Come dici? Beh, pur'io. Persi 20 chili, ripresi quindici e ripersi sei. Non si è mai quelli di un tempo. Ma ti voglio bene come sempre, non è vero che si cambia anche lì. Il lavoro mi piace poco, però ho ripreso a studiare. Come dici? Anche tu? E lei? Ma l'hai superato? Alla fine mi son detta "lo chiamo". Mi sei venuto in mente così, di botto. Come, sei stato a Milano e non ti sei fatto vivo? Paura di cosa? Non si rimane quelli di un tempo, ma tu per me sei per sempre. L'ho imparato, ti conosci quando vai in pezzi. Non importa. Se non ci fosse un filo di mezzo, ti stringerei. Cosa devi dirmi? Ma stai bene? Come? Non ti sento bene, parla più forte. Ok, mi racconterai, parleremo per ore. Anche tu mi manchi. Sicuro che stai bene? Come dici? La prossima volta che vieni a Milano stai da me. Ho detto che stai da me.

***

Avevo 15 anni. Lui qualcuno in più. Rubavamo l'auto a mia madre, lui prendeva la radio di suo fratello, e andavamo. Radio a palla, urlavamo "Lemon tree", a squarciagola. Non avevamo il becco di un quattrino. Eravamo vivi e folli.
Una volta, dopo una serata con gli amici: "Quanta benzina c'è, in macchina?" - "Boh, un po'." - "Allora andiamo". E siamo andati al mare, era notte fonda, ci siamo appollaiati su uno scoglio, avevamo addosso gli occhi di un micio. Faceva un freddo cane, credo fosse natale. Siamo rimasti stretti, a tremare, senza dire una parola, aspettando che albeggiasse. Ho imparato lì cosa significa fare l'amore con un uomo, dentro quell'abbraccio pulito e con addosso quel silenzio tranquillo e pregno di noi.
Mi piace pensare, adesso, dopo averlo risentito dopo un paio d'anni di assenza, che quelle due inquietudini bionde, dentro un anfratto di noi e sotto la corazza della nostra sobrietà adulta, continuino a urlare alberi e note.
Anche se da quell'auto, ormai, siamo entrambi scesi da un pezzo.
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Freddo
23-11-2004 18:45
»
Non riuscire a muoverti, anche se elenchi ben dieci motivi sensati per imboccare una direzione qualunque.

Sacrosanta stasi. Che ben venga, dopo una corsa. Anche se, sia chiaro, il calore di un pull non ha lo stesso sapore del calore di un corpo che si muove di suo.





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Palla a balzo
23-11-2004 18:32
»
... o qualcosa del genere.
sabato sera, in un cinema in provincia di varese, la sottoscritta sedeva con l'ingegnere storico e altre due malcapitate coppie di amici.
filmone da suboscar.
ha provocato piacere preorgasmico a ben tre ingegneri. è stato capace di tramortire l'animuccia scarsamente goliardica di ben tre pseudoconsorti.

da vedere. soprattutto se si ha bisogno di dare una seria sparecchiata al cervello.

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Barza
17-11-2004 11:35
»
Un prete siciliano viene trasferito a Milano. La prima domenica in cui celebra una messa ecco la sua predica:
"Allora fratelli, oggi vi parlerò di Adamo ed Eva. Adamo, bravo picciotto, lavuraturi, servu di Dio, SICILIANU iera. Eva, bottana, prostituta del diavolo, tentatrice, MILANESE iera!"

Tutti rimangono basiti, alcuni protestano. Il Vescovo convoca il prete, lo rimprovera e gli raccomanda vivamente di non dare mai più interpretazioni della Bibbia di quel genere, se non vuole essere trasferito. Il prete giura che non ripeterà più un errore del genere.

La domenica successiva:
"Allora cari confratelli, oggi vi parlerò di Abele e Caino.
Abele, ca ci facìa i sacrifizi a Dio, onesto, picciottu ammodo, degnu
figghiu i so patri, SICILIANU iera. Caino, traditore, figghiu i so matri, fratricida connutazzo, MILANESE iera!"


Si ripetono le scene della domenica precedente e stavolta il vescovo si presenta personalmente dal prete e gli comunica la sua intenzione di cacciarlo dalla città. Il prete garantisce e promette che, stavolta, non sgrarrerà. Il vescovo non si convince, ma gli consente l'ultima prova, a patto che non pronunci mai più la parola Siciliano o Milanese.

La domenica successiva:
"Fratelli, oggi vi parlerò dell'ultima cena! ...e Cristo disse:
"Picciutteddi beddi, vaiu a diri ca in verità unu ri vuautri mi tradirà!"
Scende lo sconcerto fra gli apostoli.
San Pietro: "Signuruzzu beddu, ca piccasu sugnu iu?"
"No, no, 'n si tu. Tu si nu bravu picciottu devoto".
San Giovanni: "Che sugnu iu, allora, Signuruzzu miu?"
"No, no, nun si mancu tu, nun ta' prioccupare".
Al chè, Giuda:
"Uellà Signur, sarò minga mi?"


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tv color 8 pollici spento
16-11-2004 08:32
»
dice più di noi stessi una reazione impulsiva che qualunque argomentazione impeccabile.

non sopporto i TV color 8 pollici spenti.
perchè finisce che i colori e le parole che ci appiccichi sopra sono tutte tue. sei tu, il film che va in onda su un TV color 8 pollici spento.
a volte mi viene da ridere quando leggo che i TV color 8 pollici spenti hanno forza e palle per sopportare e conoscere a fondo la solitudine.
quando vado in onda, su quello schermo, chi manca di un altro con cui confrontarsi sono io. chi diavolo sei, tu che ti spegni? io sto accesa, e tu mi guardi. tu puoi guardarmi, ma io? guardo me, su di te. è un'intimità, questa, che fatico a concedere.
non amo le sproporzioni relazionali. proprio no.

e che cazzo.
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Distanze
16-11-2004 08:20
»
Mi spieghi, secondo lei cosa dovrei fare?
No, questo non lo concepisco. Abbia pazienza, l'inglese e' lingua internazionale, che se la traducano da soli.
Cosa dice?
Chiaro, capisco.
Ma rimango sulla mia posizione. Se ci sono difetti nel sistema, non è detto che ci si debba abbassare al livello del sistema.
Chiaro, capisco.
No, non sono scoraggiata.
Mi va bene di tradurre il francese, ma l'inglese no.
"Dovrei saperlo dai miei colleghi universitari che l'inglese è poco masticato fra gli italiani?"
Non ho colleghi universitari italiani.
No, non sono scoraggiata.
Ho detto che non sono scoraggiata.
Li ho avuti, i colleghi universitari italiani.
No-o, non sono scoraggiata.
E' stato per un periodo brevissimo.
Ok, mi metto a tradurre.
Non ho colleghi universitari italiani.
Non sono scoraggiata.
Traduco in nota, hm?
Cosa sai, di me, per dirmi le cose che dici?
Li ho avuti, d'accordo.
Sparisci, adesso.
Cosa vuoi da me?
Sta' al tuo posto. Ferma lì.
Dove stai cercando di entrare?
Non te ne frega niente di entrare, si capisce.
Non sono scoraggiata.
No e no.
Mi spiace, lo vedo che reagisco male.
Non voglio ricordare i colleghi universitari italiani.
No e no.
A te non importa di entrare.
Sono carne viva, quando brucio di stanchezza.
Non sono scoraggiata.
Mi spiace, tu non c'entri.
Mi spiace sul serio.
Ferma lì, non ti muovere.
Sai cosa non sopporto? Le sproporzioni.
Cosa dici?
Quello che intendo è che lo spazio che stiamo condividendo per me ha un gusto fortissimo.
Come?
Aspetta, non ho finito.
Dicevo, per me ha un gusto fortissimo. Troppo.
Mi picchia sulla lingua.
A te sulla lingua picchia solo la parola.
Non sono scoraggiata.
Adesso sparisci, però.
Lasciami stare.
Ridammi l'aria.
Mi spiace, tu non c'entri.
Però sta' ferma dove sei. Niente passi falsi, niente passi in avanti.
Ti ho già detto che no, non sono scoraggiata.
No e no.
Chiudiamola qui, hm?
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Saggezza
15-11-2004 20:57
»
La vita, se c'è, è una stagione qualunque.

(da Renato Zero, Amico Assoluto)


Quando si conclude un lavoro, qualunque lavoro sia purchè ti abbia tolto il sangue e il respiro, non c'è niente di meglio che farti suonare dentro le orecchie un po' di saggezza.
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Pongo
15-11-2004 20:51
»
credo sia stato tre anni fa.
estate. caldo umidissimo, su su fino in gola.
è notte, io e l'ingegnere dormiamo più o meno nudi e più o meno avvinghiati, la finestra è aperta.

i miei sonni sono generalmente senza sogni. o almeno, se ce li hanno, se li tengono imboscati. sentirmi qualcosa sulla pelle, in pancia, che preme, da dove volete che arrivi, se non da un fuori sveglio???
apro gli occhi. mi si imprime sulla retina il fuoco di due occhietti sbarrati. è un micio :girl:
non ho paura. niente strilli o sobbalzi. temo di spaventarlo, quindi gli dico "ciao" a bassissima voce.

l'ingegnere dorme sulla mia spalla. lo scuoto un po', dico "guarda chi c'è".
e lui che fa? gli piglia un colpo, fa un balzo sul letto, mi urla "scappa", il micio si impaurisce e se la svigna in corridoio. io cerco di calmarlo, gli spiego che è solo un micio, per giunta piccoletto, e che, cazzo, gli fai paura, così!

ormai, già che siamo tutti in piedi, accendiamo la luce. il micio è finito al cesso, sta rannicchiato sul tappeto, sulla difensiva. l'ingegnere tenta l'approccio, si sniffano, si piacciono. trascorreranno buona parte della notte a giocare: lui, il micio, che corre come un matto e che fa scivolate che neanche del piero; lui, l'ingegnere, che ride e mi si rincoglionisce, coi sui biggghio, vieni da papà.
li guardo, penso che deve per forza essere sensato svegliarsi nel cuore della notte per una faccenda del genere.

lo chiamiamo pongo. perchè se lo prendi in mano fa le forme che vuoi. ed esce dalla nostra vita un anno dopo. quei coglioni dei suoi padroni - i nostri inquilini più prossimi - traslocano, e dopo averlo tenuto rinchiuso per un mese dentro un appartamento ormai vuoto perchè dovevano andare in vacanza, hanno deciso che 'sto gatto se lo portano dietro.

l'ingegnere, quel giorno, ha pianto.
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Scrivere
04-11-2004 18:59
»
"Potete avvicinarvi all'atto dello scrivere con nervosismo, eccitazione, speranza, o anche disperazione, la sensazione cioè che non riuscirete mai a mettere sulla pagina quello che avete nella mente e nel cuore. Potete avvicinarvi a quell'atto con i pugni chiusi e gli occhi stretti, pronti a menare e a prendere nota dei nomi. Potete mettervici perchè volete farvi sposare da una certa ragazza o perchè volete cambiare il mondo. Mettetevi in qualsiasi modo, ma non alla leggera. Lasciatemelo ripetere: non dovete affrontare alla leggera la pagina bianca."



Stephen King, On writing, Sperling & Kupfer, 2001.
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In omnia secula seculorum 3
04-11-2004 18:53
»
Sera. Feranz's home. Data imprecisata.
Dalla parete, un topo che guarda in su, verso la gigantesca zampa di un elefante che gli copre il cielo, e la scritta: "Ricordati che hai dei limiti". Lo sfondo è verde, il topo sta ritto su un sasso.



Jorda: "Piantala."
Feranz: :|
J.: :|
F.: "Chi ti dice dell'importanza di qualcosa per te? La gioia e la paura che provi. No?"
J.: "E questa chi l'ha detta?"
F.: "Qualcuno. Boh. Cosa importa..."
J.: :|
F.: Ok. Facciamo che l'ho detta io. Gioia e paura ti dicono quanto quella cosa è importante per te. Lo scherzo della faccenda è che più è importante e più gioia e paura ti azzerano. E l'altro scherzo della faccenda è che non devi farti fregare mai, nè dall'una nè dall'altra, sennò è finita, non ne esci."
J.: "E come si fa a non farsi fregare?"
F.: "Hm. Beh, intanto credo sia importante accoglierle e conoscerle. Poi, tentare di gestirle. Questo dopo, però."
J.: :|
F.: "Cioè... come fai a gestire qualcosa che non conosci? No?"
J.: :|
F.: "Certo, se fra il prima e il dopo ci metti dentro sei mesi, quel prima può fregarti e non ti raccapezzi più... Ecco, allora forse devi gestirle nello stesso momento in cui le conosci, o forse va bene dopo, ma non troppo dopo..."
J.: :|
F.: "Ok. Touchée. Non lo so. E' un casino. In bocca al lupo. Passa tutto, hm?"
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Sbrigliatura dall'ansia
04-11-2004 16:01
»
Come quando ricevi l'indizio e ti tiri indietro, raccattando le cianfrusaglie cervellotiche dei giorni andati.
Con pensieri che, a mettergli addosso un vestitino, sembrano abbottonati fin su al collo, verdi e caldi quanto basta per non farti fottere dalle intemperie meteorologiche.
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Apprensione
03-11-2004 14:06
»

Come quando, non avendo indizi, ti butti avanti e prevedi, incisti e strizzi.
Con pensieri che, a mettergli addosso un vestitino, sembrano penzolare dalla carne di un sopravvissuto qualunque.
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In omnia secula seculorum 2
03-11-2004 10:59
»
Sera. Feranz's home. Data imprecisata.
Jorda e Feranz siedono a tavola. Bocche piene, piatti pieni. Dalla parete, un topo che guarda in su, verso la gigantesca zampa di un elefante che gli copre il cielo, proferisce: "Ricordati che hai dei limiti". Lo sfondo è verde, il topo sta ritto su un sasso.
Intorno, il consueto disordine irrigidito in mucchi ordinati, come si fa quando arriva chi si sente a casa sua.



Jorda: "Insomma, non so. E' più o meno un casino. Alla fine, non sapendo che fare, non faccio nulla."
Feranz, sguardo luciferino: "Tu hai paura. Hai paura di una cosa che potrebbe renderti felice se solo l'avessi."
J.: "Piantala."
F.: :|
J.: :|
F.: "Chi ti dice dell'importanza di qualcosa per te? La gioia e la paura che provi. No?"
J.: "E questa chi l'ha detta?"
F.: "Qualcuno. Boh."
J.: :|
F.: "Ok. Che t'importa di chi l'ha detta..."
J.: :|
F.: Ok. Facciamo che la dico io. Gioia e paura ti dicono quanto quella cosa è importante. Lo scherzo della faccenda è che più è importante e più gioia e paura ti azzerano. E l'altro scherzo della faccenda è che non devi farti fregare mai, nè dall'una nè dall'altra, sennò è finita, non ne esci."
J.: "E come si fa a non farsi fregare?"
F.: "Hm. Beh, intanto credo sia importante accoglierle forti come sono, la gioia e la paura, e riconoscerle. Poi, tentare di gestirle. Questo dopo, però."
J.: :|
F.: "Cioè... come fai a gestire qualcosa che non conosci? Prima devi conoscere, così dopo puoi gestire."
J.: :|
F.: "Certo, se fra il prima e il dopo ci metti dentro sei mesi, quel prima può fregarti e non ti raccapezzi più... Ecco, allora forse devi gestirle nello stesso momento in cui le conosci, o forse va bene dopo, ma non troppo dopo..."
J.: :|
F.: "Ok. Touchée. Non lo so. E' un casino. In bocca al lupo. Passa tutto, hm?"
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L'ingegnere e le mie mutande
01-11-2004 18:51
»
E' sempre molto delizioso stringere forte l'ingegnere dopo cinque giorni di trasferta che l'hanno allontanato dal nido; e morire dalla voglia di raccontargli un sacco di faccende che più sono piccole insignificanti virgolettate più ti piace chè significa che ci si dice proprio tutto tutto tutto.

E raccontargliele proprio, un sacco di faccende, cominciando dalla tesi che "chissà come finisce-mi pare una buffonata-però ci tengo è una cosa mia-guai a chi mi dice bu"; passando per V. che è un tesoro e che meno male che l'altra sera ha fatto un salto sennò mi sparavo una flebo di singhiozzi alle tette; e già che ci sono stazionando un po' su G. che anche se rompe per 'sti cazzo di associati (ignoranti-con le segretarie ignoranti- scrivono email ignoranti- possiedono pc ignoranti) è un cazzone universale e avercelo a fianco per mezz'ora ti fa bruciare le calorie di una settimana a furia di ridere e ridere e ridere; concludendo infine con il cielo sangue dell'altra notte, che più bello non si può;

e sentirti rimproverare per tre quarti d'ora perchè sei rimasta all'una e mezza di notte, per una decina di minuti sul balconcino che dà sul cortiletto interno, avendo controllato che tutte le serrande fossero chiuse, in mutande.
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Il piccolo vagabondo della luna
01-11-2004 18:30
»
Si fermò davanti al portone, avvolse la sciarpa inforno al collo, si sollevò sulla punta dei piedi e aprì le braccia come se spiegasse le ali. Poi si voltò e tornò da me correndo.
"- Esci dalla macchina - disse. - Voglio dirti una cosa.
- Sì, ometto?
- Ecco, Non te l'ho mai detto. Non l'ho mai detto a nessuno. Vorrei dirti che ti voglio bene. Vorrei dirtelo come tu lo dici ai bambini. Puoi chinarti, per piacere?... Ancora... Ancora un pochino... Ecco!""


E tracciò il segno della croce sulla mia fronte.

Labaky, M., Il piccolo vagabondo della luna, 1990.


***

Avevo 6 anni, credo, quando per la prima volta mi sono accorta dell'abitudine di mio padre: tutte le sere, mentre dormivo, entrava nella mia camera, mi tracciava una croce in fronte e restava lì, immobile, per qualche minuto. Io mi dicevo che pregava per me.
Da quella sera, restavo sveglia (non sempre, però. A volte crollavo e basta) e aspettavo.
Era un appuntamento.
E quando lo sentivo arrivare, mi irrigidivo ferma fermissima immobile sotto le coperte e stavo.
Stabat Feranz.
Mi veniva su il caldo, mi sentivo il corpo attraversato da formichine, mi veniva prurito qua e là. Ma stavo ferma fermissima immobile. Era mio padre.

Credo sia stato lì che è venuta al mondo la mia irriverente tensione verso il giocare sporco, almeno quando la posta in gioco è quella magia che ti consente di sparecchiare la quotidianità dei paradossi affettivi.

Credo anche derivi da lì il mio amore per Il piccolo vagabondo della luna.
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Psicologi
01-11-2004 18:07
»
E. sta per E., F. sta per Feranz.

F.: "Ma lei va da uno psicologo, in questo periodo?"
E.: :-o "Ci vado da anni... questo è il terzo."
F.: :| "Il terzo..."
E.: "E sì, il terzo. Gli altri li ho cambiati."
F.: :| "Perchè?"
E.: "Eh, perchè... chennesò... vabbè... la prima mi faceva distendere su un divano, faceva andare un canto di uccellini e mi diceva di pensarmi in un prato e di raccontare cosa vedevo... e d'accordo, va bene, ma dopo tre volte di uccellini... ci andavo ancora, però mi chiedevo che senso avesse..."
F.: :|
E.: "... ma alla fine sono passata da un'altra psicologa. E quest'altra... bah... continuava a guardare l'orologio, non si ricordava cosa le avevo raccontato la volta prima e alla fine della seduta non mi faceva la fattura... la odiavo... come facevo a restare con una così, me lo dice?!
F.: :shock:
E.: "... e adesso ho uno psicologo. Sono andata sei volte, finora. Direi che è quello di cui mi fido di più... anche se comunque non mi fido... però... cioè, mi piace... la seconda volta che sono andata, gli ho parlato di mio padre... si è commosso... e l'ultima volta mi ha raccontato della nascita della sua ultima figlia... e ha pianto... mi piace che pianga con me... mi sembra di riuscire ad emozionarlo..."
F.: :schoked:



Vedete, a volte discutere con la gente è utilissimo. Corri il rischio di imparare cosa non vuoi diventare. E questo è un rischio sanissimo e di importanza vitale , almeno tanto quanto sapere cosa vuoi diventare.

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In omnia secula seculorum
01-11-2004 11:37
»
Sera. Feranz's home. Data imprecisata.
Jorda e Feranz siedono a tavola. Bocche piene, piatti pieni. Dalla parete, un topo che guarda in su, verso la gigantesca zampa di un elefante che gli copre il cielo, proferisce: "Ricordati che hai dei limiti".
Intorno, il consueto disordine irrigidito in mucchi ordinati, come si fa quando arriva chi si sente a casa sua.



Jorda: "Insomma, non so. E' più o meno un casino. Alla fine, non sapendo che fare, non faccio nulla."
Feranz, sguardo luciferino: "Tu hai paura. Hai paura di una cosa che potrebbe renderti felice se solo l'avessi."
J.: "Piantala." :twisted:
F.: :ignore:
J.: :grr:
F.: "Chi ti dice dell'importanza di qualcosa per te? La gioia e la paura che provi. No?"
J.: "E questa chi l'ha detta?"
F.: "Qualcuno. Boh."
J.: :?
F.: "Ok. Facciamo che la dico io. Gioia e paura ti dicono quanto quella cosa è importante. Lo scherzo della faccenda è che più è importante e più gioia e paura ti azzerano. E l'altro scherzo della faccenda è che non devi farti fregare mai, nè dall'una nè dall'altra, sennò è finita, non ne esci."
J.: "E come si fa a non farsi fregare?"
F.: "Hm. Beh, intanto credo sia importante accoglierle e riconoscerle, forti come sono. E poi tentare di gestirle. Questo dopo, però. Cioè, come fai a gestire qualcosa che non conosci? Prima devi conoscerle, dopo devi gestirle. Certo, se fra il prima e il dopo ci metti dentro sei mesi, quel prima può fregarti e non ti raccapezzi più. Ecco, allora forse devi gestirle nello stesso momento in cui le conosci, o forse va bene dopo, ma non troppo dopo..."
J.: :?
F.: "Ok. Touchée. Non lo so. E' un casino. In bocca al lupo. Passa tutto, hm?"
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Diploma di maturità
31-10-2004 21:03
»
1 Dicembre: seduta di laurea.
In segreteria mi chiedono di consegnare, entro e non oltre il 4 Novembre, il Diploma di Maturità, l'originale.
"Stia tranquilla, le verrà restituito una volta conseguita la laurea".


Chiaro.
Lo cerco. Lo ricerco. Telefono a destra e a manca. Chiamo l'università altra, magari ce l'hanno loro. Chiamo i miei, magari lo conservano imboscato. Chiamo il liceo, Che per caso riuscite a farmene avere un altro nel giro di due giorni?

***

Feranz: "Non ce l'ho. L'ho perso. Non ricordo di averlo mai avuto. E se ce l'ho avuto, chissenefrega di quel pezzo di carta... Non è che non hai cercato bene... sai, magari l'ho piegato... "
Mio padre: "Ma Dio mio, come l'hai piegato! La gente CI FA IL QUADRO, al Diploma... "

Adoro mio padre. Quando sto nella merda è uno dei pochi capace di farmi ridere.
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Stanotte
29-10-2004 09:43
»
Pioveva a dirotto. Sarà stata l'una e mezza. Avevo spento la luce da mezz'ora, credo.
Non riuscivo a spegnermi il cervello, però. Solito cerchiolino alla testa.
Mi sono rimessa in piedi, ho ciabattato fino in cucina. Ho tirato su la tapparella e aperto la finestra, volevo sentire l'aria.
Là fuori, il cielo era sangue. Rosso, luce, scccccccccc della pioggia, freddo. Sono rimasta un po' sul balconcino, in mutande.
Poi ho chiuso tutto, ho trucidato una zanzara con una pantofola, ho ciabattato fino in camera, mi sono ficcata sotto, ho spento la luce.
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Ignacio Matte Blanco
28-10-2004 18:01
»
E' uno psicoanalista cileno, schiattato alcuni anni fa.
In una sua opera (monumentale), riferendosi all'Inconscio, ne descrive più o meno così la logica di funzionamento:

l'inconscio tratta gli oggetti (cose, persone, eventi) come identici alla classe a cui appartengono e identici a tutti gli altri elementi della stessa classe. Quando l'inconscio prende il sopravvento, è così che vengono trattati gli elementi di una classe: come se fossero tutti la stessa cosa .

Del tipo:

- forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini fanno parte della classe delle "posate"
- nonostante il conscio sappia distinguerli e riconoscere loro funzioni diverse, per l'inconscio forchette coltelli cucchiai e cucchiaini sono identici e vengono trattati come identici.

Quanto devo preoccuparmi per il fatto di aver tentato, ieri sera, di affettare il salame col cucchiaio? :?
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L'uomo dei topi
28-10-2004 17:39
»
L’uomo dei topi è uno dei casi clinici più famosi presentati e utilizzati da Freud al fine di ampliare e, in parte, correggere le osservazioni fatte precedentemente in merito alla nevrosi ossessiva.
L’uomo dei topi è un giovane di 29 anni ossessionato da pensieri intensi e angoscianti. Fra questi, ricorre spesso, in particolare, un racconto che il giovane ha ascoltato nel corso del servizio militare dal proprio capitano, in merito ad una tortura praticata in Oriente su alcuni condannati: essa consisteva nel legare un vaso, contenente topi, al culo dei poveracci.


G. e C. discutono il caso.
C., critico: “Poveri topi. Chissà quanti soffioni…”
G., candido: “Cosa vuoi, ognuno si difende come può…”

:rotfl:

Il futuro sarà pieno di psicologi di valore. Garantito. :smokin:
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Buchi
28-10-2004 17:33
»
Feranz: “A furia di stare in una casa piccola, va a finire che riempi ogni anfratto di qualcosa. Gestione oculata degli spazi.”

Doctor: “Chiaro. Ma non ti sembra un po’ eccessivo usare la pancia di un peluche per ficcarci dentro il carica-batteria del cellulare?”


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Perchè non amo il nome che porto
28-10-2004 16:32
»
Mia madre diceva sempre che Christopher era un bel nome perchè apparteneva a un uomo buono e gentile, ma io non voglio che il mio nome abbia niente a che fare con l'essere buoni e gentili. Voglio che il mio nome significhi me.

Mark Haddon, "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", Einaudi, 2003; p. 22.
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Quando la musica è compagna
28-10-2004 16:24
»
Grazie, stella! :-D
Questa canzone, come le tante altre che mi hai passato, si è rivelata essere un sottofondo perfetto per l'intero mio lavoro di scrittura di oggi e dei giorni scorsi... anche nelle ore notturne, a dispetto di chi dorme e mi sta sopra la testa (o sotto il culo).


Unintended - Muse

You could be my unintended
Choice to live my life extended
You could be the one I’ll always love
You could be the one who listens to my deepest inquisitions
You could be the one I’ll always love

I’ll be there as soon as I can
But I’m busy mending broken pieces of the life I had before

First there was the one who challenged
All my dreams and all my balance
She could never be as good as you

You could be my unintended
Choice to live my life extended
You should be the one I’ll always love

I’ll be there as soon as I can
But I’m busy mending broken pieces of the life I had before

I’ll be there as soon as I can
But I’m busy mending broken pieces of the life I had before

Before you
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tirarti su dal letto
28-10-2004 10:42
»
tirarti su dal letto dopo dieci, venti minuti (o una, due, sei ore?) di occhi aperti fissi nel buio, talmente pieni di buio che devi pensarti per accorgerti che non stanno chiusi ma sbarrati e tuo malgrado riempiti del fuori; tirarti su dal letto e sentire che sei un dolore alle tempie, tutto fermo a un tiro di schioppo dagli occhi, loro pieni di buio e tu piena di non sai cos'altro se non quel dolore, col caldo da sudore freddo che ti gonfia l'epidermide non sai bene dove e se; tirarti su dal letto e trascinarti in cucina, non pensarti nel corso dell'azione meccanica di riempire la caffettiera d'acqua e caffè, e il caffè d'acqua e l'acqua e il lavabo e le mutande di caffè, e tentare ripetutamente, assente , di accendere un fornello senza aver prima aperto il gas, con una fiammifero che a furia di dai e dai non accende altro se non le tue dita.

quando è cominciato, l' oggi ?
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sono tornata :)
26-10-2004 11:38
»
ciao, bella gente.
mi sono riappropriata del mio blog :D
non senza fatica, devo dire.
con le robe web, password e non password, faccio più casini che pasticcini. insomma, m'ero scordata la password, o forse il dsy s'era scordato di me.
ma eccomi qua.
qua.
qu.
a.

:birrozza:
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!
14-06-2004 11:03
»
come quando fuori piove.
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Buffo
15-05-2004 11:14
»
è buffo fissare l'orologio del pc, pensare che fra due ore dovrai aver finito di mangiare e di pulire le zozzerie e di rimettere in sesto te stessa, e poi pensare che fra tre ore dovrai essere in un luogo "altro" con gente "altra" (moooolto 'altra', rispetto a te) per dare una bella spintarella ad un lavoro ormai decisamente 'altro' rispetto a quanto definisci 'piacevole' nella tua quotidianità; e poi ancora pensare che dovrai pascolarci tre ore (se va bene) nel posto 'altro' e ipotizzare che con un'alta probabilità sarà devastante, noioso, forse -conoscendoti- al limite dell'imbarazzo e a cavallo dello sbuffo.

e nonostante questo, sentirti immobile dentro, chè va tutto bene, e chè comunque vada andrà a finire, e già stasera cambierai aria e finirai in mezzo a una fraccata di gente che non hai mai visto e che -ma guarda un po'- fa un sacco di cose interessanti (o almeno così sembra), e senza stare a guardare; e domani dormirai fino a tardi, e cucinerai per pranzo come si fa "la domenica"; e poi lavorerai, e lavorerai fino a notte fonda, come ti piace, già che un padrone non ce l'hai più.

così.
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Dialogo
12-05-2004 21:18
»
Hombre: "Buona seeeeeera!"
Feranz: "Pronto?"
H.: "Ciao!"
F.: "Ma mi hai riconosciuta?"
H.: "M'è sbucato fuori il tuo nome grande così sul display"
F.: :D
H.: :D
F.: "Scusami se mi faccio viva solo adesso... sarà da dieci giorni che mi ripeto che sarebbe il caso di resuscitare... ma qui è tutto un casino, sto sempre in giro e sempre di corsa..."
H.: "A quando risale l'ultima volta che ci siamo visti? Un anno fa?"
F.: " :-D più o meno..."

F.: "Beh, come butta?"
H.: "Bene. L'altra settimana sono stato a Torino per la Fiera del Libro. Abbiamo presentato la nostra antologia di racconti..."

Tiratura prima edizione: 2.500 copie. A quanto pare già in esaurimento.

F.: "Bla bla"
H.: "Bla bla"
H.: "Tanto sudore, per adesso. Soldi niente. Ma mi sto divertendo, sono contento, va bene così. "

Ripenso a ieri sera. Ai discorsi fatti e rifatti e sfatti con la Jorda. Perchè cazzo no, noi non ci stiamo divertendo. E porca puttana sì, alla fine del mese racimoliamo il soldo per il pane e il tetto. Ma cazzo no, non ci stiamo divertendo. :twisted:

E mi chiedo per quale ragione tutto sia così com'è, senza possibilità apparente di spasmi liberatori.

Perchè uff, ci piacerebbe eccome avere TEMPO, quel sacrosanto dio dell'esistenza che finiamo -costrette e stremate- a sbriciolare sul piatto di un sistema che non ci assomiglia neanche un po'.
Neanche se ci rifacessimo il naso. Neanche se prendessimo vitamine per un anno di fila. Neanche se tirassimo di coca e se cominciassimo a sbattere lo zerbino di casa ogni fine settimana. [ce l'hai lo zerbino, vero Jo :? ]

Cazzo, neanche.

Ma non finisce qui. :muhehe:
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Per i Geni Informatici
11-05-2004 23:13
»
come egregiamente consigliato da Yoruno e compagni, ho scaricato il magico programma che m'avrebbe dovuto beccare quel cazzo di dialer dal nome conturbante :D

ebbene, già che c'ero mi sono pure aggiornata l'antivirus (è l'antivirus dei poveri, si chiama 'antivir' e qualcos'altro, è gratuito).

dunque: il magico programma di cui sopra mi ha beccato un po' di spazzatura, chiamandomela per nome e proponendomi un po' di azioni alternative con cui poterci giocare.
alla fine, essendo donna dalle decisioni estreme, ho spazzato via tutto, e chapeau.

però: mo' il mio antivirus, quando mi connetto, già che l'ho aggiornato di tutto punto, dopo un pochino mi blocca tutto e mi dà comunicazione ufficiale della rilevazione di 'sto cazzo di 'eros.exe' che vuole ri-infettarmi il computer. al che io cancello il fattaccio incriminato, e dopo un altro pochino, idem: l'antivirus mi dà comunicazione ufficiale che -ohhhhhhhhhh- 'eros.exe' è il dial(e seguono un po' di numeri).
che fare?, mi chiede. cancelliamo, giusto? e cancelliamo.
ma la mia operazione di cancellazione non è sufficiente per far ricomparire 'st'affare durante la connessione successiva :(

questo a oggi.
ma non solo. mi sono fatta spazzolare il pc da symantec, che gratuitamente ti ravana nei meandri del nucleo tecnologico.
m'ha trovato un virus in:
- windows/downloaded program files/demo.exe
- system/winupd.exe
- system/regcpm32.exe

è sempre lo stesso, il maledetto. e si chiama Trojan Dasmin B.

so bene che Northon Antivirus sarebbe in grado di rimettere tutto a posto, ma non ho intenzione di sganciare soldini per il famigerato.
qualcuno di voi saprebbe consigliarmi un antivirus (o magico programma qualsiasi) capace di disinfettarmi il pc senza alcun onere da parte della sottoscritta?????

sperém.

:ciaoo:
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Una chicca sul tema...
06-05-2004 22:38
»
Piove sul giusto e piove anche sull’ingiusto; ma sul giusto di più, perché l’ingiusto gli ruba l’ombrello.

Così proferì un tal Lord Bowen
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Appello ai Geni Informatici
06-05-2004 15:49
»
ho un problema.
mi sa che ho un virus nel PC.
il mio antivirus non lo becca. per il momento, è analfabeta in materia, e i suoi update vanno a carbonella.

dunque, mi succede questa cosa:
dopo un po' che mi son connessa, l'icona dei due computerini viene sostituita da una sottospecie di macchina da scrivere (o sala di cinema, o computer) nero. contemporaneamente, mi compare sul Desk l'icona ingigantita di 'st'affare. si chiama "eros1.exe" (--> non prendetemi per il culo, però. è una storia seria).
'sto cazzo di "eros.exe" mi si piazza pure in windows systems e menu avvio. e in più mi viene settata una nuova connessione, dal nome "Accesso".

sono sufficientemente sveglia da accorgermi della sua comparsa, a cui segue tempestiva disconnessione e cancellazione degli energumeni.
ma qualcuno sa spiegarmi come diavolo fare per far scomparire 'st'apparizione a quanto pare automatica.
e soprattutto: cosa significa????

grazie.
e ricordate: qualcuno perdona tante cose per un'opera di misericordia...

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Sensazione
05-05-2004 21:57
»
risentire un amico che non incontri da un anno, e risentirlo perchè gli sei venuta in mente, così su due piedi, mentre sta per balzare su un treno e ripartire dopo che ha trascorso una giornata lì, che se facevi un passo lo stringevi da sentirne il cuore, ma non lo sapevi e hai trascorso il giorno persa nel ristretto percorso chilometrico casalingo che congiunge il cesso alla cucina e la cucina al cesso, con tappe in camera e discesa all'ingresso, per i giri che ci stanno in un giorno e finchè ce ne sta un motivo.

dico, risentirlo è sorriso. è tranciare di colpo un loop cervellotico che ti pesa da ore e respirare, così, dopo un clic. ricevere uno scossone che ti stacca da te e ti libera un po', una botta che ti raddrizza il naso, una carezza che ti sparecchia la faccia. è sentirsi vicini, ritrovare te stessa com'eri, quando l'ultima volta che c'eri c'era stato anche lui. e sentire che è stanco, anche se "va tutto bene", e riconoscerlo tu, dentro i buchi delle parole, e chiederti quanto gli son cresciuti i capelli, dall'ultima volta, e poi ridere di te, perchè gli saranno cresciuti sì, ma li avrà anche tagliati, scema.

è sorriso. è bello sentire la mancanza di qualcuno, e poi vederlo sbucare, così, all'improvviso. sentirlo addosso senza avere il tempo di formulare una ragione anche solo apparente.

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Incontro II, senza vendetta
05-05-2004 21:33
»
... al che, decisamente contrita nell'animuccia mia bella, decisi di rispondere alla sua ennesima mail (con tanto di poesiuola a rimorchio) mettendoci dentro una carezzina :girl: e due calci alle palle :muhehe:

il tutto avvenne in quel di mezzodì, che fuori m'ero rotta di capire se ancora pioveva.

omino mio bello, gli scrissi, tu mi piaci. mi piace che scrivi. mi piace come scrivi. mi piace l'idea che noi due si possa parlare di scrittura :cool:
ma, tesoro, NON SOPPORTO GLI UOMINI CHE MI FILANO SOLO PERCHE' VOGLIONO SCOPARMI :muhehe:

non si fa :teach:

al che serafico, l'hombre digitò il pensiero suo profondissimo, e più o meno questo fu il concetto che evacuò: :whisper:

spero che la pianti di fare lo scemo. a uno così rischio di volere un bene dell'anima.






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Incontro
05-05-2004 10:29
»
un pomeriggio della scorsa settimana, per questioni puramente inusuali, ho conosciuto uno. :shock:

è più basso di me e ha una voce un po' così. però è carino.

ma soprattutto è uno scrittore :banana:
non ho ben capito in quale teatro, una compagnia teatrale di attori quasi tutti professionisti sta lavorando per mettere in scena un suo testo.

testo che non ho ancora avuto il piacere di leggere. :(

ne ho letto un altro però. che mi piace.
soprattutto mi piace l'idea di aver conosciuto un uomo appassionato di scrittura, con cui poter parlare VERAMENTE dell'arte dello scrivere.

ma porca di una puttana, questo omino carino, basso e con la voce così, dichiarando la sua amoralità (alla quale, dice, fa da contraccolpo un'etica fortissima), non nasconde il suo a quanto pare crescente desiderio di scoparmi.

:twisted:

perchè gli uomini pensano solo a quella cosa lì?

:muhehe:
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Spazio bianco
14-04-2004 11:47
»
l'aspetto più eccitante del fatto di averci un blog è che, avendocelo, in un modo o in un altro ti toccherà sporcarlo :cool:

e una macchia non è necessariamente un senso, ma il passo di qualcuno che magari andava altrove. o forse anche solo il risultato di un gargarismo prolungato che evacua i suoi effetti.
insomma, una cosa qualunque che si appiccica lì senza alcuna pretesa di coerenza :pazzo:

questo mi piace, del blog. :D
dunque, eccomi qua :girl:
di nuovo. e ancora e ancora.

mi sembra di stare su un'amaca, adesso. con "adesso", intendo proprio "adesso-adesso". mo' che scrivo, insomma.

mi sembra di stare su un'amaca come quando ero bambina, sotto ai peschi della mia ex-casa. all'epoca, non m'era ancora esplosa la fobia delle api, quindi ci potevo stare eccome, sotto ai peschi.

adesso, quando vedo un'ape mi concio piu' o meno così :shocked:
è la vita, ragassi.
alla vostra :birrozza:
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Citazione
09-04-2004 13:56
»
"La presunzione della gioventù, per la quale gli spiriti magni son giusto buoni perchè uno a suo capriccio se ne serva, gli era apparsa a quel tempo amabilissima. Cercò di ricordare quei colloqui. Erano come i sogni, quando nel destarsi si colgono ancora gli ultimi pensieri del sonno. E pensò con tenue meraviglia: a quei tempi, quando illustravamo un'idea, essa aveva un altro scopo oltre quello di essere giusta - quello di illustrare noi! Tanto era più forte in gioventù l'istinto di brillare che quello di veder chiaro; il ricordo di quel sentimento giovanile fluttuante quasi su raggi di luce lo sentì come una perdita dolorosa."

[Robert Musil, L'uomo senza qualità]


:birrozza:
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no title
09-04-2004 11:39
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piove.
la ragione per cui non amo la pioggia è questa: se vado in giro, mi si arricciano i capelli e mi si sporcano gli occhiali.
la ragione per cui amo la pioggia, invece, è questa: siedi alla scrivania e senti le ruote delle auto che fanno splash, e poi c'è grigio.
a me lo splash e il grigio mi sembrano due contributi gratuiti per convincermi che in un qualche modo il mondo si è messo un poco in silenzio. è una sensazione. ovviamente è una cazzata.

no?

fra due giorni è pasqua. dov'è il sacro?

bah, fra pioggia e splash mi è andato in solluchero il SNC.

:ciaoo:
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Help
08-04-2004 19:52
»
qualche anima pia che si trovasse a gironzolare nel mio blog, potrebbe spiegarmi come faccio ad avere un avatar?
grazie :)

per jorda: se me lo spieghi tu, mi dai pure una dritta su quelli più 'sutumar' o 'sarimar', che così somigliano all'anima mia profondissima???? :)
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Per Mariapina
08-04-2004 19:45
»
:ciaoo:

mi vedi, adesso?
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The Company, e quello che ne ho fatto
07-04-2004 13:45
»
l'eliseo è un cinema singolare. tutti i film che nessuno si caga, lì li trovi. alcuni sono film meravigliosi. altri boh, a volte non ho palle per vederli. ovviamente, ci trovi anche i film che tutti cagano. politiche di mercato, pure 'sti poracci hanno 'a campà :sad:

ieri vado con la jorda, a vedere The Company. E capisco perchè non amo i libri di Coelho :banana:

The Company m'è parsa una storia raccontata stando al cannocchiale, a debita distanza dai fatti, senza pretendere di dare sterzate in un verso o in un altro. Pare darti il risultato di un'osservazione discreta e rispettosa. Ovviamente, c'è l'invenzione e non mancano le melensaggini hollywoodiane :smack:, ma non c'è nè il dramma nè il lieto fine :nono:. Solo, The Company accade :thxthx:.
Alla faccia di Propp e delle favolette russe, a me 'sta cosa che vai lì, ci stai due ore a riempirti gli occhi di volate e perse, prese e giravolte, veli e bocche, senza che nessuno ti sputtani sotto al naso una MORALE sacrosanta da cogliere, masticare e -oh, sììì- digerire e cagare fresca in pillole di saggezza pseudoadolescenziale, dico a me 'sta cosa mi piace :-D
E' stata una cosa nuova. E che bella coooooosa :D

Voglio dire: il mondo è pieno di gente che vuole insegnarti il mondo. Spesso, che ben venga, che qui non si capisce più nulla. Però ci vuole anche la possibilità di un respiro, ogni tanto.

Coelho scrive libri per sciropparti la VERITA' PROFONDA delle cose ( :eek: ) --> l'ultimo, 11 minuti: sul sesso, con varie ed eventuali. va bene tutto, ma quando una ha voglia di scopare non si fa troppe seghe mentali (anche perchè, se trova la materia prima, non ha bisogno di seghe :asd: ).
A me 'sta storia della verità profonda e della necessità di far tornare i conti, sempre, su tutto, soprattutto se ingarbugliato, proprio NO. non mi piace :buuu:

Necessità di sense-making, dicono gli psicologi :teach:
E ditelo, che ve devo di' :girl:

The Company non credo voglia insegnare alcunchè. Comincia e finisce, e tu pensi che potrebbe continuare. E infatti continua, nella tua testa, perchè dopo ci pensi e ci metti del tuo. Rifletti.
Mi piace :)

"Prendi un fatto qualunque, della vita di ogni giorno, senza trama e senza finale " (A. Cechov). Carino, che qualcuno lo faccia anche coi film. E' una cosa rispettosa.

:ciaoo:
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'a bumbett
07-04-2004 13:04
»
Jorda: "Nei Pronto Soccorso c'è una specie di cosa per i politraumi da tram."
Feranz: "Poli-co'?"
J.: "Politraumi da tram."
F.: "Un obitorio, dunque..."
J.: "Ma no, ci va la gente che s'è presa il tram addosso ma non in pieno. Chennesò, senza braccio, tutti sfregiati, senza dita..."
F.: :?
J.: :(
F.: "Io s'ste cose non le sopporto. Prendi quel cazzone che ficca le bumbett nei pennarelli, nei pelati o vattelapesca dove... Cazzo, mettici un po' più di esplosivo... Voglio dire, a uno rovini la vita se gli fai saltare un braccio, o perdere un occhio o tre dita... Fallo fuori, tutto intero... Pigli il pelato, apri, bum e non ci sei più. Ti fanno il funerale e viene pure Ciampi. Cosa vuoi di più dalla morte?"
J.: :shock:
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hm.
06-04-2004 12:15
»
sono appena entrata nel mio blog.
non amo avere un mio blog. preferisco sporcare quello degli altri :D
jo, perchè mi hai convinta?:(
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