ousmanneh's
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oggi ho investito un gatto nero.
cose che capitano. ma pare che abbia portato male a lui, prima che a me. e domani, anzi oggi, è venerdì diciassette.
sto preparando un post d'addio da mesi, da quando mi sono laureato per la seconda e ultima volta. prima o poi, non che se ne senta la necessità, arriverà. |
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(none) | now playing: (none) |
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Se non è vero che hai paura
non è vero che ti senti solo
non è vero che fa freddo
allora perché tremi in questo agosto?
temporale fuori dalla finestra, come è giusto che sia. sull'autostrada stanotte ho sorpassato un camion ricoperto di disegni di Braccio di ferro, e questa è una delle tante cose di questo agosto, di questa estate assorta e con la tosse, che non mi sono riuscito proprio a spiegare.
scrivo in mancanza di sonno, nell'inutile attesa di una scintilla con la coda degli occhi. ho un vuoto allo stomaco e domattina sarò uno zombie, ottanta su cento mi addormenterò in un prato qualsiasi del bosco. dubito sarà il prato che ho eletto a recinto dei miei film mentali preferiti, che in questo luglio di studio era il mio rifugio segreto con zora, perché sta quasi di fianco all'autostrada. ho dei limiti anch'io, dopotutto.
se non dovessi evitare di bagnarla andrei a dormire nella tenda che ho montato oggi in giardino, tristemente parcheggiata sotto il portico causa pioggia. non si schiudeva dall'anno scorso e ci è rimasto dentro un odore bellissimo, pungente e confortevole, di erba seccata al sole.
sono felice di portarmela via, anche se solo per tre giorni.
Agosto
è scritto sul tuo calendario
forse hai dormito sei mesi
ma sei così stanco
tanto stanco
buonanotte, sì. |
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in attesa del sonno | now playing: agosto - perturbazione |
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tornando a casa ho realizzato che questi due giorni sarebbero stati scanditi dai pianti. non porto un orologio dalle medie, e non ne ho mai sentito la mancanza. in questi due giorni di casa vuota il tempo per mangiare è quello in cui piange il bambino appena nato della palazzina di fronte a casa mia. pianti dirotti, disperati, eppure a loro modo così felici, così puri e invidiabili nella loro assoluta mancanza di limite. gli altri pianti sono quelli di zora, che mi ricordano essere arrivato il momento di mettere il naso fuori casa con un berretto schiacciato sugli occhi e qualche biscotto in tasca.
mi cullo tra i pianti, la musica e i tuoni dei temporali, mai così tanti e mai così attesi. mi dondolo tra quello che sono stato e quello che voglio o devo diventare, in uno slancio contratto che vorrebbe essere un riflesso ma non riesce ad esserlo.
arriveranno tre giorni, dei quali non voglio pensare niente per non rovinarmi nessuno dei colori che raccoglierò. e poi arriveranno altri giorni, mesi, di cui con la stessa ostinazione non voglio e non riesco a pensare. so di essere su un crinale, ma fingo sia una strada veloce che si lascia guidare forte.
un test, o insomma qualcosa del genere, che non fa mai male.
1) Sei maschio o femmina?
one man guy [rufus wainwright]
2) Descriviti:
giovane coglione [afterhours]
3) Come ti percepisci?
dazed and confused [led zeppelin]
4) Descrivi il tuo/la tua ex:
a certain shade of green [incubus]
5) Descrivi il tuo/la tua compagno/a attuale:
girl in the war [josh ritter]
6) Descrivi la zona in cui abiti:
abito al limite [tre allegri ragazzi morti]
7) Descrivi dove vorresti essere:
where the streets have no name [u2]
8)Il tuo migliore amico/a:
diamonds on the inside [ben harper]
9) Il tuo colore preferito è:
orange moon [erykah badu] / purple haze [jimi hendrix].. in realtà non ho un colore preferito, a dirla tutta.
10) Tu sai che:
if you could read my mind [johnny cash]
11) Com'è il tempo?
stormy [santana]
12) Se la tua vita fosse uno show TV come si chiamerebbe?
tales of a scorched earth [smashing pumpkins]
13) Secondo te com'è la tua vita?
good times bad times [led zeppelin]
14) Qual è il migliore avviso che daresti?
stay free [the clash]
15) Se potessi cambiarti nome quale ti daresti?
Geordie [de andrè] |
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stormy | now playing: pete the killer - calla |
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tra poco dovrei riuscire ad abbandonare l'ufficio.
giornata lunga, carica di tensioni intorno a me, a cui ho imposto il silenzio con un paio di cuffie nelle orecchie. le azioni che vedo sembrano sempre e comunque far aumentare l'entropia, siano esse buone o cattive, ragionate o spontanee, col risultato che quando si cerca di dipanare la matassa in realtà la si sta solo imbrogliando di più (in senso letterale e figurativo).
in tutto questo fuori dalla finestra il cielo è sereno e c'è vento. la natura sembra fottersene di tutto quel che succede, forse finge o forse lo fa davvero, esattamente come i bambini che vedo giocare nel parco sottostante. alcuni si arrampicano agli alberi, altri si inseguono, certi altri stanno fermi a leggere o a parlare. è divertente cercarsi tra i bambini, se ne trova sempre qualcuno che rimanda a quello che eravamo e a volte anche a quello che si vorrebbe diventare.
ieri sera sono andato da lei, dopo che il pomeriggio un ragazzo in bicicletta le era andata addosso facendola spianare sull'asfalto. non l'ho vista, ma so perfettamente come ha reagito: il modo in cui si è alzata, il modo in cui ha bestemmiato, e il modo in cui si è calmata e ha aiutato chi l'aveva investita come se fosse stata anche colpa sua. è quando ti accorgi di sapere questo genere di cose che, secondo qualcuno, allora stai facendo la differenza. provo a fottermene anch'io, anche se a volte mi spavento all'idea.
abbiamo guardato walk the line. lei ha fatto del gelato per me, ci siamo accucciati in soffitta e abbiamo cantato quando c'erano le canzoni di johnny cash. a volte io tenevo solo il tempo con le mani o tiravo calci al bordo del divano, perché quando c'è musica che mi piace faccio fatica a star fermo (una cosa che per esempio in ufficio o in metrò può far passare alla gente la voglia di sedersi di fianco a te, per dire).
a lei avevo regalato l'autobiografia originale di johnny cash. era stato uno dei primi regali, l'avevo comprato su amazon perché in italia non c'era. inutile dire che il film è solo la punta dell'iceberg di una vita incredibile, di una voce incredibile. una delle cose che più mi piace di lei è ascoltarla raccontare, e sorrido quando la sento dire che in realtà lui quella cosa non l'aveva detta oppure l'aveva fatta diversamente.
di tutte le canzoni di johnny cash a me rimane in mente man in black, e se mai dovessi rimettermi a suonare con l'ennesimo gruppo farei come lui.
well, you wonder why I always dress in black,
why you never see bright colors on my back,
and why does my appearance seem to have a somber tone.
well, there's a reason for the things that I have on..
tutti i miei gruppi si sono sciolti, ma mi hanno lasciato addosso grandi cose. a partire dal primo, discutibilmente chiamato etiliko, che per quanto i componenti fossero totalmente assurdi e incapaci e sconclusionati era una gran cosa. suonavamo in un teatro fatiscente dell'oratorio che doveva essere demolito, e regolarmente le prove finivano con qualcosa di distrutto.
i ricordi adesso scavalcano il presente, ed è anche ora di andare. per fortuna. |
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protetto | now playing: ovunque proteggi - vinicio capossela |
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It's official, The Smashing Pumpkins are currently writing songs for their upcoming album, their first since 2000. no release date has yet been set, but the band plans to begin recording this summer. |
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... | now playing: shout out louds - 100 degrees |
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avevo scritto un post.
dicevo che tornavo da un esame, e che finalmente avrei sotterrato l'ascia di guerra per un pò: avrei voluto andare a correre nel bosco ma stava arrivando un gran temporale, e da piccolo mi piaceva quando andava via la luce e si girava in candele per casa. ho sempre amato i temporali.
nel post ricordavo poi che avevo un'immaginazione incredibile da piccolo, poi col tempo la razionalità aveva preso piede e filtrato sempre di più. ragionavo sul fatto che la razionalità ti fa diventare pericoloso per certi versi, perché la razionalità è un'arma affilata, smussata dai pregiudizi, ma comunque micidiale.
e poi dicevo che proprio stamattina però ero uscito da un laboratorio di fisica che si chiama babar, in cui all'ingresso ti accoglie il peluche dell'omonimo elefante. e concludevo quindi ricordando che non si costruisce niente senza immaginazione. nessuna rivoluzione, nessuna strada. nessun laboratorio di fisica.
il post era morto con firefox, però.
e diciamocela, forse è stato meglio così..
la guerra, comunque, è finita. per ora. |
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post-atomico | now playing: jimi hendrix - wild thing |
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mi trovo a scrivere senza una precisa ragione. forse è perché era da troppo che non scrivevo. e come al solito tra un post e l'altro ci sono troppe cose.
persone nuove, canzoni consumate a furia di ascoltarle, bottiglie vuote, film, esami. dvd da riconsegnare in videoteca, cani con cui correre nel bosco per trovarsi davanti a un gregge immenso spuntato dal nulla.
i believe in miracles, suggerisce eddie vedder.
io non ci credo granché, ma dopo due giorni così lunghi sarebbe bello affidarsi a un concetto così astratto per addormentarsi sereni.
tutto sarebbe più facile, se le cose fossero spaccate in due. e invece si tratta sempre di infiniti frammenti.
any asshole can open up a museum.
put all of the things he loves on display
so everyone could see them.
the house, a car, a thoughtful wife
ordinary moments in his ordinary life.
domattina mi alzerò presto per lavorare.
durante il tragitto vedrò il lago e le montagne, e se ci sarà il sole penserò che non è poi così male. sentirò che in fondo ogni cosa passa, senza lasciare più tracce di quante se ne porti via. e questo è tutto quel che si può dire. il resto, passa anche lui. |
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di passaggio | now playing: luca flores - how far can you fly? |
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