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E' finalmente online la Community Wannabe di TIM!
Si tratta della prima Mobile Community in Italia.
Wannabe offre la possibilità di farsi conoscere nel mondo dello spettacolo.
E' suddivisa in otto categorie: danza, musica, moda, TV, attori, comici, sport e videomaker.
Il sito è visibile sia via Web che via Wap.
E' possibile inserire dei video o delle foto in cui si mostra quello che si è capaci di fare, il sito darà notizie su casting e sarà anche visitato dagli operatori di settore che contatteranno direttamente via SMS l'utente che hanno scelto per farlo partecipare ai casting o a eventi. |
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7° posto.......... uffiiiii.......... |
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Ho fatto la widget per i blog del DSY.
Chi la vuole me la chieda pure.
Sarebbe bello farne una di tutte le sezioni del sito. |
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Prologo
«Affettatelo», disse Machine. «Affettatelo già che sono qui a guardare. Voglio vedere scorrere il sangue. Non fartelo ripetere due volte.»
Parte prima: ripieno per gonzi
Machine raddrizzò lentamente e accuratamente i fermgali ripiegando il metallo con le dita lunghe e forti.
«Tienigli la testa Jack.», ordinò all'uomo alle spalle di Halstead. «Tienilo forte, per piacere.»
Halstead vide che cosa intendeva fare Machine e cominciò a gridare quando Jack Rangely gli schiaccio le manone ai lati della testa, bloccandogliela saldamente. Le urla echeggiarono sotto la volta del capannone abbandonato. Il vasto spazio vuoto funzionava da amplificatore naturale. Halstead sembrava un cantante d'opera che scalda le corde vocali la sera della prima.
«Sono tornato.», disse Machine. Halsead serrò gli occhi, ma non servì a niente. Il ferro sottile gli forò facilmente la palbebra sinistra e gli trafisse l'occhio sottostante con un botto sommesso, quasi impercepibile. Dal foro cominciò a colare un fluido gelatinoso.
«Sono tornato dal mondo dei morti e tu non mi sembri affatto contento di rivedermi, ingrato figlio di puttana.»
Parte seconda: tocca a Stark
«Qualsiasi imbecille veloce di mano può prendere una tigre per i coglioni», disse Machine a Jack Halstead. «Lo sai questo?»
Jack cominciò a ridere. Lo sguardo che posò su di lui Machine gli fece cambiare idea.
«Asciugati quel sorriso di merda dalla faccia e fai attenzione», lo ammonì Machine. «Ti sto insegnando. Fai attenzione?»
«Si, signor Machine.»
«Allora ascolta bene e non te lo scordare mai. Qualsiasi imbecille veloce di mano può prendere una tigre per i coglioni, ma ci vuole un eroe per continuare a stringere. E ti dirò un'altra cosa, già che ci sono. Solo gli eroi e i vigliacchi se ne vanno via sulle loro gambe, Jack. Nessun altro. E io non sono un vigliacco.» |
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Il cuore fa male fin che batte. |
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Artista: Nickelback
Titolo Originale: How You Remind Me
Titolo Tradotto: Come Mi Ricordi
Non ce l’ho mai fatta da uomo saggio
Non ce l’ho fatta da povero che ruba
Mi sono stancato di vivere come un cieco
Sono nauseato dagli sguardi senza sentimento
Ed è così che mi ricordi
Mi ricordi così
Per cosa sono veramente
E’ così che mi ricordi
Per cosa sono veramente
Non è da te dire mi dispiace
Stavo aspettando una storia diversa
Questa volta ho sbagliato
ad averti dato un cuore che poteva spezzarsi
e mi sono sbagliato, mi sono sentito giù,
giù fin nel fondo di ogni bottiglia
queste cinque parole nella mia testa
gridano “Ci stiamo ancora divertendo?”
ancora, ancora, ancora, no, no
ancora, ancora, ancora, no, no
non è che tu non sapevi che
ti ho detto ti amo, e giuro che ti amo ancora
E dev’essere stato così brutto
Perché vivere con me deve averti quasi ucciso
Ed è così che mi ricordi
Per cosa sono veramente
E’ così che mi ricordi
Per cosa sono veramente
Non è da te dire mi dispiace
Stavo aspettando una storia diversa
Questa volta ho sbagliato
ad averti dato un cuore che poteva spezzarsi
e mi sono sbagliato, mi sono sentito giù,
giù fin nel fondo di ogni bottiglia
queste cinque parole nella mia testa
gridano “Ci stiamo ancora divertendo?”
ancora, ancora, ancora, no, no
ancora, ancora, ancora, no, no
ancora, ancora, ancora, no, no
ancora, ancora, ancora, no, no
Non ce l’ho mai fatta da uomo saggio
Non ce l’ho fatta da povero che ruba
Ed è così che mi ricordi
E’ così che mi ricordi
E’ così che mi ricordi
Per cosa sono veramente
E’ così che mi ricordi
Per cosa sono veramente
Non è da te dire mi dispiace
stavo aspettando una storia diversa
Questa volta ho sbagliato
ad averti dato un cuore che poteva spezzarsi
e mi sono sbagliato, mi sono sentito giù,
giù fin nel fondo di ogni bottiglia
queste cinque parole nella mia testa
gridano “Ci stiamo ancora divertendo?”
ancora, ancora
Ci stiamo ancora divertendo |
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M | now playing: How you remind me |
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"CHILDE ROLAND TO THE DARK TOWER CAME
(Childe Roland alla torre nera giunse)
by Robert Browning
XXI
E mentre lo passavo a guado – per tutti i santi - come ho temuto
di calpestare le guance d’un morto, passo dopo passo,
o di sentire la lancia che infilavo nei buchi,
impigliarsi nei suoi capelli o nella barba!
- Può essere un topo d’acqua che avevo infilzato, ma,
oddio! ha risuonato come il vagito d’un bambino.
XXII
Felice raggiunsi l’altra sponda.
E partii alla ricerca d’un posto migliore. Vana speranza!
Ignoti guerrieri avevano ingaggiato battaglia
ed il loro calpestio selvaggio ammollava il terreno
umido, ormai un pantano. Rospi in un serbatoio avvelenato
o gatti selvaggi in una gabbia di ferro rovente. –
XXIII
Tale appariva la battaglia in quella feroce arena,
che cosa li rinchiudeva là, con tutta quella pianura attorno?
Nessun' orma conduceva a quell’ orrido serraglio,
nessuna ne usciva. Un insieme pazzo scuoteva i loro cervelli
senza dubbio, come i galeotti che il Turco
aizza per divertimento, cristiani contro ebrei.
XXIV
E più ancora – duecento passi avanti - perché, là!
Per quali torture era stata piazzata quella ruota,
leva, non ruota, quell’ordigno dentato
che dipana corpi umani come seta?
Preciso come lo strumento di Tofet, che ha dimenticato sulla Terra
o ce l’ha portato per affilarne i denti arrugginiti d’acciaio.
XXV
Poi giunsi ad una ceppaia, una volta un bosco,
e dopo quella che sembrerebbe esser stata una palude, ma ora solo terra
disperata e sfatta; (così un folle trova da rallegrarsi,
fa una cosa e poi la guasta, finchè il suo umore cambia
e si spegne!) all'interno d'un quarto d’acro
- palude, argilla e ghiaia, sabbia e nero seccume.
XXVI
Ora bubboni dalle macchie colorate e torve, ora zone
ove dal terreno erompevano muschi,
o materia di pustole; e poi
una quercia rachitica barcollante con uno squarcio nel mezzo
simile ad una bocca storta che si fende ai lati
spalancata alla vista della morte e morta nel raccapriccio.
XXVII
Ed ero lontano più che mai dalla meta!
Niente laggiù se non il buio, niente,
a guidare più oltre il mio passo! A quel pensiero,
un uccello nero grande amico d’Apollyon,
passò volteggiando, immoti le grandi ali spiegate di drago,
fino a sfiorarmi il cimiero – forse era la guida che cercavo.
XXVIII
Osservando in alto, mi accorsi non so come,
a dispetto dell’imbrunire, la pianura aveva dato il posto
tutt’intorno alle montagne - con tale nome da far fiorire
alture brulle furtivamente apparse-.
Quanto mi avessero sorpreso – a voi scoprirlo!
Il vero problema era adesso come allontanarsene.
XXIX
Tuttavia m’è sembrato di riconoscere un certo trucco
che m’era capitato, dio sa quando –
in un sogno difettoso forse. Qui si concludeva dunque
il cammino. Quando, proprio nel momento
d’arrendermi, una volta ancora, un clic
come quando una trappola si chiude – e resti dentro.
XXX
Come fiamma che è venuta su me tutto d'un tratto,
questo era il posto! quelle due colline a destra,
acquattate come due tori che si sono intrecciati
i corni nella lotta; mentre a sinistra stava un’ alta montagna
pelata... Zuccone, idiota, rimbambirti nel momento cruciale,
dopo una vita spesa ad addestrarti nella visione!
XXXI
Che cosa c’era lì in mezzo, se non la Torre?
la torre tozza e rotonda, cieca come il cuore dello sciocco,
eretta con la pietra scura, senza uguale al mondo intero.
Lo spiritello beffardo della tempesta
indica così al marinaio lo scoglio affiorante, dove può cozzare
solo quando il fasciame sobbalza.
XXXII
Non vedere? a causa della notte forse? - perché il giorno
tornò ancora! Prima del tramonto,
ed il tramonto morente brillò da una fessura:
le colline, come i giganti a caccia, appostate,
mento sulla mano, davanti alla bestia braccata -
'Ora affonda la lama fino all’elsa – e uccidila! '
XXXIII
Non sentire? Quando il fragore era dappertutto!
E un rintoccare crescente come di campane. I nomi nei miei orecchi
di tutti i compagni di ventura, miei pari, persi –
come tal era forte e tale era ardito
e tale fortunato, tuttavia ciascun compagno d’un tempo, perso,
perso per sempre! per un momento rintoccò la tristezza degli anni.
XXXIV
Stavano levati in piedi, sparsi lungo il pendio, venuti
ad osservare il mio ultimo istante, struttura vivente
per un' nuova immagine! Fasciati di fiamme
l’ho visti e l’ho riconosciuti tutti. Allora
portai il corno alle labbra e soffiai:
' Childe Roland alla Torre Nera giunse. ' |
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"CHILDE ROLAND TO THE DARK TOWER CAME
(Childe Roland alla torre nera giunse)
by Robert Browning
I
Il mio primo pensiero era che lui mentiva in ogni parola,
quello storpio canuto, con l’occhio cattivo
volto di sbieco per guardare l’effetto della sua bugia
sui miei occhi e la sua bocca a stento tratteneva
l’esultanza che increspava il profilo del suo labbro,
per la nuova vittima guadagnata.
II
Perché disporsi così col suo bastone?
a tendere insidie, inganni, e vincoli,
ai viaggiatori che lo trovavano appostato
e gli chiedevano la strada? Ho indovinato gli scrosci
di risa da teschio, e la gruccia che scriveva
il mio epitaffio per gioco nella pubblica via polverosa.
III
Se dietro suo consiglio m’incammino
lungo quel tratto fatale nel quale, tutti sanno,
è nascosta la Torre Nera. Tuttavia acquiescente
ho girato come indicato, non per orgoglio
né per speranza riaccesa alla vista della meta,
ma per la gioia d’aver visto una fine.
IV
Con il mio vagabondaggio in tutto il mondo intero,
con la mia ricerca continuata negli anni, la mia speranza
ridotta ad un fantasma incapace di far fronte
a quel successo clamoroso che di gioia mi colmerebbe,
appena ora ho provato a rimproverare il tuffo che il mio cuore ha fatto,
trasalendo per l’insuccesso ormai vicino.
V
Come quando un uomo ammalato prossimo alla morte
sembra morto effettivamente e sente cadere ed asciugarsi
le lacrime e prende l’addio d’ogni amico e sente l’uno dire a
l’altro di andare, e tirare un sospiro di sollievo
a chi è all'esterno,(poiché tutto è finito,
ed il colpo inflitto nessun dolore può emendare)
VI
Quando alcuni discutono se vicino alle altre tombe
c’è posto abbastanza per questa e sul giorno più giusto
per meglio organizzare il funerale,
e pensano a bandiere, vessilli e doghe
ed ancora l’uomo sente tutto, e prega
di non rovinare tanto affetto restando in vita.
VII
Così, ho lungamente sofferto in questa ricerca,
e udito profezie di fallimento, tante volte
ero segnato nella "Schiera", nel numero
dei cavalieri alla ricerca della Torre Nera,
e fallire come loro sembrava ora la cosa migliore,
e l’unico dubbio era – Sarò all’altezza? -
VIII
Così, con serena disperazione mi girai da lui,
da quello storpio odioso, che dalla strada principale
indicava ancora il percorso. Tutto il giorno che
era scorso disperante nel migliore dei casi e fioco
stava apprestandosi alla relativa fine, sparando
un lampo rosso e torvo per veder la pianura ghermire il randagio.
IX
Per le insegne! Non ragionevolmente dato
in pegno alla pianura, dopo un passo o due, facendo
una pausa per gettare indietro un ultimo sguardo
or era la strada sicura, andata; pianura grigia tutto in tondo;
solo pianura fino al limite dell’orizzonte.
poter continuare, nient’altro restava da fare.
X
Sono così andato avanti. Penso di non aver visto mai
natura tanto ignobile e affamata; niente ha qui prosperato:
per i fiori – sarebbe come prevedere un boschetto di cedro!
Ma il loglio e l’euforbia, secondo la loro legge
han potuto propagare il loro genere indisturbate
ed una fragola qui, sarebbe stata un raro tesoro.
XI
No! penuria, inerzia e sgorbi, erano
il certo ordinamento di queste terre. "Guarda
o chiudi i tuoi occhi", ha detto la Natura irata,
"Ma è uguale, non c’è rimedio al caso mio,
solamente il fuoco dell' ultimo Giudizio può curare questo posto
calcinarne le zolle e render liberi i prigionieri"
XII
Se mai spuntava un ispido gambo di cardo
sopra i compagni, la testa era mozzata, o l’arenaria
ne era gelosa. Perché quei fori e gli strappi nelle dure foglie
del romice, macerate come a distruggere
ogni speranza di verde? Questo è un animale che calpesta
e distrugge la vita, con istinti di bestia.
XIII
Per quanto riguarda l’erba, cresceva rada quanto i capelli
d’un lebbroso; fili d’erba rinsecchita bucavano il fango
che appariva impastato col sangue.
Un cavallo cieco rigido e tutt’ossa,
levato in piedi istupidito, arrivato chissà come fin qua:
sicuramente cacciato dal suo servizio di stallone del diavolo!
XIV
Vivo? potrebbe essere morto per quel che ho visto,
con quel suo collo rosso e scarno ed affilato.
Ed occhi chiusi sotto la criniera arrugginita;
raramente grottesco e penoso sono andati assieme in tal guisa;
non ho visto mai un animale che odiassi così;
doveva essere ben malvagio per meritare tale sofferenza.
XV
Ho chiuso gli occhi e li ho girati sul mio cuore,
come un uomo richiede vino prima di combattere,
ho chiesto una sorsata d’antiche visioni felici,
con la speranza di sostenere la mia parte.
Pensare in seguito, in primo luogo la lotta è l' arte del soldato:
un sorso del tempo felice trascorso appiana ogni cosa.
XVI
Non per me! Ho immaginato la faccia avvampata di Cuthbert
sotto l’ornamento d’oro dei suoi riccioli,
caro amico, finchè lo sentii quasi unire il suo braccio al mio
per porre la mia mano là come s’usava un tempo.
Ahimè, per il disonore d’una notte!
L’ardore dal mio cuore esalò e lo lasciò freddo.
XVII
Giles allora, anima dell’onore, sta
generoso come dieci anni fa quando fu investito cavaliere.
E in primo luogo, ciò che gli onesti dovrebbero ardire (diceva) lui osava.
Buono - ma la scena si sposta – orrore! mani di boia
appuntano al suo petto una pergamena? Sopra si legge Traditore,
povero traditore coperto di sputi e maledetto!
XVIII
Migliore questo presente di quel passato:
avanti ancora sul mio sentiero che s’oscura!
Nessun suono, niente si scorge fin dove l’occhio può vedere.
La notte porterà un gufo o un pipistrello?
Mi son chiesto: quando qualcosa giunse ad
arrestare i miei pensieri ed a cambiarne il flusso.
XIX
Un fiume piccolo improvviso ha attraversato il mio percorso
inatteso come un serpente arriva.
Nessuna marea limacciosa ma congeniale al tetro intorno;
questo fluiva schiumando e avrebbe potuto bagnare lo zoccolo
infuocato del diavolo – in vista l’ira
del nero gorgo intercalato di scaglie e di spuma.
XX
Così piccolo tuttavia così maligno! E sul suo corso,
ontani contorti e bassi come inginocchiati sopra di esso;
e salici fradici gli erano sopra precipitosi
in un accesso di muta disperazione, folla suicida,
Il fiume che aveva fatto tutto il torto,
possibile, fluiva e scorreva imperturbabile.
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E' uscita la raccolta di poesie d'amore che si intitola "Verrà il mattino e avrà un tuo verso". Per ora la si trova solo alla Feltrinelli!
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dormirai con me solo se vorrai.
non ti voglio fermare, io ti lascerò andare, c'è sempre una partenza, stai con me o stai senza.
vorrei vivere con te anche solo un giorno, sai.
che meraviglia sei per uno come me che scappa sempre da ogni storia che lega alle caviglie. |
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Domenica alle 18.30 mi trovavo in Stazione Centrale di Milano per prendere il treno per tornare a casa.
Esco dalla metro e si sentono delle urla di tifosi di calcio. Mi passano in rassegna un gran numero di tifosi laziali scortati da un bel po' di poliziotti, stanno andando in stazione a anche loro.
Saliamoo tutti insieme le scale che portano ai binari e BABOOM!!!
Un'esplosione che rimbomba in tutta quanta la stazione. La gente inizia a scappare verso le uscite, terrorizzata. Io, come se niente fosse, cammino tranquillamente verso il mio binario e vengo anche travolto da qualcuno. Mi giro verso il botto e vedo che si sta innalzando una nuvola di fumo.
I poliziotti circondano i tifosi che scappano ovunque, ma devono prendere l'eurostar per Roma e molti salgono su quello. Intanto io prendo posto sul treno che mi avrebbe portato a casa e il resto delle persone si tranquillizza. L'eurostar viene fermato e tutti i tifosi vengono fatti scendere e portati non so dove perchè il mio treno parte puntuale.
Poi mi sveglio.
P.S.
E' tutto vero.
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Mescolato senza ordine ad altri e al di sopra degli altri, ma turbato e imbarazzato...
Nickle Back con "How you remind me" è legato in qualche modo a un momento di poca lucidità e chiarezza alla dea della bellezza cui nome inizia con una M maiuscola, si impone senza volerlo nella pazzia dell'essere umano e quegli occhi sono la fine del mondo, rossi incandescenti che ti bruciano soltanto per un attimo quello decisivo. |
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Un sabato molto strano, quasi criptico ( ... ) e per niente imbarazzante.
Che storia!
P.S.
Povera Cristina... povero me... ( ... ) |
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Quello che è, è. Ma tutto è Ka. |
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1.Perché “separato”si scrive tutto insieme, mentre “tutto insieme” si scrive separato?
2.Perché “abbreviazione” è una parola così lunga?
3.Perché i kamikaze portano il casco?
4. Da dove viene l’idea di sterilizzare l’ago della siringa che serve per l’iniezione letale ad un condannato a morte ?
5. Perché i virus, che non hanno sesso, ci fottono così tanto?
6. Perché in questo mondo anche gli zeri,per contare qualcosa,devono stare a destra?
7. In caso di guerra nucleare, l’elettromagnetismo prodotto dalle bombe termonucleari potrebbe rovinare le mie videocassette?
8. Qual è il sinonimo di “sinonimo” ?
9. Perché non c’è un alimento per gatti a base di topo?
10. Se niente si incolla al teflon, come hanno fatto ad incollarlo nelle padelle?
11. Perché le ballerine danzano sempre sulle punte? Non si potrebbe scritturare delle ballerine più alte ?
12. Voglio comprare un boomerang nuovo. Come faccio a sbarazzarmi di quello vecchio?
13. Perché i negozi aperti 24 ore su 24 hanno le serrature?
14. Perché gli aeroplani non vengono costruiti con lo stesso materiale delle scatole nere?
15. Come si fa a sapere se una parola nel dizionario è scritta sbagliata?
16. Come può avere dei nipoti Paperino se non ha fratelli, né sorelle?
17. Se Superman è così furbo, perché si mette gli slip sui pantaloni?
18. Adamo aveva l'ombelico?
19. Se una navetta spaziale viaggia alla velocità della luce, la sera deve accendere i fari?
20. Se un gatto cade sempre dritto sulle proprie zampe e una tartina al burro cade sempre dalla parte del burro, cosa succede se si incolla la tartina imburrata sulla schiena del gatto e poi lo si lancia dalla finestra?
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Oh la gioia in fondo al mare
gioia che
la voglia d'abbracciare
gioia che
Oh la gioia d'aspettare
lei che
si viene qui a bagnare
Ora lo faccio ora lo faccio
Quando lo faccio ora lo faccio
quando l'abbraccio ora l'abbraccio
fugge l'abbraccio fugge l'abbraccio
quando lo faccio ora lo faccio
quando l'abbraccio ora l'abbraccio
fugge l'abbraccio fugge l'abbraccio
mi sbatte a riva, mi sbatte a terra.
mi sbatte a riva, mi sbatte a terra.
poi sento ghiaccio, sento ghiaccio, sento ghiaccio.
Oh tentacoli da amare
le sue gambe che
mi vengono a cercare
lei che
la gioia è un animale
mi viene qui a cercare
Quando lo faccio ora lo faccio
quando l'abbraccio ora l'abbraccio
fugge l'abbraccio fugge l'abbraccio
quando lo faccio ora lo faccio
quando l'abbraccio ora l'abbraccio
fugge l'abbraccio fugge l'abbraccio
mi sbatte a riva, mi sbatte a terra.
mi sbatte a riva, mi sbatte a terra.
poi sento ghiaccio, sento ghiaccio, sento ghiaccio.
[Gianni Maroccolo - Piero Pelù]
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Piove di bello bello.
Quasi grandine. Il cielo grigio grigio, quasi nero, il lago simile al cielo, non si capisce dove inizia uno e finisce l'altro, sono una cosa unica.
E' splendido, mancano solo i lampi e i tuoni. |
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